São
Luís è la capitale dello stato federale di Maranhão.
Antica città coloniale, situata su un'isola,
conta circa 1.000.000 di abitanti. La
città si sviluppa su un'isola molto frastagliata, inserita in una vasta
laguna e separata dalla terraferma da un sottile braccio di mare,
superato da un ponte.
Sao
Luis venne fondata dai francesi Daniel de la Touche e François de
Rasilly, in un tentativo audace di rompere gli equilibri geopolitici del
trattato di Tordesillas e impiantare una colonia in un continente sino
ad allora prevalentemente bilingue, ossia spagnolo e portoghese.
Il
nome stesso della città Saint Luis, prende il nome da Luigi XIII, re di
Francia. Purtroppo dopo solo 3 anni il tentativo naufragò miseramente
e, a parte una breve dominazione olandese, Sao Luis passo nelle mani
portoghesi e, nel XVI secolo, inizia per mano dell’architetto
Francisco Frias, il suo sviluppo urbano.
Ma
è solo nel XVII e XIX secolo che fanno la loro comparsa le azuleijos,
le tipiche piastrelle in maiolica portoghesi, che caratterizzano gli
oltre 3500 edifici del centro storico, tuttora inalterato, e che
consente al visitatore di passeggiare nella storia, come se nulla fosse
ancora cambiato da allora. La mancanza di una serie di infrastrutture
adeguate ha da sempre condizionato il turismo in quest’area.
Sao
Luis si trova piuttosto distante e isolata dalle più note località
modestine Fortaleza, Natal, Bahia, Maceio. Addirittura lontanissima
dalle località del sud come Rio o Sao Paulo, la mancanza di un
aeroporto intercontinentale la penalizza molto, e per chi vuole arrivare
via aerea, deve per forza passare attraverso scali interni a Sao Paulo o
Recife, se non addirittura passare una notte a Fortaleza.


Un
viaggio a Sao Luis significa un tuffo in un glorioso passato, pieno di
colori, di allegria, di dignità. La dignità di un popolo da sempre
costretto a vivere alla giornata, eppure sempre solare e ben disposto,
sempre pronti a offrire quel poco che hanno con tutto il loro affetto
contagioso, non per nulla Sao Luis è conosciuta come “ilha do amor”
ma non amore mercenario o puramente materiale, ma un sentimento verso il
prossimo di dare anche se si sa già che non si riceverà nulla in
cambio.
Durante
il giorno è piacevole incamminarsi per i vicoli del centro storico,
sorseggiare un’ottima caipirinha in qualche bar, farsi attrarre dalle
forme provenienti dalla Casa das Tulhas (casa dei granai), ove risiede
un mercato dell’artigianato tipico del Maranhao, o dai colori e dal
fascino del teatro Arthur Azevedo, o dall’imponenza della chiesa
Matriz da Se’, che possiede al suo interno un altare in oro giallo.
Ci
si imbatte in quasi per caso in un mosaico complesso di odori e sapori
quando si entra nel mercato della feira de praia grande, per poi
arrivare al palazzo dei Leoes, dove risiede il governo dello stato del
Maranhao, la sua architettura ricorda molto da vicino reggia di
Versailles, ed è testimone del passato francese di questa città.
Il
relax è affidato alle sue spiagge, più di 30 km di litoranea, che
offrono sport e cultura nella spiaggia di Sao Marcos, dove si può
ammirare da lontano il forte omonimo, oppure per i più pigri, il totale
relax della spiaggia di Praia do Calhau. Per gli amanti delle foto
cartolina si può optare, nella zona ovest, la spiaggia di Praia da
Guia, dove si può vedere in lontananza la casa coloniale. La sera è
uno spettacolo di gente e musica, di allegria e vita, questa città ti
cattura e ti trattiene con le sue mille feste, i sorrisi, i modi gentili
e sempre ospitali
