Cartagena
venne fondata nel 1533 da Pedro de Heredia, che battezzò il nuovo insediamento
col nome di una città spagnola della Murcia. Nel luogo dove venne costruita
Cartagena viveva una popolazione chiamata Calamarì, di cui i resoconti
spagnoli narrano che fosse feroce e amante della guerra, al punto che anche le
donne combattevano al pari degli uomini.
Pochi
anni dopo la fondazione della città, gli spagnoli costruirono una fortezza
munita di mura per proteggere la regione contro i pirati inglesi, olandesi e
francesi. Nonostante ciò, Cartagena venne attaccata numerose volte: nel
1551
il pirata francese Roberto Baal mise in fuga il governatore Pedro de Heredia e
lo costrinse a pagargli una forte somma in oro
per evitare il saccheggio
della città; nel 1559
Martín Cote saccheggiò Cartagena; negli stessi anni Francis
Drake
attaccò la città di notte e costrinse la popolazione a rifugiarsi nel vicino
villaggio di Turbaco, bruciò le case e distrusse una navata
della cattedrale.
Se ne andò solo dopo aver ottenuto 107.000 ducati,
alcuni gioielli e 80 pezzi di artiglieria;
nel 1568
l'inglese John
Hawkins
assediò
la città per sette giorni poiché il governatore Marín de las Alas si
rifiutava di tenere una fiera commerciale a Cartagena; l'assedio fallì.
Il
6 maggio 1697 invece un altro assedio portò alla caduta della città: fu un
episodio della più ampia Guerra della Lega di Augusta, in cui l'attacco venne
condotto da una flotta congiunta di soldati e bucanieri francesi. Proprio per
porre un freno a tutti questi attacchi, nel corso del XVII secolo la corona
spagnola assunse famosi ingegneri militari europei, i quali dotarono Cartagena
di quelle strutture difensive che ne sono ancor oggi l'elemento più
caratterizzante.
Nel
marzo del 1741 si presentò davanti al porto della città un'enorme flotta
inglese, agli ordini dell'ammiraglio Edward Vernon, composta da 186 navi e
23.600 uomini. La città disponeva di sole 6 navi e 3.000 uomini, ma l'assedio
venne infine respinto dal generale Blas de Lezo, grazie soprattutto alle opere
ingegneristiche costruite negli anni precedenti.
Cartagena
fu un attivissimo porto dedito al commercio degli schiavi, l'unica città
insieme a Veracruz (in Messico) autorizzata al commercio con i neri. I primi
schiavi giunsero fin dalla fondazione della città, lavorando nella costruzione
di strade, profanazione di tombe della popolazione Sinu e nella
costruzione di edifici e fortezze. Gli agenti della compagnia portoghese Cacheu
distribuivano carichi umani da Cartagena in tutta l'America del Sud, per
lavorare nelle miniere di Venezuela, Indie Occidentali, il Vicereame del Perù e
il Vicereame della Nuova Granada.
Il
5 febbraio 1610 venne istituito il Tribunale dell'Inquisizione a Cartagena, per
ordine diretto del re Filippo II. Il palazzo, ultimato nel 1770, mostra ancor
oggi il suo stile prettamente coloniale. Quando Cartagena dichiarò la sua
completa indipendenza l'11 novembre 1811, gli inquisitori vennero costretti a
lasciare la città. Essi tornarono nel 1815 dopo la riconquista spagnola, ma nel
1821 vennero definitivamente allontanati in seguito all'insurrezione di Simón
Bolívar.

Cartagena
è una città da percorrere lentamente, varie volte, a piedi o in una vecchia
carrozza trainata da cavalli, di giorno o di notte quando i lampioni illuminano
le piazze e costringono l'immaginazione a tornare indietro nel tempo. Solo così
si potrà apprezzare nella sua vera dimensione tutta la sua bellezza senza
paragoni, e il turista ne conserverà nella memoria un ricordo eterno. La città
vecchia conserva tutto il fascino dell'epoca coloniale, con le sue viuzze
fiancheggiate da bei portoni e balconi. Dalla Porta dell'Orologio, entrata
principale delle cinta di mura, si arriva alla Piazza delle Carrozze, dove
anticamente si svolgeva il mercato degli schiavi. Innumerevoli sono gli edifici
pubblici che hanno mantenuto intatto il fascino dell'epoca: la Cattedrale, la
chiesa e il chiostro di San Pedro Claver, la chiesa di Santo Domingo,il Palazzo
dell'inquisizione, Piazza della Dogana,con il suo Palazzo Municipale, etc.
Sicuramente
la parte vecchia è il vero gioiello di Cartagena dove si può ammirare una
splendida architettura coloniale, con monasteri conventi e piazze circondati da
sontuose residenze.
La
Murallas come detto circondano la parte vecchia della città e venne edificata
alla fine del XVI sec successivamente all'attacco di Francis Drake, la
costruzione richiese circa due secoli a causa dei danni sia dovuti dalle
incursioni dei pirati sia atmosferici. Venne quindi terminata nel 1796. La
Murallas rappresentano una grande esempio di ingegneria militare e sono ancora
in ottimo stato salvo la parte della Matuna che venne demolita per favorire il
progresso a metà del Novecento.
Puerta
del Reloj - In origine detta Boca del Puente, principale via d'accesso
alla città interna, collegata con getsemani da un ponte levatoio che permetteva
di attraversare il fossato. La torre è in stile repubblicano fu aggiunta alle
arcate laterali adibite a cappella e armeria nel 1888. L'orologio della torre
presenta 4 quadranti.
Plaza de los Coches - Si apre alle spalle della Puerta del
Reloj conosciuta in origine coma Plaza de la Yerba. A forma triangolare la
piazza veniva utilizzata come mercato per gli schiavi.
Plaza de la Aduana - Usata come campo di Marte è la più
grande a la più antica città della parte vecchia. Oggi restaurata è sede del
municipio al centro sorge una statua di Cristoforo Colombo.


Museo
di Arte Moderna - All'interno di alcune sale dell'ex Dogana Reale,
presenta mostre temporanee, di opere tratte dalla sua collezione con lavori di
Alejandro Obregòn uno dei più importanti pittori colombiani.
Convento di San Pedro Claver - Fondato nella prima metà del
XVII sec intitolato in origine a san Ignacio de Loyola dai gesuiti. Venne poi
cambiato il nome in onore del monaco Pedro Claver (1580-1654).
Il
convento è un bellissimo edificio a tre piani attorno a un cortile alberato. Il
convento ospita un museo di opere d'arte sacra e ceramiche precolombiane. Da
visitare la cella in cui San Pedro Claver visse e morì e la galleria del coro
della chiesa adiacente che porta il nome omonimo, ultimata nella prima metà del
XVIII secolo e con un imponente facciata di pietra. All'interno bellissime
vetrate istoriate ed un altare maggiore in marmo italiano dove in una teca di
vetro sono conservate le spoglie del santo.
Museo Navale del Caribe - Inaugurato nel 1992 occupa un grande
edificio coloniale che un tempo ospitava un collegio gesuita. Vi è esposta una
raccolta di oggetti della storia marittima della città e dei Caraibi.
Plaza Bolivar - In origine chiamata Piazza dell'Inquisizione,
circondata da alcuni dei più eleganti edifici coloniali della città. Al centro
vi è una statua di Simòn Bolivar.

Palazzo
dell'Inquisizione - Sede del Tribunale del Sant'Uffizio dal 1610 venne
ultimato nel 1776. E' famoso per il suo bellissimo portale barocco in pietra
sormontato dallo stemma spagnolo, con i suoi lunghi balconi che abbelliscono la
sua facciata, è un pregevole esempio di architettura puramente coloniale. Nella
parete laterale, vi è una finestrella con in cima una croce, dove avveniva la
denuncia degli eretici. Furono circa 800 le persone condannate a morte e
giustiziate. Non vennero mai giudicati dall'Inquisizione le comunità indie. Il
palazzo oggi museo conserva, gli strumenti di tortura, ceramiche precolombiane e
altri oggetti sia dell'epoca coloniale, sia a quella successiva
all'indipendenza. Vi è anche un accurato modello della Cartagena agli inizi
dell'800 e antiche mappe del Nuevo Reino de Granada.
Museo dell'Oro - Colleziona oggetti d'oro e di ceramiche degli
indios sinù che vivevano prima della conquista spagnola nella regione oggi
occupata dai dipartimenti di Bolivar, Còrdoba, Sucre e dell'Antioquia
settentrionale. All'interno vi è anche una ricostruzione di una capanna, con
utensili domestici e manufatti, simile alle abitazioni odierne degli indios.
La Cattedrale - Iniziata nel 1575 e terminata solo nel 1612
dopo che venne parzialmente distrutta dall'incursione di Francis Drake. Il primo
arcivescovo di Cartagena fece coprire la chiesa di stucchi dipinti in modo da
sembrare marmo e commissionò la cupola della torre, ma i recenti restauri hanno
portato alla luce la bella pietra calcarea che la riveste. La struttura
esteriormente assomiglia ad una fortezza, mentre l'interno a tre navate con
passaggi ad arco semicircolari sostenuti da alte colonne è molto semplice.

Iglesia
de santo Domingo - Costruita verso la fine del XVI secolo e la chiesa
più antica della città. Ha un ampia navata centrale che venne coperta da un
pesante tetto. Per errore dei costruttori la volta iniziò a cedere e furono
costruiti contrafforti alle pareti per sostenere la struttura. Ci furono
problemi anche con la torre campanaria, che appare decisamente storta. La
leggenda racconta che sia stato un diavolo ad incurvarla. All'interno una famosa
statua lignea del Cristo, collocata all'altare barocco con un bellissimo
pavimento coperto da antiche pietre tombali risalenti al XIX secolo.
Iglesia de Santo Toribio de Mangrovejo - Fu costruita tra il
1666 e il 1732 con un soffitto rivestito da pannelli in stile mudèjar. Durante
l'attacco di vernon alla città, un palla cannone sfondò una vetrata della
chiesa colma di fedeli che rimasero incolumi. Il proiettile è oggi esposto in
una nicchia protetta da una vetro nella parete sinistra della chiesa.
Las Bòvedas - 23 celle sotterranee costruite tra il 1792 e il
1796 nelle mura della città, di oltre 15 metri di spessore, destinate ad uso
militare, utilizzate dagli spagnoli per il deposito di munizioni e provviste.
Durante l'epoca repubblicana erano allocate le prigioni
Monumento a la India Catalina - Posto all'entrata principale
della città vecchia, in bronzo raffigura Catalina una bella india che fece da
intermediaria tra gli indios Caribi e gli spagnoli guidati da Pedro de Heredia.
Fu realizzata da Eladio Gil, scultore spagnolo nel 1974.
Castello di san Felipe de Barajas - Originariamente la fortezza
non aveva queste dimensioni era piuttosto modesta e venne edificata tra il 1639
e il 1657 sulla collina di San Làzaro e solo nel 1762 avvenne un opera di
ampliamento sull'intera collina e divenne la più grande e robusta fortezza
spagnola mai costruita in una delle loro colonie. L'ingegnere militare che
diresse l'intera opera fu Antonio de Arèvalo. Vi sono numerose gallerie
studiate strategicamente che permettevano la propagazione dei suoni su tutta la
loro intera lunghezza in modo da udire qualsiasi rumore di passi nemici che
facilitassero l'evacuazione ed anche così facilitare le comunicazioni interne.
Fuerte
de San Sebastián del Pastelillo - Venne costruito alla metà del XVI
secolo all'estremità occidentale dell'isola di Manga, subito dopo il ponte di
Getsemani. Piccolo forte che ospita il Club de Pesca, con un porticciolo dove
ormeggiano imbarcazioni locali e straniere.
Convento de la Popa - Su una collina di circa 150 m, che per la
sua forma ricorda la poppa di una nave e da cui deriva il soprannome del
convento. E' il punto più alto della città da cui si gode di un bellissimo
panorama. Il vero nome è il Convento di Nostra Signoria della Candelaria,
fondato nel 1607 dai padri agostiniani era di dimensioni più modeste con una
piccola cappella in legno, che venne sostiuita da una struttura più imponente
due secoli dopo. La statua della Vergine de la Candelaria, santa patrona della
città, si trova nella cappella.
