Camagüey,
già Santa María del Puerto de Príncipe
(o semplicemente Puerto Principe),
è la terza città cubana ed è il capoluogo dell'omonima provincia che si
estende dal centro dell'isola verso oriente.
Fu fondata nel
1514 sulla Punta del Guincho, nella baia di Nuevitas, ma un paio
di anni più tardi per via delle ricolte degli indios Tainos, fu trasferita per
motivi di sicurezza, sulla foce del fiume Caonao, al confine con la
provincia di Ciego de Avila. E per gli stessi motivi, nel 1528 venne
spostata al centro dell'attuale provincia tra il Rio Tinima ed il Rio
Hatibonico. Ma solo dopo la guerra Spagna Cuba Usa, alla fine del XIX
secolo, la città cambia nome in Camagüey, anche se il proprio sviluppo inizia
dopo la Rivoluzione castrista.
Camagüey
è la città natale del Poeta Nazionale di Cuba Nicolás Guillén e sede del
Balletto de Camagüey, rinomato in tutto il mondo. È ricca di affascinanti
piazze lastricate di ciottoli, statue storiche e musei intriganti. Una miriade
di tinajones (vasi di terracotta) ornano le strade. Un tempo la gente di Camagüey
realizzava i vasi per raccogliere l’acqua piovana necessaria per affrontare i
periodi di siccità. Oggi, sono uno degli elementi caratteristici della città.
Il
nucleo originario si trovava sulla costa settentrionale presso la baia di
Nuevitas, ma per difendersi dai pirati la città fu ricostruita ex-novo
nell'attuale sito, una piana compresa tra i fiumi Hatibonico e Tinima, affluenti
del fiume San Pedro.
Il
territorio pianeggiante e fertile (llanuras) tipico della zona, ha da
sempre facilitato le attività agricole, l'allevamento, così come i trasporti,
più che in ogni altra parte di Cuba, facendone così una delle zone più ricche
del Paese. La prosperità dei secoli passati è testimoniata anche dai tentativi
di saccheggio di bande piratesche che osarono spingersi così all'interno per
scovare beni da depredare. Di queste solo l'incursione del 1668 capitanata dal
famoso Henry Morgan andò a segno, lasciando una devastazione che ha segnato la
storia di questa città.
L'allevamento
dei bovini e la canna da zucchero sono ancor oggi le voci più importanti
dell'economia camagueyana ma vanno ricordate anche le industrie alimentari,
chimiche, della carta, di trasformazione dei metalli e di materiali da
costruzione.
Inizialmente
denominata Santa Maria del Puerto Principe e popolarmente definita
"città degli orci" per via della grande quantità di grandi vasi di
terracotta che vi si fabbricavano nel XVIII secolo per conservare l'acqua, Camagüey
è oggi la terza città di Cuba per importanza e la sesta per densità.
Purtroppo, il
paesaggio naturale è tra i meno affascinanti dell'isola poiché le coltivazioni
di canna hanno sostituito le originarie zone boschive, facendo divenire
l'agricoltura e l'allevamento le maggiori fonti economiche della provincia.

Oggi
è sempre più importante la voce turismo legata soprattutto alle spiagge
rinomate di Santa Lucia ed altre località balneari della costa settentrionale
oggetto di villeggiatura del turismo internazionale anche grazie all'aeroporto
internazionale di Camagüey. La città ha interessanti monumenti e splendidi
esempi di architettura coloniale nel suo centro storico che però solo
recentissimamente vengono riscoperte e restaurate dopo un lungo degrado che le
ha segnate profondamente.
Camagüey
ha fama di città colta e il suo teatro e il suo balletto sono secondi a Cuba
solo a quelli dell'Avana.
Tipici
di Camagüey sono i tinajónes, grandi otri in terracotta introdotti
dagli Spagnoli in epoca coloniale per conservare l'acqua e oggi diventati un
simbolo della città e usati per adornare vie e piazze.
La città
(400.000 abitanti circa) è piuttosto difficile da visitare a piedi perché
il centro storico è abbastanza esteso e per via della sua urbanistica non
propriamente lineare. Infatti, le piazze, le chiese ed i palazzi storici non
sono raccolti in un unico punto e per l'orientamento è meglio affidarsi ad una
buona mappa della città oppure a visitarla in compagnia di un tassista.

Parco
Ignacio Agramonte già antica Plaza
de las Armas al tempo dei conquistadores. Al suo centro si trova la statua
dedicata all'eroe indipendentista Agramonte
Casa
natale di Ignacio Agramonte (Calle
Agramonte) bella casa coloniale che conserva oggetti, documenti e testimonianze
appartenuti al capo locale della prima guerra di indipendenza
Museo
storico provinciale Ignacio Agramonte (Av.
de los Martires ang. Calle Sanchez) all'interno di un'antica caserma militare
raccoglie testimonianze della storia della provincia a partire dalla preistoria
Museo
del Movimento Studentesco (Calle
Republica 69) ospitato nella casa dove visse Jesus Suarez Gayol, ucciso in
Bolivia nel 1967 insieme a Che Guevara. Nelle sale sono esposte foto, documenti
e testimonianze sulle lotte rivoluzionarie contro la dittatura di Batista di
cui, Gayol, fu uno dei principali leader.
Museo
Jertrude Gomez (Av. Avellaneda) nella
casa natale della scrittrice e poeta ispano-cubana, sono raccolti ricordi e
testimonianze della sua vita
Iglesia
de San Francisco (Av. Avellaneda)
singolare chiesa gotica del XVIII secolo
Iglesia
de San Juan de Dios Costruita nel 1728
nella omonima piazza è la chiesa più antica della città ed una fra le più
caratteristiche di Cuba
Iglesia
Nuestra Señora de la Soledad in stile barocco è ritenuta la più bella
chiesa di Camagüey
Museo
Nicolas Guillens (Calle Principe) E'
in preparazione nella sua casa natale, il museo del più famoso poeta cubano.
Eletto, dopo la vittoria della Rivoluzione, presidente della Unione Nazionale
scrittori e artisti cubani