Anche
se Takalik Abaj venne occupato all'inizio del Preclassico, la produzione
architettonica iniziò a vedersi solo nel Preclassico. Il
sito ha una lunga storia riguardo al popolamento della zona, che avvenne dal
Preclassico Medio fino al Postclassico. In questo periodo ci fu una produzione
di ceramiche in stile ocosito, che continuò a fiorire fino al Tardo Classico,
quando si mischiò allo stile dei K'iche', il quale in seguito prese il
posto dello stile originario.
Periodi
di Takalik Abaj
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Periodo
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Divisione
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Data
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Descrizione
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Preclassico
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Preclassico
Iniziale
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1000–800
a.C.
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Popolazione
mista
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Preclassico
Medio
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800–400
a.C.
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Olmechi
|
Tardo
Preclassico
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400 a.C. –
200 d.C.
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Maya
|
Classico
|
Classico
Iniziale
|
200–600
d.C.
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Conquista
di Teotihuacan
|
Tardo
Classico
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Classico
Tardo
|
600–900
d.C.
|
Ri-popolazione
locale
|
Classico
Terminale
|
800–900
d.C.
|
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Postclassico
|
Postclassico
Iniziale
|
900–1200
d.C.
|
Occupazione
K'iche'
|
Tardo
Postclassico
|
1200
d.C. – 1524
|
Abbandono
|
Nota:
I lassi di periodo usati a Takalik Abaj sono leggermente diversi da
quelli complessivamente usati nella regione Mesoamericana.
|
Preclassico
iniziale
-
Takalik
Abaj venne occupato alla fine del Preclassico iniziale. I
resti di una zona residenziale sono stati ritrovati a ovest del gruppo
centrale, sul banco del corso d'acqua El Chorro. Le prime case erano costruite
con pavimenti fatti di ciottolame ottenuto dai fiumi, e soffitti di canne
sostenuti da pali di legno. L'analisi del polline ha rivelato che i
primi abitanti arrivarono sulla zona quando ancora vi era la foresta, e che
iniziarono l'opera di disboscamento per coltivare il mais e altre piante. In
questa zona sono state ritrovati oltre 150 pezzi di ossidiana,
provenienti principalmente dalle riserve di minerali presso le odierne San
Martín Jilotepeque ed El Chayal.
Preclassico
medio
-
Takalik
Abaj venne occupato di nuovo all'inizio del Preclassico Medio da
gente di origine Mixe-Zoque, come
testimoniato dai ritrovamenti di sculture in stile olmeco risalenti a quel
periodo. La costruzione di abitazioni pubbliche iniziò nel Preclassico
medio; le prime erano state realizzate in argilla, parzialmente bruciata per farla indurire. Le
ceramiche di questo periodo erano realizzate nello stile locale Ocosito. Lo
stile locale mostra diverse affinità con i metodi di modellazione usati nella
regione di Escuintla.
Tardo
Preclassico
-
Durante
il Tardo Preclassico (400
a.C. – 200) diversi siti nella regione sulla costa Pacifica si svilupparono diventando
vere città; Takalik Abaj fu una di queste, arrivando a contare 4 km² in
estensione. L'influenza Olmeca sulla zona costiera finì all'inizio del Tardo Preclassico. In
questo periodo Takalik Abaj emerse come un centro importante, caratterizzato
da un proprio stile di arte e architettura; gli abitanti iniziarono a
creare sculture dalla roccia e a erigere steli e altari. I monumenti
venivano creati con significati politici e religiosi, alcuni dei quali con
date in stile maya e rappresentazioni di governatori. Questi monumenti
portano iscrizioni di date che possono essere le prime ad usare il calendario
a lungo conteggio. Lo stile di scultura "potbelly" (a pancia di
vaso) iniziò a vedersi attorno a questo periodo.
L'apparizione
delle sculture in stile maya e la fine dell'influenza olmeca rappresentano un
segno di intrusione di nuovi abitanti nella zona, occupata in precedenza da
gente di origini Mixe-Zoque. Le élite
Maya raggiunsero la città per prendere controllo del commercio del cacao. Ci fu un regime
di continuità negli stili locali con cui si facevano ceramiche dal Medio al
Tardo Preclassico, e la transizione di stile da olmeco a maya potrebbe essere
stata ideologico piuttosto che fisica. I ritrovamenti di steli maya e una
tomba reale maya suggeriscono che i Maya fossero in una posizione dominante,
essendo giunti o come commercianti o come conquistatori.
Vi
sono prove che riguardano contatti culturali con Kaminaljuyu,
una città che emerse come centro importante in quel periodo, fungendo da
collegamento commerciale con la rotta del Rio Motagua, e di contatti con altri siti sulla costa pacifica. All'interno
di questa rotta commerciale estesa, Takalik Abaj e Kaminaljuyu furono le
principali fonti di scambio di beni. Lo stile maya nelle sculture si
diffuse attraverso questa rete commerciale.
Durante
il Tardo Preclassico le strutture vennero costruite usando pietre vulcaniche
tenute assieme da argilla,
come si faceva nel Preclassico Medio. Le costruzioni cominciarono a
includere strutture con scale e scalinate con ciottoli rotondeggianti.
Gli
abitanti continuarono a usare lo stile Ocosito per produrre le ceramiche, e
i manufatti del Tardo Preclassico a Takalik Abaj iniziarono a subire
l'influenza degli stili della zona di Miraflores, che includeva Escuintla, la Valle
del Guatemala e la zona occidentale dell'attuale El Salvador.
Classico
Iniziale
-
Nel
periodo Classico, a partire dal secondo
secolo, lo stile con cui si realizzavano le stele cambiò, e venne adottato
quello in uso nelle terre del bacino di Petén. In questo periodo
alcuni monumenti costruiti molti anni prima vennero intenzionalmente
distrutti. Lo stile ocosito delle ceramiche subì l'influenza dello stile
Solano, associato con la cultura maya dei K'iche'.
Gli
scavi archeologici hanno rivelato indizi sulla distruzione dei monumenti, e
l'arresto della produzione di nuove costruzioni coincide con l'arrivo delle
ceramiche in stile Naranjo,
imparentato con gli stili della città di Teotihuacan nella Valle
del Messico. Lo stile locale ocosito cominciò a cadere in disuso. La
presenza di invasori che importarono lo stile di Naranjo non durò a lungo,
esercitando il proprio potere sulla città a distanza, ponendo governatori
propri sul trono senza influenzare la composizione etnica generale.
La
conquista di Takalik Abaj spezzò le antiche rotte commerciali che passavano
attraverso la costa pacifica dal Messico a El
Salvador, che vennero sostituite da una nuova strada passante per la Sierra
Madre e le terre nordoccidentali del Guatemala.
Tardo
Classico
-
Nel
Tardo Classico il sito iniziò a riprendersi dalla sconfitta precedente. Le
ceramiche in stile Naranjo cominciarono a essere prodotte in quantità minore
e iniziò la costruzione di nuovi monumenti, inclusi molti di quelli distrutti
in precedenza dagli invasori.
Postclassico
-
L'uso
dello stile Ocosito continuò nel tempo, ma ci fu un'intrusione marcata di
ceramiche K'iche' provenienti dalle alture, concentrate in particolar modo
nella zona settentrionale del sito, in seguito portate in tutta la zona. I
rapporti fatti dagli indigeni K'iche' asseriscono che essi conquistarono la
regione sulla costa, e che quindi la presenza delle ceramiche sia associata
alla conquista di Takalik Abaj.
La
conquista K'iche' avvenne intorno all'anno 1000, quattro secoli prima di quanto era stato calcolato sulle basi di racconti
indigeni. La
conquista non causò alcuna brusca interruzione dell'attività al sito; dopo
l'arrivo dei K'iche' gli stili locali vennero sostituiti con quelli dei
conquistatori. Con ogni probabilità gli abitanti originali dei sito
avevano già abbandonato la città che avevano occupato per quasi due
millenni.
Storia
moderna
-
Il
primo resoconto pubblicato sul sito risale al 1888, scritto da Gustav Bruhl. Karl
Sapper descrisse la Stele 1 nel 1894 dopo che la vide vicino alla strada per la quale stava passando. Max
Vollmberg, un artista tedesco, ritrasse la Stele 1 e notò altri monumenti che
attrassero l'attenzione di Walter Lehmann.
Nel 1902 l'eruzione del vulcano Santiaguito coprì
il sito con uno strato di cenere spesso 40-50 centimetri.
Walter
Lehmann iniziò gli studi delle sculture di Takalik Abaj negli anni
venti. Nel gennaio del 1942 J. Eric S.
Thompson visitò il sito con Ralph L. Roys e William Webb per conto del Carnegie
Institution, studiando anche la costa pacifica, e pubblicò un resoconto
nel 1943. Altre ricerche
vennero svolte da Susanna Miles, Lee Parsons ed Edwin Shook. Nel 1965 Susanna Miles diede al sito il nome Abaj Takalik,
conosciuto in precedenza con altri nomi come San Isidro Piedra Parada, Santa
Margarita e Colomba, un villaggio a nord del dipartimento di Quetzaltenango.
Gli
scavi al sito negli anni 70 vennero
finanziati dall'Università della California. Iniziarono
nel 1976 con l'opera di John A. Graham, Robert F. Heizer ed Edwin M. Shook. La
prima stagione permise di riportare alla luce 40 nuovi monumenti, tra cui la
Stele 5. Gli scavi continuarono fino al 1981, con la scoperta di altri monumenti. Dal 1987 in poi gli scavi vennero eseguiti dall'Instituto
de Antropología e Historia del Guatemala sotto la direzione di
Miguel Orrego e Christa Schieber, scoprendo altri nuovi monumenti. Il
sito è stato classificato come parco nazionale.
Il
nucleo del sito copre circa 6,5 km² e
vi sono circa 70 strutture attorno a una dozzina di piazze raggruppate su nove
gradonate. Takalik Abaj possiede due cortili del gioco della palla e
oltre 239 monumenti in pietra, steli e altari. Il granito usato per fare i monumenti in stile olmeco e maya è
molto diverso dal calcare tenero usato nelle città della regione di Petén. Il
sito possedeva un sistema idraulico, tra cui un temazcal o
bagno di sauna con un sistema di drenaggio sotterraneo.
Takalik
Abaj è suddiviso in quattro gruppi; quelli Centrale, Nord e Ovest sono
raggruppati assieme, mentre il gruppo Sud si trova a 5 km di distanza
verso sud. Il
sito era facilmente difendibile in quanto confina con vallate con pareti
scoscese. Il sito occupa una serie di nove gradonate di diversa
larghezza, 140-220 metri. Le tre gradonate principali che sostengono la
città sono artificiali con oltre 10 metri di materiale riempitivo usato.
Quando
Takalik Abaj era al suo apice, l'area coperta da costruzioni era pari a 2–4 km,
anche se la zona occupata dalle abitazioni residenziali non è stata
calcolata.
-
Il Gruppo Centrale occupa le Gradonate 1, 2, 3, 4 e 5, che furono livellate
artificialmente.
-
Il Gruppo Ovest è formato da 16 strutture poste sulla Gradonata 6, anch'essa
artificialmente livellata. Il Gruppo confina con il fiume Nima a ovest e con
il fiume San Isidro a est. Nella
zona sono state trovate alcune maschere di giada.
-
Il Gruppo Nord venne occupato a partire dal Classico Terminale fino al
Postclassico. Le
strutture in questo gruppo sono state costruite in modo diverso rispetto a
quelle del Gruppo Centrale, essendo fatte di argilla compattata
senza costruzioni di pietra. Il gruppo occupa le gradonate 7, 8 e 9, che
non sono state livellate molto, sfruttando la naturale gradonata già
presente. Non vi sono elementi scolpiti e vi è quindi la possibilità
che la zona nord fosse stata occupata da abitanti nuovi arrivati nel Tardo
Classico, forse Maya K'iche' dalle colline.
CONTROLLO
DELL'ACQUA -
Il
sistema idraulico comprendeva canali di pietra, che non venivano usati per
l'irrigazione, ma per fungere da scolo e mantenere l'integrità strutturale
dell'architettura principale. Questi
canali venivano usati per portare l'acqua alle zone residenziali della città, ed
è possibile che servissero funzioni rituali. Sono stati scoperti i resti
di 25 canali. I canali più grandi misurano 30 cm in altezza e 25 in
larghezza, mentre quelli secondari sono grandi la metà.
Ci
sono due metodi di costruzione usati per i canali dell'acqua. I canali di argilla risalgono al Medio Preclassico mentre i canali in pietra risalgono al
Tardo Preclassico e al Classico, e alcuni di questi ultimi sono i più grandi.
Nel Tardo Classico alcuni pezzi di pietra staccatisi dai monumenti vennero
riutilizzati per costruire altri canali.
GRADONATE
- La
Gradonata 2 si trova nel Gruppo Centrale. Le
strutture in questa gradonata risalgono al Medio Preclassico, e vi è un cortile
mesoamericano per il gioco della palla.
-
La Gradonata 3 è nel Gruppo Centrale. La façade risale
al Tardo Preclassico.
-
La Gradonata 5 si trova sul lato orientale del sito immediatamente a nord del
Gruppo Centrale. Misura 200 metri da est a ovest e 300 metri da nord a sud. Si
trova nella piantagione di San Isidro Piedra e viene attualmente usata per
coltivare il caffè.
La faccia della gradonata venne realizzata in argilla compattata nel Tardo
Preclassico. La gradonata continuò ad essere usata fino al
Postclassico.
-
La Gradonata 6 sostiene le 16 strutture del Gruppo Ovest. Misura 150 metri da
est a ovest e 140 metri da nord a sud. La gradonata mostra diverse fasi di
costruzione, stando sopra a una struttura costruita con blocchi lavorati di basalto risalente al Tardo Preclassico, con fasi di costruzione datate intorno
al Tardo Classico, e con tracce che testimoniano l'arrivo dei K'iche' nel
Postclassico. Una strada moderna taglia l'angolo est della gradonata.
-
La Gradonata 7 è una gradonata naturale che sostiene una parte del Gruppo
Nord. Da ovest a est è lunga 475 metri. Sostiene 15 strutture datate intorno
al Classico Terminale e al Postclassico, associate all'occupazione K'iche'. La
gradonata si trova tra le piantagioni di Buenos Aires e San Elías.
-
La Gradonata 8 è un'altra gradonata naturale del Gruppo Nord. La gradonata
sostiene la Struttura 46 e la Struttura 54. Questa era una zona residenziale
con terra coltivata, associata al Gruppo Nord e all'occupazione dei K'iche'.
-
La Gradonata 9 è la gradonata più grande a Takalik Abaj e sostiene una parte
del Gruppo Nord. Una strada moderna taglia il lato est della gradonata, e gli
scavi sulla strada hanno rivelato dei resti di un cortile
mesoamericano.
STRUTTURE
-
Struttura 7: è una piattaforma situata a est della plaza sulla gradonata 3
nel gruppo centrale, ed è considerata come una dei monumenti più sacri di
Takalik Abaj, a causa di alcuni ritrovamenti associati ad essa. La struttura 7
risale al Medio Preclassico. Vi sono due strutture più piccole costruite
sulla parte nord della struttura, chiamate Struttura 7A e 7B. La
struttura 7 sostiene tre fila di monumenti allineati in nord-sud che venivano
forse usati come osservatorio astronomico. Un'altra scoperta presso la
Struttura 7 fu un incensiere cilindrico del Tardo Classico, a cui è stato
dato il nome "La Niña" da alcuni archeologi, a causa della
decorazione su di esso che rappresenta una donna. Risale al periodo in cui
K'iche' cominciarono a stanziarsi nella zona, e misura 50 cm in altezza e
30 cm in larghezza alla base. Vicino ad esso vi erano molti altri oggetti
come ceramiche e frammenti di sculture rotte.
-
Struttura 7A: è una piccola struttura che si trova sopra la parte nord della
struttura 7. Risale al Medio Preclassico, e al suo centro è stata trovata una
tomba di un membro della casta alta. Alla base è stata trovata una gran
quantità di oggetti in ceramica. La struttura 7A venne modificata diverse
volte nel Classico Iniziale e nel Tardo Classico.
-
Struttura 11: struttura ricoperta con massi tondeggianti, tenuti assieme con argilla. Si trova a ovest
della plaza nella zona meridionale del gruppo centrale.
-
Struttura 12: si trova a est della struttura 11. È
coperta da massi tondeggianti tenuti assieme con argilla. Si trova a
est della plaza nella zona meridionale del gruppo centrale. La struttura
è una piattaforma a tre livelli, con scalinate sui lati est e ovest. Le
rovine visibili risalgono al Classico Iniziale, e si trovano su uno strato di
costruzione datato al Tardo Preclassico. Vi è una fila di monumenti parallela
al lato ovest della struttura, tra cui sei monumenti, una stele e un altare. Sul
lato est vi sono altri monumenti, uno dei quali potrebbe rappresentare la
testa di un coccodrillo. La Scultura 69 si trova sul lato sud della
struttura.
-
Struttura 17: si trova nel gruppo sud, sulla piantagione Santa Margarita. Conteneva
13 lame di ossidiana, risalenti al Preclassico.
-
Struttura 34: si trova nel gruppo ovest, nel lato orientale della gradonata 6.
-
Le Strutture 38, 39, 42 e 43 sono unite da piattaforme basse sul lato
orientale di una piazza sulla Gradonata 7, allineate da nord a sud. Le
Strutture 40, 47 e 48 si trovano sul lato sud, ovest, a nord di questa piazza.
Le Strutture 49, 50, 51, 52 e 53 formano un piccolo gruppo sul lato
occidentale della gradonata, confinanti a nord con la Gradonata 9. La
Struttura 42 è quella più alta del Gruppo Nord, e misura circa 11,5 metri in
altezza.
-
La Struttura 46 si trova al limite della Gradonata 8 nel Gruppo Nord e risale
intorno al Classico Terminale o al Postclassico. Il lato occidentale della
struttura è attraversato da una strada moderna.
-
La Struttura 54 è stata costruita sopra la Gradonata 8, a nord della
Struttura 46, nel Gruppo Nord. È circondata da un'area aperta con alcuni
monticelli, che probabilmente erano una zona agricola e residenziale. La
struttura risale al Classico Terminale e al Postclassico.
-
La Struttura 57 è un grande monte situato sul limite meridionale del Gruppo
Centrale. La struttura venne costruita nel Tardo Preclassico e ricevette altre
modifiche costruttive nel Tardo Classico. Potrebbe
essere servita come punto di osservazione.
-
Struttura 61, Monte 61A e Monte 61B si trovano tutti sul lato est della
Gradonata 5, sulla piantagione San Isidro. La struttura 61 venne costruita
durante il Classico Iniziale ed è ornata in pietra, costruita sopra un
monumento già esistente datato al Tardo Preclassico. La Stele 68 è stata
trovata sulla base del monte 61A vicino a un altare rotto. La struttura 61 e i
monticelli associati potrebbero essere stati usati per controllare l'accesso
alla città, il Monte 61A è stato riutilizzato nel Postclassico. Dal Monte
61A sono stati estratti quattro vessilli in ceramica e quattro pietre
prismatiche in ossidiana.
-
La Struttura 66 si trova sulla gradonata 9, nell'estremo nord del Gruppo Nord.
Da qui si vede la città, e la struttura potrebbe essere stata usata come
posto di guardia. Risale al
Classico Terminale e al Postclassico.
-
La Struttura 67 è una grande piattaforma situata sulla Gradonata 9 che
potrebbe essere associata con un'area residenziale.
-
La Struttura 68 si trova nel Gruppo Ovest.
-
Il Cortile del Nord è un cortile adibito al gioco della palla. Un secondo
cortile è stato trovato nel Gruppo Nord, e potrebbe essere associato
all'occupazione della zona dal Classico Terminale al Postclassico. Il primo
cortile venne costruito con argilla compattata,
e misura 2 metri in altezza, mentre la seconda struttura misura 1 metro in
altezza, e la zona di gioco è larga 10 metri.
MONUMENTI
IN PIETRA -
A
Takalik Abaj sono stati trovati più di 239 monumenti, principalmente
intagliati su rocce di andesite locale. Questi
monumenti sono sia piatti che intagliati e si trovano principalmente nei
gruppi centrali e occidentali. I monumenti lavorati possono essere divisi
in quattro classificazioni generiche: sculture in stile olmeco che rappresentano il 21% del totale, sculture in stile maya per il 42%,
monumenti "panciuti" per il 14% e lo stile locale di oggetti a forma
di animale, 23%.
La
maggior parte dei monumenti di Takalik Abaj non si trovano nella posizione
originale, essendo stati spostati in epoca antica, quindi la datazione si basa
spesso su comparazione stilistica. Un
esempio è la serie di quattro monumenti che si trovano in una piazza di
fronte a una piattaforma del Periodo Classico, con almeno due dei quattro
(Altare 12 e Monumento 23) datati intorno al Preclassico.
Ci
sono diverse steli scolpite in stile maya che portano dei testi geroglifici
con il calendario a conteggio lungo, con date del Tardo Preclassico. Questo
stile di scultura è antecedente a quello Classico delle terre basse maya.
Takalik
Abaj possiede diversi monumenti "panciuti", che rappresentano figure
umane obese scolpite su grandi massi, del tipo trovato anche nelle terre
vicino alla costa pacifica, a Izapa e
in El Salvador. La loro funzione è sconosciuta, ma sono state datate
intorno al Tardo Preclassico.
SCULTURE
IN STILE OLMECO -
Vi
sono molte sculture in stile olmeco, tra cui il monumento 23, una testa
colossale che venne intagliata più volte per trasformarla in una figura di
nicchia, che
indicano che ci fu una presenza di questa popolazione che controllava il sito.
Le
sculture in stile olmeco potrebbero semplicemente indicare che ci fu
un'iconografia comune sulla costa Pacifica e del Golfo. In
ogni caso, Takalik Abaj fu un luogo importante per gli Olmechi. Tutte le
sculture in stile olmeco sono datate al Medio Preclassico. Ad eccezione
dei monumenti 1 e 64, tutti gli altri non sono posizionati nella loro
locazione originale.
SCULTURE
IN STILE MAYA -
Ci
sono più di 30 monumenti in stile maya, datati al Tardo Preclassico, e
rappresentano lo stile più usato a Takalik Abaj. La
grande quantità di sculture maya e la presenza di esempi di scritture
geroglifiche suggeriscono che il sito giocò un ruolo importante nello
sviluppo dell'ideologia maya. Lo stile maya di Takalik Abaj è collegato
a quello dei monumenti di Kaminaljuyu, e mostra un'influenza reciproca.
Questo stile si diffuse anche in altri siti che commerciavano con Takalik.
SCULTURE
PANCIUTE -
Le
sculture in stile "panciuto" si trovano lungo la costa pacifica, dal Messico meridionale a El
Salvador, e anche in altri siti maya della zona. Anche se alcuni hanno
suggerito che questo stile sia pre-olmeco, gli scavi archeologici effettuati
sulla costa pacifica, tra cui quelli a Takalik Abaj, mostrano che questo stile
iniziò a venire usato alla fine del Preclassico Medio e raggiunse il suo
splendore nel Tardo Preclassico. Le sculture panciute di Takalik Abaj
sono tutte risalenti al Tardo Preclassico e sono molto simili a quelle trovate
a Monte Alto in Escuintla, e Kaminaljuyu nella valle
del Guatemala. Le sculture sono in genere grezze, che mostrano variazioni
nella dimensione degli arti e nella loro posizione. Rappresentano figure umane
obese, di solito sedute con le gambe incrociate, e con le braccia sopra lo
stomaco. Le guance sono prominenti, gli occhi sono chiusi, e il sesso dei
soggetti non è determinabile.
SCULTURE
IN STILE LOCALE
-
Le
sculture in stile locale sono in genere massi scolpiti e intagliati a
rappresentare animali, tra cui rane, rospi e coccodrilli.
ALTARI
-
L'Altare 1 si trova alla base della Stele 1, è rettangolare ed è inciso a
lato.
-
L'Altare 2 è di provenienza sconosciuta, essendo stato spostato all'esterno
della casa dell'amministratore della piantagione San Isidro Piedra Parada.
Misura 1,59 metri in lunghezza, 90 centimetri in larghezza e circa 40 cm
in altezza. Rappresenta un animale, identificato come rospo e giaguaro. La
scultura è stata rotta in tre pezzi.
-
L'Altare 3 è un altare circolare, piatto, lavorato rozzamente, largo circa 1
metro e alto circa 30 cm. Era probabilmente associato in origine a una
stele, e il suo luogo di provenienza è sconosciuto, essendo stato spostato
vicino alla casa del proprietario della piantagione San Isidro Piedra Parada.
-
L'Altare 5 è un altare piatto e circolare, danneggiato, associato alla Stele
2.
-
L'Altare 8 è un monumento associato alla Stele 5, posizionato sul lato
occidentale della Struttura 12.
-
L'Altare 9 è un basso trono con quattro gambe d'appoggio, posto di fronte
alla Struttura 11.
-
L'Altare 10 era associato alla Stele 13 e venne trovato sulla cima di un
cumulo di oggetti in ceramica, vicino alla tomba regale della Struttura 7A. Il
monumento era in origine un trono con supporti cilindrici, che venne
riutilizzato come un altare nel Periodo Classico.
-
L'Altare 12 è un monumento risalente al Tardo Preclassico modellato in stile maya. Le incisioni sono
sulla faccia superiore dell'altare, quindi si suppone che questo monumento
fosse stato originalmente eretto come stele verticale nel Tardo Preclassico, e
utilizzato nuovamente come altare orizzontale nel Classico. Sui bordi vennero
incisi sedici geroglifici. La faccia superiore dell'altare rappresenta una
figura umana in piedi di profilo, verso sinistra. La figura ha ai suoi lati
due serie verticali di quattro glifi. I sedici glifi sul bordo sono formati da
figure antropomorfe unite ad altri elementi.
-
L'Altare 13 è un altro monumento in stile maya risalente al Tardo
Preclassico. Come l'Altare 12, fu originalmente eretto come stele verticale.
Ad un certo punto venne rotto, con enorme danno sulla porzione superiore della
scultura. Anni dopo venne usato
come altare orizzontale.
-
L'Altare 28 si trova vicino alla Struttura 10 nel Gruppo Centrale. È un
altare circolare in basalto,
di circa 2 metri di diametro, ed è spesso 50 centimetri. Sul bordo di fronte c'è la rappresentazione
incisa di un teschio.
Sulla superficie superiore ci sono due rilievi che rappresentano due piedi
umani.
-
L'Altare 30 è contenuto all'interno del quarto scalino della scalinata di
accesso alla Gradonata 3 nel Gruppo Centrale. Ha
quattro gambe per sostenerlo, ed è simile all'Altare 9.
MONUMENTI
-
Il Monumento 1 è un masso vulcanico con un bassorilievo che
rappresenta un giocatore del gioco della palla, forse un governatore locale.
Questa figura si affaccia verso destra, inginocchiandosi su un ginocchio con
entrambe le mani in alto. La scultura venne trovata vicino al banco del fiume
Ixchayá, a circa 300 metri a ovest del Gruppo Centrale. Misura circa 1,5
metri in altezza. Il Monumento 1 risale al Medio Preclassico ed è in stile
olmeco.
-
Il Monumento 2 è una scultura panciuta trovata a 12 metri dalla strada che si
trova tra le piantagioni San Isidro e Buenos Aires. È alta circa 1,4 metri e
misura 75 centimetri di diametro. La testa è stata erosa ed è leggermente
inclinata in avanti, le braccia sono leggermente piegate. Il
Monumento 2 risale al Tardo Preclassico.
-
Il Monumento 3 è datato intorno al Tardo Preclassico, ed è stato spostato in
tempi moderni nella zona della piantagione Santa Margarita. Non si sa da dove
provenga. È una figura panciuta con una grande testa, che indossa una collana
o un ciondolo. Misura 96 centimetri in altezza e 78 centimetri di larghezza
alle spalle. Il monumento è
danneggiato e manca la parte bassa.
-
Il Monumento 4 sembra essere una scultura che rappresenta un prigioniero.
Venne trovata nella piantagione di San Isidro, ma non si sa esattamente dove.
Venne trasferita al Museo Nazionale di Archeologia ed Etnologia a Città
del Guatemala. Questa scultura risale al Tardo Preclassico. Misura 87
centimetri in altezza e 40 centimetri in larghezza.
-
Il Monumento 5 venne spostato nella casa dell'amministratore della piantagione
San Isidro, e il luogo in cui venne rinvenuto è sconosciuto. Misura 1,53
metri in altezza e 53 centimetri in larghezza. La scultura rappresenta un
prigioniero con le mani legate da una striscia di tessuto.
-
Il Monumento 6 è una scultura, un masso intagliato che rappresenta la testa
di un animale, forse un rospo, scoperta durante la costruzione della strada
che attraversa il sito. La scultura misura 1 metro in altezza e 1,5 metri in
larghezza.
-
Il Monumento 7 è una scultura danneggiata che rappresenta una testa gigante.
È alta 58 centimetri e venne trovata nella prima metà del XX
secolo. La scultura possiede una grande faccia piatta con ciglia evidenti. Lo
stile in cui è stata intagliata è simile a quello di un monumento trovato a Kaminaljuyu.
-
Il Monumento 8 si trova sul lato occidentale della Struttura 12. È una
scultura che rappresenta un mostro dalle caratteristiche feline, con una figura umana nella bocca.
-
Il Monumento 9 è una scultura in stile locale che rappresenta un gufo.
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Il Monumento 10 è un altro monumento spostato dal suo luogo d'origine,
tuttora sconosciuto. Misura circa 50 centimetri in altezza e 40 in larghezza.
Rappresenta un prigioniero inginocchiato con le braccia legate.
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Il Monumento 11 si trova nella zona sud-occidentale della Gradonata 3. È un
masso naturale, inciso e intagliato con serie verticali di geroglifici. Lo
stile è quello maya e risale al Tardo Preclassico.
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Il Monumento 14 è una scultura in stile olmeco, datata al Medio Preclassico.
Rappresenta una figura umana in posizione rannicchiata, probabilmente una
donna, che indossa un copricapo e oggetti che traforano le orecchie. Sotto un
braccio tiene un cucciolo di giaguaro,
sotto l'altro tiene un cucciolo di cervo.
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Il Monumento 15 è un grande macigno scolpito in stile olmeco, che rappresenta
una figura umana.
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Il Monumento 16 e il Monumento 17 sono due parti della stessa scultura rotta.
Fatta in stile classico olmeco, è stata erosa, e rappresenta una testa umana
con un copricapo nella forma di una faccia secondaria con un elmo.
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Il Monumento 23 risale al Medio Preclassico. Fu una testa colossale in stile
olmeco, rimodellata e riscolpita in una figura di nicchia.
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Il Monumento 25 è una scultura erosa che rappresenta una figura seduta in una
nicchia.
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Il Monumento 35 è datato al Tardo Preclassico, si trova sulla Gradonata 6.
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Il Monumento 40 è una figura panciuta risalente al Tardo Preclassico.
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Il Monumento 44 è una scultura che rappresenta un prigioniero.
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Il Monumento 47 è un monumento in stile locale che rappresenta una rana o un
rospo.
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Il Monumento 55 è una scultura in stile olmeco di una testa umana.
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Il Monumento 64 è un bassorilievo in stile olmeco intagliato sul lato
inferiore di una roccia di andesite e
stilisticamente risale al Medio Preclassico, anche se venne trovato in un
contesto archeologico del Tardo Preclassico. È stato trovato sul lato
orientale del corso d'acqua El Chorro, a 300 metri di distanza dal Gruppo
Sud-Centrale. Rappresenta una figura antropomorfica con alcune caratteristiche
feline. Nella mano sinistra la figura tiene un bastone a forma di
"zigzag".
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Il Monumento 65 è una rappresentazione di una testa umana in stile olmeco,
risalente al Medio Preclassico. La figura indossa un elmo, i suoi occhi sono
chiusi, il naso e la bocca sono stati distrutti. Si
trova a ovest della Struttura 12.
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Il Monumento 66 è una scultura in stile locale di una testa di coccodrillo
datata forse al Medio Preclassico. Si
trova a ovest della Struttura 12.
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Il Monumento 67 è una scultura in stile olmeco che è stata erosa, e mostra
una figura che emerge dalla bocca di un giaguaro, con una mano in alto e che
tiene un bastone. Sono visibili le tracce di un elmo. Il monumento si trova a
ovest della Struttura 12 e risale al Preclassico Medio.
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Il Monumento 68 è una scultura in stile locale che rappresenta un rospo,
situata sul lato ovest della Struttura 12. Si
crede che risalga al Preclassico Medio.
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Il Monumento 69 è un monumento "panciuto" risalente al Tardo
Preclassico.
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Il Monumento 70 è una scultura in stile locale che rappresenta una rana o un
rospo.
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Il Monumento 93 è una scultura grezza in stile olmeco, risalente al
Preclassico Medio. Rappresenta un giaguaro antropomorfo con una testa umana,
in posizione seduta.
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Il Monumento 99 è una testa colossale in stile panciuto, datata al Tardo
Preclassico.
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Monumento 100, Monumento 107 e Monumento 109 sono piccole sculture panciute
risalenti al Tardo Preclassico. Si trovano tutte vicine alla scalinata di
accesso alla Gradonata 3 nel Gruppo Centrale.
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Il Monumento 108 è un altare situato di fronte alla scalinata principale
nella Gradonata 3.
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Il Monumento 113 si trova all'esterno del nucleo del sito, a 5 km a sud
del gruppo centrale, a 2 km a ovest di El Asintal. Venne intagliato e
scolpito su un macigno di andesite,
rappresentando un giaguaro steso sul lato sinistro. Gli occhi e la bocca sono
aperti, e vi sono varie impronte di giaguaro rappresentate sul corpo
dell'animale.
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Il Monumento 126 è una grande roccia di basalto che porta bassorilievi di mani umane in dimensione naturale. Venne
scoperto vicino a un piccolo corso d'acqua vicino al Gruppo Centrale.
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Il Monumento 140 è una scultura del Tardo Preclassico che rappresenta un
Rospo, situata nel Gruppo Ovest sulla Gradonata 6.
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Il Monumento 141 è un altare rettangolare risalente al Tardo Preclassico. Si
trova vicino al Gruppo Ovest sulla Gradonata 6.
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I Monumenti 142, 143, 145, 146, 147, 148, 149 e 156 sono alcuni tra i 19
monumenti in pietra naturale che sono allineati vicino al corso d'acqua Nima,
a circa 200 metri a ovest del Gruppo Ovest, all'interno delle piantagioni
Buenos Aires e San Isidro. Sono
massi in basalto e andesite con depressioni circolari.
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Il Monumento 154 è un'altra grande roccia di basalto, che mostra due pitture
rupestri rappresentanti facce di bambini. Si trova sul lato occidentale del
corso d'acqua Nima, sulla piantagione Buenos Aires.
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Il Monumento 157 è una grande roccia di andesite sul lato ovest del corso Nima, sulla piantagione di San Isidro. Porta
delle pitture con una faccia, occhi e ciglia, naso e bocca.
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Il Monumento 161 si trova all'interno del Gruppo Nord, sulla piantagione San
Elías. È una roccia di basalto che protrude dal terreno, misura 1,18 metri
in altezza e 1,14 metri in larghezza. Si trova nel burrone di Ixchaya. Su di
essa si trova una faccia incisa sulla parte superiore della roccia che osserva
verso l'alto. La faccia possiede guance prominenti, un mento evidente e una
bocca leggermente aperta. Ha somiglianze con certe maschere di giada del periodo Classico Iniziale.
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Il Monumento 163 risale al Tardo Preclassico. Venne riutilizzato per la
costruzione di un canale di scolo per l'acqua del Tardo Classico a lato della
Struttura 7. Rappresenta una figura in posizione seduta con in evidenza gli
organi genitali maschili ed è danneggiata, mancando la testa e le spalle.
STELE
- La
Stele 1 venne trovata vicino alla Stele 2 e spostata vicino alla casa
dell'amministratore della piantagione San Isidro Piedra Parada. Misura 1,36
metri in altezza, 72 centimetri in larghezza, e 45 centimetri in spessore.
Rappresentato su di essa c'è una figura in piedi che si affaccia verso
sinistra, che porta uno scettro a forma di serpente con una maschera di
dragone sull'estremità inferiore, e un felino si trova sopra il corpo del
serpente. Lo stile, maya classico, è simile a quello della Stele 1 di El
Baúl. Un testo geroglifico si trova a sinistra della faccia, abbastanza
rovinato e completamente illeggibile. Questo monumento risale al Tardo
Preclassico.
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La Stele 2 è un monumento in stile maya classico con delle iscrizioni che
rappresentano una data a conteggio lungo. A causa della cattiva conservazione,
la data potrebbe avere tre possibili significati, uno dei quali farebbe
risalire la stele al I secolo prima di Cristo. A
lato del testo vi sono due figure in piedi che si affacciano, rappresentando
forse un governatore che passa i propri poteri al successore. Sopra le
due figure e il testo vi è una figura ornata di profilo, che guarda in basso. La
Stele 2 si trova di fronte al muro della Gradonata 5.
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La Stele 3 è gravemente danneggiata, essendo stata rotta in tre pezzi. Venne
trovata da qualche parte sulla piantagione San Isidro Piedra Parada anche se
il luogo originale da cui proviene è sconosciuto. Venne trasferita in un
museo a Città
del Guatemala. La parte bassa della stele mostra due gambe rivolte verso
sinistra sopra a una banda orizzontale divisa in tre sezioni, ognuna delle
quali contiene un simbolo o glifo.
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La Stele 4 venne scoperta nel 1969 e
spostata vicino alla casa dell'amministratore della piantagione San Isidro
Piedra Parada. Venne scolpita con lo stile simile a quello di Izapa e misura 1,37 metri in altezza. La
stele porta un disegno complesso che rappresenta un serpente che si alza verso
il cielo dall'acqua che fuoriesce da due mostri della terra. Le mascelle del
serpente sono spalancate verso il cielo e da esse emerge una faccia in stile
maya. La stele risale al Tardo Preclassico.
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La Stele 5 è abbastanza preservata e vi sono inscritte due date del
calendario a conteggio lungo in mezzo a due figure che rappresentano dei
governatori. Una delle date è equivalente al 126. La
figura destrorsa tiene un serpente mentre quella mancina tiene ciò che sembra
un giaguaro. Questo monumento forse rappresenta un governatore che passa
in eredità il proprio potere al suo successore. Una piccola figura
seduta si trova sui due lati della stele, con un'iscrizione in geroglifici
erosa. Lo stile con cui è stata fatta è quello maya ed è simile ad altri
monumenti trovati ad Izapa.
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La Stele 12 si trova vicino alla Struttura 11. Venne spezzata in diverse parti
e due di essi sono stati ritrovati. Il frammento maggiore viene dalla parte
bassa del monumento e mostra le gambe e i piedi di una figura umana. I piedi
sono sopra ad un pannello suddiviso in sezioni geometriche, ognuna delle quali
contengono altri disegni. Di fronte alle gambe vi sono i resti di un glifo che
sembra essere un numero in formato barra-e-punto.
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La Stele 13 risale al Tardo Preclassico. È stata spezzata in due parti.
Incisa in stile maya, rappresenta una testa di serpente stilizzata, molto
simile a un monumento trovato a Kaminaljuyu. La
Stele 13 venne eretta alla base del lato sud della Struttura 7A. Alla base
della stele sono stati trovati molti oggetti, tra cui 600 manufatti in ceramica, 33 lame di ossidiana prismatica, e altri oggetti. Le offerte e la stele
risalgono al Tardo Preclassico, e sono associate alla tomba regale conosciuta
come Sepolcro 1.
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La Stele 14 si trova sul limite orientale della Gradonata 3 nel gruppo
centrale. Scolpita nell'andesite,
ha 27 depressioni a forma di coppa sulla sua superficie. È uno dei pochi
monumenti ad avere queste caratteristiche ad essere stato trovato nel centro
cerimoniale della città.
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La Stele 29 è un monumento di liscia andesite, che si trova nell'angolo
sud-est della Struttura 11 con sette scalini intagliati sulla porzione
superiore.
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La Stele 66 risale al Tardo Preclassico. Si trova nel gruppo ovest, sulla
Gradonata 6.
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La Stele 68 venne trovata nell'angolo sud-est del Monticello 61A, Gradonata 5.
Questa stele venne rotta in due parti e i frammenti rimasti sembrano
appartenere a due monumenti diversi. La stele, o steli, un tempo mostravano
una scultura maya, in seguito intenzionalmente distrutta, lasciando solo pochi
simboli.
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La Stele 71 è un frammento scolpito in stile maya e riutilizzato nella
costruzione di un canale di scolo dell'acqua presso la Struttura 7.
SECOLCRO
REALE -
Nel
sito è stata trovata una tomba risalente al Tardo Preclassico, e si ritiene
che sia il sepolcro di una persona regale. Questa
tomba è stata chiamata sepolcro 1; venne trovata durante gli scavi presso la
struttura 7A e venne inserita al centro di questa struttura del Preclassico
Medio. Il sepolcro è associato anche alla Stele 13 e a una quantità di
oggetti donati, oltre 600 artefatti in ceramica trovati alla base della
struttura 7A. Queste ceramiche vennero costruite nel Tardo Preclassico. Nella
tomba non sono stati trovati resti umani, ma a causa degli oggetti trovati si
pensa comunque che questo sia un sepolcro. Tra i beni ritrovati nella
tomba vi sono una collana di giada, due ornamenti per le orecchie ricoperti di cinabro, diversi specchi-mosaico fatti con pirite, uno dei quali formato da oltre 800 pezzi, una maschera mosaico fatta di giada,
due lame di ossidiana prismatica, un pesce scolpito nella giada, diversi gioielli, braccialetti e ceramiche.
Questi oggetti permettono di affermare che la tomba risalga al 100-200.