La
città
di
Puebla
(ufficialmente
chiamata
Heroica
Puebla
de
Zaragoza
ma
conosciuta
anche
come
Puebla
de
los
Ángeles)
è
una
città
popolata
da
1.300.000
abitanti
e
si
trova
nel
Messico
centrale,
a
soli
130
km
da
Città
del
Messico.
Puebla
è
anche
capoluogo
dell'omonimo
stato.
La
città
è
situata
all'interno
di
una
fertile
vallata,
chiusa
tra
alcuni
vulcani,
tra
cui
il
famoso
Popocatepetl
e
l'Iztaccihuatl.
La
sua
fondazione
risale
al
1531,
quando
gli
spagnoli
si
insediarono
nel
territorio.
Tuttavia
la
città
è
molto
nota
per
i
fatti
accaduti
oltre
tre
secoli
più
tardi,
quando
il
5
maggio
1862
si
scatenò
la
battaglia
di
Puebla,
durante
la
quale
le
forze
dell'esercito
francese
cercarono
di
conquistare
la
città.
L'esercito
spagnolo,
aiutato
dalla
popolazione
locale,
fu
però
in
grado
di
respingere
l'attacco
e
da
allora
quello
scontro
rappresenta
una
delle
vittorie
militari
più
significative
di
tutta
la
storia
del
Messico.
Puebla,
situata
su
un
altipiano
a
2125
metri
sul
livello
del
mare,
è
un
importante
centro
economico,
agricolo,
commerciale,
industriale
e
turistico
della
nazione.
Tra
i
suoi
prodotti
più
importanti
ci
sono
il
tessile,
la
cristalleria,
la
ceramica
e
gli
azulejos
(tipici
ornamenti
caratteristici
dell'architettura
portoghese
e
spagnola
consistenti
in
piastrelle
di
ceramica
non
molto
spesse
e
con
una
superficie
smaltata
e
decorata).
Frate
Toribio
di
Benavente
-
Motolinia,
per
gli
indios
fondò
nel
1531
la
città
grazie
a
un'ordinanza
reale,
e
da
Tlaxtalca
vi
si
trasferì
il
vescovado
della
regione.
In
una
cronaca
dell'epoca
si
legge
che
8000
persone
di
Tlaxtalca
e
molti
altri
indigeni
di
Tepeaca
e
di
Huejotzingo
parteciparono
alla
cerimonia
della
posa
della
prima
pietra.
Si
celebrò
la
messa
in
quella
che
oggi
è
la
piazza
delle
Armi,
tra
balli,
preghiere
e
canti.


Sin
dagli
inizi
la
città
fu
legata
a
una
famosa
leggenda.
Si
racconta
che
un
angelo,
volando
sopra
la
fertile
pianura,
abbia
indicato
con
la
sua
spada
il
luogo
dove
costruirla.
La
leggenda
afferma
inoltre
che
alcuni
anni
dopo,
quando
si
doveva
collocare
la
campana
principale
sulla
torre
della
cattedrale,
alcuni
angeli
la
strapparono
dalle
mani
degli
indios
e
la
collocarono
sul
campanile.
Da
questo
mitico
episodio
deriva
il
nome
originale
della
città,
Puebla
de
los
Angeles.
Nel
XVIII
secolo
il
Barocco
messicano
acquisì
una
personalità
propria
pur
conservando
aspetti
moreschi
e
classici
di
derivazione
spagnola.
Questo
stile
è
evidente
nella
cattedrale
di
Puebla,
iniziata
nel
1536
e
terminata
due
secoli
dopo
con
la
costruzione
della
cupola.
Nessun'altra
chiesa
del
Messico
possiede
tesori
artistici
pari
a
quelli
di
questo
tempio:
lo
testimoniano
gli
altari
scolpiti,
il
coro,
i
pilastri
di
onice
e
di
alabastro,
i
bronzi,
i
marmi,
e
gli
stucchi,
i
mosaici
e
le
decorazioni
realizzate
con
pietre
preziose.
La
pala
d'altare
dei
Re
Cattolici
di
Spagna,
attribuita
da
alcuni
al
pittore
andaluso
Martinez
Montanés,
è
il
massimo
esempio
di
questo
sfarzoso
e
raffinato
artigianato
locale.
Intorno
alla
piazza
si
aprono
i
portici
che
a
suo
tempo
ospitarono
il
collegio
dei
canonici,
il
carcere
e
il
Consiglio.
Su
un
lato
della
piazza
si
trova
il
Municipio,
nell'altro
i
giardini
e
l'antico
palazzo
arcivescovile,
oggi
Biblioteca
Palafoxiana,
una
superba
costruzione
del
XVII
secolo
con
più
di
50.000
volumi,
tra
i
quali
diversi
incunaboli.
Durante
l'epoca
coloniale
predominò
l'arte
religiosa
cattolica
e
la
città
venne
decorata
in
maniera
sontuosa.
Grazie
alla
ricchezza
proveniente
dalle
attività
agricole
e
dalla
pastorizia,
dal
commercio
e
dall'artigianato
Puebla,
città
estremamente
sfarzosa
e
opulenta,
divenne
in
poco
tempo
il
secondo
nucleo
urbano
più
importante
del
Messico.
Al
gusto
barocco
imperante
nel
XVI
e
XVII
secolo
si
devono
la
maggior
parte
degli
edifici
religiosi
di
Puebla
che,
con
poco
più
di
6000
abitanti,
ospitava
60
chiese,
13
conventi
e
23
collegi
religiosi.

Nel
1549
i
monaci
francescani
costruirono
la
chiesa
d
San
Gabriele
sul
luogo
occupato
anticamente
dal
tempio
dedicato
al
dio
azteco
Quetzalcóatl.
Molto
famosa
è
la
chiesa
di
Santo
Domingo,
del
1571,
dalla
semplicissima
facciata
dipinta
in
ocra,
con
i
finestroni
rifiniti
in
bianco
e
l'alta
torre
in
pietra.
Il
suo
interno,
invece,
è
un
inno
al
Barocco.
L'oro
zecchino
e
bianco
della
calce
si
alternano
nelle
volte,
nei
pennacchi
della
cupola,
nelle
nicchie
e
nei
medaglioni.
La
piccola
cappella
del
Rosario,
per
molto
tempo
considerata
l'ottava
meraviglia
del
mondo,
stupisce
per
la
sua
incredibile
ricchezza
decorativa.
Gli
esuberanti
stucchi
in
gesso
raggiungono
qui
valori
artistici
altissimi.
Il
convento
di
Santa
Monica,
oggi
Museo
dell'arte
religiosa,
deve
la
sua
origine
alla
devozione
popolare
e
alle
preghiere
delle
spose
per
i
mariti
lontani
da
casa.
Nel
1578
arrivarono
i
gesuiti
che
presto
monopolizzarono
il
settore
educativo
costruendo
una
chiesa
e
un
collegio.
Puebla
è
una
delle
città
più
colorate
del
Messico:
il
verde,
il
blu,
il
rosso
e
il
giallo
assumono
le
tonalità
più
pure
e
intense.
Sono
famosissime
le
piastrelle
smaltate
(azulejos),
la
cui
tradizione
risale
ai
ceramisti
di
Toledo
giunti
fino
a
qui.
Portali,
campanili,
torrette,
cappelle,
finestroni
e
chiese
mostrano
un
gusto,
una
raffinatezza
e
un
senso
artistico
diffìcili
da
dimenticare.
La
casa
di
Alfenique
è
famosa
per
i
suoi
cornicioni
e
i
balconi
ricchi
di
elementi
decorativi
che
la
fanno
apparire
simile
alla
torta
che
porta
lo
stesso
nome.
Sulla
casa
rinascimentale
di
Dean,
su
quella
dei
Munecos
-
ricoperta
da
fantastiche
maioliche
-
nella
strada
di
Sapos,
nella
piazzetta
di
Torno
o
nel
quartiere
dell'Artista,
risplendono
i
migliori
lavori
degli
artigiani
locali.

Ad
ovest
di
Puebla,
ad
appena
12
km
in
direzione
dei
grandi
vulcani,
si
trova
la
città
di
Cholula
dove
si
possono
ammirare
bellissimi
esempi
di
arte
religiosa
messicana
che
si
sono
integrati
alle
maestose
costruzioni
precolombiane
della
zona.
Qui
era
il
regno
di
Quetzalcoatl,
il
serpente
piumato,
celebrato
in
tutte
le
opere
che
testimoniano
del
glorioso
passato
della
città.
Cholula
fu
una
grande
città
ed
era
uno
dei
centri
più
conosciuti
al
tempo
dello
splendore
di
Teotihuacan.
In
seguito
passò
in
mano
ai
Toltechi
i
quali
introdussero
appunto
il
culto
di
Quetzalcoatl,
rappresentato
magnificamente
dalla
grande
piramide
di
Tepanapa.
La
grande
piramide
di
Cholula,
Tepanapa,
è
enorme,
di
sicuro
la
Piramide
più
larga
del
mondo,
con
una
base
di
circa
450
m
di
larghezza,
mentre
l'altezza
raggiunge
la
ragguardevole
cifra
di
66
m
che
rimane
decisamente
inferiore
ai
147
m
di
altezza
della
piramide
di
Cheope.
Ciononostante
Cholula
vince
decisamente
come
valore
di
cubatura,
con
un
volume
di
oltre
7
milioni
di
metri
cubi,
circa
3
volte
quello
della
piramide
di
Cheope.
Le
sue
enormi
dimensioni
sono
probabilmente
la
causa
del
suo
buon
stato
conservazione:
il
monumento
era
troppo
grande
per
essere
trasformato
in
una
chiesa,
cosa
che
è
accaduta
molte
volte
dopo
le
conquiste
spagnole,
e
allora
la
chiesa
fu
costruita
direttamente
sopra
la
pimaride,
in
una
perfetta
posizione
panoramica,
con
alle
spalle
il
fantastico
profilo
innevato
del
vulcano
Popocatepetl.
E'
la
chiesa
di
Nuestra
Senora
de
los
Remedios
che
è
sorta
sulla
cima
della
più
grande
piramide
del
mondo,
e
da
qui
la
vista
sulla
città
e
le
montagne
circostanti
lascia
davvero
senza
fiato,
specie
nelle
giornate
limpide
con
basso
valore
di
umidità
dell'aria.
Oltre
al
"Popo"
il
panorama
spazia
sul
profilo
del
volcano
Iztaccihuatl,
e
sul
centro
cittadino
dominato
dai
colori
delle
piastrelle
di
telavera
e
i
colori
accesi
della
zona
del
zocalo.
Un
altra
chiesa
molto
particolare
ed
attraente
si
trova
a
circa
un
chilometro
e
mezzo
del
centro:
è
la
chiesa
di
San
Francisco
Acatepec,
con
una
bellissima
facciata
policroma.
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