Centro storico di Puebla
Messico

patrimonio dell'umanità dal 1987 

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La città di Puebla (ufficialmente chiamata Heroica Puebla de Zaragoza ma conosciuta anche come Puebla de los Ángeles) è una città popolata da 1.300.000 abitanti e si trova nel Messico centrale, a soli 130 km da Città del Messico. Puebla è anche capoluogo dell'omonimo stato.

La città è situata all'interno di una fertile vallata, chiusa tra alcuni vulcani, tra cui il famoso Popocatepetl e l'Iztaccihuatl. La sua fondazione risale al 1531, quando gli spagnoli si insediarono nel territorio. Tuttavia la città è molto nota per i fatti accaduti oltre tre secoli più tardi, quando il 5 maggio 1862 si scatenò la battaglia di Puebla, durante la quale le forze dell'esercito francese cercarono di conquistare la città. L'esercito spagnolo, aiutato dalla popolazione locale, fu però in grado di respingere l'attacco e da allora quello scontro rappresenta una delle vittorie militari più significative di tutta la storia del Messico.

Puebla, situata su un altipiano a 2125 metri sul livello del mare, è un importante centro economico, agricolo, commerciale, industriale e turistico della nazione. Tra i suoi prodotti più importanti ci sono il tessile, la cristalleria, la ceramica e gli azulejos (tipici ornamenti caratteristici dell'architettura portoghese e spagnola consistenti in piastrelle di ceramica non molto spesse e con una superficie smaltata e decorata).

Frate Toribio di Benavente - Motolinia, per gli indios fondò nel 1531 la città grazie a un'ordinanza reale, e da Tlaxtalca vi si trasferì il vescovado della regione.

In una cronaca dell'epoca si legge che 8000 persone di Tlaxtalca e molti altri indigeni di Tepeaca e di Huejotzingo parteciparono alla cerimonia della posa della prima pietra. Si celebrò la messa in quella che oggi è la piazza delle Armi, tra balli, preghiere e canti.

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Sin dagli inizi la città fu legata a una famosa leggenda. Si racconta che un angelo, volando sopra la fertile pianura, abbia indicato con la sua spada il luogo dove costruirla. La leggenda afferma inoltre che alcuni anni dopo, quando si doveva collocare la campana principale sulla torre della cattedrale, alcuni angeli la strapparono dalle mani degli indios e la collocarono sul campanile.

Da questo mitico episodio deriva il nome originale della città, Puebla de los Angeles. Nel XVIII secolo il Barocco messicano acquisì una personalità propria pur conservando aspetti moreschi e classici di derivazione spagnola.

Questo stile è evidente nella cattedrale di Puebla, iniziata nel 1536 e terminata due secoli dopo con la costruzione della cupola. Nessun'altra chiesa del Messico possiede tesori artistici pari a quelli di questo tempio: lo testimoniano gli altari scolpiti, il coro, i pilastri di onice e di alabastro, i bronzi, i marmi, e gli stucchi, i mosaici e le decorazioni realizzate con pietre preziose.

La pala d'altare dei Re Cattolici di Spagna, attribuita da alcuni al pittore andaluso Martinez Montanés, è il massimo esempio di questo sfarzoso e raffinato artigianato locale.

Intorno alla piazza si aprono i portici che a suo tempo ospitarono il collegio dei canonici, il carcere e il Consiglio. Su un lato della piazza si trova il Municipio, nell'altro i giardini e l'antico palazzo arcivescovile, oggi Biblioteca Palafoxiana, una superba costruzione del XVII secolo con più di 50.000 volumi, tra i quali diversi incunaboli.

Durante l'epoca coloniale predominò l'arte religiosa cattolica e la città venne decorata in maniera sontuosa.

Grazie alla ricchezza proveniente dalle attività agricole e dalla pastorizia, dal commercio e dall'artigianato Puebla, città estremamente sfarzosa e opulenta, divenne in poco tempo il secondo nucleo urbano più importante del Messico.

Al gusto barocco imperante nel XVI e XVII secolo si devono la maggior parte degli edifici religiosi di Puebla che, con poco più di 6000 abitanti, ospitava 60 chiese, 13 conventi e 23 collegi religiosi.

Nel 1549 i monaci francescani costruirono la chiesa d San Gabriele sul luogo occupato anticamente dal tempio dedicato al dio azteco Quetzalcóatl.

Molto famosa è la chiesa di Santo Domingo, del 1571, dalla semplicissima facciata dipinta in ocra, con i finestroni rifiniti in bianco e l'alta torre in pietra. Il suo interno, invece, è un inno al Barocco. L'oro zecchino e bianco della calce si alternano nelle volte, nei pennacchi della cupola, nelle nicchie e nei medaglioni.

La piccola cappella del Rosario, per molto tempo considerata l'ottava meraviglia del mondo, stupisce per la sua incredibile ricchezza decorativa. Gli esuberanti stucchi in gesso raggiungono qui valori artistici altissimi.

Il convento di Santa Monica, oggi Museo dell'arte religiosa, deve la sua origine alla devozione popolare e alle preghiere delle spose per i mariti lontani da casa.
Nel 1578 arrivarono i gesuiti che presto monopolizzarono il settore educativo costruendo una chiesa e un collegio.

Puebla è una delle città più colorate del Messico: il verde, il blu, il rosso e il giallo assumono le tonalità più pure e intense. Sono famosissime le piastrelle smaltate (azulejos), la cui tradizione risale ai ceramisti di Toledo giunti fino a qui. Portali, campanili, torrette, cappelle, finestroni e chiese mostrano un gusto, una raffinatezza e un senso artistico diffìcili da dimenticare.

La casa di Alfenique è famosa per i suoi cornicioni e i balconi ricchi di elementi decorativi che la fanno apparire simile alla torta che porta lo stesso nome.

Sulla casa rinascimentale di Dean, su quella dei Munecos - ricoperta da fantastiche maioliche - nella strada di Sapos, nella piazzetta di Torno o nel quartiere dell'Artista, risplendono i migliori lavori degli artigiani locali.

Ad ovest di Puebla, ad appena 12 km in direzione dei grandi vulcani, si trova la città di Cholula dove si possono ammirare bellissimi esempi di arte religiosa messicana che si sono integrati alle maestose costruzioni precolombiane della zona. Qui era il regno di Quetzalcoatl, il serpente piumato, celebrato in tutte le opere che testimoniano del glorioso passato della città.

Cholula fu una grande città ed era uno dei centri più conosciuti al tempo dello splendore di Teotihuacan. In seguito passò in mano ai Toltechi i quali introdussero appunto il culto di Quetzalcoatl, rappresentato magnificamente dalla grande piramide di Tepanapa.

La grande piramide di Cholula, Tepanapa, è enorme, di sicuro la Piramide più larga del mondo, con una base di circa 450 m di larghezza, mentre l'altezza raggiunge la ragguardevole cifra di 66 m che rimane decisamente inferiore ai 147 m di altezza della piramide di Cheope. Ciononostante Cholula vince decisamente come valore di cubatura, con un volume di oltre 7 milioni di metri cubi, circa 3 volte quello della piramide di Cheope.

Le sue enormi dimensioni sono probabilmente la causa del suo buon stato conservazione: il monumento era troppo grande per essere trasformato in una chiesa, cosa che è accaduta molte volte dopo le conquiste spagnole, e allora la chiesa fu costruita direttamente sopra la pimaride, in una perfetta posizione panoramica, con alle spalle il fantastico profilo innevato del vulcano Popocatepetl.

E' la chiesa di Nuestra Senora de los Remedios che è sorta sulla cima della più grande piramide del mondo, e da qui la vista sulla città e le montagne circostanti lascia davvero senza fiato, specie nelle giornate limpide con basso valore di umidità dell'aria. Oltre al "Popo" il panorama spazia sul profilo del volcano Iztaccihuatl, e sul centro cittadino dominato dai colori delle piastrelle di telavera e i colori accesi della zona del zocalo.

Un altra chiesa molto particolare ed attraente si trova a circa un chilometro e mezzo del centro: è la chiesa di San Francisco Acatepec, con una bellissima facciata policroma.