Santiago
de
Querétaro
è
la
capitale
dello
stato
di
Querétaro,
situato
nella
parte
centrale
del
Messico.
I
suoi
abitanti
sono
chiamati
queretanos.
Il
nome
coloniale
originale
fu
"Santiago
de
Querétaro",
nome
che
dopo
l'indipendenza
del
Messico
(1821)
divenne
semplicemente
Querétaro
o
Città
di
Querétaro.
Dopo
essere
stata
entrata
a
far
parte
del
Patrimonio
dell'umanità
nel
1996,
riprese
il
suo
nome
originale
di
"Santiago
de
Querétaro",
anche
se
al
di
fuori
del
suo
stato
è
ancora
poco
conosciuta
con
il
suo
nome
completo.
Prima
della
conquista
spagnola
il
nome
originale
dell'area
nella
lingua
dei
P'urhépecha
o
Taraschi
era
K’eretarhu
cioè
luogo
della
gran
città.
Il
nome
nella
lingua
degli
Otomi
era
Ndämxei,
mentre
nella
lingua
Náhuatl
degli
Aztechi
era
Tlachco:
entrambi
i
nomi
significavano
luogo
del
gioco
della
palla.
La
città
fu
fondata
il
25
luglio
1531
(giorno
dell'apostolo
San
Giacomo
il
Maggiore,
Santiago
el
Mayor
in
spagnolo),
per
opera
del
conquistador
spagnolo
Hernán
Pérez
de
Bocanegra
y
Córdoba
e
dell'indio
Otomí
Conín
(poi
noto
col
nome
di
Fernando
de
Tapia).
Stando
alla
leggenda
narrata
da
frate
Isidro
Félix
de
Espinoza,
i
resistenti
di
etnia
Otomi
e
Chichimeca
sarebbero
stati
sul
punto
di
sconfiggere
gli
spagnoli
di
Bocanegra
e
Tapia
quando
il
sole
sarebbe
stato
oscurato
da
una
improvvisa
eclisse
totale
e
il
santo
patrono
di
Spagna,
Santiago,
sarebbe
apparso
in
sella
ad
un
cavallo
bianco
con
una
croce
rosa,
così
terrorizzando
l'esercito
indigeno
e
inducendolo
alla
resa.


Scenario
di
importanti
avvenimenti
come
quello
del
settembre
del
1810
dove
Querétaro
si
convertì
nella
culla
del
movimento
de
la
Independencia
contro
il
dominio
Spagnolo.
I
cospiratori,
tra
i
quali
Miguel
Hidalgo,
si
riunivano
in
segreto
a
casa
di
Doña
Josefa
Ortiz,
conosciuta
come
la
Corregidora
perchè
moglie
del
Corregidor
(amministratore
distrettuale)
di
Querétaro.
Quando
il
complotto
fu
scoperto,
la
leggenda
narra
che
Doña
Josefa,
richiusa
nella
sua
casa,
riuscì
ad
inviare
un
messaggio,
tramite
Ignazio
Pérez,
agli
altri
cospiratori
che
si
trovavano
a
San
Miguel
de
Allende
e
a
Dolores
Hidalgo.
In
questa
ultima
località
Miguel
Hidalgo,
il
16
settembre
dello
stesso
anno,
pronunciò
il
famoso
Grito
che
dichiarò
formalmente
l'inizio
della
guerra
dell'indipendenza.
Nel
1867
la
città
fu
teatro
dell'ultima
resistenza
e
dell'esecuzione
dell'imperatore
Massimiliano
I
del
Messico.
Dopo
l'abbandono
del
Messico
da
parte
di
Napoleone
III,
nel
febbraio
1867
Massimiliano
vi
si
era
infatti
ritirato
sostenendo
per
alcune
settimane
l'assedio
delle
forze
di
Benito
Juárez.
L'11
maggio
Massimiliano
tentò
una
sortita
attraverso
le
linee
nemiche,
ma
fu
catturato,
sottoposto
al
giudizio
di
una
corte
marziale
e
condannato
a
morte.
La
sentenza
fu
eseguita
il
19
giugno
1867;
insieme
a
Massimiliano
furono
fucilati
i
generali
Miguel
Miramón
e
Tomás
Mejía
Il
5
di
febbraio
del
1917,
il
congresso
proclama
la
costituzione
politica
del
Messico
nel
Teatro
della
Repubblica
della
città
di
Querétaro.

Querétaro
quindi
luogo
di
importanza
storica.
La
si
percepisce
anche
nell'architettura
urbanistica.
Fin
dai
primi
passi
il
visitatore
può
sottrarsi
al
presente
incontrando
tanti
dettagli
incominciando
dai
marciapiedi
per
finire
sopra
agli
alti
campanari
che
abbelliscono
questo
gioiello
storico.
Di
giorno
le
sue
strade
fatte
di
una
pietra
calcarea,
chiamata
qui
in
Messico
Cantera,
attraggono
l'attenzione
praticamente
in
tutti
gli
angoli
del
centro
storico;
di
notte
la
tenue
illuminazione
danno
a
Querétaro
un
aspetto
antico
e
romantico.
Il
centro
storico
è
caratterizzato
da
Andadores,
vie
pedonali,
che
collegano
diverse
piazze
e
giardini.
Nel
Jardin
Zanea
si
possono
ascoltare
concerti
che
si
danno
sotto
un
chiosco
del
XIX
secolo
o
ammirare
la
fontana
dedicata
alla
dea
Ebe
che
dà
da
bere
a
quattro
cigni.
Di
fronte
al
giardino
troviamo
il
Templo
de
San
Francisco
caratterizzato
dalle
colorate
tegole
importate
dalla
Spagna
e
il
Museo
Regional
dove
sono
esposti
reperti
archeologici
preispanici
e
un
esposizione
riguardante
il
ruolo
di
Querétaro
nel
movimento
di
indipendenza.
Altri
musei
in
città
sono
quelli
del
Museo
de
Arte
de
Querétaro,
dove
si
trovano
esposti
dipinti
del
500
e
del
600
oltre
che
a
pitture
temporanee,
e
il
Museo
de
la
Ciudad
dove
sono
esposti
opere
contemporane
e
alcuni
reperti
del
passato
della
città.

A
un
isolato
a
ovest
del
Jardin
Zenea
si
trova
la
Fuente
de
Neptuno,
una
fontana
progettata
nel
1797
dall'architetto
messicano
Eduardo
Tresguerras.
Plaza
de
Armas,
chiamata
anche
del
la
Independencia
o
de
los
perritos
(dovuto
al
fatto
che
c'e'
una
fontana
dedicata
a
Don
José
de
Escandón,con
quattro
perros,
cani)
è
un
luogo
di
incontro
piacevole
e
tranquillo
circondato
da
splendidi
edifici
come
il
Palacio
de
Gobierno
(dove
possiamo
trovare
la
Casa
de
la
Corregidora);
la
Casa
de
Lopez
Ecala
in
stile
barocco
e
accoglienti
ristoranti
e
caffè.
Altri
case
interessanti
nel
centro
di
Querétaro
sono
la
Casa
de
don
Bartolo
in
cui
la
leggenda
dice
che
Bartolo
de
Sadanetta,
marchese
di
Rayas,
fece
un
patto
con
il
diavolo,
la
settecentesca
Casa
de
la
Zacatecana
intorno
alla
quale
ruota
la
leggenda
in
cui
si
narra
che
la
moglie
uccise
il
proprio
marito
per
amore
di
un
giovane
interrando
il
marito
nel
proprio
cortile
ed
è
anche
esposta
una
collezione
di
arredi
e
ornamenti
del
XVIII
e
XIX
secolo
e
la
Casa
de
los
Cinco
Patios.
Quest'ultima
fu
costruita
nel
XVIII
secolo
e
i
suoi
interni
sorprendono
per
la
diversa
architettura
che
si
caratterizza
nei
cinque
distinti
patios
con
curiosi
labirinti
di
muro,
porte,
archi
e
scale.
Il
più
attrattivo
è
il
patio
principale
con
i
suoi
bellissimi
archi
ondulati
e
corrimano
di
ferro
dove
figure
femminili
sembrano
emergere
da
intrecci
vegetali.
Nella
città
coloniale
di
Querétaro
non
mancano
certamente
le
chiese.
Oltre
alla
citata
chiesa
di
San
Francisco,
possiamo
incontrare
il
Templo
de
San
Felipe
Neri,
il
Templo
de
la
Santa
Cruz,
il
Templo
de
Santa
Rosa
de
Viterbo,
il
Templo
de
Santa
Clara,
il
Templo
de
San
Antonio
e
il
Templo
de
la
Congregacion
de
Guadalupe.
Il
Teatro
de
la
República
è
un
antico
e
grazioso
teatro.
Qui
nel
1867
si
riunì
la
corte
di
giustizia
che
avrebbe
deciso
le
sorti
dell'imperatore
Massimiliano
mentre
nel
1917
fu
firmata
la
già
citata
costituzione
messicana.
Un'altra
attrattiva
di
Querétaro
è
il
suo
acquedotto.
Fu
costruito
tra
il
1726
e
il
1738,
ha
una
lunghezza
di
1280
metri
e
un'altezza
di
23
metri
con
ben
75
archi,
parte
dei
quali
attraversano
la
città
con
uno
spettacolare
effetto
panoramico.
Ancora
oggi
trasporta
acqua
nella
città
da
12
km
di
distanza.

Al
di
là
del
suo
aspetto
coloniale,
nei
dintorni
di
Querétaro
esiste
anche
una
piccola
area
archeologica
preispanica
chiamata
El
Cerrito.
Fu
un
importante
centro
religioso
e
politico
precolombiano
di
questa
regione.
Il
suo
maggiore
splendore
lo
ebbe
tra
il
450
e
l'850
d.C.
Al
momento
della
invasione
spagnola
questa
zona
era
occupata
da
Chichimecas
popolo
seminomade
con
influenze
Otomíes
e
Tarascos.
Dal
1632
per
opera
degli
spagnoli
incominciò
la
distruzione
e
il
saccheggio
di
questo
centro
cerimoniale.
Attualmente
possiamo
trovare
la
base
della
piramide.