A partire dall'800 d.C., durante l'arco
cronologico
definito
dagli
americanisti
Periodo
Classico
recente,
le
città
maya
che
avevano
raggiunto
una
notevole
fioritura
a
livello
economico
e
politico
nella
regione
dei
Bassipiani,
cominciarono
un
periodo
di
decadenza
dovuto
a
cause
ancora
oggi
sconosciute.
Quasi
tutte
furono
gradatamente
abbandonate
e
se
ne
persero
le
tracce
sino
al
XVIII
secolo,
quando
i
primi
esploratori
ne
rinvennero
le
vestigia
sepolte
dalla
vegetazione
e
ricoperte
di
detriti.
Una situazione assai diversa si verificò
nella
regione
dello
Yucatan:
qui,
tra
l'800
e
il
900
d.C.,
diversi
piccoli
centri
che
sino
ad
allora
avevano
rivestito
un
ruolo
marginale,
ricevettero
un
impulso
culturale,
legato
certamente
a
un
notevole
sviluppo
economico.
La
causa
di
ciò
fu
probabilmente
dovuta
all'arrivo
di
genti
di
stirpe
maya-chontil,
provenienti
da
nord
e
fortemente
legate
alle
culture
dell'altopiano
messicano.
A
quest'epoca,
dunque,
fiorirono
le
città
di
Uxmal,
Kabah, Sayil, Xlapac, Labnà,
Rio
Bec
e
altre
ancora,
di
cui
restano
imponenti
rovine
disseminate
nello
Yucatan.
Sebbene
ogni
centro
presenti
le
sue
peculiarità
a
livello
urbanistico,
sono
tutti
accomunati
da
uno
stile
architettonico
che
li
caratterizza:
esso
è
stato
definito
"stile
Puuc"
dal
nome
della
regione
in
cui
è
stato
maggiormente
attestato.
Denominato
“Barocco
Maya”,
lo
stile
Puuc
è
caratterizzato
da
abbondanti
decorazioni
che
adornano
soprattutto
la
parte
superiore
degli
edifici,
suddivisi
tendenzialmente
in
due
scomparti,
l’inferiore
disadorno
e
il
superiore
decorato.
Una
serie
di
colonnine
ricorre
frequentemente
sulla
base
degli
edifici
e
nel
fregio
superiore.
Sulle
pareti
degli
edifici
si
aprono
spesso
i
caratteristici
archi
Maya.
Le
costruzioni
presentano
generalmente
una
modanatura
che
li
percorre
su
tutti
i
lati,
detta
modanatura
a
corda,
che
rimanda
alle
corde
utilizzate
per
reggere
le
pareti
delle
capanne.
Tra
gli
elementi
che
lo
contraddistinguono
vi
sono
i
mosaici
di
pietra
tagliata
che
decorano
le
facciate
degli
edifici,
l'uso
della
falsa
volta,
delle
colonne
a
fusto
circolare
e
le
grandi
maschere
di
stucco
legate
all'iconografia
di
Chac
e
del
Mostro
Terrestre.
Tra
le
vestigia
dei
centri
del
Classico
Recente,
quelle
di
Uxmal
sono
forse
le
più
impressionanti
e
l'estensione
del
sito
ha
portato
gli
archeologi
a
considerarla
una
sorta
di
"capitale"
Puuc
dello
Yucatan.
Uxmal, che nell'antica lingua maya
significa
"Tre
volte
ricostruita",
fu
fondata
intorno
al
VI
secolo
d.C.
e
raggiunse
il
suo
massimo
sviluppo
nel
Periodo
Classico
della
civiltà
maya,
divenendo
il
principale
centro
cerimoniale
della
civiltà
Puuc.
L’occupazione
da
parte
degli
Xiú,
provenienti
dall’altopiano
messicano,
avvenne
nel
X
secolo.
Al
culto
sacro
del
dio
Chaac,
i
nuovi
venuti
aggiunsero
il
culto
del
serpente
piumato
Quetzacoatl,
di
Tlaloc,
e
i
corrispondenti
motivi
simbolici
che
ritroviamo
negli
edifici.
Il sito è rimasto sepolto
sotto
una
fitta
vegetazione
sino
alla
sua
riscoperta
da
parte
degli
archeologi
nel
XIX
secolo.
La
prima
descrizione
dettagliata
delle
rovine
è
opera
di
Jean
Frederic
Waldeck
nel
1838.
John
Lloyd
Stephens
e
Frederick
Catherwood
compirono
due
approfondite
spedizioni
ad
Uxmal
nei
primi
anni
quaranta,
documentando
le
loro
scoperte
con
dettagliate
ricostruzioni
iconografiche.
Il primo intervento del
governo
messicano
per
consolidare
il
sito
e
prevenire
il
rischio
di
crolli
è
del
1927.
Nel
1930
Frans
Blom
guidò
una
spedizione
della
Tulane
University
realizzando
un
plastico
del
Cuadràngulo
de
las
Monjas,
che
fu
messo
in
mostra
alla
Esposizione
Universale
del
1933
a
Chicago,
Illinois.
Il sito di Uxmal presenta
un'ottimo
stato
di
conservazione
delle
strutture
e
rappresenta
un
esempio
di
architettura
maya
eguagliato
in
bellezza
solo
dal
sito
di
Palenque.
Lo
stile
Puuc
è
predominante
e
colpisce
sopratutto
la
ricchezza
e
la
eleganza
delle
decorazioni.
Un
elemento
caratteristico
di
Uxmal
sono
i
"Quadrilateri",
che
rappresentano
una
innovazione
architettonica
nel
mondo
maya:
si
tratta
di
edifici
dalla
struttura
a
forma
di
parallelepipedo,
considerati
veri
e
propri
palazzi
per
la
loro
eleganza,
innalzati
su
basse
piattaforme
e
articolati
attorno
a
un
vasto
patio.
QUADRILATERO
DELLE
MONACHE
-
Il
più
celebre
quadrilatero
di
Uxmal
è
quello
cosiddetto
"delle
Monache".
Questa
definizione
fu
assegnata
al
complesso
dai
primi
esploratori
spagnoli,
poiché
la
struttura
chiusa
della
corte
circondata
da
edifici
suddivisi
in
celle,
ricordava
loro
quella
di
un
monastero.
Ubicato di fronte alla Piramide dell'Indovino,
è
formato
da
quattro
edifici,
con
complessive
78
stanze,
disposti
a
quadrilatero
attorno
ad
un
ampio
spiazzo
centrale.
Le
facciate
degli
edifici,
ricoperte
da
mosaici
di
pietra
tagliata
che
formano
raffinati
motivi
geometrici,
greche,
losanghe,
colonnine,
alternati
a
grandi
maschere
del
dio
Chac
con
il
naso
prominente,
le
scalinate
e
le
gallerie
porticate
che
si
affacciano
sulla
corte,
conferiscono
all'insieme
architettonico
una
rara
e
sorprendente
eleganza.
I
bassorilievi
raffiguranti
il
giaguaro
e
il
Serpente
Piumato
richiamano
i
temi
religiosi
del
mondo
maya
e
di
quello
messicano.
Le
porte
di
accesso
sono
costituite
da
grandi
archi
realizzati
con
la
tecnica
della
falsa
volta:
l'uso
dell''arco
rimase
infatti
sconosciuto
in
Mesoamerica
sino
all'arrivo
degli
europei.
Il
Quadrilatero
delle
Monache
è
un
eccellente
esempio
dell’altissimo
livello
raggiunto
dagli
intagliatori
Maya
nell’arte
della
lavorazione
della
pietra.
Il
complesso
venne
realizzato
intorno
al
X
secolo
secondo
la
visione
dell’universo
Maya:
gli
edifici
sono
orientati
verso
i
quattro
punti
cardinali
con
al
centro
una
colonna
di
pietra
che
simboleggia
la
ceiba,
l’Albero
della
Vita...
I
palazzi
sono
costituiti
da
lunghi
edifici
con
numerose
porte
aperte
sulla
corte
interna.
Il
piano
superiore
è
ornato
con
una
profusione
di
intrecci
geometrici
come
losanghe,
greche
e
trapezi
e
da
elementi
figurativi
come
capanne
stilizzate,
maschere
sovrapposte,
serpenti
a
due
teste
e
nicchie
che
contenevano
sculture
a
tutto
tondo
come
testimonia
l’unica
superstite
che
raffigura
un
Bacab,
una
delle
divinità
che
sostenevano
i
quattro
angoli
della
terra.
Il
Quadrilatero
delle
Monache
è
un
eccellente
esempio
dell’altissimo
livello
raggiunto
dagli
intagliatori
Maya
nell’arte
della
lavorazione
della
pietra.
Il
complesso
venne
realizzato
intorno
al
X
secolo
secondo
la
visione
dell’universo
Maya:
gli
edifici
sono
orientati
verso
i
quattro
punti
cardinali
con
al
centro
una
colonna
di
pietra
che
simboleggia
la
ceiba,
l’Albero
della
Vita...
QUADRILATERO
DELLA
PICCIONAIA
-
Il
Quadrilatero
della
Piccionaia
presenta
una
struttura
analoga,
anche
se
di
più
modeste
dimensioni.
Il
nome
trae
origine
dalle
complesse
creste
di
colmo,
poste
alla
sommità,
la
cui
struttura
traforata
ricorda
lo
stile
cosiddetto
"a
piccionaia".
L'edificio quadrangolare
racchiude
un
patio
di
circa
140m².
Alle
sue
spalle
si
scorge
la
sommità
di
un
altro
complesso
monumentale
ancora
non
restaurato,
noto
come
Tempio
del
Sud.
PALAZZO
DEL
GOVERNATORE
-
Nell'area
sud-orientale
di
Uxmal
si
eleva
l'edificio
forse
più
prestigioso
e
imponente
della
città:
il
Palazzo
del
Governatore;
il
nome
gli
fu
assegnato
da
frate
Lopez
de
Cogolludo,
un
religioso
spagnolo
che
lo
visitò
e
lo
descrisse
nelle
sue
memorie,
pubblicate
nel
1688.
Dal
primo
momento
il
frate
considerò
questo
palazzo
come
l'antica
residenza
nella
quale
viveva
la
massima
autorità
di
Uxmal,
forse
il
Signore
Chaac,
che
si
è
voluto
identificare
con
la
figura
ornata
da
piume
di
quetzal scolpita sopra il portale centrale.
In
realtà,
il
re
Chan-Chak-K'ak
nal
Ahaw,
il
primo
sovrano
a
risiedere
nel
palazzo,
era
molto
più
di
un
semplice
governatore.
Secondo
le
cronache
maya,
discendeva
direttamente
dagli
dèi.
Il
suo
ritratto,
scolpito
sulla
porta
principale
del
palazzo,
lo
mostra
con
il
capo
cinto
dalle
piume
del
sacro
uccello
Quetzal,
assiso
su
un
trono
e
vegliato
da
due
serpenti.
L'edificio
si
innalza
su
di
una
piattaforma
piramidale alta 18 metri ed è composto da tre
edifici:
uno
centrale
lungo
circa
55
metri
e
due
laterali
di
circa
15
metri,
collegati
fra
loro
da
due
grandi
archi,
probabilmente
eretti
in
epoca
successiva.
L'ingresso centrale è
sormontato
dalla
effigie
di
un
regnante
seduto
sul
trono.
La
fascia
superiore
della
facciata
è
composta
una
lunga
fila
di
maschere
del
dio
Chaac.
Come
nelle
altre
strutture
di
Uxmal,
l'interno
è
suddiviso
in
stanze
di
piccole
dimensioni,
simili
a
celle;
la
decorazione
a
mosaico
che
orna
la
parte
superiore
delle
facciate
esterne,
l'uso
del
falso
arco
e
del
portico
colonnato,
inseriscono
perfettamente
il
Palazzo
del
Governatore
nel
contesto
architettonico
e
stilistico
Puuc
del
Periodo
Classico
finale.
Nonostante
molti
studiosi
ritengano
il
palazzo
come
il
luogo
dove
si
accentrava
il
potere
regale
maya
e
si
svolgevano
importanti
cerimonie,
una
vera
e
propria
corte
reale,
in
realtà,
la
sua
funzione
rimane
ancora
oggi
un
enigma.
In
seguito
a
studi
recenti
è
stato
assodato
che
il
palazzo
è
stato
costruito
secondo
un
piano
ben
pensato
e,
in
base
a
un
preciso
orientamento
della
porta
centrale,
gli
studiosi
degli
astri
potevano
osservare
all'orizzonte
il
pianeta
Venere
che
sorgeva
la
mattina
e
si
elevava
sopra
la
punta
di
una
piramide.
Nell'ampio terrazzamento ai
piedi
della
scalinata
principale
del
palazzo
si
trova
la
Piattaforma
dei
Giaguari,
sulla
quale
è
collocato
un
altare
cerimoniale
che
rappresenta
due
giaguari
uniti
per
il
torace,
con
le
due
teste
orientate
rispettivamente
a
nord
e
a
sud.
Ai
piedi
della
Piattaforma
dei
giaguari
nasce
il
sacbé
che
collega
Uxmal
a
Kabah.
La
parte
inferiore
della
facciata
è
semplice
e
lineare,
mentre
il
cornicione
superiore
è
fittamente
decorato
in
stile
Puuc,
con
i
simboli
cari
alla
cultura
Maya:
sul
fregio
si
possono
contare
260
maschere
del
dio
Chaac,
tante
quanti
sono
i
giorni
del
calendario
dell’anno
sacro.
La
parte
posteriore
del
Palazzo
è
caratterizzata
da
una
serie
di
strette
porte
con
un
arco
a
forma
di
punta
di
freccia
che
danno
accesso
a
dei
piccoli
vani
il
cui
uso
è
rimasto
sconosciuto.
PIRAMIDE
DELL'INDOVINO
-
La Piramide dell'Indovino,
edificata
intorno
al
569
d.C.,
è
senz'altro
l'elemento
architettonico
più
originale
del
sito.
Si tratta di un tempio piramidale di
forma
semiellittica,
alto
35
metri
e
costruito
in
stile
Puuc-chenes.
Si
possono
riconoscere
cinque
fasi
di
costruzioni
sovrapposte,
a
iniziare
dal
periodo
classico
fino
all’epoca
dell’occupazione
degli
Xiú
che
nell’anno
1000
d.C.
aggiunsero
un
tempio
sulla
sommità.
Secondo
la
leggenda,
invece,
la
Piramide
venne
eretta
in
una
sola
notte
da
un
nano
(personaggio
magico
per
le
culture
mesoamericane)
con
l’aiuto
della
madre,
una
donna
dotata
di
poteri
sovrannaturali.
Alla
base
della
facciata
principale,
rivolta
al
tramonto,
si
trova
il
tempio
più
antico
della
piramide
che
reca
nell’architrave
un’iscrizione
con
la
data
569
d.C.
ed
è
decorato
con
numerose
maschere
di
Chaac,
il
Dio
dal
naso
lungo,
legato
al
culto
dell’acqua
e
della
pioggia.
Una ripida scalinata a tre
rampe,
appartenente
all'ultima
fase
di
edificazione,
conduce
all'ingresso
del
tempio,
situato
sul
IV
livello
di
edificazione.
Nel
Tempio
venne
scoperta
la
cosiddetta
regina
di
Uxmal,
una
scultura
che
raffigura
il
volto
tatuato
a
scaglie
di
un
sacerdote
che
emerge
dalla
bocca
di
un
serpente.
CAMPO
DEL
GIOCO
DELLA
PELOTA
-
Il Campo del gioco della
pelota,
ubicato
tra
il
Quadrilatero
delle
Monache,
a
nord,
e
il
Palazzo
del
Governatore,
a
sud,
il
campo
del
gioco
della
pelota
di
Uxmal
è
l'unica
struttura
del
genere
nella
regione
Puuc.
Quanto a dimensioni e stato di
conservazione
non
regge
il
confronto
con
analoghe
strutture
presenti
in
altri
siti
maya,
quali
per
esempio
quello
di
Chichen
Itza.
Consta di un quadrilatero
erboso,
delimitato
a
est
e
a
ovest
da
due
tribune
laterali,
sul
basamento
delle
quali
si
trovano
due
anelli
di
pietra
attraverso
i
quali
andava
fatta
passare
la
palla.
Dalle
iscrizioni
presenti
sugli
anelli
si
deduce
che
la
struttura
risale
al
VII
secolo
d.C..
CASA DELLE TARTARUGHE - La Casa delle tartarughe è un
piccolo
edificio
situato
alla
estremità
nord-occidentale
dell'ampio
terrazzamento
su
cui
si
erige
il
Palazzo
del
Governatore.
Lungo
circa
trenta
metri
e
largo
dieci,
deve
il
suo
nome
alle
tartarughe
che
ne
decorano
il
cornicione
superiore.
La tartaruga ha un importante
significato
simbolico
nella
cosmogonia
maya,
in
quanto
nutrice
del
dio
del
mais,
origine
della
vita.
I
maya
associavano
inoltre
la
tartaruga
al
dio
della
pioggia
Chaac.
LA
PIRAMIDE
DEL
MAGO - La Gran Piramide è un
edificio
alto
32
metri,
che
si
erige
sul
fianco
sud-orientale
della
piattaforma
del
Palazzo
del
Governatore.
I
lavori
di
scavo
e
restauro,
iniziati
nel
1972,
hanno
riportato
alla
luce
solo
la
facciata
nord
dell'edificio.
Consta di una grande scalinata
articolata
su
nove
livelli,
alla
sommità
della
quale
si
trova
un
tempio
decorato
la
immancabile
maschera
del
dio
Chaac,
elementi
geometrici
e
numerose
raffigurazioni
di
pappagalli,
animali
associati
al
dio
Sole.
La
edificazione
dell'ultimo
livello
risale
al
IX
secolo
d.C..