Città preispanica di Uxmal
Messico

patrimonio dell'umanità dal 1996 

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A partire dall'800 d.C., durante l'arco cronologico definito dagli americanisti Periodo Classico recente, le città maya che avevano raggiunto una notevole fioritura a livello economico e politico nella regione dei Bassipiani, cominciarono un periodo di decadenza dovuto a cause ancora oggi sconosciute. Quasi tutte furono gradatamente abbandonate e se ne persero le tracce sino al XVIII secolo, quando i primi esploratori ne rinvennero le vestigia sepolte dalla vegetazione e ricoperte di detriti. 

Una situazione assai diversa si verificò nella regione dello Yucatan: qui, tra l'800 e il 900 d.C., diversi piccoli centri che sino ad allora avevano rivestito un ruolo marginale, ricevettero un impulso culturale, legato certamente a un notevole sviluppo economico. La causa di ciò fu probabilmente dovuta all'arrivo di genti di stirpe maya-chontil, provenienti da nord e fortemente legate alle culture dell'altopiano messicano.

A quest'epoca, dunque, fiorirono le città di Uxmal, Kabah, Sayil, Xlapac, Labnà, Rio Bec e altre ancora, di cui restano imponenti rovine disseminate nello Yucatan. Sebbene ogni centro presenti le sue peculiarità a livello urbanistico, sono tutti accomunati da uno stile architettonico che li caratterizza: esso è stato definito "stile Puuc" dal nome della regione in cui è stato maggiormente attestato. Denominato “Barocco Maya”, lo stile Puuc è caratterizzato da abbondanti decorazioni che adornano soprattutto la parte superiore degli edifici, suddivisi tendenzialmente in due scomparti, l’inferiore disadorno e il superiore decorato. Una serie di colonnine ricorre frequentemente sulla base degli edifici e nel fregio superiore. Sulle pareti degli edifici si aprono spesso i caratteristici archi Maya. Le costruzioni presentano generalmente una modanatura che li percorre su tutti i lati, detta modanatura a corda, che rimanda alle corde utilizzate per reggere le pareti delle capanne.

Tra gli elementi che lo contraddistinguono vi sono i mosaici di pietra tagliata che decorano le facciate degli edifici, l'uso della falsa volta, delle colonne a fusto circolare e le grandi maschere di stucco legate all'iconografia di Chac e del Mostro Terrestre. Tra le vestigia dei centri del Classico Recente, quelle di Uxmal sono forse le più impressionanti e l'estensione del sito ha portato gli archeologi a considerarla una sorta di "capitale" Puuc dello Yucatan. 

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Uxmal, che nell'antica lingua maya significa "Tre volte ricostruita", fu fondata intorno al VI secolo d.C. e raggiunse il suo massimo sviluppo nel Periodo Classico della civiltà maya, divenendo il principale centro cerimoniale della civiltà Puuc. L’occupazione da parte degli Xiú, provenienti dall’altopiano messicano, avvenne nel X secolo. Al culto sacro del dio Chaac, i nuovi venuti aggiunsero il culto del serpente piumato Quetzacoatl, di Tlaloc, e i corrispondenti motivi simbolici che ritroviamo negli edifici.

Il sito è rimasto sepolto sotto una fitta vegetazione sino alla sua riscoperta da parte degli archeologi nel XIX secolo. La prima descrizione dettagliata delle rovine è opera di Jean Frederic Waldeck nel 1838. John Lloyd Stephens e Frederick Catherwood compirono due approfondite spedizioni ad Uxmal nei primi anni quaranta, documentando le loro scoperte con dettagliate ricostruzioni iconografiche.

Il primo intervento del governo messicano per consolidare il sito e prevenire il rischio di crolli è del 1927. Nel 1930 Frans Blom guidò una spedizione della Tulane University realizzando un plastico del Cuadràngulo de las Monjas, che fu messo in mostra alla Esposizione Universale del 1933 a Chicago, Illinois.

Il sito di Uxmal presenta un'ottimo stato di conservazione delle strutture e rappresenta un esempio di architettura maya eguagliato in bellezza solo dal sito di Palenque. Lo stile Puuc è predominante e colpisce sopratutto la ricchezza e la eleganza delle decorazioni.  

Un elemento caratteristico di Uxmal sono i "Quadrilateri", che rappresentano una innovazione architettonica nel mondo maya: si tratta di edifici dalla struttura a forma di parallelepipedo, considerati veri e propri palazzi per la loro eleganza, innalzati su basse piattaforme e articolati attorno a un vasto patio. 

QUADRILATERO DELLE MONACHE - Il più celebre quadrilatero di Uxmal è quello cosiddetto "delle Monache". Questa definizione fu assegnata al complesso dai primi esploratori spagnoli, poiché la struttura chiusa della corte circondata da edifici suddivisi in celle, ricordava loro quella di un monastero. 

Ubicato di fronte alla Piramide dell'Indovino, è formato da quattro edifici, con complessive 78 stanze, disposti a quadrilatero attorno ad un ampio spiazzo centrale. Le facciate degli edifici, ricoperte da mosaici di pietra tagliata che formano raffinati motivi geometrici, greche, losanghe, colonnine, alternati a grandi maschere del dio Chac con il naso prominente, le scalinate e le gallerie porticate che si affacciano sulla corte, conferiscono all'insieme architettonico una rara e sorprendente eleganza. I bassorilievi raffiguranti il giaguaro e il Serpente Piumato richiamano i temi religiosi del mondo maya e di quello messicano. Le porte di accesso sono costituite da grandi archi realizzati con la tecnica della falsa volta: l'uso dell''arco rimase infatti sconosciuto in Mesoamerica sino all'arrivo degli europei. 

Il Quadrilatero delle Monache è un eccellente esempio dell’altissimo livello raggiunto dagli intagliatori Maya nell’arte della lavorazione della pietra.

Il complesso venne realizzato intorno al X secolo secondo la visione dell’universo Maya: gli edifici sono orientati verso i quattro punti cardinali con al centro una colonna di pietra che simboleggia la ceiba, l’Albero della Vita...

I palazzi sono costituiti da lunghi edifici con numerose porte aperte sulla corte interna. Il piano superiore è ornato con una profusione di intrecci geometrici come losanghe, greche e trapezi e da elementi figurativi come capanne stilizzate, maschere sovrapposte, serpenti a due teste e nicchie che contenevano sculture a tutto tondo come testimonia l’unica superstite che raffigura un Bacab, una delle divinità che sostenevano i quattro angoli della terra. 

Il Quadrilatero delle Monache è un eccellente esempio dell’altissimo livello raggiunto dagli intagliatori Maya nell’arte della lavorazione della pietra.

Il complesso venne realizzato intorno al X secolo secondo la visione dell’universo Maya: gli edifici sono orientati verso i quattro punti cardinali con al centro una colonna di pietra che simboleggia la ceiba, l’Albero della Vita...

QUADRILATERO DELLA PICCIONAIA - Il Quadrilatero della Piccionaia presenta una struttura analoga, anche se di più modeste dimensioni. Il nome trae origine dalle complesse creste di colmo, poste alla sommità, la cui struttura traforata ricorda lo stile cosiddetto "a piccionaia". 

L'edificio quadrangolare racchiude un patio di circa 140m². Alle sue spalle si scorge la sommità di un altro complesso monumentale ancora non restaurato, noto come Tempio del Sud.

PALAZZO DEL GOVERNATORE - Nell'area sud-orientale di Uxmal si eleva l'edificio forse più prestigioso e imponente della città: il Palazzo del Governatore; il nome gli fu assegnato da frate Lopez de Cogolludo, un religioso spagnolo che lo visitò e lo descrisse nelle sue memorie, pubblicate nel 1688. Dal primo momento il frate considerò questo palazzo come l'antica residenza nella quale viveva la massima autorità di Uxmal, forse il Signore Chaac, che si è voluto identificare con la figura ornata da piume di  quetzal scolpita sopra il portale centrale. 

In realtà, il re Chan-Chak-K'ak nal Ahaw, il primo sovrano a risiedere nel palazzo, era molto più di un semplice governatore. Secondo le cronache maya, discendeva direttamente dagli dèi. Il suo ritratto, scolpito sulla porta principale del palazzo, lo mostra con il capo cinto dalle piume del sacro uccello Quetzal, assiso su un trono e vegliato da due serpenti. 

PalazzoGovernatore2.jpg (286634 byte)L'edificio si innalza su di una piattaforma piramidale alta 18 metri ed è composto da tre edifici: uno centrale lungo circa 55 metri e due laterali di circa 15 metri, collegati fra loro da due grandi archi, probabilmente eretti in epoca successiva. L'ingresso centrale è sormontato dalla effigie di un regnante seduto sul trono. La fascia superiore della facciata è composta una lunga fila di maschere del dio Chaac. 

Come nelle altre strutture di Uxmal, l'interno è suddiviso in stanze di piccole dimensioni, simili a celle; la decorazione a mosaico che orna la parte superiore delle facciate esterne, l'uso del falso arco e del portico colonnato, inseriscono perfettamente il Palazzo del Governatore nel contesto architettonico e stilistico Puuc del Periodo Classico finale.

Nonostante molti studiosi ritengano il palazzo come il luogo dove si accentrava il potere regale maya e si svolgevano importanti cerimonie, una vera e propria corte reale, in realtà, la sua funzione rimane ancora oggi un enigma. In seguito a studi recenti è stato assodato che il palazzo è stato costruito secondo un piano ben pensato e, in base a un preciso orientamento della porta centrale, gli studiosi degli astri potevano osservare all'orizzonte il pianeta Venere che sorgeva la mattina e si elevava sopra la punta di una piramide.

Nell'ampio terrazzamento ai piedi della scalinata principale del palazzo si trova la Piattaforma dei Giaguari, sulla quale è collocato un altare cerimoniale che rappresenta due giaguari uniti per il torace, con le due teste orientate rispettivamente a nord e a sud. Ai piedi della Piattaforma dei giaguari nasce il sacbé che collega Uxmal a Kabah.

La parte inferiore della facciata è semplice e lineare, mentre il cornicione superiore è fittamente decorato in stile Puuc, con i simboli cari alla cultura Maya: sul fregio si possono contare 260 maschere del dio Chaac, tante quanti sono i giorni del calendario dell’anno sacro. 

La parte posteriore del Palazzo è caratterizzata da una serie di strette porte con un arco a forma di punta di freccia che danno accesso a dei piccoli vani il cui uso è rimasto sconosciuto.

PIRAMIDE DELL'INDOVINO - La Piramide dell'Indovino, edificata intorno al 569 d.C., è senz'altro l'elemento architettonico più originale del sito.

Si tratta di un tempio piramidale di forma semiellittica, alto 35 metri e costruito in stile Puuc-chenes. Si possono riconoscere cinque fasi di costruzioni sovrapposte, a iniziare dal periodo classico fino all’epoca dell’occupazione degli Xiú che nell’anno 1000 d.C. aggiunsero un tempio sulla sommità.

Secondo la leggenda, invece, la Piramide venne eretta in una sola notte da un nano (personaggio magico per le culture mesoamericane) con l’aiuto della madre, una donna dotata di poteri sovrannaturali.

Alla base della facciata principale, rivolta al tramonto, si trova il tempio più antico della piramide che reca nell’architrave un’iscrizione con la data 569 d.C. ed è decorato con numerose maschere di Chaac, il Dio dal naso lungo, legato al culto dell’acqua e della pioggia. 

Una ripida scalinata a tre rampe, appartenente all'ultima fase di edificazione, conduce all'ingresso del tempio, situato sul IV livello di edificazione. 

Nel Tempio venne scoperta la cosiddetta regina di Uxmal, una scultura che raffigura il volto tatuato a scaglie di un sacerdote che emerge dalla bocca di un serpente.

CAMPO DEL GIOCO DELLA PELOTA - Il Campo del gioco della pelota, ubicato tra il Quadrilatero delle Monache, a nord, e il Palazzo del Governatore, a sud, il campo del gioco della pelota di Uxmal è l'unica struttura del genere nella regione Puuc. 

Quanto a dimensioni e stato di conservazione non regge il confronto con analoghe strutture presenti in altri siti maya, quali per esempio quello di Chichen Itza. 

Consta di un quadrilatero erboso, delimitato a est e a ovest da due tribune laterali, sul basamento delle quali si trovano due anelli di pietra attraverso i quali andava fatta passare la palla. Dalle iscrizioni presenti sugli anelli si deduce che la struttura risale al VII secolo d.C..

CASA DELLE TARTARUGHE - La Casa delle tartarughe è un piccolo edificio situato alla estremità nord-occidentale dell'ampio terrazzamento su cui si erige il Palazzo del Governatore. Lungo circa trenta metri e largo dieci, deve il suo nome alle tartarughe che ne decorano il cornicione superiore.

La tartaruga ha un importante significato simbolico nella cosmogonia maya, in quanto nutrice del dio del mais, origine della vita. I maya associavano inoltre la tartaruga al dio della pioggia Chaac.

LA PIRAMIDE DEL MAGO - La Gran Piramide è un edificio alto 32 metri, che si erige sul fianco sud-orientale della piattaforma del Palazzo del Governatore. I lavori di scavo e restauro, iniziati nel 1972, hanno riportato alla luce solo la facciata nord dell'edificio. 

Consta di una grande scalinata articolata su nove livelli, alla sommità della quale si trova un tempio decorato la immancabile maschera del dio Chaac, elementi geometrici e numerose raffigurazioni di pappagalli, animali associati al dio Sole. La edificazione dell'ultimo livello risale al IX secolo d.C..