Campus centrale della Città Univesitaria
Universidad Nacional Autonoma de Mexico 
Messico

patrimonio dell'umanità dal 2007

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L'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), che risale al 1550, è uno dei primi centri educativi e di studio a livello mondiale. Gli elementi di maggior pregio di questo grande campus sono i suoi edifici, che si estendono su un terreno di 730 ettari e sono Patrimonio dell'Umanità UNESCO. 

All'inizio del XX Secolo, le scuole, facoltà e gli edifici amministrativi dell'UNAM erano dispersi nella città (tra gli altri, spiccavano gli edifici del Colegio de San Idelfonso, dell'antico Palacio de la Inquisicion, del tempio di San Agostino e del Palacio de Mineria) e diverse volte si era progettato rilocalizzare tutto in un solo campus che integrasse la vita universitaria. Nel 1928 venne presentata una tesi alla scuola nazionale di architettura con il titolo di "Città Universitaria".

Nel 1943, il governo federale esproprio le terre dove attualmente si trova la C.U. e nel 1946 vennero consegnate all'università per realizzare i tanti progetti previsti per la realizzazione del Campus. L'11 settembre 1946, l'allora rettore Salvador Zubiran costituì la commissione della Città Universitaria, formata dai rappresentanti dell'Università e del Governo. Questa commissione indisse un concorso d'architettura, i cui progetti furono consegnati nel marzo dell'anno successivo.

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Con il progetto vincitore tra le mani, la commissione si trasformò in Commissione Tecnica direttrice, presieduta dal rettore stesso, e integrata con funzionari dell'università, più rappresentanti della presidenza della Repubblica. La commissione designò agli architetti direttori del progetto Enrico del Moral, Mario Pani, Domingo Garcia Ramos e Maurizio M. Campos, che si presero carico di designare un insieme di architetti e ingegneri che avrebbero partecipato all'esecuzione del progetto, tutti messicani. Più di cento architetti e ingegneri parteciparono alla realizzazione dell'opera. Risaltano i nomi di Luis Barragan, Carlos Lazo, Juan O'Gorman, Enrique Yanez, Pedro Ramirez Vazquez, Enrique de la Mora e Jose Villagran Gracia. Inoltre, parteciparono artisti come Diego Rivera e David Alfaro Siqueiros.

Il progetto originalmente contemplava la suddivisione del campus in tre aree:

- La prima, chiamata zona scolare (divisa a sua volta nelle sezioni di Umanistica, Scienze, Scienze Biologiche e Arte), costruita attorno ad una spianata di giardini dove trovavano sede gli edifici amministrativi.

- Campi Sportivi

- Stadio Universitario, il quale cambiò nome in Stadio Olimpico Universitario diventando quattordici anni dopo il principale impianto sportivo dei XIX Giochi Olimpici del 1968.

Le tre aree erano organizzate ad anello dentro una zona più vasta. Durante vari decenni la C.U. è andata crescendo per adeguarsi alla sempre maggiore popolazione universitaria, dando così origine alla costruzione di nuovi agglomerati sempre di forma circolare concentrica. A causa di questo alcuni degli edifici originali non mantengono più la loro funzione poiché le facoltà sono state ricollocate.