La
Statua
della
Libertà,
soprannominata
dagli
americani
"Miss
Liberty",
si
eleva
sulle
rovine
di
un’antica
fortezza
ottocentesca
a
Liberty
Island,
un
isolotto
roccioso,
di
poco
più
di
5
ettari
situato
nella
Upper
Bay,
a
circa
4
km
a
Sud-Ovest
di
Battery
Park.
Proclamata
nel
1924
monumento
nazionale,
dal
1937
la
Statua
della
Libertà
viene
gestita
dal
National
Park
Service.
La
statua
della
Libertà,
il
più
noto
simbolo
degli
Stati
Uniti
d'America,
fu
un
dono
fatto
al
popolo
americano
dalla
Francia
e
dalla
fronda
repubblicana
francese.
Rappresentazione
allegorica
della
"Libertà
che
illumina
il
mondo",
era
infatti
stata
realizzata
a
Parigi
nel
1876,
in
occasione
del
centenario
dell'indipendenza
americana,
dallo
scultore
Frédéric-Auguste
Bartholdi.
Ma
la
prima
idea
di
quel
monumento
era
stata
di
Édouard
de
Laboulaye,
il
quale
voleva
che
la
"sua"
Libertà
fosse
contraddistinta
da
un
fiducioso
pacifismo,
sconosciuto
alle
tante
Libertà
sanguinarie
del
passato.
Egli
scrisse:
"Questa
Libertà
non
sarà
colei
che
porta
il
berretto
frigio
e
la
picca,
sarà
invece
la
Libertà
americana
che
non
brandisce
una
torcia
incendiaria
ma
una
fiaccola
che
illumina".
La
realizzazione
della
statua,
in
realtà,
non
coinvolse
solo
l'ideatore
e
lo
scultore.
I
suoi
46
metri
di
altezza
ponevano
consistenti
problemi
strutturali,
che
Bartholdi
risolse
ricorrendo
all'ingegner
Alexandre
Gustave
Eiffel,
il
futuro
costruttore
dell'omonima
torre
parigina.
I
due
progettarono
un'enorme
armatura
di
ferro
e
acciaio
come
struttura
portante,
sulla
quale
venne
modellata
la
figura
con
l'applicazione
di
fogli
di
rame
sbalzato
di
due
millimetri
e
mezzo
di
spessore.
Questo
scheletro
metallico
presentava
un'elasticità
sufficiente
a
compensare
la
pressione
eolica
cui
la
vasta
superficie
della
statua
era
esposta.
La
Statua
della
Libertà
poggia
su
di
un
massiccio
piedistallo
con
zoccolo
dorico
sormontato
da
una
loggia
neoclassica
in
cemento
armato
e
granito
ideato
da
Richard
M.
Hunt;
è
alta
46
m
(93
compreso
il
basamento)
e
pesa
225
tonnellate.
Consiste
in
un’armatura
in
acciaio
(realizzata
da
Gustave
Eiffel)
rivestita
di
tavole
di
rame
spesse
2,5
mm
e
raffigura
la
dea
della
libertà
nell’atto
di
calpestare
le
catene
della
schiavitù.
Il
capo
è
ornato
da
un
diadema
a
sette
raggi
(simboleggiante
la
libertà
che
si
irradia
verso
i
sette
continenti
e
i
sette
mari),
la
mano
destra
è
sollevata
a
innalzare
una
fiaccola
laminata
in
oro
mentre
la
mano
sinistra
regge
la
Dichiarazione
d’Indipendenza
con
la
storica
data
del
4
luglio
1776.
All’interno
del
piedistallo
è
ubicata
la
Statue
Story
Room,
un
museo
che
espone
documenti
e
fotografie
sulla
storia
del
monumento
e
sulla
vita
e
l’opera
dello
scultore
Bartholdi.
Dal
piedistallo,
utilizzando
gli
ascensori
o
i
335
gradini
delle
scale,
si
raggiungono
i
piedi
della
statua;
servendosi
quindi
della
scala
a
chiocciola
di
168
gradini
che
si
snoda
all’interno
del
monumento
si
può
salire
fino
alla
testa
e
qui,
dalle
finestre
della
corona,
ammirare
uno
splendido
panorama
di
Manhattan,
di
Brooklyn
e
del
New
Jersey.
L’accesso
alla
torcia
è
invece
proibito
per
ragioni
di
sicurezza.
Il
costo
elevato
dell'opera
fu
coperto
dai
francesi
tramite
una
sottoscrizione
pubblica,
mentre
gli
americani
provvidero
alla
raccolta
dei
fondi
necessari
per
la
posa
del
piedistallo.
Questo,
portato
a
compimento
nel
1875,
fu
ideato
da
Richard
Morris
Hunt,
che
disegnò
un
blocco
di
cemento
armato
con
una
serie
di
sobrie
zoccolature,
lavorate
a
bugnato,
sormontate
da
una
loggia
neoclassica
di
cemento
e
granito.
Il
piedistallo
sorse
al
centro
del
recinto
a
forma
stellare
di
Fort
Wood,
realizzato
nel
1812
all'entrata
del
porto
di
New
York.
Prima
di
giungere
in
America,
la
statua
fu
visibile
per
un
certo
periodo
a
Parigi.
Già
durante
l'Esposizione
universale
di
Parigi
del
1878,
i
visitatori
potevano
entrare
in
un
modello
a
grandezza
naturale
della
sua
testa.
In
seguito,
e
per
un
certo
periodo,
la
Libertà
dominò
i
tetti
di
Parigi,
e
per
50
centesimi
si
poteva
salire
fino
alla
corona
e
alla
torcia.
Anche
se
i
parigini,
e
tra
essi
Victor
Hugo,
non
volevano
separarsi
dalla
loro
statua,
nel
1885
essa
fu
smontata
in
trecentocinquanta
pezzi,
impacchettata
in
duecentoquattordici
casse
e
spedita
in
America
sulla
fregata
francese
Isère.
Giunta
a
destinazione,
nel
giro
di
quattro
mesi
fu
montata
sul
suo
piedistallo
e
inaugurata
in
una
cerimonia
solenne
il
28
ottobre
1886.
Posta
all'ingresso
del
porto
di
New
York,
all'estremità
meridionale
di
Manhattan,
con
la
fiaccola
retta
dal
braccio
alzato,
cominciò
a
svolgere
la
funzione
di
faro.
I
visitatori
possono
raggiungere,
salendo
trecentocinquantaquattro
scalini,
la
corona
della
statua.
Al
secondo
piano
del
piedistallo
si
trovano
un
museo
dedicato
alla
storia
del
monumento
e
alla
sua
fortuna,
anche
popolare,
testimoniata
dallo
sfruttamento
della
sua
immagine
a
opera
dei
pubblicitari.
In
effetti,
la
statua
della
Libertà
è
stata
immortalata
da
fotografi,
disegnatori
e
artisti:
in
particolare,
Andy
Warhol
ne
fece
alcuni
celebri
ritratti
multipli.
Anche
il
cinema
ne
è
stato
attratto:
la
statua
svolge
infatti
una
parte
importante
nel
film
I
sabotatori
di
Hitchcock,
del
1942,
e
nel
Pianeta
delle
scimmie
di
Schaffner,
del
1967.
Nel
1986,
in
occasione
del
centenario
del
suo
arrivo
a
New
York,
la
Libertà
è
stata
oggetto
di
un
accurato
restauro,
operato
da
un
gruppo
franco-canadese,
che
ha
rinnovato
l'abito
di
rame,
ha
sostituto
la
vecchia
torcia
con
una
nuova
la
cui
fiamma
è
laminata
d'oro,
e
ha
consolidato
il
braccio
destro
e
la
testa,
non
allineati
sul
loro
asse
a
causa
di
un
errore
iniziale
di
montaggio.
