Statua della Libertà
Stati Uniti

patrimonio dell'umanità dal 1984
  

La Statua della Libertà, soprannominata dagli americani "Miss Liberty", si eleva sulle rovine di un’antica fortezza ottocentesca a Liberty Island, un isolotto roccioso, di poco più di 5 ettari situato nella Upper Bay, a circa 4 km a Sud-Ovest di Battery Park. Proclamata nel 1924 monumento nazionale, dal 1937 la Statua della Libertà viene gestita dal National Park Service.  

La statua della Libertà, il più noto simbolo degli Stati Uniti d'America, fu un dono fatto al popolo americano dalla Francia e dalla fronda repubblicana francese. Rappresentazione allegorica della "Libertà che illumina il mondo", era infatti stata realizzata a Parigi nel 1876, in occasione del centenario dell'indipendenza americana, dallo scultore Frédéric-Auguste Bartholdi. Ma la prima idea di quel monumento era stata di Édouard de Laboulaye, il quale voleva che la "sua" Libertà fosse contraddistinta da un fiducioso pacifismo, sconosciuto alle tante Libertà sanguinarie del passato. Egli scrisse: "Questa Libertà non sarà colei che porta il berretto frigio e la picca, sarà invece la Libertà americana che non brandisce una torcia incendiaria ma una fiaccola che illumina".

La realizzazione della statua, in realtà, non coinvolse solo l'ideatore e lo scultore. I suoi 46 metri di altezza ponevano consistenti problemi strutturali, che Bartholdi risolse ricorrendo all'ingegner Alexandre Gustave Eiffel, il futuro costruttore dell'omonima torre parigina. I due progettarono un'enorme armatura di ferro e acciaio come struttura portante, sulla quale venne modellata la figura con l'applicazione di fogli di rame sbalzato di due millimetri e mezzo di spessore. Questo scheletro metallico presentava un'elasticità sufficiente a compensare la pressione eolica cui la vasta superficie della statua era esposta.

La Statua della Libertà poggia su di un massiccio piedistallo con zoccolo dorico sormontato da una loggia neoclassica in cemento armato e granito ideato da Richard M. Hunt; è alta 46 m (93 compreso il basamento) e pesa 225 tonnellate. Consiste in un’armatura in acciaio (realizzata da Gustave Eiffel) rivestita di tavole di rame spesse 2,5 mm e raffigura la dea della libertà nell’atto di calpestare le catene della schiavitù. 

Il capo è ornato da un diadema a sette raggi (simboleggiante la libertà che si irradia verso i sette continenti e i sette mari), la mano destra è sollevata a innalzare una fiaccola laminata in oro mentre la mano sinistra regge la Dichiarazione d’Indipendenza con la storica data del 4 luglio 1776. 

All’interno del piedistallo è ubicata la Statue Story Room, un museo che espone documenti e fotografie sulla storia del monumento e sulla vita e l’opera dello scultore Bartholdi. 

Dal piedistallo, utilizzando gli ascensori o i 335 gradini delle scale, si raggiungono i piedi della statua; servendosi quindi della scala a chiocciola di 168 gradini che si snoda all’interno del monumento si può salire fino alla testa e qui, dalle finestre della corona, ammirare uno splendido panorama di Manhattan, di Brooklyn e del New Jersey. L’accesso alla torcia è invece proibito per ragioni di sicurezza.

Il costo elevato dell'opera fu coperto dai francesi tramite una sottoscrizione pubblica, mentre gli americani provvidero alla raccolta dei fondi necessari per la posa del piedistallo. Questo, portato a compimento nel 1875, fu ideato da Richard Morris Hunt, che disegnò un blocco di cemento armato con una serie di sobrie zoccolature, lavorate a bugnato, sormontate da una loggia neoclassica di cemento e granito. Il piedistallo sorse al centro del recinto a forma stellare di Fort Wood, realizzato nel 1812 all'entrata del porto di New York.

StatuaLiberta2.jpg (36484 byte)Prima di giungere in America, la statua fu visibile per un certo periodo a Parigi. Già durante l'Esposizione universale di Parigi del 1878, i visitatori potevano entrare in un modello a grandezza naturale della sua testa. In seguito, e per un certo periodo, la Libertà dominò i tetti di Parigi, e per 50 centesimi si poteva salire fino alla corona e alla torcia. Anche se i parigini, e tra essi Victor Hugo, non volevano separarsi dalla loro statua, nel 1885 essa fu smontata in trecentocinquanta pezzi, impacchettata in duecentoquattordici casse e spedita in America sulla fregata francese Isère.

StatuaLiberta5.jpg (43423 byte)Giunta a destinazione, nel giro di quattro mesi fu montata sul suo piedistallo e inaugurata in una cerimonia solenne il 28 ottobre 1886. Posta all'ingresso del porto di New York, all'estremità meridionale di Manhattan, con la fiaccola retta dal braccio alzato, cominciò a svolgere la funzione di faro. I visitatori possono raggiungere, salendo trecentocinquantaquattro scalini, la corona della statua. Al secondo piano del piedistallo si trovano un museo dedicato alla storia del monumento e alla sua fortuna, anche popolare, testimoniata dallo sfruttamento della sua immagine a opera dei pubblicitari. In effetti, la statua della Libertà è stata immortalata da fotografi, disegnatori e artisti: in particolare, Andy Warhol ne fece alcuni celebri ritratti multipli. 

Anche il cinema ne è stato attratto: la statua svolge infatti una parte importante nel film I sabotatori di Hitchcock, del 1942, e nel Pianeta delle scimmie di Schaffner, del 1967. Nel 1986, in occasione del centenario del suo arrivo a New York, la Libertà è stata oggetto di un accurato restauro, operato da un gruppo franco-canadese, che ha rinnovato l'abito di rame, ha sostituto la vecchia torcia con una nuova la cui fiamma è laminata d'oro, e ha consolidato il braccio destro e la testa, non allineati sul loro asse a causa di un errore iniziale di montaggio.