Il
monte Lushan, dai bei paesaggi naturali, è situato nella provincia del
Jiangxi, nella Cina meridionale. Situato nel nord della provincia del
Jiangxi, è famoso per i suoi straordinari
e maestosi paesaggi che hanno attirato storicamente
molti esponenti della cultura e dell’arte, per cui è diventato
il paese natale della poesia pastorale e la culla della pittura
tradizionale cinese.
Il
monte Lushan è anche chiamato Kuanglu o Kuangshan. Secondo la leggenda,
nel 4° secolo a.C. durante la dinastia Zhou un taoista chiamato Kuangsu
viveva qui immerso nello studio delle arti magiche.
Saputolo,
il re mandò più volte degli inviati ad invitarlo a corte, ma
Kuangsu rifiutò sempre di incontrarli, nascondendosi nelle
profondità del monte. Poi sparì, per cui si disse che fosse diventato
un immortale. Il luogo dove Kuangsu aveva ricercato l’immortalità fu
allora chiamato “capanna dell’immortale”, da cui l’appellativo
del monte, Lushan, Kuangshan o Kuanglu.
Nel
381, durante la dinastia dei Jin orientali, il monaco Huiyuan arrivò a
Lushan coi suoi discepoli. Con l’aiuto del governatore di Jiangzhou
fece costruire il tempio Donglin. Così il monte Lushan diventò la
culla della scuola buddista della Terra pura (in origine la maggiore del
Buddismo Mahayana indiano) e il maggiore centro buddista del sud della
Cina.
Il
monaco diresse il tempio per 36 anni, distinguendosi per la rigorosa
disciplina e la realizzazione personale, per cui venne molto rispettato.
Circa
il tempio Donglin e il monaco Huiyuan si tramandano molte belle
leggende. Una di queste racconta che durante la costruzione del tempio,
il monaco Huiyuan era sempre preoccupato per la mancanza di materiali da
costruzione. Una sera all’improvviso cominciò a piovere, con lampi e
tuoni. Tutti i monaci si rinchiusero nelle loro camere.
Il
giorno dopo, tornato il sereno, si vide che il temporale aveva creato
uno stagno sulla cui superficie galleggiava
molto legname. Pensando che fosse un dono di Budda per la costruzione
del tempio, Huiyuan fece costruire con questo una sala chiamata Shenyun,
ossia del trasporto divino. Lo stagno dove galleggiava il legname venne
chiamato Chumu, ossia comparsa del legname.
Di
fronte al tempio Donglin si trova un laghetto chiamato del “Loto
bianco”, pieno di fiori di loto. Secondo la leggenda, fu scavato dal
famoso letterato della dinastia dei Jin orientali Xie Lingyuan,
pronipote per parte paterna del noto politico del tempo Xie Xuan e
nipote per parte materna del famoso galligrafo Wang Xizhi.
Molto
orgoglioso della sua cultura, un giorno questi arrivò al Monte Lushan,
chiedendo a Huiyuan di entrare nella società del Loto bianco, fondata
dall’abate. Huiyuan non accettò la richiesta di Xie Lingyuan,
dicendo: “Non hai un cuore pulito! devi prima scavare tre laghetti del
loto, e quando il tuo cuore sarà diventato candido come i fiori del
loto potrai entrare nella società.”
Non
avendo altra possibilità, Xie Lingyuan fece come aveva detto Huiyuan,
scavando i tre laghetti del loto, quindi fu accettato nel gruppo.
Frequentandosi, Huiyuan e Xie Lingyuan cominciarono ad ammirarsi
reciprocamente, diventando intimi amici. Dopo la morte di Huiyuan, Xie
ne fu molto triste, lasciando la capitale del tempo Jiankang
(l’attuale Nanchino) per il monte di Lushan, dove scrisse l’
epitaffio della sua tomba.
Oltre
alle tradizioni umanistiche e culturali, il monte Lushan possiede anche
stupendi paesaggi naturali che ne fanno una delle più famose mete
turistiche della Cina.
