Giardini classici di Suzhou
(Cina)

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1997 - 2000

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Suzhou è una città cinese che si trova nella provincia del Jiangsu, lungo la riva del Fiume Azzurro e sulle sponde del lago Taihu. La città è famosa per i suoi ponti di pietra, le pagode e gli splendidi giardini, che sono diventati un'importante meta turistica. Suzhou è stata un'importantissima città per quanto riguarda l'industria della seta durante la Dinastia Song (960-1279), posizione che continua a mantenere ancora oggi. È una delle città col più alto sviluppo economico della Cina.

La città ha una storia antichissima, considerata la culla della cultura Wu: 2.500 anni fa, durante la Dinastia Shang , alcune popolazioni (che chiamavano sé stesse Gou Wu) vivevano già nell'area che avrebbe poi ospitato la città.

Nel 514 a .C., durante il periodo della Primavera e dell'Autunno, il re Helu dello stato di Wu fondò la "Grande città di Helu", l'antico nome di Suzhou, e la elesse a sua capitale. Nel 496 a .C. Helu venne sepolto nella collina che si trova al centro della città.

Nel 473 a .C. Wu venne sconfitto dallo stato di Yue, un altro regno orientale che venne presto annesso dallo stato di Chu nel 306 a .C. Il periodo d'oro di Suzhou era finito. Oggi sono ancora visibili i resti di questa civiltà, nelle mura e in una delle porte che le attraversano.  

A partire dalla Dinastia Qin la città era conosciuta col nome di Wu. Xiang Yu iniziò qui la sua storica rivolta del 209 a .C., contribuendo alla fine della Dinastia Qin. Il nome attuale di Suzhou venne assegnato alla città nel 589, durante la Dinastia Sui.

Dopo il completamento del Gran Canale nel VI secolo, Suzhou si ritrovò in una zona strategica, al centro di un'importante via commerciale, che la renderà una delle maggiori città industriali e commerciali della storia della Cina.

Zhouzhuang.jpg (370399 byte)Porta.jpg (349829 byte)LionForest.jpg (273760 byte)Nell'825, durante la Dinastia Tang , venne costruito un altro canale artificiale dal poeta cinese Bai Juyi, per poter collegare la città con Huqiu a scopo turistico. 

Nel 1035 venne eretto un tempio di Confucio per opera di un altro grande poeta cinese, Fan Zhongyan; il tempio divenne ben presto meta di visite anche imperiali.

Nel febbraio del 1130 l 'esercito della Dinastia Jin saccheggiò e distrusse la città, che venne distrutta nuovamente anche durante l'invasione mongola nel 1275 e agli inizi della Dinastia Ming, nel 1367.

Dopo questi rovesci, la città ebbe una storia ben più prospera. Durante le dinastie Ming e Qing vennero costruiti gran parte dei suoi famosi giardini. Un ultimo rovescio Suzhou lo subì nel 1860, durante la rivolta dei Taiping, quando venne catturata dall'esercito ribelle. La liberazione avvenne solo nel novembre del 1863 per opera di Charles George Gordon.

Durante l'invasione giapponese del 1937 molti dei giardini della città vennero devastati; solo negli anni '50 vennero restaurati al loro antico splendore.

 

Marco Polo descrive Suzhou come città della seta, di commercianti e dei 6000 ponti. La sua fama di produttrice di seta, di giardino dalle mille bellezze (canali e ponti), di paradiso terrestre ha fatto coniare la seguente frase: "In cielo c'è il paradiso, sulla terra vi sono Suzhou e Hangzhou ". Accanto ad un ricco passato storico, Suzhou ha visto un notevole sviluppo industriale.

Oltre alla produzione e lavorazione della seta, che è l'industria principale, si sono sviluppate l'industria chimica, la fabbricazione della carta, i ricami a mano.

Suzhou è stata e resta rinomata per le sue ville-giardino, un tempo residenza di funzionari locali, luoghi isolati, creazioni artistiche. Edifici, colline (tutte artificiali), rocce, acqua, ponti, alberi, costituiscono gli elementi decorativi.

La città è circondata e attraversata da una vasta rete di canali così da farla definire la "Venezia dell'Oriente" e ha diversi templi e musei. Interessanti da vedere sono:

1. il Liuyuan (Giardino Liu): il più grande e uno dei più belli di Suzhou , creato sotto i Ming, vario nei suoi scenari;

2. lo Yiyuan (Giardino dell'Armonia), attraversato da una galleria le cui aperture permettono la vista sul "Padiglione delle Pietre che ascoltano il liuto" e su fontane e montagne artificiali, ricche di grotte;

3. lo Zhouzhengyuan (Giardino dell'Amministratore Umile) il cui nome è tratto da una massima del filosofo Fan Yue: "La politica dell'uomo semplice consiste nel coltivare il proprio giardino per soddisfare le necessità quotidiane";

4. il Bao'ensi (Tempio della Riconoscenza), una monumentale pagoda le cui origini risalgono al III sec., a 9 piani. Accanto a esso sorge il Museo di Storia, che raccoglie documenti e cimeli dall'epoca neolitica fino ai nostri giorni;

5. lo Xiyuansi (Tempio del Giardino dell'ovest) che fu distrutto durante la rivolta dei Taiping e ricostruito agli inizi del XX sec.;

6. lo Xuanmiaoguan (Tempio del Mistero), una costruzione taoista del sec. III.

A Suzhou passa il Gran Canale Imperiale, lungo 1794 Km e costruito tra il 581 e il 618 d.C. , durante Ia dinastia Sui. Venne soprattutto utilizzato per il trasporto commerciale. Univa Beijing ad Hangzhou e come la Grande Muraglia è simbolo della civiltà cinese. Oggi è navigabile il tratto che permette di ammirare le città di Suzhou , Wuxi , Changzhou , Zhenjiang e Yangzhou , con un percorso definito "viaggio nel paese magico".

A sud della città vi è la Ruiguangsita (Pagoda del Tempio della Luce del buon auspicio). Il Tempio, fondato nel III sec., fu ripetutamente distrutto e ricostruito. È rimasta solo la pagoda di 7 piani.

Alla periferia sud-est, a 7 Km , vi è iI Baodaiqiao (Ponte dalla Cintura preziosa), così chiamato perché il governatore della città, Wang Zhongxu, donò la propria cintura da cerimonia per contribuire alle spese di costruzione.

A circa 4 Km dalla città, vi è la Huqiu (Collina della Tigre), così chiamata perché si racconta che una tigre apparisse per custodire Ia tomba del re He Lu (dinastia Wu). Sulla cima vi è una pagoda costruita nel 961, a 7 piani, alta 47 m , in cui sono state scoperte diverse testimonianze antiche (monete, testi buddhisti, statuette di Buddha).