Il Tempio del paradiso è
un complesso di edifici taoisti che si trova nella parte meridionale di
Pechino, nel Distretto di Xuanwu.
Un
vecchio proverbio di Pechino dice: 9 altari, 8 templi e 1 grande
campana. Questo proverbio vuol dire che questi sono i più importanti
templi monumentali di Pechino. Il Tempio del Cielo è il maggiore fra
tutti i templi, ed è l’unico esemplare nell’architettura classica
cinese.
Il
Tempio del Cielo fu costruito originariamente nel 1420 dal terzo
imperatore Yongle della dinastia Ming. Era un luogo sacro in cui gli
imperatori Ming e Qing officiavano il culto del Cielo tre volte
all’anno.
-
Preghiera per il Buon Raccolto dei Cereali al quindicesimo giorno del
primo mese lunare;
-
Preghiera per la Pioggia nel giorno del solstizio estivo;
-
Cerimonia del Sacrificio e del Ringraziamento al Cielo nel giorno del
solstizio d’inverno.
La
cerimonia del culto del Cielo è antichissima, se ne è persa l’esatta
origine e il significato. Nonostante ciò, il culto del Cielo è stato
ininterrottamente eseguito per più di 4.000 anni, le cerimonie hanno
sempre legittimato il potere. Chiunque deteneva il potere voleva essere
riconosciuto dal Dio del Cielo come un potere legittimo, cioè il figlio
del Cielo. Gli imperatori feudali preparavano la cerimonia del Culto del
cielo con la massima solennità e con grande attenzione personale.
Normalmente l’imperatore doveva leggere i testi sacri per la sua
preparazione spirituale per un giorno intero nella Sala dell’Armonia
Intermedia della Città Proibita prima di andare al Tempio del Cielo e
doveva restare (3 giorni sotto i Ming, e 4 ore sotto i Qing) nel Palazzo
dell’Astineneza del Tempio del Cielo per prepararsi senza mangiare né
carne né grasso di animale; senza bere né vino né grappa; senza
avvicinarsi alle donne; senza fare nessuna attività prima della
cerimonia. L’unica cosa che poteva fare era la doccia, anzi più docce
faceva e meglio era.
Il
complesso di edifici si estende su di un'area di
2,73 chilometri
quadrati e comprende tre gruppi principali di costruzioni, tutti eretti
secondo ben precisi dettami filosofici:
-
la montagna terrestre, l'altare vero e proprio. Si tratta di una
piattaforma vuota costruita su tre piani di marmo, dove l'imperatore
pregava per avere tempo favorevole;
-
la Casa del signore divino, un edificio circolare a un solo tetto
spiovente, costituito di un solo piano di marmo: qui venivano riposti
gli altari quando non erano in uso;
- la Sala
della preghiera per un buon
raccolto, un edificio
circolare a tre tetti costruito su tre piani di marmo, dove l'imperatore
pregava per avere un buon raccolto.

Nell'antica
Cina, l'imperatore era il figlio del cielo, che amministrava le
cose terrestri facendo le veci delle autorità divine. Era estremamente
importante mostrare rispetto alla sorgente di questa autorità, in forma
di sacrifici al paradiso. Proprio per questo scopo venne costruito il
Tempio del paradiso.
Ogni
solstizio d'inverno, che nel calendario cinese è chiamato Dongzhi,
l'imperatore e il suo seguito si muovevano attraverso la città per
andarsi ad accampare all'interno del complesso, indossando speciali
vesti e astenendosi dal mangiare carne; là l'imperatore avrebbe pregato
personalmente per ottenere un buon raccolto. La cerimonia doveva essere
compiuta perfettamente, poiché il minimo errore era visto come un
cattivo presagio per tutta
la Cina
durante tutto l'anno successivo.
Il
Tempio del paradiso è il più grande dei 4 templi che si trovano a
Pechino: gli altri sono il Tempio del Sole a est, il Tempio della Luna a
ovest e il Tempio della Terra a nord.
Il
Tempio è circondato da due cinte murarie: quella esterna ha una parte
settentrionale più alta, rappresentante il paradiso, e una parte
meridionale più piccola e rettangolare, rappresentante la Terra.
Tutti
gli edifici del complesso hanno un tetto di colore blu scuro, simbolo
del paradiso.
-
l'Altare del paradiso venne costruito con alcuni dettagli che
rappresentano il numero 9, che era riservato all'imperatore. Se ci si
pone al centro dell'edificio e si battono le mani, si può sentire l'eco
causata dalla concavità delle pareti sovrastanti.
-
la Casa del signore divino è circondata da un muro curvo, alto 6
metri e con un raggio di
32,5 metri
. È soprannominato il muro dell'eco poiché una persona che si
trovi in una delle parti terminali può sentire un'altra persona che si
trovi all'altra parte terminale.
- la Sala
della preghiera per un buon
raccolto
è alta
38 metri
e ha un diametro di
32 metri
. Essa contiene 4 pilastri interni, 12 centrali e altri 12 esterni, che
rappresentano le 4 stagioni, i 12 mesi e le 12 ore del calendario
cinese. Questa sala è stata costruita senza utilizzare nemmeno un
chiodo.
Quando
l’imperatore usciva dalla sua residenza sulla portantina per recarsi
al Tempio del Cielo, era proibito sbirciare il corteo che percorreva la
strada dal Palazzo Imperiale fino al Ponte del Cielo. A tutti i sudditi
di Pechino si ordinava di restare in casa con le porte chiuse e di
mettere gli scuri alle finestre che davano sulla via percorsa
dall’imperatore. Il traffico e le attività commerciali venivano
interrotte durante il viaggio di andata e di ritorno dell’imperatore
dalla Città Proibita al Tempio del Cielo e viceversa. Sotto l’ultimo
periodo della dinastia dei Qing, alle delegazioni straniere veniva
inviata una nota speciale, in cui i diplomatici stranieri venivano
avvisati di non lasciare i loro alloggi e di non tentare di guardare
l’imperatore e il corteo imperiale. Perfino i treni da e per Pechino
dovevano fermarsi per 48 ore perchè nessun rumore turbasse il silenzio
supremo della cerimonia.
Tempio
della Preghiera per il buon raccolto
- Il
Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto fu costruito originariamente
nel 1420 dal terzo imperatore Yongle della dinastia Ming. All’origine,
era un palazzo quadrato di 12 stanze, chiamato il Palazzo del Grande
Culto. Il Palazzo fu trasformato nel 1529 e passò dalla forma quadrata
alla forma rotonda, e si chiamò la Sala della Grande Fortuna. Si
trattava di un edificio a struttura circolare con una tripla gronda di
tegole colorate in tre colori diversi: blu, giallo e verde, che
rappresentavano rispettivamente il cielo, l’imperatore e il suddito.
Nel 1751, i colori per la tripla gronda di tegole vennero cambiati tutti
in blu.
Il
Tempio della Preghiera, considerato il più ammirevole esempio di
architettura classica cinese sia per la sua forma esterna sia per la sua
decorazione interna raffinata ed elaborata, è vero trionfo di bravura
degli artigiani cinesi.
La
terrazza dove si erge il Tempio della Preghiera per il buon raccolto si
chiamava anche l’Altare della Preghiera per Cereali, di forma
circolare in marmo bianco a tre piani, ciascuno dei quali è determinato
da 108 balaustre in marmo bianco, è alta 6 m. ed occupa una superficie
di 5.900 mq. Si sale al piano superiore per otto larghe e basse
scalinate. Gli incensieri di bronzo, distribuiti fra i tre piani della
terrazza sono traforati con i segni bucati degli Otto diagrammi del
Taoismo.
Il
Tempio è a forma di cono con tripla gronda di tegole blu, una più
ridotta dell’altra verso la sommità sormontata da una palla dorata,
creando così una sensazione di sporgersi dalla terra verso il cielo. Il
Tempio è costruito completamente in legno, con una struttura composta
di una serie di architravi e di listelli tutti fatti ad incastro senza
usare neppure un chiodo. Il Tempio è sostenuto da 28 colonne,
distribuite in tre cerchi: nel primo cerchio le 4 colonne centrali, le
cosiddette Colonne del Pozzo del Drago, alte 18,2 m. ciascuna, tanto che
occorrono ben 2 uomini per poterne abbracciare ogni tronco e
rappresentano le 4 stagioni dell’anno; nel secondo cerchio le 12
colonne simboleggiano i 12 mesi dell’anno mentre le 12 colonne nel
terzo cerchio indicano le 12 divisioni delle ore della giornata.
L’insieme delle 24 colonne del secondo e terzo cerchio simbolizzano i
24 periodi climatici del calendario lunare e l’insieme delle 28
colonne di tutti i tre cerchi rappresentano le 28 stelle principali
della Cina antica. Le 28 colonne insieme alle 8 colonne corte sopra le
travi rappresentano le 36 stelle più brillanti del cielo. La nona
colonna corta, situata sotto la sommità del centro della cupola,
simboleggia l’intero universo dell’imperatore.
A
nord del Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto, si trova una sala
di forma rettangolare chiamata la Sala del Cielo Imperiale, la casa
degli dei che serviva a conservare le tavolette sia del Dio del Cielo
che degli antenati.
La
Cerimonia del Culto del Cielo - La cerimonia del Culto del Cielo è
un rito molto importante, che si distingueva anche per la somma enorme
dedicata alla sua preparazione. Sull’Altare Circolare venivano montate
7 tende di colore blu, in cui venivano messe tutte le tavolette sacre
degli dei, divise per 7 gruppi. Davanti ad ogni gruppo di tavolette,
venivano offerte: una pezza di stoffa di seta, un bue intero, una pecora
intera, un maiale intero, frutta, liquore e i dolci di farina di grano.
Un’orchestra imperiale composta da una sessantina dei suonatori con
strumenti musicali tradizionali, fiancheggiava i due lati della via
settentrionale prima di salire sulla scalinata dell’Altare. La musica
che suonavano per la cerimonia del Culto del Cielo si chiamava la Musica
Ereditaria dell’Armonia Perfetta, ed era una musica antichissima
risalente all’epoca di Confucio.
Nel
giorno della cerimonia, un quarto d’ora prima del sorgere del sole,
l’imperatore entrava a piedi passando sotto l’arco sinistro del muro
quadrato e da quello rotondo che circondavano l’altare.
L’orchestra
imperiale cominciava a suonare la musica del Brano della Pace Iniziale,
mentre l’imperatore saliva sulla terrazza media dell’altare per
porgere il benvenuto alla tavoletta del Dio del Cielo e doveva
accompagnarla al suo posto salendo sulla terrazza superiore
dell’altare.
L’orchestra
imperiale suonava il Brano della Pace Panoramica, quando l’imperatore
si metteva in ginocchio davanti alla tavoletta del Dio del Cielo
sostenendo l’incenso acceso innalzava le mani, sopra la testa per
offrirlo al Dio del Cielo. Successivamente ripeteva gli stessi gesti
davanti alle tavolette degli antenati e poi presentava le stoffe di seta
come offerta.
Mentre
l’imperatore si prostrava tre volte davanti alle tavolette, si uonava
il Brano della Pace Longeva e si eseguiva la danza militare dello scudo,
una danza che risale all’epoca della dinastia Zhou;
l’imperatore
faceva il secondo rituale sulla lastra rotonda e leggeva ad alta voce il
testo di auguri e ringraziamenti, inciso sul pezzo di bambù
accompagnato dalla musica del Brano della Pace Migliore.

L’ultimo
rituale si compiva con il Brano della Pace Duratura;
-
L’imperatore
entrava finalmente in comunione con il Dio del Cielo presentando le
carni ed i liquori rituali agli dei. Quando le offerte venivano portate
via, si suonava il Brano della Pace Illuminata;
-
L’imperatore poi, salutava il Dio del Cielo facendo suonare il Brano
della Pace Chiara; ripeteva il rito tre volte inginocchiandosi e
prostrandosi 9 volte verso il Cielo mandando le offerte per farle
bruciare nella fornace e facendo suonare il Brano della Pace Universale.
-
L’imperatore usciva passando sotto l’arco sinistro della porta
meridionale per vedere bruciare le offerte e poi sempre dall’arco
sinistro attraverso il muro quadrato dell’Altare si dirigeva verso la
Porta del Sud del Tempio del Cielo. Mentre l’imperatore saliva sulla
portantina imperiale per tornare alla Città Proibita, la cerimonia si
concludeva con l’ultimo Brano della Pace Protetta.
Altare
Circolare
- L’Altare
Circolare è formato da una terrazza rotonda di tre piani di marmo
bianco: il primo piano è la terrazza dell’uomo, il secondo la
terrazza della terra e il terzo la terrazza del cielo. Questa struttura
rappresentava la triade cosmica fra l’imperatore, la Terra e il Cielo.
Nell’antichità,
il Cielo lo si considerava maschile e quindi i blocchi di marmo, i
gradini e le balaustre dell’Altare Circolare si contano sempre in
numeri maschili, cioè numeri dispari: 1, 3, 5, 7, 9, oppure i loro
multipli. Proprio per queste caratteristiche si distingue
l’architettura dell’Altare Circolare ed anche quella del Tempio del
Cielo.
L’Altare
Circolare è circondato da due mura di cinta: il muro interno è rotondo
e quello esterno quadrato. Il muro rotondo sta a simbolizzare il cielo e
quello quadrato la terra, in conformità dell’antica credenza cinese,
secondo la quale il cielo sarebbe rotondo e la terra quadrata.
Sulla
piattaforma superiore si nota un fenomeno acustico molto interessante:
al centro dell’ara del sacrificio si trova una lastra rotonda di
pietra, che è ad una distanza equidistante dalle balaustre. Quando una
persona parla in piedi sulla lastra rotonda centrale, le onde sonore
della sua voce vengono disperse verso tutte le direzioni, e dopo aver
rimbalzato contro le balaustre tornano indietro concentrandosi al punto
di partenza, cioè verso chi parla sulla lastra rotonda. La voce in tal
modo viene amplificata, e chi parla entra in una comunicazione perfetta.

Volta
Celeste Imperiale
- A
nord dell’Altare Circolare, si trova la Volta Celeste Imperiale. Un
padiglione circolare dal tetto conico ricoperto di tegole blu che sorge
in cima ad una terrazza di marmo, alta 2m. circondato da una cinta di
mura perfettamente rotonda. La Volta Celeste Imperiale si usava, in
quanto Casa degli Dei, per conservare le tavolette sacre del Dio del
Cielo e degli antenati dell’imperatore per otto generazioni, mentre le
tavolette che rappresentavano gli Dei e fenomeni sopranaturali, venivano
custodite nei due padiglioni laterali. Le tavolette conservate erano
divise secondo l’antica filosofia politeista taoista basata sul
concetto dello Ying e dello Yang. Le tavolette sacre venivano portate,
in una portantina particolare di forma rotonda da 2 persone,
all’Altare Circolare soltanto quando l’imperatore officiava la
cerimonia dei sacrifici.
La
Volta Celeste Imperiale è più conosciuta con un altro nome: il Muro
dell’Eco perchè presenta una curiosa proprietà acustica: una persona
può parlare con l’altra tramite il muro. Il muro circolare intorno al
cortile della Volta Imperiale è alto 3,72 m. spesso 0,9 m. ed ha un
diametro di 61,5 e un perimetro di 193,2 m. ed è fatto in modo perfetto
e liscio senza nemmeno una fessura, per cui favorisce in particolar modo
la trasmissione dell’onde sonore. Quando una persona parla o sussura
contro il muro, la sua voce viene trasmessa lungo il muro circolare come
se fosse un filo telefonico mentre un’altre persona che si trova nel
punto opposto può sentire in modo chiaro la voce di chi parla.
Un
altro fenomeno acustico interessante della Volta Celeste Imperiale sono
Le Pietre del Triplo Eco. Le tre pietre sulla striscia centrale si
trovano davanti alla scalinata della volta; se si emette un suono o si
battono le mani sulla prima pietra se ne riceve un eco, doppio eco sulla
seconda pietra e triplo eco sulla terza. Il segreto dei questo fenomeno
è dovuto alla differente distanza che le onde sonore devono percorrere
prima di infrangersi contro il muro, perciò le onde sonore che
ritornano a intervalli diversi creano echi diversi.

Palazzo
dell’Astinenza
- Un
palazzo quadrato che copre una superficie di circa 40.000 mq., si trova
nella parte occidentale del Tempio del Cielo. Il Palazzo
dell’Astinenza è circondato da due cinta di mura: uno esterno di
mattone e uno interno, chiamato il muro purpureo, e da due fossati: uno
esterno e uno interno per la massima sicurezza.
Le
particolarità da notare: l’ingresso ufficiale sia del muro esterno
che del muro interno si aprono verso est, invece che a sud, e il Palazzo
è costruito con la stessa struttura interna delle altre sale imperiali
però viene coperto da tegole di ceramica blu al posto di quelle in
ceramica gialla. Tutto ciò è un segno speciale con il quale
l’imperatore si umiliava davanti al Dio del Cielo.
Sotto
la dinastia Ming, l’imperatore doveva restare nel Palazzo
dell’Astinenza per 3 giorni, durante i quali non poteva mangiare né
cipolla né aglio; non poteva bere né vino né grappa; non poteva
avvicinarsi alle donne e nemmeno fare l’amore; non poteva fare nessuna
attività di svago o trattare gli affari di stato prima della cerimonia,
l’unica cosa che poteva fare era la doccia, anzi più docce faceva e
meglio era, mentre sotto la dinastia dei Qing, nel 1731, l’imperatore
Yongzheng fece costruire nella Città Proibita un altro Palazzo
dell’Astinenza chiamato il Palazzo Interno dell’Astinenza. Da quel
momento in poi, gli imperatori dei Qing rimanevano nel Palazzo Esterno
dell’Astinenza del Tempio del Cielo solo 4 ore.
|