Tempio del Paradiso e Altare sacrificale imperiale di Pechino
(Cina)

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1998

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Il Tempio del paradiso è un complesso di edifici taoisti che si trova nella parte meridionale di Pechino, nel Distretto di Xuanwu.

Un vecchio proverbio di Pechino dice: 9 altari, 8 templi e 1 grande campana. Questo proverbio vuol dire che questi sono i più importanti templi monumentali di Pechino. Il Tempio del Cielo è il maggiore fra tutti i templi, ed è l’unico esemplare nell’architettura classica cinese.  

Il Tempio del Cielo fu costruito originariamente nel 1420 dal terzo imperatore Yongle della dinastia Ming. Era un luogo sacro in cui gli imperatori Ming e Qing officiavano il culto del Cielo tre volte all’anno.

- Preghiera per il Buon Raccolto dei Cereali al quindicesimo giorno del primo mese lunare;

- Preghiera per la Pioggia nel giorno del solstizio estivo;

- Cerimonia del Sacrificio e del Ringraziamento al Cielo nel giorno del solstizio d’inverno.  

La cerimonia del culto del Cielo è antichissima, se ne è persa l’esatta origine e il significato. Nonostante ciò, il culto del Cielo è stato ininterrottamente eseguito per più di 4.000 anni, le cerimonie hanno sempre legittimato il potere. Chiunque deteneva il potere voleva essere riconosciuto dal Dio del Cielo come un potere legittimo, cioè il figlio del Cielo. Gli imperatori feudali preparavano la cerimonia del Culto del cielo con la massima solennità e con grande attenzione personale. Normalmente l’imperatore doveva leggere i testi sacri per la sua preparazione spirituale per un giorno intero nella Sala dell’Armonia Intermedia della Città Proibita prima di andare al Tempio del Cielo e doveva restare (3 giorni sotto i Ming, e 4 ore sotto i Qing) nel Palazzo dell’Astineneza del Tempio del Cielo per prepararsi senza mangiare né carne né grasso di animale; senza bere né vino né grappa; senza avvicinarsi alle donne; senza fare nessuna attività prima della cerimonia. L’unica cosa che poteva fare era la doccia, anzi più docce faceva e meglio era.  

Il complesso di edifici si estende su di un'area di 2,73 chilometri quadrati e comprende tre gruppi principali di costruzioni, tutti eretti secondo ben precisi dettami filosofici:

- la montagna terrestre, l'altare vero e proprio. Si tratta di una piattaforma vuota costruita su tre piani di marmo, dove l'imperatore pregava per avere tempo favorevole;

- la Casa del signore divino, un edificio circolare a un solo tetto spiovente, costituito di un solo piano di marmo: qui venivano riposti gli altari quando non erano in uso;

- la Sala della preghiera per un buon raccolto, un edificio circolare a tre tetti costruito su tre piani di marmo, dove l'imperatore pregava per avere un buon raccolto. 

Nell'antica Cina, l'imperatore era il figlio del cielo, che amministrava le cose terrestri facendo le veci delle autorità divine. Era estremamente importante mostrare rispetto alla sorgente di questa autorità, in forma di sacrifici al paradiso. Proprio per questo scopo venne costruito il Tempio del paradiso.

Ogni solstizio d'inverno, che nel calendario cinese è chiamato Dongzhi, l'imperatore e il suo seguito si muovevano attraverso la città per andarsi ad accampare all'interno del complesso, indossando speciali vesti e astenendosi dal mangiare carne; là l'imperatore avrebbe pregato personalmente per ottenere un buon raccolto. La cerimonia doveva essere compiuta perfettamente, poiché il minimo errore era visto come un cattivo presagio per tutta la Cina durante tutto l'anno successivo.

Il Tempio del paradiso è il più grande dei 4 templi che si trovano a Pechino: gli altri sono il Tempio del Sole a est, il Tempio della Luna a ovest e il Tempio della Terra a nord.

Il Tempio è circondato da due cinte murarie: quella esterna ha una parte settentrionale più alta, rappresentante il paradiso, e una parte meridionale più piccola e rettangolare, rappresentante la Terra.

Tutti gli edifici del complesso hanno un tetto di colore blu scuro, simbolo del paradiso.

- l'Altare del paradiso venne costruito con alcuni dettagli che rappresentano il numero 9, che era riservato all'imperatore. Se ci si pone al centro dell'edificio e si battono le mani, si può sentire l'eco causata dalla concavità delle pareti sovrastanti.

- la Casa del signore divino è circondata da un muro curvo, alto 6 metri e con un raggio di 32,5 metri . È soprannominato il muro dell'eco poiché una persona che si trovi in una delle parti terminali può sentire un'altra persona che si trovi all'altra parte terminale.

- la Sala della preghiera per un buon raccolto è alta 38 metri e ha un diametro di 32 metri . Essa contiene 4 pilastri interni, 12 centrali e altri 12 esterni, che rappresentano le 4 stagioni, i 12 mesi e le 12 ore del calendario cinese. Questa sala è stata costruita senza utilizzare nemmeno un chiodo.

Quando l’imperatore usciva dalla sua residenza sulla portantina per recarsi al Tempio del Cielo, era proibito sbirciare il corteo che percorreva la strada dal Palazzo Imperiale fino al Ponte del Cielo. A tutti i sudditi di Pechino si ordinava di restare in casa con le porte chiuse e di mettere gli scuri alle finestre che davano sulla via percorsa dall’imperatore. Il traffico e le attività commerciali venivano interrotte durante il viaggio di andata e di ritorno dell’imperatore dalla Città Proibita al Tempio del Cielo e viceversa. Sotto l’ultimo periodo della dinastia dei Qing, alle delegazioni straniere veniva inviata una nota speciale, in cui i diplomatici stranieri venivano avvisati di non lasciare i loro alloggi e di non tentare di guardare l’imperatore e il corteo imperiale. Perfino i treni da e per Pechino dovevano fermarsi per 48 ore perchè nessun rumore turbasse il silenzio supremo della cerimonia.  

Tempio della Preghiera per il buon raccolto - Il Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto fu costruito originariamente nel 1420 dal terzo imperatore Yongle della dinastia Ming. All’origine, era un palazzo quadrato di 12 stanze, chiamato il Palazzo del Grande Culto. Il Palazzo fu trasformato nel 1529 e passò dalla forma quadrata alla forma rotonda, e si chiamò la Sala della Grande Fortuna. Si trattava di un edificio a struttura circolare con una tripla gronda di tegole colorate in tre colori diversi: blu, giallo e verde, che rappresentavano rispettivamente il cielo, l’imperatore e il suddito. Nel 1751, i colori per la tripla gronda di tegole vennero cambiati tutti in blu.

Il Tempio della Preghiera, considerato il più ammirevole esempio di architettura classica cinese sia per la sua forma esterna sia per la sua decorazione interna raffinata ed elaborata, è vero trionfo di bravura degli artigiani cinesi.

La terrazza dove si erge il Tempio della Preghiera per il buon raccolto si chiamava anche l’Altare della Preghiera per Cereali, di forma circolare in marmo bianco a tre piani, ciascuno dei quali è determinato da 108 balaustre in marmo bianco, è alta 6 m. ed occupa una superficie di 5.900 mq. Si sale al piano superiore per otto larghe e basse scalinate. Gli incensieri di bronzo, distribuiti fra i tre piani della terrazza sono traforati con i segni bucati degli Otto diagrammi del Taoismo.

Il Tempio è a forma di cono con tripla gronda di tegole blu, una più ridotta dell’altra verso la sommità sormontata da una palla dorata, creando così una sensazione di sporgersi dalla terra verso il cielo. Il Tempio è costruito completamente in legno, con una struttura composta di una serie di architravi e di listelli tutti fatti ad incastro senza usare neppure un chiodo. Il Tempio è sostenuto da 28 colonne, distribuite in tre cerchi: nel primo cerchio le 4 colonne centrali, le cosiddette Colonne del Pozzo del Drago, alte 18,2 m. ciascuna, tanto che occorrono ben 2 uomini per poterne abbracciare ogni tronco e rappresentano le 4 stagioni dell’anno; nel secondo cerchio le 12 colonne simboleggiano i 12 mesi dell’anno mentre le 12 colonne nel terzo cerchio indicano le 12 divisioni delle ore della giornata. L’insieme delle 24 colonne del secondo e terzo cerchio simbolizzano i 24 periodi climatici del calendario lunare e l’insieme delle 28 colonne di tutti i tre cerchi rappresentano le 28 stelle principali della Cina antica. Le 28 colonne insieme alle 8 colonne corte sopra le travi rappresentano le 36 stelle più brillanti del cielo. La nona colonna corta, situata sotto la sommità del centro della cupola, simboleggia l’intero universo dell’imperatore.

A nord del Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto, si trova una sala di forma rettangolare chiamata la Sala del Cielo Imperiale, la casa degli dei che serviva a conservare le tavolette sia del Dio del Cielo che degli antenati.  

La Cerimonia del Culto del Cielo - La cerimonia del Culto del Cielo è un rito molto importante, che si distingueva anche per la somma enorme dedicata alla sua preparazione. Sull’Altare Circolare venivano montate 7 tende di colore blu, in cui venivano messe tutte le tavolette sacre degli dei, divise per 7 gruppi. Davanti ad ogni gruppo di tavolette, venivano offerte: una pezza di stoffa di seta, un bue intero, una pecora intera, un maiale intero, frutta, liquore e i dolci di farina di grano. Un’orchestra imperiale composta da una sessantina dei suonatori con strumenti musicali tradizionali, fiancheggiava i due lati della via settentrionale prima di salire sulla scalinata dell’Altare. La musica che suonavano per la cerimonia del Culto del Cielo si chiamava la Musica Ereditaria dell’Armonia Perfetta, ed era una musica antichissima risalente all’epoca di Confucio.

Nel giorno della cerimonia, un quarto d’ora prima del sorgere del sole, l’imperatore entrava a piedi passando sotto l’arco sinistro del muro quadrato e da quello rotondo che circondavano l’altare.

L’orchestra imperiale cominciava a suonare la musica del Brano della Pace Iniziale, mentre l’imperatore saliva sulla terrazza media dell’altare per porgere il benvenuto alla tavoletta del Dio del Cielo e doveva accompagnarla al suo posto salendo sulla terrazza superiore dell’altare.

L’orchestra imperiale suonava il Brano della Pace Panoramica, quando l’imperatore si metteva in ginocchio davanti alla tavoletta del Dio del Cielo sostenendo l’incenso acceso innalzava le mani, sopra la testa per offrirlo al Dio del Cielo. Successivamente ripeteva gli stessi gesti davanti alle tavolette degli antenati e poi presentava le stoffe di seta come offerta.

Mentre l’imperatore si prostrava tre volte davanti alle tavolette, si uonava il Brano della Pace Longeva e si eseguiva la danza militare dello scudo, una danza che risale all’epoca della dinastia Zhou;

l’imperatore faceva il secondo rituale sulla lastra rotonda e leggeva ad alta voce il testo di auguri e ringraziamenti, inciso sul pezzo di bambù accompagnato dalla musica del Brano della Pace Migliore.  

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L’ultimo rituale si compiva con il Brano della Pace Duratura;

- L’imperatore entrava finalmente in comunione con il Dio del Cielo presentando le carni ed i liquori rituali agli dei. Quando le offerte venivano portate via, si suonava il Brano della Pace Illuminata;

- L’imperatore poi, salutava il Dio del Cielo facendo suonare il Brano della Pace Chiara; ripeteva il rito tre volte inginocchiandosi e prostrandosi 9 volte verso il Cielo mandando le offerte per farle bruciare nella fornace e facendo suonare il Brano della Pace Universale.

- L’imperatore usciva passando sotto l’arco sinistro della porta meridionale per vedere bruciare le offerte e poi sempre dall’arco sinistro attraverso il muro quadrato dell’Altare si dirigeva verso la Porta del Sud del Tempio del Cielo. Mentre l’imperatore saliva sulla portantina imperiale per tornare alla Città Proibita, la cerimonia si concludeva con l’ultimo Brano della Pace Protetta.

Altare Circolare - L’Altare Circolare è formato da una terrazza rotonda di tre piani di marmo bianco: il primo piano è la terrazza dell’uomo, il secondo la terrazza della terra e il terzo la terrazza del cielo. Questa struttura rappresentava la triade cosmica fra l’imperatore, la Terra e il Cielo.

Nell’antichità, il Cielo lo si considerava maschile e quindi i blocchi di marmo, i gradini e le balaustre dell’Altare Circolare si contano sempre in numeri maschili, cioè numeri dispari: 1, 3, 5, 7, 9, oppure i loro multipli. Proprio per queste caratteristiche si distingue l’architettura dell’Altare Circolare ed anche quella del Tempio del Cielo.

L’Altare Circolare è circondato da due mura di cinta: il muro interno è rotondo e quello esterno quadrato. Il muro rotondo sta a simbolizzare il cielo e quello quadrato la terra, in conformità dell’antica credenza cinese, secondo la quale il cielo sarebbe rotondo e la terra quadrata.  

Sulla piattaforma superiore si nota un fenomeno acustico molto interessante: al centro dell’ara del sacrificio si trova una lastra rotonda di pietra, che è ad una distanza equidistante dalle balaustre. Quando una persona parla in piedi sulla lastra rotonda centrale, le onde sonore della sua voce vengono disperse verso tutte le direzioni, e dopo aver rimbalzato contro le balaustre tornano indietro concentrandosi al punto di partenza, cioè verso chi parla sulla lastra rotonda. La voce in tal modo viene amplificata, e chi parla entra in una comunicazione perfetta.

Volta Celeste Imperiale - A nord dell’Altare Circolare, si trova la Volta Celeste Imperiale. Un padiglione circolare dal tetto conico ricoperto di tegole blu che sorge in cima ad una terrazza di marmo, alta 2m. circondato da una cinta di mura perfettamente rotonda. La Volta Celeste Imperiale si usava, in quanto Casa degli Dei, per conservare le tavolette sacre del Dio del Cielo e degli antenati dell’imperatore per otto generazioni, mentre le tavolette che rappresentavano gli Dei e fenomeni sopranaturali, venivano custodite nei due padiglioni laterali. Le tavolette conservate erano divise secondo l’antica filosofia politeista taoista basata sul concetto dello Ying e dello Yang. Le tavolette sacre venivano portate, in una portantina particolare di forma rotonda da 2 persone, all’Altare Circolare soltanto quando l’imperatore officiava la cerimonia dei sacrifici.

La Volta Celeste Imperiale è più conosciuta con un altro nome: il Muro dell’Eco perchè presenta una curiosa proprietà acustica: una persona può parlare con l’altra tramite il muro. Il muro circolare intorno al cortile della Volta Imperiale è alto 3,72 m. spesso 0,9 m. ed ha un diametro di 61,5 e un perimetro di 193,2 m. ed è fatto in modo perfetto e liscio senza nemmeno una fessura, per cui favorisce in particolar modo la trasmissione dell’onde sonore. Quando una persona parla o sussura contro il muro, la sua voce viene trasmessa lungo il muro circolare come se fosse un filo telefonico mentre un’altre persona che si trova nel punto opposto può sentire in modo chiaro la voce di chi parla.

Un altro fenomeno acustico interessante della Volta Celeste Imperiale sono Le Pietre del Triplo Eco. Le tre pietre sulla striscia centrale si trovano davanti alla scalinata della volta; se si emette un suono o si battono le mani sulla prima pietra se ne riceve un eco, doppio eco sulla seconda pietra e triplo eco sulla terza. Il segreto dei questo fenomeno è dovuto alla differente distanza che le onde sonore devono percorrere prima di infrangersi contro il muro, perciò le onde sonore che ritornano a intervalli diversi creano echi diversi.

Palazzo dell’Astinenza - Un palazzo quadrato che copre una superficie di circa 40.000 mq., si trova nella parte occidentale del Tempio del Cielo. Il Palazzo dell’Astinenza è circondato da due cinta di mura: uno esterno di mattone e uno interno, chiamato il muro purpureo, e da due fossati: uno esterno e uno interno per la massima sicurezza.

Le particolarità da notare: l’ingresso ufficiale sia del muro esterno che del muro interno si aprono verso est, invece che a sud, e il Palazzo è costruito con la stessa struttura interna delle altre sale imperiali però viene coperto da tegole di ceramica blu al posto di quelle in ceramica gialla. Tutto ciò è un segno speciale con il quale l’imperatore si umiliava davanti al Dio del Cielo.

Sotto la dinastia Ming, l’imperatore doveva restare nel Palazzo dell’Astinenza per 3 giorni, durante i quali non poteva mangiare né cipolla né aglio; non poteva bere né vino né grappa; non poteva avvicinarsi alle donne e nemmeno fare l’amore; non poteva fare nessuna attività di svago o trattare gli affari di stato prima della cerimonia, l’unica cosa che poteva fare era la doccia, anzi più docce faceva e meglio era, mentre sotto la dinastia dei Qing, nel 1731, l’imperatore Yongzheng fece costruire nella Città Proibita un altro Palazzo dell’Astinenza chiamato il Palazzo Interno dell’Astinenza. Da quel momento in poi, gli imperatori dei Qing rimanevano nel Palazzo Esterno dell’Astinenza del Tempio del Cielo solo 4 ore.