Hahoe
è un villaggio storico tradizionale della Corea del Sud, situato presso
la città di Andong. La sua architettura ha conservato i caratteri
storici del periodo Joseon.
I
turisti che si recano in Corea per la prima volta possono trovare
deludenti le città metropolitane del paese, dove il tocco della Corea
tradizionale è andato perduto nel caos della vita cittadina e degli
alti edifici.
Il
villaggio di Hahoe è il luogo giusto per coloro che desiderano
immergersi completamente nei veri colori della Corea. Il villaggio e i
suoi orgogliosi abitanti hanno conservato in un modo fantastico gli
edifici e i resti storici più importanti del periodo Joseon (dal XIV
secolo all’inizio del XX secolo).
Il nome
del villaggio, “Hahoe” significa “giro del fiume” e, infatti, il
vicino fiume Nakdong scorre attorno al villaggio in una forma ad
“S”. Il villaggio è uno dei luoghi più popolari in cui si portano
in visita presidenti stranieri e famiglie reali, fra cui la regina
Elisabetta II nel 1999.
Hahoe
deve la propria fama alle sue scuole confuciane e a illustri letterati
come Ryu Seongryong. I suoi pini, le montagne e le acque che lo
circondano l’hanno mantenuto intatto perfino durante il periodo della
colonizzazione giapponese. Nonostante il passare del tempo, le antiche
scuole e le vecchie case sono cambiate ben poco.
Il
villaggio è anche famoso per il rito sciamanico chiamato Byeolsin-gut
e per la sua danza delle maschere.
Quella
di Hahoe è la più antica danza delle maschere della Corea. Questo
spettacolo presenta vari personaggi tipici, come un aristocratico, un
monaco, una serva, uno schiavo e alcuni letterati.
Una
leggenda sulla Maschera Hahoe e su Huh lo scapolo - Un
giovane uomo chiamato Huh Doryong viveva ad Hahoe, un villaggio in
Corea.
Egli
ebbe una rivelazione durante il sonno: era il guardiano divino del suo
villaggio. La mattina seguente fece voto che si sarebbe dedicato
alla realizzazione di maschere.
Egli eseguì i suoi lavaggi rituali e sistemò delle funi per proibire
l’ingresso agli estranei in casa sua.
In quei
giorni, una giovane ragazza, che era follemente innamorata di Huh
Doryong ma che non riusciva a vederlo, volle sapere che cosa stesse
facendo. Così sbirciò da un buco della tenda di Huh Doryong. La sua
azione violò la regola divina di Huh doryon. Egli vomitò sangue e morì
all’istante. Cosi egli non poté finire il mento della maschera Imae,
il suo ultimo lavoro. Fino ad oggi, la maschera Imae, senza mento, è
stata tramandata di generazione in generazione.
La
gente del villaggio costruì un altare vicino al tempio del Dio locale.
Ogni anno molti sacrifici vennero offerti con l’intento di consolare
lo spirito di Huh Doryong. Tuttavia, nessuna traccia di quell’altare
è mai stata trovata.
Hahoe
Pyolshin-Gut T'al-nori - Hahoe Pyolshin-Gut T'al-nori è una
cerimonia di maschere che si fa nel villaggio di Hahoe Maeul e che
viene tramandata dalle classi povere dalla metà del XII secolo. Hahoe
Maeul, così come il villaggio di Pungsan Ryu, ha conservato al meglio
la vita e la cultura dei suoi antenati.
Il
villaggio folcloristico di Yangdong, situato a 16 chilometri a
nord-est della città di Gyeongju nella regione Gyeongsangbuk-do lungo
il fiume Hyeongsan, è un villaggio tradizionale che non è quasi
cambiato dai tempi del periodo Joseon.
L’intero
villaggio è stato designato come “Sito di importanti materiali del
folclore numero 189” da parte del governo coreano.
Risalente
al XV secolo, il villaggio fu fondato da Son So, dalla cui famiglia
nacque poi uno dei diciotto saggi della Corea, Yi Unjeok. Oggi mantiene
le sue antiche usanze popolari e le sue tradizioni aristocratiche (yangban),
con molti edifici di quell’epoca, conservati in modo eccellente. Si
dice che la forma del villaggio, che si stende sulle colline fra una
densa vegetazione, segua quella di un ideogramma di buon auspicio.
Nel
1993 il villaggio è stato visitato dal principe Carlo d’Inghilterra.
Nel
gennaio 2002 il villaggio Yangdong è stato incluso nella lista dei
candidati ai luoghi “Patrimonio mondiale” dell'UNESCO.