Mtskheta
è una delle più antiche città della Georgia; si trova nella provincia
di Kartli, nella regione di Mtskheta-Mtianeti, vicino a Tbilisi.
La
città prende il nome da Mtskhetos, il figlio di Kartlos,
primogenitore leggendario del popolo georgiano.
La città fu la capitale del regno di
Georgia fra il III secolo a.C. e il V secolo d.C. Qui i georgiani si
convertirono al Cristianesimo nel 317 e Mtskheta rimane la città in cui
ha sede
la Chiesa
ortodossa e apostolica georgiana.
A Mtskheta si trovano numerosissimi
edifici molto antichi, entrati a far parte nel 1994 dell'elenco dei
Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Fra questi edifici vale la pena
ricordare: la Cattedrale (dell'XI secolo), il Monastero di Jvari (VI
secolo),
la Fortezza
di Armaztsikhe (III secolo a.C.), l'acropoli (con costruzioni del I
millennio a.C.), oltre ad altri edifici di culto di quasi 2.000 anni fa.
Oggi
essa non rappresenta più la capitale del paese, ma mantiene tuttavia il
nome di capitale spirituale ed ospita le due più grandi chiese della
Georgia, Svetitskhoveli e Jvari.
Il
monastero di Jvari si trova sulla cima del monte, nel luogo dove la
missionaria Santa Nino eresse da sè una croce ("Jvari" in
georgiano) nel IV secolo, per contrassegnare l'ingresso del
cristianesimo in Georgia. Dopo due secoli, questo monastero fu
ricostruito nello stesso luogo.
Svetitskhoveli
è la cattedrale principale della Georgia, usata per secoli per
incoronazioni e funerali di monarchi georgiani. Più esattamente, essa
è considerata uno dei luoghi più sacri in Georgia poiché si crede che
vi fu sepolta
la Tunica
di Cristo, portata in Georgia nel I sec. dall’ebreo di Mtskheta dal
nome di Elias.
La
storia dice che per la via di ritorno a Mtskheta, sua sorella Sidonia
uscì per incontrarlo e alla vista della Tunica sacra fu così presa
dall’emozione che la strinse nelle braccia e morì nello stato
d’estasi religiosa. Visto che era impossibile strappargliela dalle
mani,
la Tunica
fu sepolta con lei vicino alla confluenza dei due fiumi dove ora si
trova la cattedrale del XI secolo.
Il
monastero di Shio-Mgvime
(“la grotta di Shio”) fu fondato da uno dei Padri siriaci del VI
secolo che ci visse in una grotta oscura come un eremita per venti anni,
pregando e dedicandosi al Dio.
Il
monastero di Samtavro,
piccola chiesa del IV secolo, indica il posto dove visse e predicò
Santa Nino, mentre un edificio più grande, risalente al XI secolo
contiene le tombe dei suoi contemporanei, primi monarchi cristiani della
Georgia, il re Mirian e la regina Nana.
|