Il
castello di
Himeji
è una delle attrazioni più conosciute e più visitate
del
Giappone ed è anche il meglio conservato e il più interessante dal
punto di vista architettonico fra i pochi castelli medioevali giapponesi
che sono giunti integri fino a noi. Conosciuto anche come "Castello
dell
'
Airone Bianco" (Shirasagi-jo), per la somiglianza della mappa delle
mura di cinta con l
'
immagine di un airone che spicca il volo, il castello di
Himeji
sorge su un
'
altura dominante l
'
omonima città nella prefettura di Hyogo a circa 50 chilometri ad ovest
di
Osaka
.
E
'
uno dei pochi castelli giapponesi a non aver subito architettonicamente
influenze occidentali o cinesi; è per tutto un prodotto della cultura e
dell
'
ingegno giapponese.
Himeji è un eccellente esempio del prototipo castello giapponese,
contiene molte delle caratteristiche difensive ed architettoniche
tipiche dei castelli giapponesi.
Uno degli elementi difensivi
più importanti di Himeji, e forse il più famoso, è il labirinto, con
i suoi intricati percorsi che conducono al mastio principale.
Cancelli, mura di cinta e mura esterne erano strutturate in modo da
formare un percorso obbligato a spirale intorno al castello. Ciò
permetteva di controllare gli intrusi e sparare dal mastio durante
l’intero percorso. Tuttavia, Himeji non fu mai attaccato e il sistema
non fu mai sperimentato.

Storia
- Nel luogo dove oggi sorge il
castello, nella prima metà del XIV secolo - precisamente nel 1346 -
Akamatsu Sadanori costruì una fortificazione per combattere i locali
Shogun. Quando la zona passò sotto il controllo imperiale, nel 1577, la
fortificazione venne gestita da Hideyoshi Toyotomi che cominciò la
costruzione di un castello con una torre principale di tre piani.
Nel 1601 avvenne la famosa
battaglia di Seikagahara tra Hideyoshi Toyotomi e Ieyasu Tokugawa per il
controllo dell'
intero paese. La vittoria arrise a Tokugawa e Toyotomi dovette
abbandonare il castello di Himeji che venne affidato ad uno dei più
valenti generali di Tokugawa: Ikeda Terumasa.
Terumasa rendendosi conto del
grande valore strategico del castello, iniziò i lavori di ampliamento
che durarono fino al 1609.
A seguito di questi lavori, il castello di Himeji assunse il suo aspetto
definitivo che ancora oggi si può ammirare. Il complesso poteva ora
rivaleggiare con i grandi castelli di Osaka e di Edo.
Con la fine del sistema
feudale, nel 1871, il castello di Himeji venne abbandonato e poi venduto
all
'
asta per la cifra di appena 24 yen.
Nel 1879 il complesso passò sotto il controllo del Ministero della
Guerra.
Con l
'
arrivo del XX secolo il castello ebbe una rinascita, almeno come
patrimonio storico del Giappone; cominciarono i lavori di restauro e di
consolidamento. Nel 1931 venne designato il complesso tesoro nazionale e
l
'
UNESCO, nel 1993, lo inserì nella lista dei monumenti patrimonio dell
'
umanità.
Il castello di Himeji non
venne mai coinvolto in battaglie e anche durante i bombardamenti
americani della seconda guerra mondiale subì solo lievi danni. Questo
ci permette di ammirare il castello nella sua forma integra, così come
era stato costruito nei primi anni del '
600.

L'arrivo
nell'arcipelago giapponese dei primi europei, nel 1542, durante il
periodo di Sengoku, ossia dei Regni Combattenti, non tardò a mostrare
le conseguenze sull'architettura, nella quale era già manifesta la
tendenza a ricorrere all'uso di fortificazioni a causa delle guerre. Da
allora, aumentò lo spessore delle mura, i fossati divennero più
profondi e le torri più alte. Vennero costruiti edifici a più piani,
in legno, con rinforzi sugli angoli, grandi basamenti di muratura a
spalti e pareti massicce.
Queste
caratteristiche in opere di grandi dimensioni divennero sempre più
evidenti durante la guerra civile che portò al potere Tokugawa Ieyasu.
Questa nuova dinastia di shogun governò il Giappone dal 1603 al 1868. I
sistemi architettonici così robusti, ma all'apparenza poco massicci,
sono la risposta alla comparsa, in quelle guerre, dell'artiglieria, che
aveva stimolato la ricerca di una maggior capacità difensiva attraverso
l'inespugnabilità delle mura di cinta. Tuttavia, questa complessità
architettonica non aveva significato l'abbandono del gusto per
l'eleganza e la raffinatezza estetica.
L'edificio di quest'epoca si
presenta come una struttura di legno con uno zoccolo in pietra, molto
simile a quella che imperava nel continente europeo durante il Medioevo
e più alta e agile di quella di tipo cinese. La mancanza di una cultura
e di una tradizione castellana, oltre alla progressiva pacificazione
alla quale andò incontro il Paese, determinò la successiva evoluzione
stilistica. In questo modo, la funzionalità di questa architettura
militare venne lentamente sostituita da una monumentalità sempre più
simile a quella cinese, con tetti marcatamente ricurvi e il largo
impiego del legno. La ricercata solidità iniziale si ridusse alle linee
pesanti dei cornicioni, ai frontoni dei tetti e alle massicce pareti in
pietra degli zoccoli.
L'esempio
più caratteristico in cui si trovano riuniti tutti questi elementi è
il castello di Himeji-jo, che fra i tanti soprannomi ha quello di
"Castello dell'Airone Bianco", per il colore delle mura e
perché il suo torrione ricorda il ciuffo di piume che adorna la testa
di questi uccelli.
Himeji-jo, nucleo del dominio
feudale degli shogun Tokugawa, durato quasi 270 anni, venne costruito in
prossimità di un importante centro di comunicazioni come parte della
rete di fortificazioni disseminate su tutto il territorio, con il fine
di rafforzare l'autorità centrale.
Il
Castello, vero e proprio archetipo di queste strutture del XVII secolo
sia per quel che riguarda la sua concezione sia per la disposizione dei
suoi sistemi difensivi, conta in tutto ben 83 edifici.
Del
primo fortino, costruito da Toyotomi Hideyoshi alla fine del XVI secolo
su un precedente palazzo del XIV secolo e distrutto da Ikeda Terumas,
governatore della regione dal 1600, non restano ormai che la porta
orientale e una parte del secondo muro di cinta. L'aspetto attuale si
deve alla successiva ricostruzione, fra il 1601 e il 1609.
Una
parte delle mura occidentali fu modificata da Honda Tadamasa nel 1617 su
progetto di Nishino-Maru, con lo scopo di trasformare il palazzo nella
residenza della sua sposa, figlia dello shogun Tokugawa Ieyasu. Lo
stesso architetto, poco dopo, costruì le torri.
Come già
detto, il Castello di Himeji-jo rappresenta una struttura difensiva
ideata per essere inespugnabile. È formato da mura di cinta
concentriche, da una serie di fossati e da un labirinto di muraglie
intorno al corpo principale (Tenshu-gun), oltre che da posti di vedetta,
torrette, bastioni e dalle stanze per i guerrieri samurai, il tutto
concepito secondo uno schema che ricorda i castelli medievali europei.
E' costituito da quattro torri di cui una è la torre principale e tre,
le più piccole, sono quelle secondarie. La torre principale è
collegata a quelle minori tramite dei corridoi. Nel complesso del
castello ci sono inoltre 30 torrette, alcune delle quali comunicanti tra
di loro, che avevano la funzione di punti di osservazione e di
spostamento veloce e sicuro delle truppe. Altro edificio interessante
all
'
interno del castello è l
'
Harakiri-Maru dove i samurai andavano per praticarvi il suicidio.
Il Daitenshukaku è composto
da sette piani anche se dall'esterno sembra che ce siano cinque, mentre
le torri più piccole sono di cinque piani (tre per chi guarda
dall'esterno).
La torre centrale poggia su un
basamento di pietra, è alto circa 50 metri ed è rafforzato da due
colonne di legno che corrono dal basamento fino all'ultimo piano.
Tutt'intorno,
diversi fortini a quattro e cinque piani, uniti fra loro da stretti
passaggi con torrioni, formano un complesso di straordinario impatto
visivo. Al grande torrione, chiamato Dai-Tenshu, la seconda costruzione
in legno al mondo per grandezza, si accede attraverso un passaggio
coperto. È questo il torrione che, con il suo pennacchio, ha suggerito
per il castello dalle mura bianche di gesso l'immagine dell'airone
(Shirasagi-jo). Il torrione del Castello di Himeji-jo è la più
impressionante fra le residenze fortificate del XVI secolo e degli inizi
del XVII secolo. Alto, solido e robusto, rappresenta il frutto di un
sapiente superamento dell'architettura cinese alla quale si ispira, in
quanto, pur sviluppandosi su diversi piani sovrapposti, conserva al
tempo stesso le tettoie ricurve e i tipici frontoni orientali. Sono,
inoltre, molto caratteristiche le finestre con grate formate da piccole
colonne, con o senza capitelli, e le feritoie aperte nei paramenti.
Himeji-jo
è caratterizzato dall'essenzialità delle linee che uniscono l'eleganza
con la solidità. In questo modo, sull'immensa mole in pietra delle mura
e dello zoccolo svetta la sagoma bianca dei bastioni e spiccano i tetti
dalle gronde ricurve che marcano la separazione fra i piani.
L'ubicazione della fortezza, sulla cima della collina, visibile da un
qualunque punto della città, enfatizza le linee del suo profilo e la
prestanza delle strutture. Con la fine dello shogunato e con il ritorno
della dinastia Meiji nel 1868, il nuovo governo sistemò a Himeji-jo un
quartier generale. Una zona delle mura occidentali e le stanze dei
samurai furono di nuovo trasformate. Tuttavia, diversamente dagli altri
castelli giapponesi, Himeji-jo ha mantenuto in larga misura la sua forma
originaria, grazie all'intervento dell'ufficiale dell'esercito che ne
impose la conservazione.
L'intero complesso, dalle misure di 140 per
125 metri, sorge su due colline e, come abbiamo detto, comprendeva,
oltre alle torri, una serie di costruzioni adibite all'immagazzinamento
di viveri o di armi.
Nel
1945, la base militare e altre costruzioni annesse vennero nuovamente
modificate per divenire edifici pubblici.
Il resto rimase intatto, così come il giardino, con l'aspetto che
presentava nel XVII secolo.
Nel 1929
Himeji-jo era stato dichiarato monumento storico. Le principali opere di
conservazione, di grande qualità, furono realizzate fra il 1934 e il
1964, in
seguito al conferimento della denominazione di Tesoro Nazionale, nel
1931. Proprio grazie ai ripetuti restauri nel corso dei secoli, le parti
maestre del Castello si sono mantenute in buono stato. Circondato da un
magnifico scenario naturale, Himeji-jo, una struttura architettonica in
legno e pietra di grande complessità, può essere considerato anche un
capolavoro di edilizia, eccezionale per la sua solidità e per la
raffinata tecnica di carpenteria. Il Castello, che presenta ancora
l'aspetto originario del XVII secolo, è un simbolo del governo feudale
che resse il Giappone fino all'instaurazione della dinastia Meiji, nel
1868.
