Hiraizumi - Templi, giardini e siti archeologici del  Buddhismo
Giappone

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2011

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Questa zona anticamente era abitata dal popolo degli Emishi, una civiltà differente da quella giapponese che fu sottomessa solo dopo una serie di battaglie, tra i secoli VIII e IX, culminanti in quella che viene definita la guerra dei 38 anni, che portò alla sottomissione della regione, da parte dell'esercito giapponese comandato da Sakanue-no Tamuramaro, di cui rimane vestigia nel piccolo santuario di Takkoku-no-Iwaya Bishamon-do. 

Soltanto alcune tribù di irriducibili Emishi si spostarono nell'estremo nord continuando ad avere una certa autonomia ed altri andarono nell'isola di Hokkaido abitata dagli Ainu, popolo linguisticamente e antropologicamente affine a questi.

Una delle famiglie che la corte giapponese mise a governare su questi luoghi fu quella dei Fujiwara, che qua col loro ramo di Oshu posero la loro roccaforte ad Hiraizumi.

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Nel 1100 Fujiawara no Kiyohira cercò un'autonomia per la zona, che era ricca di oro e di ambra, ed è a questo periodo che si data, infatti la fioritura della città che si dice quasi rivaleggiasse con Kyoto.

Le sorti Hiraizumi, però sono state strettamente legate alla fortuna di questo ramo della nobile famiglia, infatti il nipote di Kiyohira, Fujiwara no Hidehira diciamo che sbagliò mosse politiche, e si trovò contro Minamoto Yoritomo che era diventato nel frattempo il primo shogun, vincitore della guerra dei Taira, il quale non gradì che Hiraizumi avesse ospitato suo fratello Yoshitsune che si era posto ostilmente contro di lui e così dopo un assedio, fece radere al suolo la città, risparmiando pochi punti sacri che ancora oggi si possono fortunatamente ammirare, in quello che è stato poi graziato dagli incendi e dai terremoti.

Tempio di Chuson-ji - Situato nel mezzo di una fitta foresta, questo tempio è stato fondato dalla famiglia Fujiwara nell’850. All’epoca il tempio contava una quarantina di edifici, ma la maggior parte d’essi è stata successivamente distrutta da guerre e incendi. Il Konjikido e il Kyozo sono testimonianze della gloria del passato. 

Il Konjikido, o Padiglione d’oro, deve il suo nome al fatto che l’edificio, un tempo, era ricoperto di foglie d’oro. Nella sala interna (Naijin) ci sono tre altari. I resti di tre grandi capi della famiglia Fujiwara, Kiyohira, Motohira e Hidehira, riposano sull’altare centrale. Il Kyozo, o padiglione dei sutra, è stato costruito nel 1122 per ospitare i sutra buddisti, i quali, però, sono oggi conservati in un altro edificio, il Sanzoko.

Tempio di Motsu-ji - Questo tempio fu fondato nell’850 ed è famoso per il suo giardino, uno dei pochi esempi di stile Jodo o Terra Pura, il "paradiso" della visione buddista.

Takkoku-no-Iwaya - Sulla strada diretta alle gole Gembikei, c’è una grotta che ospita un tempio risalente al IX secolo dedicato alla divinità della guerra. Nei pressi della grotta, si trova un’enorme roccia che forma una ripida scarpata e sulla quale si può ammirare un’incisione raffigurante il Buddha Dainichi-Nyorai. L’immagine è stata scolpita alla fine dell’XI secolo.