Questa
zona anticamente era abitata dal popolo degli Emishi, una civiltà
differente da quella giapponese che fu sottomessa solo dopo una serie di
battaglie, tra i secoli VIII e IX, culminanti in quella che viene
definita la guerra dei 38 anni, che portò alla sottomissione della
regione, da parte dell'esercito giapponese comandato da Sakanue-no
Tamuramaro, di cui rimane vestigia nel piccolo santuario di
Takkoku-no-Iwaya Bishamon-do.
Soltanto
alcune tribù di irriducibili Emishi si spostarono nell'estremo nord
continuando ad avere una certa autonomia ed altri andarono nell'isola di
Hokkaido abitata dagli Ainu, popolo linguisticamente e
antropologicamente affine a questi.
Una
delle famiglie che la corte giapponese mise a governare su questi luoghi
fu quella dei Fujiwara, che qua col loro ramo di Oshu posero la loro
roccaforte ad Hiraizumi.


Nel
1100 Fujiawara no Kiyohira cercò un'autonomia per la zona, che era
ricca di oro e di ambra, ed è a questo periodo che si data, infatti la
fioritura della città che si dice quasi rivaleggiasse con Kyoto.
Le
sorti Hiraizumi, però sono state strettamente legate alla fortuna di
questo ramo della nobile famiglia, infatti il nipote di Kiyohira,
Fujiwara no Hidehira diciamo che sbagliò mosse politiche, e si trovò
contro Minamoto Yoritomo che era diventato nel frattempo il primo
shogun, vincitore della guerra dei Taira, il quale non gradì che
Hiraizumi avesse ospitato suo fratello Yoshitsune che si era posto
ostilmente contro di lui e così dopo un assedio, fece radere al suolo
la città, risparmiando pochi punti sacri che ancora oggi si possono
fortunatamente ammirare, in quello che è stato poi graziato dagli
incendi e dai terremoti.
Tempio
di Chuson-ji - Situato nel mezzo di una fitta foresta, questo tempio
è stato fondato dalla famiglia Fujiwara nell’850. All’epoca il
tempio contava una quarantina di edifici, ma la maggior parte d’essi
è stata successivamente distrutta da guerre e incendi. Il Konjikido e
il Kyozo sono testimonianze della gloria del passato.
Il
Konjikido, o Padiglione d’oro, deve il suo nome al fatto che
l’edificio, un tempo, era ricoperto di foglie d’oro. Nella sala
interna (Naijin) ci sono tre altari. I resti di tre grandi capi della
famiglia Fujiwara, Kiyohira, Motohira e Hidehira, riposano sull’altare
centrale. Il Kyozo, o padiglione dei sutra, è stato costruito nel 1122
per ospitare i sutra buddisti, i quali, però, sono oggi conservati in
un altro edificio, il Sanzoko.

Tempio
di Motsu-ji - Questo tempio fu fondato nell’850 ed è famoso per
il suo giardino, uno dei pochi esempi di stile Jodo o Terra Pura, il
"paradiso" della visione buddista.
Takkoku-no-Iwaya
- Sulla strada diretta alle gole Gembikei, c’è una grotta che
ospita un tempio risalente al IX secolo dedicato alla divinità della
guerra. Nei pressi della grotta, si trova un’enorme roccia che forma
una ripida scarpata e sulla quale si può ammirare un’incisione
raffigurante il Buddha Dainichi-Nyorai. L’immagine è stata scolpita
alla fine dell’XI secolo.
