La tomba di Humayun è un
complesso di edifici che si trova a Nuova Delhi, in India, costruito
nello stile architettonico tipico dell'impero Mughal. Qui si trova la
tomba dell'imperatore Humayun, oltre a numerose altre sepolture. Nel
1993 questo sito è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità
dell'UNESCO, in quanto primo esempio di architettura mughal in India, la
stessa che avrebbe poi creato il mausoleo del Taj Mahal ad Agra.
Uno
dei primi splendidi esempi dell’architettura Mughal, la tomba di
Humayun fu costruita nel magnifico e memorabile stile Persiano dalla
principessa mussulmana Haji, vedova di Humayun. L
'architetto dell'opera fu un certo Sayyed Muhammad ibn Mirak
Ghiyathuddin, fatto venire da Herat insieme al padre Mirak
Ghiyathuddin. I lavori si conclusero dopo 8 anni, nel 1570.
La
magnifica struttura è costituita da arenaria rossa e marmo bianco, è
uno degli esempi di “tomba giardino” ed é precursore delle stesso
Taj mahal ad Agra. Le sue proporzionate cupole di raffinata eleganza
sono caratteristiche dell’architettura Mughal. La costruzione della
Tomba di Humayun iniziò nel 1556 e fu completata nel 1569.
All’interno dello spazioso giardino si incontrano le tombe delle mogli
di Humayun e quelle più piccole di alcuni Mughals che vi trovarono
sepoltura più tardi nel 1857. Qui l’ultimo imperatore Mughal, Bahadur
shah Zafar vi trovò rifugio prima di essere catturato dai Britannici.
Nel 2003 sono stati portati a
termine i lavori di restauro, grazie ai quali sono stati ripristinati
(fra le altre cose) i corsi d'acqua nei giardini che si trovano fra i
vari edifici del complesso. I fondi per questi restauri vennero donati
da Karim Aga Khan IV all'India.

Humayun
significa felice:
il nome del principe moghul, primogenito dell'imperatore Babur nato
il 6 Marzo del 1508, poco rifletté l'infanzia del ragazzo, ma in cambio
fu lui stesso a far sì che in seguito, la sua breve vita da
imperatore fosse come un continuo ed eccentrico happening,
una festa durante la quale
la Ragion
di Stato venne applicata con moderazione, bonarietà e solo in casi
eccezionali, finché ciò probabilmente gli costò la perdita
dell'impero e l'esilio.
Recupererà
il trono, sottrattogli da Sher Shah o
Sher Khan, come
l'infida
tigre
immortalata da Kipling ne Il libro della
giungla,
molti anni dopo e solo alla morte di questi. Morirà
anch'egli subito dopo ancora giovane, lasciando l'impero al
giovanissimo figlio Akbar, che sarà Akbar
il Grande.
Il
principe Humayun fu sottoposto dal padre sin dalla più tenera infanzia
ad un programma di studi spaventosamente vasto, duro e guidato a suon di
bastonate: a sette anni doveva già, per esempio, essere in grado di
dominare il calcolo integrale o partecipare a lunghissime riunioni di
governo durante le quali veniva severamente redarguito o deriso se le
opinioni a lui richieste non soddisfacevano le aspettative paterne.
Contemporaneamente, come primogenito dell'imperatore, il ragazzo veniva
coperto di vizi ed indulgenza, rimpinzato di leccornie e di attenzioni
nell'Harem paterno.
Diventò
oppiomane dall'età di 17 anni e forse prima, ingollando quotidianamente
circa 24 palline d'oppio grandi come acini d'uva, preparate e decorate
accuratamente come si trattasse di dolciumi, e accompagnate da grandi
quantità di alcolici. Il ragazzo ad ogni modo crebbe dotato di una
brillante intelligenza e di grandissima cultura ma, al contrario
del padre, era superstiziosissimo e una volta salito al trono arruolò a
corte un imponente squadrone di addetti quotidianamente
incaricati delle previsioni: 37 specialisti dell'interrogazione
delle stelle, 18 della lettura della mano, 6 dell'osservazione della
sfera di cristallo, 24 esperti dell'interpretazione dei sogni e altri 30
senz'altra qualifica oltre a quella di esperti
di futuro.
Ascese
al trono nel 1530 all'età di 22 anni riorganizzando immediatamente
lo Stato secondo i principi di una mistica progredita: il
ministero della Terra si occupò dell'agricoltura fino all'architettura;
quello dell'Acqua, dei canali ma anche dei depositi
del
vino; quello del Fuoco, ovviamente di esercito e armi; e tutto il resto,
dalla giustizia alle scuderie, fu affidato al Ministero dell'Aria.
L'imperatore si vestiva e si comportava alle udienze a seconda
del
mito
relazionato al pianeta
del
giorno: di Martedì vestiva di rosso e affrontava il governo dal trono
della Vendetta e della Collera, impersonando Marte.
L'eccentrico
ma pacifico Humayun aveva seguito le raccomandazioni paterne e non aveva
tentato di liberarsi degli altri 3 fratelli i quali,
sorprendentemente, altrettanto fecero con lui, accontentandosi in
principio di governare le zone affidate loro a suo tempo dal
padre Babur.
Il sogno di Humayun infatti volgeva verso l'immortalità
conquistata attraverso la tolleranza e la cultura, piuttosto che con le
armi e il potere. Così svuotò rapidamente le casse dello
Stato riversando una fortuna nella costruzione di una città che doveva
diventare, secondo i suoi piani, punto d'incontro di pensatori e artisti
perseguitati
del
mondo intero, senza distinzioni di religione, scuola o pensiero.
Giunsero inviti anche nei paesi allora dominati dalla Santa
Inquisizione.


La
prima pietra fu posata nel 1533 e il luogo, Din
Panah, è oggi parte di Delhi ma, nonostante tutti i
pronostici, le previsioni e gli oroscopi, la costruzione fu costellata
da continui incidenti, crolli e disguidi.
Nel
frattempo, dal 1510, i Portoghesi si erano installati a Goa nei
territori che facevano parte del regno del Sultano
Bahadur. Quando
Humayun salì al trono e lo stile
del
suo regno divenne noto, il Sultano strinse con gli Europei, coi quali
aveva intrecciato poco convinte ma continue scaramucce, un doppio patto
di armistizio e di commercio. Si dedicò dunque a sottrarre piazzaforti
moghul al distratto imperatore, depredandone sistematicamente i
caravanserragli e cedendone le preziosissime mercanzie ai
Portoghesi a cambio di fucili e schiavi africani.
Nel
1535 Humayun fu costretto dalla situazione a marciare contro il Sultano
e riconquistò facilmente le fortezze perdute, da Champaner a Mandu.
Ma
nella parte orientale dell'impero e con l'armata moghul impegnata
altrove, un uomo colse l'occasione tanto attesa:
Sher Khan, di origine afghana e nominato da Babur
governatore del Bihar. Gli
scontri ebbero inizio nel 1537 e per il Maggio del 1540,
l'impero di Humayun era perduto. Solo la morte di Sher Khan e il declino
dell'impero sotto i suoi successori posero fine ai lunghi anni di
peregrinazioni
del
sovrano che poté finalmente rivendicare con l'aiuto dei Persiani il suo
impero. Il 23 Luglio del 1555 poté rimettere piede a
Delhi
e sedersi nuovamente sul trono che era stato
del
padre Babur. Tuttavia i suoi giorni erano contati: morì il 22
Febbraio dell'anno seguente cadendo accidentalmente dalla scala della
sua biblioteca.

I
giardini sono in perfetta tradizione araba e sicuramente in tal senso i
meglio conservati tra quelli che abbiamo visto in India, e una sosta qui
dal caldo della città sarebbe l'ideale; inoltre nei pressi della tomba
c'è il Serraglio Arabo con i resti della Moschea e della Tomba
dell'Afsarwala che consiglio assolutamente di visitare.
Risalente
alla metà del XVI secolo, questo mausoleo è uno splendido esempio
delle prime fasi dell'architettura moghul. Il mausoleo si innalza su una piattaforma in
arenaria rossa, caratteristica che verrà ripetuta nelle tombe moghul di
epoca successiva. Le pareti della piattaforma sono segnate da archi che
si aprono in piccole celle. L'edificio principale presenta alti portali ad arco ed è sormontato da
una cupola a bulbo, alta
38 metri, uno dei primi esempi in India di cupola realizzata come un'intera calotta emisferica. Le decorazioni in marmo bianco, come la
cupola, creano straordinari giochi decorativi sul gres rosso della
struttura e sono tipiche dello stile islamico in India. Ogni membro
della dinastia Moghul fece erigere, in mezzo a giardini chiusi da porte
monumentali, uno splendido palazzo che, vivente il sovrano, serviva da
residenza per la corte e, dopo la sua morte, veniva trasformato in
mausoleo.
All'interno la sala centrale, di forma ottagonale, contiene la pietra
tombale di Humayun ma, come nel Taj Mahal, la sepoltura si trova al
livello del piano inferiore. Agli angoli della sala principale ciascuna
delle quattro camere racchiude altre tombe di importanti personaggi
moghul. Gli elementi utilizzati in questo mausoleo saranno poi portati a
perfezione nel Taj Mahal.
