Tabriz è
la più grande città dell'Iran nord-occidentale, con una popolazione di
quasi 1.400.000 abitanti. È il capoluogo della regione
dell'Azarbaijan orientale e della provincia di Tabriz.
Non ci
sono fonti storiche certe circa la fondazione della città. La maggior
parte di esse la collocano nell'era sasanide, mentre altre affermano che i
primi insediamenti risalgano ancora indietro nella storia.
Dopo
l'occupazione turca selgiuchide della Persia, Tabriz divenne capitale
dell'Impero ilkhanide dal 1270 al 1305, della dinastia degli Ak Koyunlu
dal 1469 al 1502 e dei Safavidi dal 1502 al 1548. Inoltre fu occupata
dall'Impero ottomano e dai russi.
La storia
dei Medi (Mada) parla della conquista degli Assiri nel VIII secolo a.C.
della città di Tarmakisa (Tauri o Tauris), corrispondente a Tabriz
odierna.
Tabriz
soffrì molto per le guerre contro i Turchi e per i conflitti con i Russi,
in particolare nel XX secolo, e fu varie volte occupata dalle truppe
straniere. I terremoti devastatori non la hanno neppure risparmiata.
Tabriz fu il centro della "Rivoluzione Costituzionale" del 1908.
A
testimonianza della storia secolare della città è rimasto ben poco,
tuttavia Tabriz conserva alcuni luoghi ed edifici antichi di indubbio
fascino ed interesse. Fra questi ricordiamo la Moschea di Kabud o Moschea
blu, la Moschea Jamed o Moschea del Venerdì e il Gran Bazar.
Il Bazar
di Tabriz è fin dall'antichità uno dei principali luoghi di
commercio del Medio Oriente, situato lungo la storica Via della
seta, ed il più grande bazar coperto al mondo.
Secondo
gli storici la costruzione di questo mercato iniziò circa 1000 anni fa,
ma buona parte dell'attuale struttura risale al XV secolo.
L'attività
principale all'interno del bazar è la manifattura dei tappeti, ma è
rinomato anche per la lavorazione degli argenti e dei gioielli.
Il
complesso del bazar storico di Tabriz è stato uno dei luoghi
internazionali più importanti per gli scambi commerciali e culturali,
grazie ai secolari collegamenti e rotte commerciali tra est e ovest e a
una saggia politica di sovvenzioni ed esenzioni fiscali.
Il
Bazaar è testimone di uno dei complessi socio-culturali e commerciali
più completi tra i bazar. Si è sviluppato nel corso dei secoli in un
eccezionale complesso fisico, economico, sociale, politico e religioso, in
cui strutture architettoniche specializzate, funzioni, professioni e
persone di culture diverse sono integrate in un ambiente di vita unico. Il
ruolo duraturo del Tabriz Bazaar si riflette nella disposizione del suo
tessuto e negli edifici e spazi architettonici altamente diversificati e
reciprocamente integrati, che sono stati un prototipo per la
pianificazione urbana persiana.
Le
origini del Bazaar rimangono incerte, anche se alcuni suggeriscono che
risalga al XIII secolo, quando la città era la capitale della dinastia
Ilkhanate. Nel corso della sua storia, molti viaggiatori famosi, tra
cui Marco Polo, Ibn Battuta, Yaqut al-Hamawi, Gaspare
Drouville, Jean Chardine Hamdallah Mostofi, hanno visitato il
bazar e ne hanno elogiato lo splendore. I loro resoconti forniscono
preziose informazioni sullo sviluppo di Tabriz Bazaar dal X secolo d.C.
Situato
nel centro della città è suddiviso in strade, molte dedicate a
particolari categorie di prodotto. Tra queste Amir Bazaar (per
oro e gioielli), Mozzafarieh (tappeti tessuti a mano, ordinati
per dimensione e tipo di nodo), Bashmakhchi
Bazaar (scarpe), Kiz Basdi Bazaar e Rahli
Bazaar (altri prodotti).
Inizialmente,
il bazar di Tabriz è nato come un piccolo mercato, ma è cresciuto
gradualmente in dimensioni e importanza nel tempo. Tuttavia, fu durante
l'era safavide nel XVI secolo che il bazar sbocciò veramente in un
importante centro commerciale per la seta, le spezie e una vasta gamma di
merci. Questa prosperità continuò sotto i successivi governanti, con il
bazar che subì numerosi rinnovamenti e ampliamenti nel corso dei secoli.
Tuttavia,
la trasformazione più significativa avvenne durante l'era Qajar nel XIX
secolo, quando furono erette molte delle attuali strutture del bazar.
Questi includevano le imponenti cupole e archi in mattoni che ancora oggi
adornano il bazar e che sono una testimonianza dell'abilità degli
architetti e dei costruttori iraniani dell'epoca. Nonostante i numerosi
cambiamenti che il bazar ha subito, rimane un fiorente centro commerciale
e un amato punto di riferimento culturale a Tabriz, attirando visitatori
da vicino e da lontano.
Il
Bazar di Tabriz copre un'area di oltre 1 chilometro quadrato e comprende
una rete di passaggi coperti interconnessi con più di 7000 negozi, 24
caravanserragli e 28 moschee. Il bazar è organizzato in diverse
sezioni, ciascuna specializzata in diversi tipi di merci, come tappeti,
tessuti, gioielli e spezie.
L'architettura
del bazar è una testimonianza dell'abilità e dell'ingegnosità dei suoi
costruttori. Le cupole e gli archi in mattoni che adornano i soffitti del
bazar non sono solo esteticamente impressionanti, ma hanno anche uno scopo
pratico, fornendo ventilazione e illuminazione naturali. Il bazar presenta
anche una serie di caravanserragli storici, o locande per viaggiatori, che
fornivano alloggio e deposito per i commercianti e le loro merci.
L'UNESCO
riconosce l'eccezionale valore universale del Bazar di Tabriz e lo ha
aggiunto alla sua lista del Patrimonio Mondiale nel 2010 per garantirne la
protezione e la conservazione per le generazioni future. Ecco alcuni dei
motivi per cui:
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Il bazar è un esempio eccezionale di un sistema commerciale e culturale
tradizionale che ha mantenuto la sua continuità nel corso dei secoli e si
è adattato alle mutevoli condizioni.
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Il bazar è un'eccezionale testimonianza dello sviluppo dell'architettura
e dell'urbanistica persiana.
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Il complesso comprende una varietà di strutture come negozi,
caravanserragli, moschee e scuole costruite in periodi diversi, che
riflettono le diverse influenze culturali e architettoniche che hanno
modellato la regione nel tempo.
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Il bazar è un esempio unico della fusione di diversi elementi della vita
culturale e sociale della città, tra cui il commercio, la religione e
l'istruzione.
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Il bazar è associato a importanti eventi storici e personalità, come il
commercio della Via della Seta, la dinastia safavide e la dinastia Qajar.
È stato anche un luogo di attività politiche e sociali, comprese
proteste e manifestazioni.
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