DAL 2003 SITO
PATRIMONIO IN PERICOLO - La
realizzazione di un serbatoio idrico che avrebbe parzialmente inondato il
sito è stata sospesa a causa della guerra in Iraq. Mancanza di adeguata
tutela.
Assur
anche Ashur, derivato dal nome assiro Aššur, era la capitale dell'antica
Assiria. Le rovine della città sono situate sulla riva occidentale del
fiume Tigri, a nord della confluenza con il piccolo tributario Zab,
nell'odierno Iraq.
Assur
è anche il nome della principale divinità della città. Era considerato
il dio più importante del pantheon assiro e il protettore dello stato.
Nella mitologia mesopotamica era l'equivalente del babilonese Marduk.
Il
sito di Assur è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dalle Nazioni
Unite, ma nel 2003 è stato messo nella lista dei siti in pericolo, in
parte a causa del conflitto nell'area mediorientale e in parte a causa
della proposta di costruzione di una diga, che avrebbe allagato il luogo.
La
città aveva 13 porte all'epoca di Sennacherib (704-681 a. C.). Il numero
dei templi era alquanto alto, per lo meno 38, sebbene alcuni di questi non
siano stati che annessi del grande tempio di Assur. Il tempio di Anu e
Adad era doppio, con molti simulacri di divinità e un fulmine d'oro del
dio della folgore.
La
porta principale conduceva, al tempo di Salmanassar II (1030-1019 a. C.),
in una grande corte, dalla quale due altre porte davano accesso alle celle
dei due dèi; vicino a questi si ergevano le due torri templarie. Il
tempio del dio Assur, chiamato Esharra, constava di due edifici
principali, di quattro cortili e di un grande numero di cappelle; la cella
(Ekhursangkurkurra) aveva un'ante-cella ed era bislunga. Altri
templi erano dedicati a Enlil, Dagan, Ningal e ad altre divinità. Fuori
le mura sorgeva il tempio di Capodanno, ricostruito da Sennacherib. Assur
aveva parecchi palazzi reali: un palazzo antico e uno nuovo ed alcuni
palazzi per i principi ereditari.
L'esplorazione del sito di Assur
iniziò nel 1898 su iniziativa di alcuni archeologi tedeschi. Gli scavi
furono iniziati nel 1900 da Friedrich Delitzsch e furono portati avanti
dal 1903 al 1913. Furono portate alla luce più di 16.000 tavolette con
testi scritti in cuneiforme. Molti degli oggetti ritrovati furono portati
al Museo di Pergamo (Berlino).
Gli scavi rivelarono che il sito
della città fu occupato dalla metà del III millennio a.C., in epoca
ancora sumera, prima che emergesse il regno assiro. I resti più antichi
della città furono scoperti nelle fondamenta del tempio della dea Ishtar.
Con l'avvento dell'Impero accadico, la città fu governata da re
provenienti da Akkad. Durante il cosiddetto "Rinasimento sumero",
fu invece sotto il controllo di un governatore sumero.
Dalla fine del III millennio, con
l'avvento degli elamiti, la città divenne un centro fiorente da cui le
vie commerciali si dipanavano in Anatolia, dove i mercanti di Assur
crearono diverse colonie assire, che furono chiamate kârum. Fu
proprio in questo periodo che nella città furono eretti i primi grandi
templi in onore di Assur e Adad e si iniziarono a costruire le prime
fortificazioni.
Assur fu la capitale del regno di
Shamshi-Adad I (1813-
1781 a
.C.), che espanse il potere della città oltre la valle del fiume Tigri.
In questo periodo venne costruito il grande palazzo reale e il tempio del
dio Assur vene ampliato con uno ziggurat. Il regno collassò quando
Hammurabi di Babilonia si impadronì della città dopo la morte di
Shamshi-Adad. Segni di una nuova attività edilizia si ebbero pochi secoli
dopo, al tempo di re Puzur-Assur III, quando l'insediamento fu
rifortificato e i quartieri meridionali furono incorporati all'interno
delle mura cittadine. Nel XV secolo a.C. vennero eretti templi a Sin
(Nanna), divinità della luna, e a Shamash, divinità del sole. In
seguito, la città fu sottomessa dal popolo dei mitanni.
L'Assiria riconquistò la sua
indipendenza nel XIV secolo a.C. e nei secoli successivi i templi e i
palazzi antichi vennero ristrutturati. Re Tukulti-Ninurta I (1244-
1208 a
.C.) costruì un nuovo tempio alla dea Ishtar. Il tempio di Anu-Adad fu
invece eretto durante il regno di Tiglath-Pileser I (1115-
1075 a
.C.).
Nel periodo neo-assiro (912-
612 a
.C.), la residenza fu trasferita in altre città assire. Re
Assur-nasir-pal II (884–859 a.C.) spostò la capitale a Kalhu (Nimrud),
mentre Assur rimase il centro religioso dello stato. Con re Sennacherib
(705-
682 a
.C.) fu costruita la Casa del Nuovo anno (akitu), e vennero
celebrate molte feste sacre. Molti sovrani assiri furono sepolti sotto l'Antico
palazzo. Nel
614 a
.C., Assur fu saccheggiata e distrutta dai conquistatori medi.
Secoli dopo, fu di nuovo ripopolata
dai parti, che la riportarono a nuova vita. Ma venne ancora una volta
distrutta (III secolo d.C.) da re Shapur I dei sassanidi. Alcuni
insediamenti nel sito di Assur ci furono nei secoli XII e XIII, ma in
seguito vi si registra solo la presenza dei beduini nomadi.
