Luoghi sacri Baha'i ad Haifa e in Galilea occidentale
Israele

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2008

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Luoghi sacri Baha'i è il nome dato dall'UNESCO ad un patrimonio dell'umanità situato ad Haifa ed in Galilea occidentale. 

Questi luoghi sacri sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità a causa della testimonianza che offrono circa la tradizione di pellegrinaggio cui sono sottoposti.

Il patrimonio è composto da 26 edifici (monumenti ed altri luoghi) e da 11 luoghi distribuiti tra Haifa e San Giovanni d'Acri. I luoghi più famosi sono il Santuario di Bahá'u'lláh di Acri ed il Mausoleo di Báb ad Haifa. Per il resto si tratta di cimiteri, giardini, case ed altro, tutto in stile neoclassico. Alcuni degli edifici vengono usati anche per fini amministrativi, come centri di ricerca o di archivio.

Bellezza e grandezza oltre ad uno splendido design derivante dalla paziente passione per il giardinaggio, passione viva da generazioni: la combinazione di tutto questo è riuscita a creare la magica atmosfera che potrà essere vissuta all’interno degli splendidi giardini del Santuario della religione Bahai ad Haifa. Qui gli adepti della fede Bahai hanno stabilito il loro centro spirituale e mondiale. 

Il Mausoleo di Bahá'u'lláh, il sito più sacro al mondo per i credenti bahai, contiene le spoglie mortali di Bahá'u'lláh, il fondatore della fede bahai.

Si trova a Bahjí nell'immediato circondario di San Giovanni d'Acri, in Israele, in prossimità della Villa di Bahjí dove Bahá'u'lláh trapassò.

Il Mausoleo di Bahá'u'lláh è per i Bahai il Qiblih, ossia la direzione verso cui rivolgersi quando pregano ed è meta costante di pellegrinaggio da parte di fedeli provenienti da tutto il mondo.

Il Mausoleo è circondato da un lussureggiante giardino in cui crescono alberi e fiori ed è mantenuto da Bahai volontari che vi si alternano di anno in anno.

Il Mausoleo dopo la morte di Abdu'l-Bahá fu occupato da Mírzá Muhammad Alí e dai suoi sostenitori che ne sottrassero arbitrariamente le chiavi nel gennaio del 1922.

Il governatore di Acri, tuttavia, ordinò che le chiavi fossero consegnate alle autorità e pose una guardia a custodia del Mausoleo. All'inizio del 1923 le chiavi furono restituite a Shoghi Effendi.

Il Mausoleo, i suoi giardini e la Villa di Bahjí, che fanno parte del Centro Mondiale Bahai, sono stati iscritti, nel luglio 2008, nella World Heritage List.

Shoghi Effendi chiamò il Mausoleo di Bahá'u'lláh Daryá-yi-Núr ossia Oceano di Luce.

Il Mausoleo del Báb, situato sul Monte Carmelo a Haifa al disopra di quella che è nota come la Colonia tedesca, contiene i resti mortali del Báb, fondatore del Babismo e precursore di Bahá'u'lláh creatore della religione bahai. Questo mausoleo è considerato dai Bahai il secondo luogo più sacro al mondo dopo il Mausoleo di Bahá'u'lláh sito a Acri.

L'esatta collocazione del Mausoleo del Báb, sul Monte Carmelo, fu indicata, nel 1891, da Bahá'u'lláh stesso al proprio figlio maggiore, Abdu'l-Bahá.

Abdu'l-Bahá ideò la struttura che fu poi eseguita e completata diversi anni dopo dal nipote Shoghi Effendi. Una cupola sorretta da un tamburo alleggerito da 18 finestre corona l'architettura del mausoleo, come voluto da Abdu'l-Bahá.

La cupola poggia su una struttura ottagonale, ideata da Shoghi Effendi, che viene completata da una arcata ed è ricoperta da 12.000 piastrelle di diversa forma e dimensione, fabbricate in Olanda con un processo tecnico particolare che le rivestiva di uno smalto trasparente su foglia d'oro. Il tamburo cilindrico, alto 11 metri, poggia su un anello circolare di cemento armato posto sul corpo ottagonale. Il mausoleo è decorato con mosaici di colore verde smeraldo e scarlatto e con simboli del Grandissimo Nome.

Il Mausoleo è un posto tranquillo dove meditare e pregare; in esso non si tengono cerimonie o riti religiosi. Al suo interno vi si trova una speciale preghiera, in inglese e arabo, usata dai Bahai quando visitano il Mausoleo e nota come la Tavola della Visitazione è appesa sulle pareti interne del Mausoleo.

Le spoglie del Báb furono sepolte il 21 marzo 1909 in un mausoleo di sei stanze costruito in pietra locale e in una stanza separata, nel novembre 1921, fu sepolta la salma di `Abdu'l-Bahá. Nel 1929 furono aggiunte all'edificio tre stanze e nel 1949 Shoghi Effendi pose la prima pietra della sovrastruttura che lo avrebbe trasformato nell'attuale mausoleo. La costruzione fu completata nel 1953 e fu interamente finanziata dai Bahai sparsi in tutto il mondo. Il progettista del mausoleo fu l'architetto William Sutherland Maxwell, un Bahai canadese che era anche il suocero di Shoghi Effendi.

Shoghi Effendi fu il supervisore dell'opera, anche nella scelta e commistione degli stili architettonici occidentali e orientali, ma lasciò all'architetto Maxwell i dettagli tecnici. Per le colonne fu usato il granito rosa di Baveno e per gli archi, in stile orientale, la pietra di Chiampo che assieme alla cupola dorata compongono una armoniosa fusione di stili. Dopo la morte di Maxwell, 1952, Shoghi Effendi gli dedicò la porta meridionale del mausoleo. Alcuni aspetti tecnico-ingegneristici della cupola furono elaborati dal professore H. Neumann dell'Università di Haifa.

Nel 1952, Leroy Ioas, un Bahai americano, che aveva collaborato alla costruzione del tempio bahai di Wilmette in Illinois aiutò Shoghi Effendi nella costruzione del mausoleo. Ioas, che sarebbe stato nominato Mano della Causa, dedicò le sue capacità amministrative e pratiche alla costruzione della cupola e del sottostante tamburo; Shoghi Effendi gli dedicò la porta dell'ottagono.

Il siciliano Ugo Giachery, Mano della Causa, organizzò, su incarico di Shoghi Effendi, la costruzione in Italia di 28 colonne, 8 pilastri e 28 archi, in granito di Baveno e in pietra di Chiampo, necessari al mausoleo secondo il progetto di Maxwell. Il trasporto via mare di questi elementi architettonici, dall'Italia in Israele, fu considerato all'epoca una della più importanti spedizioni marittime italiane di materiale edile. Anche a Giachery fu dedicata una porta del mausoleo.

Visitati da oltre mezzo milione di persone l’anno, i Giardini baha’i di Haifa sono tra i siti più popolari del Medio Oriente. I visitatori  apprezzano particolarmente la tranquillità e lo spirito edificante di questi luoghi speciali. Il loro straordinario disegno combina forme geometriche e dettagli stilistici e rispetta le caratteristiche paesaggistiche naturali e storiche del Monte Carmelo. Essi sono un omaggio al Mausoleo del Báb, intendono esaltare e magnificare il Santuario e hanno la funzione di guidare il visitatore verso di esso.

I giardini che circondano il Santuario, semplici ed eleganti, sono pregni di spiritualità. Il contrasto tra il verde intenso dei cipressi, il verde brillante del prato e la siepe è una sinfonia del colore verde, il colore del Báb, il quale indossava sempre qualcosa di verde. I giardini esalano il profumo degli agrumi e dei cipressi di Shíráz e riproducono la geometria dei meravigliosi giardini del Kashmir e la bellezza dei giardini all’inglese.

Come tutte le grandi opere d’arte, questi luoghi sono un’espressione tangibile dello spirito umano. Ma in questo caso non si tratta della creatività di un unico grande artista, ma del lavoro offerto con amore e sacrificio da molte persone di origini diverse e di diverse generazioni, un lavoro ispirato da una fede comune e da una visione gloriosa del nostro futuro collettivo.

I Giardini bahá’í di Haifa comprendono una scalinata composta da diciannove terrazze, che dai piedi del Monte Carmelo sale fino al versante settentrionale della montagna. Sulla terrazza centrale sorge il Santuario del Báb, con la sua cupola dorata, nel quale riposa il Profeta-Araldo della Fede bahá’í.

Le varie parti dei giardini sono molto diverse, alternando sentieri di ghiaia, siepi e aiuole perfettamente curate. Dai giardini si gode una vista panoramica della città, delle colline della Galilea e del Mar Mediterraneo, che fa da cornice sullo sfondo.

Questi giardini sono un simbolo di bellezza, integrità e speranza, le qualità che il Báb desiderò per tutti gli abitanti della terra.