Vat Phou con gli antichi insediamenti 
nel paesaggio culturale di Champasak
Laos

 PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2001

    

Il nome Vat Phou (che è anche trascritto Wat Phu) sotto cui è oggi conosciuto questo tempio khmer significa Tempio della montagna in lingua lao, e si deve al fatto di essere stato costruito sulla pendici orientali del monte Kao, nei pressi di Champasak, sulla sponda destra del Mekong, nel Laos meridionale. La montagna possedeva un particolare significato religioso in antichità, in quanto la particolare forma del suo picco ricorda il lingam, ovvero la forma fallica sotto cui viene sovente adorato il dio Śiva. Per questo motivo, la montagna era chiamata nelle iscrizioni khmer antiche Lingaparvata, ovvero Montagna del Lingam. Nel XI secolo è stato trasformato in un luogo di culto buddhista.

La prima fonte storica a parlare del culto su questa montagna sono gli Annali della dinastia cinese Sui. Facendo riferimento ad anni anteriori al 589, l 'annalista menziona un tempio sulla cima della montagna che sarebbe stato custodito da molti soldati. 

In effetti, sulla superficie attorno al picco sono stati trovati reperti databili ad epoca pre-angkoriana (V-VIII secolo). 

Il tempio, cui si accede tramite una scalinata monumentale oggi in avanzato degrado, è stato costruito a più riprese tra il VII ed il XIV secolo, sebbene la maggior parte delle strutture e dei rilievi attualmente visibili risalga al XII secolo.  

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Il monumento fu descritto per la prima volta da Francis Garnier, membro della Missione francese del Mekong che soggiornò a Champasak nel 1866. 

I primi studi archeologici si devono a Étienne Aymonier ed a E. Lunet de Lajonquiére. Nel 2001 il tempio è stato iscritto nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.