Il nome Vat Phou
(che è anche trascritto Wat Phu)
sotto cui è oggi conosciuto questo tempio khmer significa Tempio
della montagna in lingua lao, e si deve al fatto di essere stato
costruito sulla pendici orientali del monte Kao, nei pressi di
Champasak, sulla sponda destra del Mekong, nel Laos meridionale. La
montagna possedeva un particolare significato religioso in antichità,
in quanto la particolare forma del suo picco ricorda il lingam,
ovvero la forma fallica sotto cui viene sovente adorato il dio Śiva.
Per questo motivo, la montagna era chiamata nelle iscrizioni khmer
antiche Lingaparvata, ovvero Montagna del Lingam. Nel XI
secolo è stato trasformato in un luogo di culto buddhista.
La prima fonte storica a parlare del culto su questa
montagna sono gli Annali della dinastia cinese Sui. Facendo
riferimento ad anni anteriori al
589, l
'annalista menziona un tempio sulla cima della montagna che sarebbe
stato custodito da molti soldati.
In effetti, sulla superficie attorno al picco sono stati
trovati reperti databili ad epoca pre-angkoriana (V-VIII secolo).
Il tempio, cui si accede tramite una scalinata monumentale
oggi in avanzato degrado, è stato costruito a più riprese tra il VII
ed il XIV secolo, sebbene la maggior parte delle strutture e dei rilievi
attualmente visibili risalga al XII secolo.
Il monumento fu descritto per la
prima volta da Francis Garnier, membro della Missione francese del
Mekong che soggiornò a Champasak nel 1866.
I primi studi archeologici si devono
a Étienne Aymonier ed a E. Lunet de Lajonquiére. Nel 2001 il tempio è
stato iscritto nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
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