Anjar
Libano

 PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1984

    

La cittadina di Anjar, nota anche come Haouch Moussa, si trova in Libano, nella valle della Bekaa o valle dei Litani, non molto distante dalla strada che collega Damasco e Beirut. La cittadina è nota soprattutto per essere un centro archeologico di notevole importanza, dalla seconda metà del XX secolo.

La cittadina è oggi prevalentemente popolata dai discendenti di circa seimila armeni che abitavano la regione di Musa Dagh, nel sangiaccato di Alessandretta. Quando nel 1939 le autorità mandatarie francesi cedettero la regione alla Repubblica di Turchia, gli abitanti armeni, che erano scampati al genocidio del 1915 grazie ad una resistenza accanita e temevano ritorsioni da parte turca, cercarono rifugio in Siria e in Libano, e molti di essi diedero vita all'attuale insediamento.

In tempi più recenti, la cittadina è stata tristemente nota come sede del quartier generale delle forze armate e dei servizi segreti siriani di stanza in Libano.

Tetrapylon.jpg (329594 byte)   Anjar3.jpg (380476 byte)   Anjar4.jpg (386767 byte)

Anjar5.jpg (340751 byte)   Anjar6.jpg (346936 byte)   Anjar7.jpg (270793 byte)

Dal punto di vista storico e culturale, la città palazzo di Anjar è un esempio singolare dell'urbanistica di epoca omayyade, in cui si riscontra in modo evidente il notevole influsso della tradizione urbanistica romana alla quale si rifece il califfo Walid I quando commissionò questo nuovo complesso, per farne un esempio di città ideale.

L'insediamento presenta una rigida suddivisione geometrica e si sviluppa su una pianta approssimativamente quadrata con lato di circa 20 metri. Nella cinta nuraria si aprivano quattro porte, rinforzate da torri a base circolare. 

Come d'uso nelle città romane, l'area urbana è ordinata a scacchiera, centrata su due assi principali ortogonali, il cardo e il decumano, fiancheggiati da imponenti colonnati. All'incrocio di questi due assi venne eretto il tetrapilo, ovvero un monumento a quattro colnne, ornate con capitelli in stile corinzio, che indicava il centro della città.

Anjar venne presto abandonata, e per questa ragione le sue rovine documentano fedelmnte il suo stato originario. Oggi è possibile ammirare i resti del Palazzo del Grande Califfo, parzialmente ricostruito, che è situato nella parte sud-orientale della città e collegato a nord con la moschea. Ancora più a nord, oltre il decumano, si trovava un palazzo di dimensioni inferiori, riservato alle donne, Oltre l'asse del cardo erano disposti invece i quartieri dove viveva la servitù di palazzo.