La
cittadina di Anjar, nota anche come Haouch Moussa, si trova in Libano,
nella valle della Bekaa o valle dei Litani, non molto distante dalla
strada che collega Damasco e Beirut. La cittadina è nota soprattutto
per essere un centro archeologico di notevole importanza, dalla seconda
metà del XX secolo.
La
cittadina è oggi prevalentemente popolata dai discendenti di circa
seimila armeni che abitavano la regione di Musa Dagh, nel sangiaccato di
Alessandretta. Quando nel 1939 le autorità mandatarie francesi
cedettero la regione alla Repubblica di Turchia, gli abitanti armeni,
che erano scampati al genocidio del 1915 grazie ad una resistenza
accanita e temevano ritorsioni da parte turca, cercarono rifugio in
Siria e in Libano, e molti di essi diedero vita all'attuale
insediamento.
In
tempi più recenti, la cittadina è stata tristemente nota come sede del
quartier generale delle forze armate e dei servizi segreti siriani di
stanza in Libano.


Dal
punto di vista storico e culturale, la città palazzo di Anjar è un
esempio singolare dell'urbanistica di epoca omayyade, in cui si
riscontra in modo evidente il notevole influsso della tradizione
urbanistica romana alla quale si rifece il califfo Walid I quando
commissionò questo nuovo complesso, per farne un esempio di città
ideale.
L'insediamento
presenta una rigida suddivisione geometrica e si sviluppa su una pianta
approssimativamente quadrata con lato di circa 20 metri. Nella cinta
nuraria si aprivano quattro porte, rinforzate da torri a base
circolare.
Come
d'uso nelle città romane, l'area urbana è ordinata a scacchiera,
centrata su due assi principali ortogonali, il cardo e il decumano,
fiancheggiati da imponenti colonnati. All'incrocio di questi due assi
venne eretto il tetrapilo, ovvero un monumento a quattro colnne, ornate
con capitelli in stile corinzio, che indicava il centro della città.
Anjar
venne presto abandonata, e per questa ragione le sue rovine documentano
fedelmnte il suo stato originario. Oggi è possibile ammirare i resti
del Palazzo del Grande Califfo, parzialmente ricostruito, che è situato
nella parte sud-orientale della città e collegato a nord con la
moschea. Ancora più a nord, oltre il decumano, si trovava un palazzo di
dimensioni inferiori, riservato alle donne, Oltre l'asse del cardo erano
disposti invece i quartieri dove viveva la servitù di palazzo.
