Tempio d'oro di Dambulla
Sri Lanka

 PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1991

    

Il villaggio di Dambulla si trova al centro-nord del piccolo territorio costituito dall'isola-Stato singalese, circa 12 miglia a sud-ovest del castello di Sigiriya, sulla strada che collega Matale, fortezza inglese e monastero, alla vecchia capitale Anuradhapura. La zona abitata è situata su di una gigantesca roccia (rangiri o "roccia d'oro"), profilata da numerosi picchi, che sovrasta di 160 metri la pianura circostante, una vasta prateria di alte erbe verdi, oltre la quale lo sguardo spazia fino a Sigiriya.  

Le attrazioni principali della città sono i grandi monasteri ben conservati ed il Rangiri Dambullu, uno stadio internazionale dedicato al cricket, famoso per essere stato costruito in soli 167 giorni. La città può vantare anche il più grande complesso montuoso di quarzo rosa dell'Asia meridionale, e la foresta di Namal Uyana.

Si pensa che l'area fosse abitata fin dal terzo secolo a.C.. Le statue ed i dipinti delle grotte risalgono al primo secolo a.C., ma vennero restaurati nell'undicesimo, dodicesimo e diciottesimo secolo. Le grotte fornirono rifugio a re Valagamba (chiamato anche Vattagamini Abhaya) durante il suo esilio dal regno di Anuradhapura durato 14 anni. I monaci buddisti meditavano nelle grotte di Dambulla mentre difendevano il re esiliato dai suoi nemici. Quando re Valagamba riconquistò il trono di Anuradapura, nel primo secolo a.C., eresse uno stupendo tempio di roccia a Dambulla, come segno di gratitudine per i monaci.

Nella parte più alta del pianoro roccioso si trova il Tempio d'oro. Di tutti i templi rupestri dello Sri Lanka il tempio di Dambulla è il più impressionante. 

Antecedente al primo secolo a.C., è il più imponente tempio di roccia dello Sri Lanka. È composto di 5 grotte posizionate sotto ad una roccia sporgente, solcate da un canaletto di scolo per tenere asciutto l'interno. Nel 1938 la struttura venne abbellita con colonnati e frontoni d'entrata. All'interno i soffitti sono dipinti con complicati motivi a sfondo religioso che seguono il contorno delle rocce. Le immagini raffigurano Buddha, alcuni buddisti ed altri dei o divinità.

Il monastero di Dambulla è tuttora funzionante e resta uno degli edifici antichi meglio conservati dello Sri Lanka.La sua costruzione risale al terzo e secondo secolo a.C., quando era già presente un monastero tra i più importanti dello Stato. Si pensa che re Valagambahu abbia trasformato le grotte in tempio durante il primo secolo a.C. Esiliato da Anuradhapura, trovò rifugio in queste caverne dagli indiani usurpatori per 15 anni. Dopo aver riconquistato la capitale, il re costruì un tempio come segno di gratitudine per i monaci. Molti altri re aggiunsero sezioni alla struttura, e dall'undicesimo secolo divenne il principale centro religioso, titolo tuttora mantenuto. Re Nissanka Malla ricoprì d'oro le grotte ed aggiunse circa settanta statue del Buddha nel 1190. Nel diciottesimo secolo le grotte vennero restaurate e ridipinte dai re Kandyan.

L'ingresso monumentale è costruito nello stile delle facciate delle chiese coloniali: un lungo corridoio, creato da archi a sesto ribassato sostenuti da semplici colonne lisce e coperto da un tetto di tegole, si apre con corpi aggettanti collegati da scalinate alla piazza antistante. Ogni accesso è decorato con diversi motivi a rilievo e statue; la parte superiore termina con un attico sul quale si imposta un frontone triangolare oppure, nel caso delle grotte principali, con un frontone a semicerchio. Il colore bianco della struttura si staglia contro il verde della vegetazione e il grigio scuro dell'umida roccia.

Gli interni rischiarati solo dalle candele lasciano intravedere l'oro, il rosso, il blu cobalto delle statue e dei dipinti che li ornano, creando un'atmosfera misteriosa e quasi magica. Di particolare valore sono le pitture parietali, che coprono un'area di 2100 metri quadrati, e le centocinquantasette statue di Buddha. Entrambe sono testimonianza dello sviluppo culturale dell'isola nel corso dei secoli, caratterizzato dall'influenza reciproca di buddhismo e induismo.  

LE CINQUE GROTTE

Il tempio è composto da cinque grotte, convertite in reliquiari. Le grotte, costruite sotto ad una roccia alta 150 metri durante il regno di Anuradhapura (primo secolo a.C. - 993 d.C.) e di Polonnaruwa (1073 - 1250). Sono di gran lunga le più imponenti dello Sri Lanka. L'accesso si trova lungo il lieve pendio di roccia di Dambulla, ed offre una panoramica delle pianure circostanti, inclusa la fortezza in pietra di Sigiriya, a 19 km di distanza. Durante il crepuscolo centinaia di rondini planano attraverso l'entrata della grotta. La grotta più grande misura 52 metri da est ad ovest, 23 dall'entrata al fondo, e raggiunge i 7 metri nel suo punto più alto. In questa grotta sono rappresentate divinità indù oltre ai re Valgamba e Nissankamalla, e Ananda - il più devoto discepolo del Buddha.

Grotta del Divino Re - La prima grotta si chiama Devaraja lena (lena in singalese significa grotta), o "grotta del Divino Re". Gli affreschi sulle pareti e sui soffitti risalgono al XV-XVIII secolo e rappresentano momenti della vita del Buddha. La struttura piuttosto stretta del luogo ha permesso di ospitare, scolpendola direttamente nella roccia, una statua del Buddha dormiente lunga quindici metri, che appare tanto più gigante per la vicinanza da cui si è costretti ad ammirarla. La accompagnano altre statue di Buddha reclinati o in meditazione.  

Grotta dei Grandi Re - Il Maharaja Vihara è il più vasto (53 x 23 m) e anche il più interessante. Le sue statue furono ricoperte con lamina d’oro sotto il regno di Nissankamalla, e ciò valse all’insieme il nome di « roccia dorata ». La grotta ospita anche un Buddha sdraiato lungo 15 m, anch’esso immortalato mentre riposa nel Parinirvana. 

La statua è circondata da altri 53 Buddha, tutti in posizioni diverse, che indicano i diversi stadi del cammino spirituale. Le pareti e il soffitto sono ricoperti di affreschi, che risalgono per la maggior parte al XVIII sec. e illustrano la vita del Buddha prima e dopo la morte e la storia dell’espansione del buddhismo sull’isola.

Grande Nuovo Monastero - Il Mala Alut Vihara («Gran tempio nuovo») offre riparo a un Buddha seduto nella posizione del loto che si trova proprio davanti all’entrata. Gli affreschi in stile kandyano che si snodano lungo i 1800 m2 delle pareti rappresentano episodi della vita del Buddha.  

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Quarta e quinta grotta - Le grotte quarta e quinta sono più piccole; esse risalgono ad un periodo successivo rispetto alle altre e sono di una qualità inferiore ad esse. 

La quarta, di solito chiusa ai visitatori, era un tempietto che conteneva i gioielli della regina moglie del re Valagam Bahu: il luogo è stato profanato dai ladri nel 1981. Molti pellegrini sono attratti da un piccolo Vishnu situato fra la prima e la seconda grotta.  

Statue - All'interno delle stanze si trova una collezione di 150 statue riguardanti il Buddha e la storia dello Sri Lanka. Statue e dipinti rappresentano molte epoche di scultura singalese e arte singalese. Le statue del Buddha sono di diverse dimensioni, e raggiungono i 15 metri di lunghezza. In una grotta oltre 1.500 dipinti coprono il soffitto.