Il villaggio di Dambulla si trova al centro-nord del
piccolo territorio costituito dall'isola-Stato singalese, circa 12
miglia a sud-ovest del castello di Sigiriya, sulla strada che collega
Matale, fortezza inglese e monastero, alla vecchia capitale
Anuradhapura. La zona abitata è situata su di una gigantesca roccia
(rangiri o "roccia d'oro"), profilata da numerosi picchi, che
sovrasta di 160 metri la pianura circostante, una vasta prateria di alte
erbe verdi, oltre la quale lo sguardo spazia fino a Sigiriya.
Le
attrazioni principali della città sono i grandi monasteri ben
conservati ed il Rangiri Dambullu, uno stadio internazionale dedicato al
cricket, famoso per essere stato costruito in soli 167 giorni. La città
può vantare anche il più grande complesso montuoso di quarzo rosa
dell'Asia meridionale, e la foresta di Namal Uyana.
Si pensa
che l'area fosse abitata fin dal terzo secolo a.C.. Le statue ed i
dipinti delle grotte risalgono al primo secolo a.C., ma vennero
restaurati nell'undicesimo, dodicesimo e diciottesimo secolo. Le grotte
fornirono rifugio a re Valagamba (chiamato anche Vattagamini Abhaya)
durante il suo esilio dal regno di Anuradhapura durato 14 anni. I monaci
buddisti meditavano nelle grotte di Dambulla mentre difendevano il re
esiliato dai suoi nemici. Quando re Valagamba riconquistò il trono di
Anuradapura, nel primo secolo a.C., eresse uno stupendo tempio di roccia
a Dambulla, come segno di gratitudine per i monaci.
Nella parte più alta del pianoro
roccioso si trova il Tempio d'oro. Di tutti i templi rupestri dello Sri
Lanka il tempio di Dambulla è il più impressionante.

Antecedente
al primo secolo a.C., è il più imponente tempio di roccia dello Sri
Lanka. È composto di 5 grotte posizionate sotto ad una roccia
sporgente, solcate da un canaletto di scolo per tenere asciutto
l'interno. Nel 1938 la struttura venne abbellita con colonnati e
frontoni d'entrata. All'interno i soffitti sono dipinti con complicati
motivi a sfondo religioso che seguono il contorno delle rocce. Le
immagini raffigurano Buddha, alcuni buddisti ed altri dei o divinità.
Il
monastero di Dambulla è tuttora funzionante e resta uno degli edifici
antichi meglio conservati dello Sri Lanka.La sua costruzione risale al
terzo e secondo secolo a.C., quando era già presente un monastero tra i
più importanti dello Stato. Si pensa che re Valagambahu abbia
trasformato le grotte in tempio durante il primo secolo a.C. Esiliato da
Anuradhapura, trovò rifugio in queste caverne dagli indiani usurpatori
per 15 anni. Dopo aver riconquistato la capitale, il re costruì un
tempio come segno di gratitudine per i monaci. Molti altri re aggiunsero
sezioni alla struttura, e dall'undicesimo secolo divenne il principale
centro religioso, titolo tuttora mantenuto. Re Nissanka Malla ricoprì
d'oro le grotte ed aggiunse circa settanta statue del Buddha nel 1190.
Nel diciottesimo secolo le grotte vennero restaurate e ridipinte dai re
Kandyan.
L'ingresso monumentale è costruito
nello stile delle facciate delle chiese coloniali: un lungo corridoio,
creato da archi a sesto ribassato sostenuti da semplici colonne lisce e
coperto da un tetto di tegole, si apre con corpi aggettanti collegati da
scalinate alla piazza antistante. Ogni accesso è decorato con diversi
motivi a rilievo e statue; la parte superiore termina con un attico sul
quale si imposta un frontone triangolare oppure, nel caso delle grotte
principali, con un frontone a semicerchio. Il colore bianco della
struttura si staglia contro il verde della vegetazione e il grigio scuro
dell'umida roccia.
Gli interni rischiarati solo dalle
candele lasciano intravedere l'oro, il rosso, il blu cobalto delle
statue e dei dipinti che li ornano, creando un'atmosfera misteriosa e
quasi magica. Di particolare valore sono le pitture parietali, che
coprono un'area di 2100 metri quadrati, e le centocinquantasette statue
di Buddha. Entrambe sono testimonianza dello sviluppo culturale
dell'isola nel corso dei secoli, caratterizzato dall'influenza reciproca
di buddhismo e induismo.

LE
CINQUE GROTTE
Il tempio
è composto da cinque grotte, convertite in reliquiari. Le grotte,
costruite sotto ad una roccia alta 150 metri durante il regno di
Anuradhapura (primo secolo a.C. - 993 d.C.) e di Polonnaruwa (1073 -
1250). Sono di gran lunga le più imponenti dello Sri Lanka. L'accesso
si trova lungo il lieve pendio di roccia di Dambulla, ed offre una
panoramica delle pianure circostanti, inclusa la fortezza in pietra di
Sigiriya, a 19 km di distanza. Durante il crepuscolo centinaia di
rondini planano attraverso l'entrata della grotta. La grotta più grande
misura 52 metri da est ad ovest, 23 dall'entrata al fondo, e raggiunge i
7 metri nel suo punto più alto. In questa grotta sono rappresentate
divinità indù oltre ai re Valgamba e Nissankamalla, e Ananda - il più
devoto discepolo del Buddha.
Grotta
del Divino Re -
La prima grotta si chiama Devaraja
lena (lena in singalese significa grotta), o "grotta del Divino
Re". Gli affreschi sulle pareti e sui soffitti risalgono al
XV-XVIII secolo e rappresentano momenti della vita del Buddha. La
struttura piuttosto stretta del luogo ha permesso di ospitare,
scolpendola direttamente nella roccia, una statua del Buddha dormiente
lunga quindici metri, che appare tanto più gigante per la vicinanza da
cui si è costretti ad ammirarla. La accompagnano altre statue di Buddha
reclinati o in meditazione.
Grotta
dei Grandi Re -
Il Maharaja Vihara è il più
vasto (53 x 23 m) e anche il più interessante. Le sue statue furono
ricoperte con lamina d’oro sotto il regno di Nissankamalla, e ciò
valse all’insieme il nome di « roccia dorata ». La grotta ospita
anche un Buddha sdraiato lungo 15 m, anch’esso immortalato mentre
riposa nel Parinirvana.
La statua è circondata da altri 53 Buddha,
tutti in posizioni diverse, che indicano i diversi stadi del cammino
spirituale. Le pareti e il soffitto sono ricoperti di affreschi, che
risalgono per la maggior parte al XVIII sec. e illustrano la vita del
Buddha prima e dopo la morte e la storia dell’espansione del buddhismo
sull’isola.
Grande
Nuovo Monastero -
Il Mala Alut Vihara («Gran tempio nuovo») offre
riparo a un Buddha seduto nella posizione del loto che si trova proprio
davanti all’entrata. Gli affreschi in stile kandyano che si snodano
lungo i 1800 m2 delle pareti rappresentano episodi della vita del
Buddha.



Quarta
e quinta grotta -
Le grotte
quarta e quinta sono più piccole; esse risalgono ad un periodo
successivo rispetto alle altre e sono di una qualità inferiore ad esse.
La quarta, di solito chiusa ai visitatori, era un tempietto
che conteneva i gioielli della regina moglie del re Valagam Bahu: il
luogo è stato profanato dai ladri nel 1981. Molti pellegrini sono attratti da
un piccolo Vishnu situato fra la prima e la seconda grotta.
Statue
-
All'interno
delle stanze si trova una collezione di 150 statue riguardanti il Buddha
e la storia dello Sri Lanka. Statue e dipinti rappresentano molte epoche
di scultura singalese e arte singalese. Le statue del Buddha sono di
diverse dimensioni, e raggiungono i 15 metri di lunghezza. In una grotta
oltre 1.500 dipinti coprono il soffitto.