Aree storiche di Istanbul 
Turchia

 PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1985

    

Palazzi

Caratteristica della Istanbul ottomana è la quasi totale assenza di un'architettura civile in pietra. Infatti gli ottomani usavano come materiale di costruzione per le case il legno, così che il tempo, i terremoti ed i numerosi incendi hanno fatto scomparire quasi dovunque le abitazioni della città ottomana, sostituite oggi da anonimi caseggiati.  

Palazzo Dolmabahçe e Palazzo Yildiz

Nei secoli successivi, e soprattutto dopo le riforme del Tanzimat, l'architettura ottomana è stata soppiantata da stili europei. In contrasto con gli elementi tradizionali del Palazzo Topkapi e delle moschee della penisola storica il Palazzo Dolmabahçe e il Palazzo Yildiz (con il Parco Yıldız accanto) sono chiaramente di stile neobarocco.

Il Palazzo Dolmabahçe è il primo palazzo di stile europeo costruito a Istanbul, costruito dal Sultano Abdul Mejid I tra il 1843 e il 1856. È situato nella parte europea della città, affacciato al Bosforo di fronte a Üsküdar.

Il palazzo fu il principale centro amministrativo dell'Impero Ottomano dal 1856 al 1922, fatta eccezione per un periodo di venti anni (1889 - 1909) durante i quali fu usato il Palazzo Yıldız.  

Dal 1984 è un museo che ripercorre la storia dell'Impero ottomano e della nuova repubblica.

Il complesso del Dolmabahçe consiste di tre edifici: gli appartamenti di stato intesi come edificio principale, la sala cerimoniale e l'harem imperiale. Il palazzo è caratterizzato da alcuni motivi dell'architettura tradizionale ottomana negli interni e da una ricerca meticolosa del rococò in particolare negli esterni. Nasce a scopo di emulazione e confronto delle principali regge europee, realizzate nell'epoca del barocco, offrendo a volte un effetto ostentato e anacronistico.

Gli appartamenti di Stato si estendono su una superficie di 45.000 m² calpestabili, 285 stanze, 44 sale di ricevimento. La zona prettamente abitativa comprende anche un hammam realizzato in marmo e alabastro e una libreria contenente i libri del califfo Abdul Mejid II.

Il salone cerimoniale Muayede, situato tra gli appartamenti di Stato e l'harem, è un'area di 2000 m² con 56 colonne e una cupola alta 36 metri. Qui l'influenza rococò è maggiore, trattandosi del luogo più ufficiale e internazionale.

Il palazzo contiene, tra gli edifici satelliti dei tre principali, una dipendenza con una serra in vetro e una mostra permanente di orologi realizzati da artigiani francesi e inglesi per committenze agiate turche.

Mustafa Kemal Atatürk, il fondatore e primo presidente della Turchia, passò gli ultimi anni della sua vita nel palazzo, dove morì alle 9:05 del mattino del 10 novembre, 1938, in una stanza che è ora parte del museo.

Palazzo Topkapı

I Sultani risiedevano sino alla meta dello ottocento nel Palazzo Topkapi (letteralmente "Porta del Cannone"). Sito sul Promontorio del Serraglio, ovvero Sarāyburnu, tra il Corno d'Oro e il mar di Marmara, è il nome di una porta del Serraglio (palazzo sultanale) ottomano di Costantinopoli (oggi Istanbul), che tra il 1455 e il 1458 crebbe inglobando il sito dell'antico Palazzo imperiale bizantino che rispetto al Serraglio era peraltro di minor superficie.

PalazzoTopkapi3.jpg (500130 byte)PalazzoTopkapi4.jpg (622326 byte)La costruzione palaziale era protetta – come tante altre costruzioni dalle medesime destinazioni – da un muro di cinta, e l'accesso era garantito da varie porte, affidate ad appositi corpi armati di guardia. Una di esse si affacciava nel punto in cui il Corno d'Oro si apre sul Mar di Marmara. 

Altre porte erano: La Porta della Pace (Bāb ŭl-Selām), la Porta di Mezzo (Orta Kapı), la Porta della Maestà (Bāb-ı Hŭmāyūn), la Porta delle Vetture (Araba Kapısı) e la Porta della Felicità (Bāb ŭl-Sa‘ādet).  

Per una sorta di sineddoche architettonica, in cui una parte viene a descrivere il tutto, la Porta del Cannone identificò, a partire dal XVIII secolo, tutto il Palazzo del Sultano ottomano (Topkapı Sarāyı) che, in età repubblicana, è stato destinato ad area museale.

Attualmente il palazzo è adibito a museo e contiene gli splendidi manufatti che formano il tesoro del sultano.

Tra gli altri principali edifici di interesse architettonico presenti in città si può menzionare la Torre di Galata, eretta nel 1348, ultimo resto delle mura che proteggevano il quartiere genovese omonimo. Molto più antica la Yerebatan Sarayi (Cisterna-Basilica) una grande cisterna sotterranea per la raccolta delle acque, costruita da Giustiniano I di Bisanzio nel 532, la quale oggi si presenta come un enorme spazio sotterraneo di circa 140 metri per 70, le cui volte sono sorrette da dodici file di 28 colonne alte 9 metri e distanziate l'una dall'altra di 4,90 m.

Dell'epoca ottomana sono ancora in funzione il Grande Bazar d'Istanbul e il Bazar delle spezie d'Istanbul, grandi mercati al coperto dove si trovano numerosissimi negozi caratteristici e che attirano costantemente folle di turisti.  

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