Bursa
(anticamente Prusa) è situata a sud del mar di Marmara e
appoggiata alle pendici del Monte Uludağ (l'antico Olimpo della Misia),
alto 2.543 metri e sede della più importante stazione per gli sport
invernali in Turchia.
Amministrativamente,
Bursa costituisce uno dei comuni metropolitani della Turchia, il quarto
per grandezza, nonché una delle città più industrializzate e
culturalmente attive del paese. Il comune metropolitano è costituito
dalle aree urbane dei distretti di Gemlik, Gürsu, Kestel, Mudanya, Nilüfer,
Osmangazi e Yıldırım. Il centro cittadino vero e proprio è compreso
nel distretto di Osmangazi.
Bursa
fu la capitale dello Stato ottomano fra il 1326 e 1365. La città è
frequentemente citata come "Yeşil Bursa" (che significa
"Verde Bursa") a causa dei numerosi parchi e giardini che
permeano il tessuto urbano e delle vaste e variegate foreste che si
estendono nella regione circostante. I mausolei dei primi sultani
Ottomani si trovano a Bursa e numerosi edifici risalenti al periodo
Impero ottomano caratterizzano ancora oggi la città.
Il
primo insediamento in zona di cui si ha notizia fu Cio, che Filippo V di
Macedonia concesse al re di Bitinia Prusia I nel 202 a.C. per il suo
aiuto contro Pergamo ed Heraclea Pontica (la moderna Karadeniz Ereğli).
Prusia ribattezzò la città col proprio nome come Prusa; la sua
urbanistica venne curata nientedimeno che dall'estrema fantasia di
Annibale Barca, il famoso generale che, esiliato, provò ad usare la
propria fantasia nel costruire non una battaglia, bensì un'acropoli.
Prusa divenne una delle più grandi città della Misia e mantenne la sua
importanza anche durante i periodi ellenistico, romano e bizantino.
La sua
collocazione lungo la famosa Via della Seta ha permesso a Prusa di
essere come uno dei più grandi centri del commercio della seta per
tutto il periodo medievale.
Bursa
fu strappata dal controllo bizantino nel 1326 e divenne la prima
capitale dell'Impero ottomano. Il nuovo status provocò una notevole
crescita urbana della città per tutto il XIV secolo. L'impero conquistò
Edirne (Adrianopoli) nel 1365 e la elesse a città capitale per
l'amministrazione dei propri territori europei, ma nondimeno Bursa
rimase il più importante centro amministrativo e commerciale in
Anatolia, anche dopo aver perso il suo status di capitale unica
ottomana.
Il
sultano Bayezid I costruì a Bursa il Külliyesi Bayezid, un importante
centro teologico, tra il 1390 ed il 1395 e la Ulu Camii (Grande Moschea)
tra il 1396 ed il 1400. Fu saccheggiata da Tamerlano nel 1402 Durante il
periodo ottomano Bursa ha continuato ad essere la maggior fornitrice di
prodotti in seta nell'Impero. A parte la produzione locale, la città
lavorava seta grezza importata dall'Iran e, occasionalmente, dalla Cina,
ed era il principale centro di produzione di caffettani, cuscini, ricami
ed altri prodotti di seta per i palazzi ottomani fino al XVII secolo.
Un'altra produzione artigianale tradizionale della città è quella dei
coltelli, tradizione che continua tutt'oggi. Durante il periodo ottomano
Bursa fu il maggior centro di produzione di carrozze dell'impero ed è
divenuta, nella seconda metà del XX secolo, il maggior centro di
produzione di veicoli a motore della moderna Turchia.

"Yeşil
Bursa" si presenta oggi, a differenza di Edirne, come una operosa
città di un milione e mezzo di abitanti ed è un centro commerciale di
rapido sviluppo industriale. A causa dei numerosi tesori storici della
città di Bursa, il tempo minimo della visita richiesto è un giorno
intero, ma è consigliabile trascorre almeno due giorni a Bursa, senza
contare gli interessanti dintorni della zona a sud del mare di Marmara,
chiamata anche la Provincia verde di Bursa. Il titolo "Verde"
di Bursa (Yeşil Bursa) deriva dai suoi giardini e parchi, e,
naturalmente, dal suo essere al centro di una importante regione di
coltivazione della frutta.
Bursa
è molto ricca di monumenti religiosi, moschee, e tombe (turbes), e gli
immancabili bagni. Uno dei luoghi più visitati in Bursa è la Moschea
di Yesil (la Moschea Verde), con il suo portale scolpito in marmo, che
è uno dei migliori in Anatolia. La Moschea Yeþil è anche chiamata il
"Gioiello di Bursa" per la sua bellezza, sia dentro che fuori.
Proprio
di fronte, si trova la Tomba Yesil "Tomba verde", costituita
da un verde giardino con un incantevole esterno decorato con piastrelle
turchesi. Vicino alla tomba la Medresse il complesso conosciuto anche
come il trio "verde", quest’ultima ora ospita il Museo
Etnografico, che merita certamente una visita.
La
Moschea Yildirim Beyazit è importante, in quanto è la prima costruita
nel nuovo stile Ottomano e è accompagnata dalla Moschea del Sultano
Emiro, che si trova in una zona tranquilla.
Ulu
Cami è la "Grande Moschea" ed è situata nel centro
commerciale della città, accanto al bazar coperto "Bedesten"
e ai bazar dei produttori di seta (Koza Han). Costruito alla fine del
XIV secolo, l'Ulu Cami è un interessante esempio di un periodo
precedente alla classica architettura ottomana. Vale la pena di
visitarla con la sua fontana e il suo pulpito interno, che è
considerato un capolavoro sulla lavorazione del legno.
Altro
luogo interessante è Muradiye chè il cimitero per molti sultani
ottomani e principi che erano stati sepolti in giardino poetico,
all'ombra di platani millenari. Accanto a questo del cimitero si trova
la Moschea Muradiye del XV secolo, che merita una visita.

La
Grande Moschea di Bursa o Ulu Camii è la maggiore moschea di Bursa.
Costruita nello stile selgiuchide, venne fatta costruire dal sultano
Ottomano Bayezid I ed edificata fra il 1396 ed il 1400. La moschea ha
venti cupole e due minareti.
La Ulu
Cami è la più grande moschea di Bursa e un punto di riferimento della
prima architettura ottomana, che importò molti elementi
dall'architettura selgiuchide. Costruita dal sultano Bayezid I, la
moschea venne progettata dall'architetto Ali Neccar nel 1396-1400. Si
tratta di un grande edificio rettangolare, con un totale di venti
cupole, disposte in quattro file di cinque, e supportate da dodici
colonne. Presumibilmente le venti cupole sono state costruite al posto
delle venti moschee che il sultano Bayezid I aveva promesso di edificare
dopo la vittoria nella Battaglia di Nicopoli del 1396. La moschea ha due
minareti.
All'interno
della moschea vi è una fontana (Sadirvan) dove i fedeli possono
eseguire le abluzioni rituali prima della preghiera. La cupola sopra la
Sadirvan è sovrastata da un lucernario che crea una luce morbida e
serena svolgendo un ruolo importante nell'illuminazione del grande
edificio.
L'interno
spazioso e poco illuminato è stato progettato per dare al tempio un
carattere tranquillo e contemplativo. Le suddivisioni dello spazio
creata da più cupole e colonne, dona un senso di intimità e privacy.
All'interno
della moschea vi sono 192 iscrizioni murali monumentali scritte da
famosi calligrafi Ottomani dell'epoca. La moschea è uno dei più grandi
esempi di calligrafia islamica nel mondo. Le iscrizioni sono presenti
sui muri, sulle colonne e su tondi piccoli e grandi.

Cumalıkızık
è un villaggio nel distretto di Yıldırım, provincia di Bursa,
situato 10 chilometri ad est della città di Bursa, ai piedi del monte
Olimpo della Misia, in Turchia.
La sua
storia risale al periodo di fondazione dell'Impero ottomano. Il borgo è
oggi incluso nel confine del distretto Yıldırım, come un quartiere.
Cumalıkızık venne fondato come un villaggio waqf. La storia del luogo
è stata ben protetta, sono ancora intatte le strutture architettoniche
del periodo ottomano. Per questo, Cumalıkızık è diventato un
popolare centro turistico, seppure ancora incontaminato.
Un
gruppo di villaggi simili, situati nelle vicinanze, tra i piedi del
monte Olimpo della Misia e le valli, sono stati chiamati Kızık, in
turco. Il nome proviene da uno dei ventiquattro clan dei Turchi Oghuz,
anche gli abitanti dei villaggi sono chiamati Kızık. Villaggi simili,
seppure meno ben conservati, sono Değirmenlikızık, Derekızık, e
Hamamlıkızık. Il nome di Hamamlıkızık deriva dalle terme locali
(hamamli), che ivi avevano sede. Il nome di Cumalıkızık deriva da
"venerdì" (Cuma, in turco), giorno in cui le persone di
religione islamica si radunano per la celebrazione del culto.
Il
museo etnografico di Cumalıkızık, situato nella piazza del paese,
mostra diversi oggetti storici del sito. Ogni anno, nel mese di giugno,
ha luogo il festival del lampone. Le famose case di Cumalıkızık sono
fatte di legno e mattoni. La maggior parte delle case è triplice. Le
finestre dei piani superiori sono generalmente dotate di grata e con una
vetrata. Le maniglie e i battenti sulle principali porte d'ingresso sono
in ferro battuto. Le strade di ciottoli sono molto strette, senza
marciapiedi, ma al centro è presente una tipica grondaia medievale per
lo scarico della pioggia e delle acque in generale.
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