Bursa e Cumalikizik: la nascita dell'Impero Ottomano
Turchia

 PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2014

    

Bursa (anticamente Prusa) è situata a sud del mar di Marmara e appoggiata alle pendici del Monte Uludağ (l'antico Olimpo della Misia), alto 2.543 metri e sede della più importante stazione per gli sport invernali in Turchia.

Amministrativamente, Bursa costituisce uno dei comuni metropolitani della Turchia, il quarto per grandezza, nonché una delle città più industrializzate e culturalmente attive del paese. Il comune metropolitano è costituito dalle aree urbane dei distretti di Gemlik, Gürsu, Kestel, Mudanya, Nilüfer, Osmangazi e Yıldırım. Il centro cittadino vero e proprio è compreso nel distretto di Osmangazi.

Bursa fu la capitale dello Stato ottomano fra il 1326 e 1365. La città è frequentemente citata come "Yeşil Bursa" (che significa "Verde Bursa") a causa dei numerosi parchi e giardini che permeano il tessuto urbano e delle vaste e variegate foreste che si estendono nella regione circostante. I mausolei dei primi sultani Ottomani si trovano a Bursa e numerosi edifici risalenti al periodo Impero ottomano caratterizzano ancora oggi la città.

Il primo insediamento in zona di cui si ha notizia fu Cio, che Filippo V di Macedonia concesse al re di Bitinia Prusia I nel 202 a.C. per il suo aiuto contro Pergamo ed Heraclea Pontica (la moderna Karadeniz Ereğli). Prusia ribattezzò la città col proprio nome come Prusa; la sua urbanistica venne curata nientedimeno che dall'estrema fantasia di Annibale Barca, il famoso generale che, esiliato, provò ad usare la propria fantasia nel costruire non una battaglia, bensì un'acropoli. Prusa divenne una delle più grandi città della Misia e mantenne la sua importanza anche durante i periodi ellenistico, romano e bizantino.

La sua collocazione lungo la famosa Via della Seta ha permesso a Prusa di essere come uno dei più grandi centri del commercio della seta per tutto il periodo medievale.

Bursa fu strappata dal controllo bizantino nel 1326 e divenne la prima capitale dell'Impero ottomano. Il nuovo status provocò una notevole crescita urbana della città per tutto il XIV secolo. L'impero conquistò Edirne (Adrianopoli) nel 1365 e la elesse a città capitale per l'amministrazione dei propri territori europei, ma nondimeno Bursa rimase il più importante centro amministrativo e commerciale in Anatolia, anche dopo aver perso il suo status di capitale unica ottomana.

Il sultano Bayezid I costruì a Bursa il Külliyesi Bayezid, un importante centro teologico, tra il 1390 ed il 1395 e la Ulu Camii (Grande Moschea) tra il 1396 ed il 1400. Fu saccheggiata da Tamerlano nel 1402 Durante il periodo ottomano Bursa ha continuato ad essere la maggior fornitrice di prodotti in seta nell'Impero. A parte la produzione locale, la città lavorava seta grezza importata dall'Iran e, occasionalmente, dalla Cina, ed era il principale centro di produzione di caffettani, cuscini, ricami ed altri prodotti di seta per i palazzi ottomani fino al XVII secolo. Un'altra produzione artigianale tradizionale della città è quella dei coltelli, tradizione che continua tutt'oggi. Durante il periodo ottomano Bursa fu il maggior centro di produzione di carrozze dell'impero ed è divenuta, nella seconda metà del XX secolo, il maggior centro di produzione di veicoli a motore della moderna Turchia.

"Yeşil Bursa" si presenta oggi, a differenza di Edirne, come una operosa città di un milione e mezzo di abitanti ed è un centro commerciale di rapido sviluppo industriale. A causa dei numerosi tesori storici della città di Bursa, il tempo minimo della visita richiesto è un giorno intero, ma è consigliabile trascorre almeno due giorni a Bursa, senza contare gli interessanti dintorni della zona a sud del mare di Marmara, chiamata anche la Provincia verde di Bursa. Il titolo "Verde" di Bursa (Yeşil Bursa) deriva dai suoi giardini e parchi, e, naturalmente, dal suo essere al centro di una importante regione di coltivazione della frutta.

Bursa è molto ricca di monumenti religiosi, moschee, e tombe (turbes), e gli immancabili bagni. Uno dei luoghi più visitati in Bursa è la Moschea di Yesil (la Moschea Verde), con il suo portale scolpito in marmo, che è uno dei migliori in Anatolia. La Moschea Yeþil è anche chiamata il "Gioiello di Bursa" per la sua bellezza, sia dentro che fuori. 

Proprio di fronte, si trova la Tomba Yesil "Tomba verde", costituita da un verde giardino con un incantevole esterno decorato con piastrelle turchesi. Vicino alla tomba la Medresse il complesso conosciuto anche come il trio "verde", quest’ultima ora ospita il Museo Etnografico, che merita certamente una visita.

La Moschea Yildirim Beyazit è importante, in quanto è la prima costruita nel nuovo stile Ottomano e è accompagnata dalla Moschea del Sultano Emiro, che si trova in una zona tranquilla.

Ulu Cami è la "Grande Moschea" ed è situata nel centro commerciale della città, accanto al bazar coperto "Bedesten" e ai bazar dei produttori di seta (Koza Han). Costruito alla fine del XIV secolo, l'Ulu Cami è un interessante esempio di un periodo precedente alla classica architettura ottomana. Vale la pena di visitarla con la sua fontana e il suo pulpito interno, che è considerato un capolavoro sulla lavorazione del legno.

Altro luogo interessante è Muradiye chè il cimitero per molti sultani ottomani e principi che erano stati sepolti in giardino poetico, all'ombra di platani millenari. Accanto a questo del cimitero si trova la Moschea Muradiye del XV secolo, che merita una visita.

La Grande Moschea di Bursa o Ulu Camii è la maggiore moschea di Bursa. Costruita nello stile selgiuchide, venne fatta costruire dal sultano Ottomano Bayezid I ed edificata fra il 1396 ed il 1400. La moschea ha venti cupole e due minareti.

La Ulu Cami è la più grande moschea di Bursa e un punto di riferimento della prima architettura ottomana, che importò molti elementi dall'architettura selgiuchide. Costruita dal sultano Bayezid I, la moschea venne progettata dall'architetto Ali Neccar nel 1396-1400. Si tratta di un grande edificio rettangolare, con un totale di venti cupole, disposte in quattro file di cinque, e supportate da dodici colonne. Presumibilmente le venti cupole sono state costruite al posto delle venti moschee che il sultano Bayezid I aveva promesso di edificare dopo la vittoria nella Battaglia di Nicopoli del 1396. La moschea ha due minareti.

All'interno della moschea vi è una fontana (Sadirvan) dove i fedeli possono eseguire le abluzioni rituali prima della preghiera. La cupola sopra la Sadirvan è sovrastata da un lucernario che crea una luce morbida e serena svolgendo un ruolo importante nell'illuminazione del grande edificio.

L'interno spazioso e poco illuminato è stato progettato per dare al tempio un carattere tranquillo e contemplativo. Le suddivisioni dello spazio creata da più cupole e colonne, dona un senso di intimità e privacy.

All'interno della moschea vi sono 192 iscrizioni murali monumentali scritte da famosi calligrafi Ottomani dell'epoca. La moschea è uno dei più grandi esempi di calligrafia islamica nel mondo. Le iscrizioni sono presenti sui muri, sulle colonne e su tondi piccoli e grandi.

Cumalıkızık è un villaggio nel distretto di Yıldırım, provincia di Bursa, situato 10 chilometri ad est della città di Bursa, ai piedi del monte Olimpo della Misia, in Turchia.

La sua storia risale al periodo di fondazione dell'Impero ottomano. Il borgo è oggi incluso nel confine del distretto Yıldırım, come un quartiere. Cumalıkızık venne fondato come un villaggio waqf. La storia del luogo è stata ben protetta, sono ancora intatte le strutture architettoniche del periodo ottomano. Per questo, Cumalıkızık è diventato un popolare centro turistico, seppure ancora incontaminato.

Un gruppo di villaggi simili, situati nelle vicinanze, tra i piedi del monte Olimpo della Misia e le valli, sono stati chiamati Kızık, in turco. Il nome proviene da uno dei ventiquattro clan dei Turchi Oghuz, anche gli abitanti dei villaggi sono chiamati Kızık. Villaggi simili, seppure meno ben conservati, sono Değirmenlikızık, Derekızık, e Hamamlıkızık. Il nome di Hamamlıkızık deriva dalle terme locali (hamamli), che ivi avevano sede. Il nome di Cumalıkızık deriva da "venerdì" (Cuma, in turco), giorno in cui le persone di religione islamica si radunano per la celebrazione del culto.

Il museo etnografico di Cumalıkızık, situato nella piazza del paese, mostra diversi oggetti storici del sito. Ogni anno, nel mese di giugno, ha luogo il festival del lampone. Le famose case di Cumalıkızık sono fatte di legno e mattoni. La maggior parte delle case è triplice. Le finestre dei piani superiori sono generalmente dotate di grata e con una vetrata. Le maniglie e i battenti sulle principali porte d'ingresso sono in ferro battuto. Le strade di ciottoli sono molto strette, senza marciapiedi, ma al centro è presente una tipica grondaia medievale per lo scarico della pioggia e delle acque in generale.