La
Cittadella della dinastia Ho è un antico sito nel centro di Hanoi. La
città fu per circa tredici secoli la capitale del regno del
Dai-Ngu. Venne fondata nell'XIV secolo sotto la dinastia Ho sul luogo di
una cittadella cinese del VII secolo situata nel delta del Fiume Rosso.
Immaginate
una città in cui l’eleganza esotica dell’Asia del passato si fonde
con la dinamicità dell’Asia di oggi; in cui il Medioevo sopravvive
accanto al moderno; una città che unisce la grazie parigina ai ritmi
orientali, una specie museo di architettura che si evolve in armonia con
la propria storia, senza cedere il passo alle ruspe che hanno sventrato
molti altri capoluoghi della regione. Questo, ma non solo, è Hanoi,
storica capitale dello stato del Vietnam. Sopravvissuta alle bombe
americane ed all’urbanistica sovietica, Hanoi è risorta,
relativamente indenne, con le riforme economiche e sociali degli anni
’90. Imponenti palazzi delineano ampi viali, mentre laghetti e parchi
punteggiano la città, fornendo uno sfondo romantico al caos che
attanaglia una metropoli di 3.500.000 abitanti cresciuta troppo in
fretta.
Il sito occupato attualmente da Hanoi è popolato sin dal Neolitico,
anche se è dal 1010 d.C., anno in cui l’imperatore Ly Thai To vi
trasferì la sua capitale col nome di Thang Long, che si hanno notizie
abbastanza precise della zona. Per il 2010, in occasione del millesimo
anniversario della nascita della città, sono previste celebrazioni
spettacolari che dovrebbero attirare curiosi da tutto il mondo. Hanoi
venne proclamata capitale del Vietnam dopo la Rivoluzione d’Agosto del
1945, ma solo in seguito agli accordi di Ginevra del 1954 fu consentito
al Viet Minh, espulso dai francesi nel 1946, di fare ritorno. Durante la
guerra con gli USA, i bombardamenti distrussero parte del centro e
uccisero centinaia di civili, ma i danni sono stati quasi interamente
riparati.
Hanoi è adagiata sulle sponde del Song Hong, il “Fiume Rosso”,
collegate tra loro da due ponti: il Long Bien, riservato ai veicoli non
motorizzati ed ai pedoni, ed il recente Chuong Duong, 600 metri a sud.
L’elegante centro cittadino si sviluppa attorno al Lago Hoan Kiem,
mentre immediatamente a nord di questo sorge il Quartiere Vecchio
caratterizzato da vie strette il cui nome cambia ogni uno o due isolati.
Lungo la periferia occidentale del Quartiere Vecchio si trova l’antica
Cittadella di Hanoi, fatta costruire dall’imperatore Gia Long. Più ad
ovest si distingue il Mausoleo di Ho Chi Minh, che troneggia in un
quartiere nel quale trovano posto la maggior parte delle ambasciate
straniere, ospitate all’interno dei bei palazzi di epoca coloniale
francese.

Il
punto di partenza per la visita alla città non può che essere il
Quartiere Vecchio, cuore storico di Hanoi, un luogo dalla storia
millenaria che pulsa di vitalità e commerci, con il classico sottofondo
del brusio dei motorini e l’aria traboccante di aromi esotici. Vie
congestionate dal traffico, venditori ambulanti, bancarelle a tutti gli
angoli: non si può certo dire che il Quartiere Vecchio sia una zona
tranquilla, ma il fascino che si prova nell’esplorare il dedalo di
viuzze fa si che il visitatore superi rapidamente la soggezione
iniziale. Una volta passati in rassegna i negozietti, rimirate le
cosiddette “case a galleria” e speso qualche soldo alle bancarelle,
non resterà altro da fare che recarsi al famoso Mercato di Dong Xuan,
laddove potrà dirsi conclusa la visita al quartiere.
Il secondo polo attrattivo della città è il complesso del Mausoleo di
Ho Chi Minh, rimasto per molti vietnamiti il luogo più sacro di tutti i
luoghi sacri. La zona, interdetta al traffico, comprende parchi,
monumenti, pagode e memoriali, ed è solitamente affollata di pellegrini
che vengono a rendere omaggio a Ho Chi Minh. L’edificio principale è
ovviamente il Mausoleo, una monumentale struttura in marmo costruita tra
il 1973 ed il 1975 all’interno della quale, in un sarcofago di vetro,
giacciono le spoglie dell’ex primo ministro.
Dietro
al mausoleo sorge una piccola palafitta nella quale Ho Chi Minh visse
per alcuni anni tra il 1958 ed il 1969, mentre a fianco, in netto
contrasto con lo stile modesto della pagoda, si staglia il maestoso
Palazzo Presidenziale, un edificio coloniale realizzato nel 1906 come
residenza del governatore generale dell’Indocina. Per conoscere per
filo e per segno la storia del rivoluzionario vietnamita bisogna recarsi
al Museo Ho Chi Minh, una grande struttura in cemento che comprende due
settori dedicati rispettivamente al passato ed al futuro del paese.
Gli unici rifugi dal caos delle vie di Hanoi sono i templi e le pagode.
Un raro esempio di architettura tradizionale vietnamita è il Tempio
della Letteratura, fatto costruire nel 1070 dall’imperatore Ly Thanh
Tong, che lo consacrò a Confucio per rendere omaggio a studiosi e
letterati.
L’edificio
è costituito da cinque cortili separati, resi comunicanti da viali e
porte anticamente riservate al re. Altri bei templi sono: il Tempio di
Ngoc Son, fondato nel XVIII secolo su un’isola nella parte
settentrionale del Lago Hoan Kiem; il Tempio di Bach Ma, uno dei più
piccoli e antichi della città, annidato in un angolo del Quartiere
Vecchio; ed il Tempio di Quan Thanh, edificato durante la dinastia Ly
(1010-1225) a Tran Vo, il “Dio del Nord”.
Per
quanto riguarda le pagode, le più significative sono: la Pagoda degli
Ambasciatori, il centro ufficiale del buddismo ad Hanoi, situata tra Pho
Ly Thuong Kiet e Pho Tran Hung Dao; la Pagoda di Tay Ho, presso la quale
accorre una moltitudine di fedeli ogni primo e quindicesimo giorno di
ogni mese lunare; e la Pagoda di Tran Quoc, che sorge sulla sponda
orientale dello Ho Tay, nei pressi di D Thanh Nien.
Un
aspetto forse sottovalutato di Hanoi è la ricchezza del suo panorama
museale, vario ed interessante, all’interno del quale spiccano: il
Museo di Etnologia del Vietnam, che ospita una spettacolare collezione
di oggetti d’arte ed utensili provenienti da tutto il paese; il Museo
di Storia, da vedere più per l’architettura dell’edificio,
un’elegante struttura color ocra realizzata tra il 1925 ed il 1932; il
Museo della Rivoluzione Vietnamita, che racconta gli sviluppi e la
storia della rivoluzione; il Museo di Belle Arti, dove è stata
allestita una ricca mostra che vanta sculture, dipinti, lacche,
ceramiche ed oggetti di ogni genere; il Museo delle Donne, un
inevitabile tributo alle donne soldato; il Museo dell’Esercito,
facilmente individuabile grazie alla vasta collezione di armi
all’esterno; ed il Museo della Prigione di Hoa Lo, quel che resta
della ex Prigione di Hoa Lo, dove tra gli altri furono imprigionati Pete
Peterson ed il senatore John McCain.

Una
caratteristica che accomuna il centro urbano, la periferia e l’area
rurale intorno alla città è la presenza di numerosi laghi. Il Lago
Hoan Kiem è il cuore della parte vecchia di Hanoi, con i suoi isolotti
sui quali sorgono il Tempio di Ngoc Son e l’ormai fatiscente Thap Rua,
la “Torre della Tartaruga”. Il Lago Ho Tay è invece il più esteso
della zona, con ben 13 chilometri di circonferenza che stanno
rapidamente diventando la residenza di chi si può permettere una villa
di lusso. Laghetti più piccoli sono compresi all’interno del Parco e
Zoo Thu Le, 4 chilometri ad ovest del Lago Hoan Kiem.
Tra gli eventi, le manifestazioni e le festività più sentite da parte
della popolazione ricordiamo: il Tet, il Capodanno lunare vietnamita,
che cade tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio e che viene
celebrato con una pittoresca mostra-mercato di carattere floreale; il
Festival di Quang Trung, tra febbraio e marzo, che consiste in una serie
di manifestazioni di carattere sportivo; e la Festa Nazionale
Vietnamita, celebrata il 2 settembre con grandi folle e fuochi
d’artificio sparati in Ba Dinh Sq, di fronte al Mausoleo di Ho Chi
Minh.
Il clima è determinato da due monsoni: quello invernale, che fa
capolino da nord-est tra ottobre e marzo portando una stagione umida e
non certo molto calda; e quello estivo, da aprile fino ad ottobre, che
determina una clima caldo e umido. Il consiglio è quello di evitare gli
estremi e di partire in aprile, maggio o ottobre, mentre è da evitare
la stagione estiva tra luglio e settembre quando si manifestano la
maggior parte dei tifoni.
L’aeroporto cittadino, il Noi Bai International Airport, è il
principale scalo aereo del paese ed è situato all’incirca 35
chilometri a nord della città. La superstrada che congiunge
l’aeroporto al centro è moderna ed efficiente, aggettivi che non si
possono invece spendere per buona parte delle altre strade che si
snodano nei dintorni della capitale. Sia per muoversi in centro, che per
gli spostamenti a più lungo raggio, gli autobus rappresentano la
migliore delle alternative, con le molte stazioni disseminate ad ogni
angolo della città. La stazione ferroviaria è invece situata
all’estremità occidentale di Pho Tran Hung Dao.
