Bruges
è la città medievale meglio
conservata d'Europa, la
località più visitata del
Belgio, una sorta di museo
vivente del XIII secolo,
rimasto fermo a 5 secoli fa, a
causa dell'insabbiamento del
suo sbocco al mare, con le sue
vecchie case, i palazzi
aristocratici e le chiese,
lungo i numerosi canali.
Bruges è senza dubbio uno dei
gioielli del nord Europa, che
offre al visitatore una ricca
combinazione di storia e
splendori architettonici
fiamminghi in un centro città
compatto e visitabile a piedi.
Bruges è stata una delle
capitali culturali e
commerciali d'Europa, il
grande magazzino del
continente, e ha sviluppato
legami con la maggior parte
del mondo allora conosciuto.
Nel periodo in cui iniziò la
sua decadenza commerciale,
Bruges vide fiorire la scuola
pittorica dei fiamminghi
primitivi, rappresentati dal
suo massimo esponente Jan van
Eyck (autore del famosissimo Ritratto
dei Coniugi Arnolfini che
erano dei ricchi mercanti di
Lucca).
Capoluogo
della Fiandra occidentale,
distante 13 km dalla costa e
collegata al mare del Nord
attraverso una serie di canali
navigabili, la città possiede
un avamposto a Zeebrugge. Il
nome Bruges si ritiene derivi
dal norreno bryggja, che
significa pontile o banchina.
La città risale probabilmente
al IX secolo, da una
originaria fortezza costruita
da Baldovino I di Fiandra
(detto Braccio di Ferro) a
protezione delle coste
fiamminghe contro le
incursioni vichinghe.
L'abitato originale si
sviluppo rapidamente fino a
diventare una vera e propria
potenza mercantile. Giunse
alla sua massima prosperità
economica nel XIII secolo,
quando divenne Libera
repubblica.
La
fortuna di Bruges risiedeva
nel diretto controllo sul
commercio dei tessuti
nell'Europa del nord, insieme
alle due città rivali di
Ypres e Gand, trasformando in
particolare la lana inglese di
alta qualità in vestiario e
tessuti che erano esportati in
tutto il mondo conosciuto di
allora. A quell'epoca Bruges
era direttamente collegata con
il mare dall'estuario dello
Zwyn. Il commercio portava
profitti enormi alla città,
che divenne un centro
internazionale di primo
livello, entrando a far parte,
nello stesso periodo, tra le
città fondatrici, della Lega
Anseatica, la più potente
alleanza economica dell'Europa
medievale. Nei moli del porto
di Bruges i tessuti fiamminghi
e i prodotti della lega
anseatica erano scambiati con
maiali dalla Danimarca, spezie
da Venezia, pellami
dall'Irlanda, cera della
Russia, oro e argento dalla
Polonia e pellicce dalla
Bulgaria. Gli affari di questi
commercianti stranieri erano
protetti da non meno di 21
consolati, e la città sviluppò
numerosi servizi di supporto
al commercio, come le banche,
il cambio di valute, le
assicurazioni marittime e un
primo elementare codice
marittimo conosciuto come Roles
de Damme.
Nonostante,
o forse a causa, di questa
prosperità negli affari,
Bruges fu trascinata nelle
guerre che contrapponevano
l'Inghilterra alla Francia. I
tessitori e mercanti della
città erano dipendenti dalla
benevolenza dei re di
Inghilterra per il corretto
funzionamento del commercio
della lana e per la sua
importazione dagli allevatori
inglesi, allo stesso tempo i
conti delle Fiandre, e i loro
successori i duchi di
Borgogna, erano vassalli dei
re di Francia. Sebbene alcuni
dei conti e dei duchi furono
abbastanza forti da non subire
la pressione del re di
Francia, la maggior parte si
sentiva obbligata a obbedire
ai suoi ordini e quindi a
schierarsi contro
l'Inghilterra quando i due
paesi entrarono in guerra.
Il
conflitto di interessi tra
Francia e Inghilterra era
spesso proprio la città di
Bruges che entrambi volevano
controllare. La città si
oppose più volte anche ai
francesi con ribellioni
armate. La più famosa
insurrezione fu quella contro
il re Filippo il Bello di
Francia all'inizio del XIV
secolo quando la città si
oppose al pagamento di nuove
tasse appena introdotte.
Filippo mandò un esercito a
presidiare Bruges, ma all'alba
del 18 maggio 1302 un gruppo
ribelli fiamminghi riuscì a
penetrare le mura della città
massacrando i soldati francesi
nel sonno.
Questo
fatto passò alla storia come
il Mattutino di Bruges ed è
stato paragonato ai Vespri
Siciliani. Secondo la
tradizione, per distinguere i
francesi dai nativi, i ribelli
chiesero una parola d'ordine
Schibboleth, che significa
"scudo e amico", una
frase difficile da pronunciare
per un francese. I capi
dell'insurrezione Jan Breydel
e Pieter De Coninck divennero
eroi ed ora la loro statua si
trova nel Markt, la piazza del
mercato di Bruges dal 1887.



Successivamente il predominio
sul fiorente mercato tessile
di cui Bruges era il centro
commerciale fu una delle
principali cause della guerra
dei Cent'anni tra
Francia e Inghilterra.
Nel XV
secolo Filippo
il Buono, duca di
Borgogna stabilì una corte
anche a Bruges, oltre che a Bruxelles
e Lilla,
attraendo nella città
numerosi artisti, banchieri ed
altre eminenti personalità
dell'epoca da tutta Europa. In
questo periodo Bruges arrivò
a contare più di 40.000
abitanti ma contemporaneamente
iniziò il declino a causa
dell'insabbiamento del canale
Zwin e il traffico commerciale
si spostò verso la città di Anversa.
Gli
Asburgo, che ereditarono le
Fiandre, insieme agli attuali
Belgio e Olanda nel 1482,
levarono via via potere e
indipendenza alle città
fiamminghe, compresa Bruges.
In particolare l'imperatore
Carlo V, che regnava oltre che
sulla Spagna, le colonie di
quest'ultima, e i territori
austriaci, sui Paesi Bassi,
contribuì in particolare alla
fine dell'indipendenza di
queste città. Bruges fu
particolarmente colpita da
queste restrizioni. La sua
decadenza venne certificata da
un evento naturale a partire
dal XVI secolo quando,
insabbiatosi l'estuario dello
Zwyn, il traffico, i commerci,
e la prosperità prese la via
di Anversa e di Gand.
Verso
il 1510, il tratto d'acqua tra
Sluis e Damme era solo
navigabile da piccole navi e
dal 1530 il traffico marino di
Bruges cessò completamente.
La città restò come ibernata
per cinque secoli dopo
l'insabbiamento del fiume.
Rinacque grazie al successo e
all'attenzione catalizzata dal
romanzo di Georges Rodenbach
Bruges La Morta, che risvegliò
l'interesse internazionale per
questa città museo.

Bruges
è uno dei luoghi turistici più
importanti di tutto il Belgio.
La pianta ovale della città
è attraversata da diversi
canali e da lunghe vie su cui
si affacciano file di case a
cuspide. Le abitazioni dei
patrizi e dei commercianti e
il palazzo comunale riccamente
decorato (si tratta
dell'edificio in cui i conti
delle Fiandre dovettero
conferire la libertà al
comune) testimoniano lo
splendore di un tempo e il
potere della città, il cui
orgoglio è simboleggiato
dall'imponente torre
campanaria che sovrasta il
mercato coperto dei tessuti.
Il
luogo da cui far partire
l'esplorazione della città è
la già citata piazza del
mercato, il Markt, su cui si
staglia la figura altissima
della torre campanaria, il
Belfort, e il Burg, un'altra
piazza a pochi passi dal
Markt, che possiede una serie
di splendidi edifici, che
insieme sintetizzano una sorta
di viaggio attraverso la
storia dell'architettura
europea. In questo punto,
Baldovino Braccio di Ferro,
conte di Fiandra, costruì un
castello fortificato (o
"Burg"), attorno al
quale si sviluppò tutta la
città.
Il
Belfort (torre civica)
è il vero simbolo della città,
testimonianza della potenza
economica del passato. Risale
al XIII secolo e al suo
interno si trova un carillon
costituito da 47 campane.
Il
Palazzo Comunale sorge
sull'antica piazza del Burg,
ove si affacciano altri
notevoli monumenti cittadini.
È il più antico Palazzo
pubblico del Belgio e uno dei
massimi esempi dello stile
Gotico brabantino.
Dopo
l'incendio del 1280 che
colpisce il Beffroi di Bruges,
si decide di costruire una
sala pubblica ove si possano
riunire gli scabini della città.
Sulla vicina piazza del Burg
sorgeva il vecchio Ghyselhuus,
antico palazzo dei Conti
divenuto prigione e poi in
disuso. Nel 1376 Luigi di
Male, ultimo conte di Fiandra,
ordina la demolizione del
vecchio edificio per far posto
a un vero e proprio Scepenhuus,
Palazzo degli Scabini.
La
costruzione venne
commissionata all'Architetto
di Città Jan Roegiers, che lo
portò a termine nel 1421. La Sala
cittadina di Bruges è il
primo monumentale municipio
gotico delle Fiandre e del
Brabante, testimonianza della
prosperità economica e
politica della città nel
corso del XIV secolo.

Si
presenta come un reliquiario,
incentrato sulla mirabile
facciata in pietra. Il
prospetto si sviluppa su da
due ordini di
finestre-vetrate, crociate al
pianterreno e bifore al piano
superiore. La corona un
parapetto merlato gotico, da
cui si elevano tre snelle
torrette cuspidate, e un alto
tetto a capanna aperto da
abbaini. Un'opulenta
decorazione gotica di rilievi,
baldacchini e statue, avvolge
i volumi.
Le
sculture, rappresentanti
personaggi storici, i Dodici
Mesi e i Quattro
Elementi, vennero
distrutte dalla Rivoluzione
francese e rifatte nel XIX
secolo. Alcuni elementi
autentici di queste sculture
sono conservati nelle
collezioni del Museo Civico.
La sua ricca facciata ha
ispirato i vari architetti
nella costruzione dei grandi
municipi di Bruxelles, Gent,
Lovanio e Oudenaarde.
Nel
corso del XVII e XVIII secolo
il Municipio venne
notevolmente ampliato verso
sud e nel 1766 l'ingresso
sinistro, originariamente
aperto nella prima campata
sinistra, venne spostato per
renderlo simmetrico all'altro.
Nel 1887 un incendio devastò
gli interni e tra il 1895 e il
1905 l'architetto Louis
Delacenserie e il pittore
Jean-Baptiste Bethune
intrapresero i grandi lavori
di restauro-ristrutturazione,
condotti con un certo gusto
neogotico. La volta in pietra
del salone al piano terra,
risalente al 1766, venne
allora sostituita con una
struttura di
"storicizzazione" in
legno sorretto da quattro
colonne composte che dividono
la sala in due navate. Al
piano superiore, che era
diviso in più sale di diverse
dimensioni, si volle creare
un'unica grande sala
sacrificando le secondarie per
ampliare quella del Consiglio,
conosciuta da allora come Sala
Gotica.
La
doppia volta lignea a crociere
è quella originale del 1402,
che venne restaurata. Infatti
solo le prime due campate
orientali della volta vennero
rifatte nel XIX secolo come
addizione di ampliamento. Le
chiavi di volta contengono
medaglioni circolari e
quadrilobati con scene del
Nuovo Testamento, dei profeti,
evangelisti e santi. I
capitelli sono decorati con Allegorie,
delle stagioni, dei mesi e
degli elementi naturali. La
ricca decorazione parietale è
opera neogotica seguita alla
ricostruzione dall'incendio.
Concepita per competere con la
decorazione della facciata,
presenta affreschi con scene
della Storia di Bruges,
dipinte da Albrecht De Vriendt
e un monumentale camino
neogotio.

Tra
i magnifici edifici che ne
attestano l'antico splendore,
la cattedrale gotica del
Santissimo Salvatore, la
Basilica del Sacro Sangue, la
Chiesa di Nostra Signora e la
Chiesa di Gerusalemme.
La
cattedrale di San Salvatore
è la chiesa principale della
città. Divenne la cattedrale
della diocesi di Bruges,
dedicata al Salvatore risorto
e a san Donaziano di Reims,
solo nel XIX secolo in seguito
all'abbattimento dell'antica
cattedrale cittadina che
sorgeva di fronte al
municipio. Nel 1921 è stata
dichiarata Basilica minore.
Il
primo edificio in questo luogo
era l'antica Sint-Elooiskapel,
cappella di Sant'Eligio di
Noyon, costruita intorno al
646. Intorno al IX secolo
venne sostituita con una
chiesa; divenuta poi
parrocchia nel 1089. Nel 1116
un incendio distrusse questo
edificio e nel 1127 venne
iniziata la costruzione di una
nuova chiesa più grande in
stile romanico. Un nuovo
incendio distrusse anche
quest'ultima nel 1166; si salvò
solo la torre.
Nel
1250 si intraprese la
costruzione della chiesa
attuale, durata circa un
secolo. Venne eretta a partire
dal coro in uno stile gotico
che risentiva fortemente le
influenze provenienti dalla
cattedrale di Tournai e quindi
dal gotico francese. Era la
prima chiesa gotica in
laterizio costruita in Belgio.
Un
nuovo incendio, scoppiato nel
1358, impose urgenti lavori di
restauro. Nel 1478 vi si
riunirono i cavalieri del
Toson d'oro in seguito alla
morte di Carlo il Temerario,
per eleggere il nuovo
successore.
Fra
il 1480 e il 1550 si
iniziarono nuovi lavori di
ampliamento, l'architetto Jan
van den Poele eresse il nuovo
coro secondo i canoni del
Gotico brabantino al quale
aggiunse il deambulatorio e le
cinque cappelle radiali.

Con
la dominazione francese del
1799 e il conseguente
concordato del 1801, la
diocesi di Bruges venne
accorpata a quella di Gent e
la vecchia cattedrale
cittadina, situata davanti al
municipio, venne demolita.
Solo nel 1834 venne
ristabilita la diocesi a
Bruges e la chiesa del San
Salvatore venne eletta a nuova
cattedrale della città.
L'architetto
cittadino Karel Verschelde
propose un grande progetto di
ampliamento, che prevedeva
anche l'abbattimento della
torre romanico-gotica della
facciata, la parte più antica
dell'edificio appartenente
alla chiesa romanica del
1127-1166, per allungare il
piedicroce. Il progetto non
venne accolto ma venne
aggiunta la navata destra e
nel 1837 il nuovo capitolo.
Nel
1839 un nuovo incendio colpì
la chiesa. La torre venne
restaurata e ricevette il
coronamento rastremato
neoromanico ad opera
dell'architetto inglese Robert
Chantrell, che fra il 1843 e
il 1846 la alzò dagli 80
metri d'altezza ai 99 m
odierni. Altri lavori,
soprattutto diretti alla
decorazione interna, vennero
eseguiti nel 1874-75 in stile
neogotico dall'architetto Jean
Bethune. Inoltre vi si portò
il mobilio e le opere
provenienti dall'antica
cattedrale demolita.

 La
chiesa di Nostra Signora
è una chiesa
dall'affascinante architettura
in stile romanico e gotico,
uno dei monumenti simbolo di
Bruges.. La torre misura 122
metri di altezza ed è la più
alta del Belgio dopo quella
della cattedrale di Nostra
Signora ad Anversa.
Nella
parte orientale della chiesa
sono custodite le spoglie di
Carlo il Temerario e di sua
figlia Maria di Borgogna, le
cui tombe si presentano in un
contrastante stile gotico e
rinascimentale.
La
chiesa ospita anche una delle
poche sculture di Michelangelo
presenti fuori d'Italia, la Madonna
col Bambino.
La
Chiesa di Gerusalemme
è una chiesa molto
particolare con la torre
ottagonale; venne costruita
dai fratelli Adornes, mercanti
di origine italiana ed è
ancora oggi di proprietà
privata.
All'interno
è ospitata una bella tomba di
marmo nero Tournai, vetro
colorato tardo-gotico, e una
piccola e piuttosto
inquietante cappella
contenente l'effige del Cristo
morto. La decorazione interna
è piuttosto notevole e
variegata. Le splendide
vetrate sono del '500.
Il
Begijnhof è un luogo
molto caratteristico nella
cultura fiamminga. Conosciuto
anche come il convento, era il
luogo che ospitava le beghine,
pie donne che, rimaste sole,
si dedicavano all'assistenza
dei poveri e dei malati. É
situato tra il centro della
stazione e la città, con
piccole case dipinte di bianco
ed eleganti platini; un posto
tranquillo dove poter fare
rilassanti camminate.
La
basilica del Sacro Sangue
è una basilica minore.
Fu
costruita originariamente nel
XII secolo come la cappella
della residenza dei conti di Fiandra
e ospita una reliquia del
sacro Sangue che si dice sia
stata presa da Giuseppe
di Arimatea e portata dalla
Terra santa da Teodorico di
Alsazia, conte di Fiandra.
Costruita tra il 1134 e il
1157, fu consacrata a basilica
minore nel 1923.

La
basilica si trova nella piazza
del Burg e consiste di una
cappella inferiore e una
superiore.
La
cappella inferiore, dedicata a
Basilio Magno, è una
struttura romanica che è
rimasta virtualmente
invariata. La reliquia
venerata si trova nella
cappella superiore, che fu
ricostruita in stile gotico
durante il XVI secolo e
restaurata più volte durante
il XIX secolo in stile
neogotico.
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