Il Cavaliere di Madara è un bassorilievo scolpito nella roccia dell'
altopiano di Madara in epoca
alto-medievale nella Bulgaria
nord-orientale, vicino alla
città di Shumen, a 23 metri
dal suolo sulla parete quasi
verticale di una scogliera
alta 100 metri.
L'opera,
che risale all'inizio
dell'VIII secolo e rappresenta
un monumento unico dell'arte
bulgara in Europa, è la
composizione di più immagini
comprendenti un cavaliere con
un bastone, seguito da un
cane. Nella raffigurazione il
cavaliere è raffigurato
mentre trafigge con una lancia
un leone ai piedi del suo
cavallo. Le immagini del
cavaliere, del cane e del
leone hanno, in accordo con
l'antica tradizione ariana, la
loro controparte nello spazio:
rappresentano rispettivamente
il sole, la luna, e le stelle
della costellazione del Leone.
Di fronte al cavaliere si trova un
'
aquila in volo, mentre dietro
di lui c
'
è la figura di un cane in
corsa. La scena rappresenta
simbolicamente un trionfo
militare. L'analisi
computerizzata dell'opera ha
dimostrato che la
raffigurazione è la codifica
di un evento spaziale: i corpi
celesti furono in questa
posizione il 24 Agosto 165. Un
altro monumento, la lista dei
nomi dei sovrani bulgari,
indica in questo stesso anno
la fondazione dello stato
bulgaro in Europa.
Il monumento venne scolpito
nel 710 circa. In quell'epoca
era al potere in Bulgaria il
Khan Tervel, e questo supporta
la teoria secondo la quale il
bassorilievo ritrae il sovrano
stesso e sia opera dei
Bolgari, una tribù nomade di
guerrieri che si insediò
nella Bulgaria nord-orientale
alla fine del VII secolo e,
dopo essersi fusa con gli
Slavi autoctoni, diede origine
ai moderni Bulgari. Altre
teorie sostengono che il
bassorilievo sia opera degli
antichi Traci e che ritragga
un loro dio.
Intorno alla figura del cavaliere sono
visibili 3 iscrizioni
parzialmente conservate, in
lingua greca medievale. Esse
riportano importantissime
informazioni sulla storia
della Bulgaria in quel periodo
storico. Secondo il professor
Veselin Beshevliev la prima
iscrizione è opera di Tervel
(695-721), il che
significherebbe che il
bassorilievo è stato scolpito
durante il suo regno.
Le altre iscrizioni si
riferiscono ai Khan Krum
(796-814) e Omurtag (814-831)
e con ogni probabilità
vennero scolpite per loro
ordine.
La
posizione del monumento è la
prima caratteristica insolita,
infatti lo scultore ha dovuto
lavorare in un luogo quasi
inaccessibile, a 23 m. dal
suolo. Ai tempi era
un'operazione difficile e si
suppone che fu eretta
un'enorme impalcatura sulla
quale lo scultore eseguì la
sua opera su una superficie di
40 metri quadrati.
Il
luogo scelto è tale che il
rigonfiamento della roccia
permette che alcune parti del
rilievo siano più in evidenza
rispetto al altre. Altri
elementi della composizione
sono quasi piani perché hanno
dovuto essere scolpiti sulla
superficie della roccia in
pendenza.
Lo
scultore ha utilizzato diversi
metodi per la scultura delle
figure. In primo luogo ha
definito le immagini con una
scanalatura nella roccia larga
1,5 cm. e profonda 2 cm
(soltanto il leone non è
circondato da tale
scanalatura) e quindi ha
utilizzato un intonaco rosso
sulle figure, al fine di
renderle meglio visibili sulla
roccia. Anche per le
iscrizioni che accompagnano la
scultura e che narrano i fatti
che si verificarono tra il 705
e l'801 d.C., venne utilizzato
lo stesso intonaco rosso.
Lo
scultore ha inoltre lavorato
con attenzione sulla
composizione affinché il
rilievo fosse visto
chiaramente anche a distanza.
Ci sono vari particolari che
non solo rendono la scena più
concreta ma rendono il lavoro
ben rifinito e non soltanto un
profilo abbozzato.
Il
lavoro dello scultore
sconosciuto è effettivamente
magnifico ed il cavaliere, a
tredici secoli dalla sua
creazione, ispira ancora oggi
l'ammirazione dei visitatori.
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