Cavaliere di Madara
Bulgaria

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1979

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Il Cavaliere di Madara è un bassorilievo scolpito nella roccia dell' altopiano di Madara in epoca alto-medievale nella Bulgaria nord-orientale, vicino alla città di Shumen, a 23 metri dal suolo sulla parete quasi verticale di una scogliera alta 100 metri.

L'opera, che risale all'inizio dell'VIII secolo e rappresenta un monumento unico dell'arte bulgara in Europa, è la composizione di più immagini comprendenti un cavaliere con un bastone, seguito da un cane. Nella raffigurazione il cavaliere è raffigurato mentre trafigge con una lancia un leone ai piedi del suo cavallo. Le immagini del cavaliere, del cane e del leone hanno, in accordo con l'antica tradizione ariana, la loro controparte nello spazio: rappresentano rispettivamente il sole, la luna, e le stelle della costellazione del Leone. Di fronte al cavaliere si trova un ' aquila in volo, mentre dietro di lui c ' è la figura di un cane in corsa. La scena rappresenta simbolicamente un trionfo militare. L'analisi computerizzata dell'opera ha dimostrato che la raffigurazione è la codifica di un evento spaziale: i corpi celesti furono in questa posizione il 24 Agosto 165. Un altro monumento, la lista dei nomi dei sovrani bulgari, indica in questo stesso anno la fondazione dello stato bulgaro in Europa.

Il monumento venne scolpito nel 710 circa. In quell'epoca era al potere in Bulgaria il Khan Tervel, e questo supporta la teoria secondo la quale il bassorilievo ritrae il sovrano stesso e sia opera dei Bolgari, una tribù nomade di guerrieri che si insediò nella Bulgaria nord-orientale alla fine del VII secolo e, dopo essersi fusa con gli Slavi autoctoni, diede origine ai moderni Bulgari. Altre teorie sostengono che il bassorilievo sia opera degli antichi Traci e che ritragga un loro dio.

Intorno alla figura del cavaliere sono visibili 3 iscrizioni parzialmente conservate, in lingua greca medievale. Esse riportano importantissime informazioni sulla storia della Bulgaria in quel periodo storico. Secondo il professor Veselin Beshevliev la prima iscrizione è opera di Tervel (695-721), il che significherebbe che il bassorilievo è stato scolpito durante il suo regno.

Le altre iscrizioni si riferiscono ai Khan Krum (796-814) e Omurtag (814-831) e con ogni probabilità vennero scolpite per loro ordine.

La posizione del monumento è la prima caratteristica insolita, infatti lo scultore ha dovuto lavorare in un luogo quasi inaccessibile, a 23 m. dal suolo. Ai tempi era un'operazione difficile e si suppone che fu eretta un'enorme impalcatura sulla quale lo scultore eseguì la sua opera su una superficie di 40 metri quadrati.  

Il luogo scelto è tale che il rigonfiamento della roccia permette che alcune parti del rilievo siano più in evidenza rispetto al altre. Altri elementi della composizione sono quasi piani perché hanno dovuto essere scolpiti sulla superficie della roccia in pendenza.

Lo scultore ha utilizzato diversi metodi per la scultura delle figure. In primo luogo ha definito le immagini con una scanalatura nella roccia larga 1,5 cm. e profonda 2 cm (soltanto il leone non è circondato da tale scanalatura) e quindi ha utilizzato un intonaco rosso sulle figure, al fine di renderle meglio visibili sulla roccia. Anche per le iscrizioni che accompagnano la scultura e che narrano i fatti che si verificarono tra il 705 e l'801 d.C., venne utilizzato lo stesso intonaco rosso.

Lo scultore ha inoltre lavorato con attenzione sulla composizione affinché il rilievo fosse visto chiaramente anche a distanza. Ci sono vari particolari che non solo rendono la scena più concreta ma rendono il lavoro ben rifinito e non soltanto un profilo abbozzato. 

Il lavoro dello scultore sconosciuto è effettivamente magnifico ed il cavaliere, a tredici secoli dalla sua creazione, ispira ancora oggi l'ammirazione dei visitatori.