Chiese rupestri di Ivanovo
Bulgaria

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1979

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Le Chiese scolpite nella roccia di Ivanovo sono un gruppo di chiese monolitiche, cappelle e monasteri scolpiti nella solida roccia e assolutamente diversi da ogni altro complesso monasteriale della Bulgaria; esse si trovano vicino al villaggio di Ivanovo, 20 chilometri a sud della città di Ruse, sugli alti argini rocciosi del fiume Rusenski Lom, 32 metri al di sopra del fiume. Il complesso è famoso per i suoi splendidi e ottimamente conservati affreschi medievali.

Le grotte della regione sono state abitate da monaci fin dal 1320, quando il complesso venne fondato dal Patriarca di Bulgaria Joachim, fino al XVII secolo. Nel sito essi scavarono chiese, cappelle e celle nella roccia. Al picco più alto della storia del monastero vi erano circa 40 chiese, con circa altri 300 edifici annessi, la maggior parte dei quali non si è conservato fino ai giorni nostri.

Sovrani del Secondo impero bulgaro come Ivan Alessandro e Ivan Asen II fecero frequenti donazioni al complesso monasteriale, come testimoniato dai ritratti dei donatori presenti in alcune delle chiese. Altri patroni comprendono nobili della capitale Veliko Tărnovo, con cui il monastero aveva stretti rapporti durante il XIII e XIV secolo.

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Il complesso fu un centro di esicasmo in Bulgaria durante il XIV secolo e continuò ad esistere anche nei primi anni di dominio ottomano sulla regione, anche se lentamente decadde. 

Il complesso monasteriale deve molto della sua fama agli affreschi del XIII e XIV secolo, conservatisi in 5 delle chiese sopravvissute ai secoli, ritenuti un meraviglioso esempio di arte bulgara medievale.

Fra gli edifici ricordiamo la cappella dell ' Arcangelo Michele (la "chiesa sepolta"), il Battistero, la cappella Gospodev Dol, la chiesa di San Teodoro (la "chiesa demolita") e la chiesa della Santa Madre di Dio, in cui si trovano i murali probabilmente più famosi, ritenuti come i l ' esempio più rappresentativo di arte paleologa.

Negli edifici si sono conservate anche molte antiche iscrizioni, compresa la famosa iscrizione del monaco Ivo Gramatik del 1308-1309.

Gli affreschi della chiesa della Santa Madonna sono quelli meglio  conservati. Sul muro Nord ovest sono dipinti i ritratti in grandezza naturale degli “sponsor” della chiesa, Tsar (rè) Ivan Aleksandar (1331 – 1370) e Tsarìtsa (la regina) Teodora, testimonianza degli stretti legami che esistevano tra i monaci del monastero, la capitale Tarnovo e la città di Cerven, un centro culturale e militare importante in quei tempi.

Oggi possiamo vedere solo una piccola parte del patrimonio originale di affreschi. Sul soffitto, diviso in 25 campi rettangolari, sono illustrate scene tratte dal Nuovo testamento.