Le Chiese scolpite nella
roccia di Ivanovo sono un
gruppo di chiese monolitiche,
cappelle e monasteri scolpiti
nella solida roccia e
assolutamente diversi da ogni
altro complesso monasteriale
della Bulgaria; esse si
trovano vicino al villaggio di
Ivanovo, 20 chilometri a sud
della città di Ruse, sugli
alti argini rocciosi del fiume
Rusenski Lom, 32 metri al di
sopra del fiume. Il complesso
è famoso per i suoi splendidi
e ottimamente conservati
affreschi medievali.
Le grotte della regione sono
state abitate da monaci fin
dal 1320, quando il complesso
venne fondato dal Patriarca di
Bulgaria Joachim, fino al XVII
secolo. Nel sito essi
scavarono chiese, cappelle e
celle nella roccia. Al picco
più alto della storia del
monastero vi erano circa 40
chiese, con circa altri 300
edifici annessi, la maggior
parte dei quali non si è
conservato fino ai giorni
nostri.
Sovrani
del Secondo impero bulgaro
come Ivan Alessandro e Ivan
Asen II fecero frequenti
donazioni al complesso
monasteriale, come
testimoniato dai ritratti dei
donatori presenti in alcune
delle chiese. Altri patroni
comprendono nobili della
capitale Veliko Tărnovo, con
cui il monastero aveva stretti
rapporti durante il XIII e XIV
secolo.


Il complesso fu un centro di esicasmo in
Bulgaria durante il XIV secolo
e continuò ad esistere anche
nei primi anni di dominio
ottomano sulla regione, anche
se lentamente decadde.
Il complesso monasteriale deve molto della sua
fama agli affreschi del XIII e
XIV secolo, conservatisi in 5
delle chiese sopravvissute ai
secoli, ritenuti un
meraviglioso esempio di arte
bulgara medievale.
Fra gli edifici ricordiamo la
cappella dell
'
Arcangelo Michele (la
"chiesa sepolta"),
il Battistero, la cappella
Gospodev Dol, la chiesa di San
Teodoro (la "chiesa
demolita") e la chiesa
della Santa Madre di Dio, in
cui si trovano i murali
probabilmente più famosi,
ritenuti come i l
'
esempio più rappresentativo
di arte paleologa.
Negli edifici si sono
conservate anche molte antiche
iscrizioni, compresa la famosa
iscrizione del monaco Ivo
Gramatik del 1308-1309.
Gli
affreschi della chiesa della
Santa Madonna sono quelli
meglio
conservati. Sul muro Nord
ovest sono dipinti i ritratti
in grandezza naturale degli
“sponsor” della chiesa,
Tsar (rè) Ivan Aleksandar
(1331 – 1370) e Tsarìtsa
(la regina) Teodora,
testimonianza degli stretti
legami che esistevano tra i
monaci del monastero, la
capitale Tarnovo e la città
di Cerven, un centro culturale
e militare importante in quei
tempi.
Oggi possiamo vedere solo una
piccola parte del patrimonio
originale di affreschi. Sul
soffitto, diviso in 25 campi
rettangolari, sono illustrate
scene tratte dal Nuovo
testamento.

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