La
Tomba tracia di Kazanlăk è
una sepoltura a volta
costruita in mattoni, situata
vicino alla città di Kazanlăk,
nella Bulgaria centrale.
Durante
la seconda guerra mondiale,
alcuni soldati impegnati a
scavare un bunker scoprirono
una tomba ancora ben
conservata appartenente
all'epoca tracia. La struttura
architettonica e i dipinti
erano pressoché intatti,
anche se la tomba era già
stata saccheggiata in epoca
precedente.
Al
complesso, piuttosto piccolo,
si accede attraversando un
atrio che da su un corridoio
lungo circa due metri; le
pareti sono dipinte con scene
di guerra e di combattimenti,
che rivelano chiaramente gli
influssi dell'arte ellenica su
quella tracia. All'estremità
del corridoio si trova la
camera sepolcrale, alta fino a
tre metri e coperta da una
cupola a campana. Vi è
raffigurata una coppia di
giovani sovrani, che sembra
congedarsi da un banchetto
funebre; li affiancano servi
recanti oggetti del corredo
funebre. Sul fregio
sovrastante, tre aurighi sono
impegnati in una concitata
corsa con i carri.

Il
dignitario siede su un cuscino
a righe rosse e bianche
disposto su una bassa sedia di
metallo, forse addirittura
d'argento, davanti a un tavolo
di legno su cui si trovano due
pagnotte, frutta e piatti.
Alla sua sinistra, su un'alta
sedia di legno decorata in
argento, si trova la moglie,
che guarda in direzione del
marito con un'espressione di
triste contemplazione. I due
si tengono la mano, mentre la
processione cerimoniale si
avvicina da direzioni opposte.
Da sinistra, una donna vestita
con un peplo scuro porge al
suo signore un piatto di
frutta. Dietro di lei, uno
schiavo reca una coppa di
vino.
Dalla
parte opposta, due ancelle dai
capelli ricci e corvini,
ornate di gioielli, portano
doni alla sovrana. Alle loro
spalle, sopraggiungono altri
servitori e cavalieri. E
questa la scena dipinta sul
grande fregio circolare che
adorna la volta della camera
funeraria della tomba tracia
di Kazanlak, uno dei più
straordinari capolavori
pittorici del periodo
ellenistico. Kazanlak si trova
nel cuore della Bulgaria, tra
la Stara Planina
e le montagne di Sredna Gora,
in quella che, da secoli, è
chiamata "
la Valle
delle Rose". Qui, nel
1944 - non distante da
Seutopolis, la capitale del
regno degli Odrisi fondata dal
re della Tracia Seute III - fu
scoperta una piccola tomba, i
cui affreschi rappresentano la
più vivida testimonianza di
una civiltà che vide il suo
apice tra il V e il III secolo
a.C.
Tra
gli oltre 500 tumuli funerari
dell'area di Kazanlak, la
tomba - che potrebbe essere la
sepoltura dello stesso Seute
III o di un alto funzionario
della sua corte - si distingue
per essere uno dei pochi
monumenti "a nido
d'ape". Costruita in
mattoni, come poche altre
tombe della Tracia, consiste
di tre elementi: un'anticamera
per il carro, i cavalli o gli
schiavi che avrebbero
accompagnato il signore
nell'aldilà; un corridoio, o
dromos, per gli oggetti
necessari per la vita
ultraterrena; e infine la
camera funeraria, per deporvi
il corpo del defunto.
Quest'ultima, più grande
degli altri due ambienti, ha
una pianta circolare del
diametro di
2,62 metri
ed è alta 3,2.

La
complessa struttura a nido
d'ape fu costruita usando
speciali mattoni curvi, che
sono differenti in ciascuna
fila. Così pure è in mattoni
il corridoio, le cui pareti si
incurvano gradualmente verso
l'interno fino a
ricongiungersi al centro del
soffitto formando una volta.
Al di là di un'architettura
interessante e singolare, sono
gli affreschi il capolavoro
della tomba di Kazanlak, anche
perché sono i soli
perfettamente conservati del
periodo ellenistico. Proprio
al centro della cupola della
camera funeraria, sopra il
fregio di cui si è detto
all'inizio, sono dipinti tre
carri in corsa, alternati a
colonne ioniche. Raffigurano,
con ogni probabilità, le
corse di carri con cui si
concludevano le cerimonie
funebri. Altri affreschi
ornano il corridoio: qui le
pareti sono divise in tre
pannelli orizzontali di
altezza pressoché identica.
I
due più in basso sono
puramente ornamentali, mentre
il terzo, che inizia dove
l'inclinazione delle pareti si
fa più pendente, è diviso in
due fregi disposti l'uno sopra
l'altro. Il primo rappresenta
foglie d'acanto stilizzate
racchiuse dai rami eleganti di
una piccola palma,
il secondo ritrae scene di
battaglia con due eserciti
schierati alle estremità del
corridoio e al centro, sulla
parete orientale, due
guerrieri che si sfidano
armati di pugnali e scudi. Di
fronte, sulla parete
occidentale, uno dei due
guerrieri giace in ginocchio
nell'atto di proteggersi dai
colpi sferrati dall'altro. E,
se gli elementi del
combattimento sono
indubbiamente legati all'arte
greca classica, la scena è
tuttavia più naturale, priva
degli stereotipi dei
bassorilievi ellenici.
Recentemente,
nella regione, sono state
trovate altre due tombe, a
Muglizh e nel villaggio di
Krun. Ma in nessuna di esse, né
in quelle di Seutopolis - oggi
sepolta dalle acque di un
bacino artificiale -, l'arte
dell'affresco ha raggiunto la
perfezione visibile nella
tomba di Kazanlak.

|