In
Bulgaria, nella zona nord-est
della regione di Razgrad, nel
comune di Isperish, si trova
una vasta zona di grande
rilevanza storica e
archeologica. Si tratta di un
territorio unico, costituito
da monumenti antichi, da
tracce d’ insediamenti, da
santuari e da necropoli,
ricordo di un popolo
quasi dimenticato: i Geti.
I
Geti, popolo della Tracia,
definiti da Erodoto come “la
più nobile e la più giusta
di tutte le tribù
traciche”, vissero in questa
zona dal IV millennio a.C.
fino il 335, anno in cui
furono sconfitti da Alessandro
Magno.
Dal
1975, nel museo di Iperish,
vengono raccolti tutti i
ritrovamenti dei numerosi
scavi archeologici che
circondano la zona.
Nel
1982, grazie a uno di questi
scavi, vicino al villaggio di
Sveshtari, fu scoperta una
tomba di grandi dimensioni
(sotto un tumulo alto 11,5 m e
largo 70 m), importante perché
permette lo studio
dell’architettura degli
edifici di culto traci. Al
suo interno era stata adagiata
in un sarcofago una coppia di
sovrani: accanto all'uomo,
dell'età di circa 60 anni,
riposava la giovane consorte.
La
sua costruzione è da
collocare nel III secolo a.C.,
periodo fiorente sia dal punto
di vista economico/politico
che culturale. Molto
probabilmente questa sepoltura
apparteneva a un re di rilievo
e facoltoso, ne è la
dimostrazione l’architettura
perfetta e le ricche
decorazioni.
Costruita
con dei blocchi di calcare di
grandi dimensioni, è
costituita da: un ingresso
monumentale, un dromos
(corridoio), un’anticamera e
due camere rettangolari
coperte da una volta
semi-cilindrica separata.
L’ingresso
è fiancheggiato da due
colonne rettangolari, che
sorreggono un’architrave
decorata con dei fregi a
rilievo, costituiti da teste
di bovino stilizzate, rosette
e ghirlande.
Attraversata l'anticamera, un
corridoio di circa 4 metri di
lunghezza conduce a una camera
funeraria quadrata con una
volta a botte alta 4,5 metri.
La
camera centrale è
eccezionalmente ricca di
decorazioni. All’interno,
dietro una porta massiccia
decorata (naiskos), era
nascosto agli occhi dei
mortali il letto di sepoltura
del signore con a fianco un
letto più umile destinato
alla moglie, che lo avrebbe
seguito dopo la morte. Così
come i cavalli preferiti,
trovati nella camera laterale.
Sopra
i due letti è presente un
grosso dipinto. Al centro
della composizione una dea sta
offrendo una corona al
sovrano, raffigurato come un
eroe a cavallo di fronte a
lei. Su entrambi i lati invece
ci sono processioni di servi e
uomini armati che trasportano
doni per il loro signore.
Le pareti delle camere sono
ricoperte da murales dipinti e
sono decorate con delle
cariatidi, metà umane e metà
vegetali.
Le
dieci imponenti figure femminili
alte 1,2 metri, raffigurate
con le mani alzate, si trovano
disposte in successione lungo
le pareti della camera,
componendo un fregio continuo.
Le
figure indossano il chitone,
un vestito lungo senza
maniche, legato sotto il seno
da un nastro sottile e i colori
utilizzati sono rimasti quelli
originali: l'ocra, il marrone,
il blu, il rosso e varie
sfumature del lilla. Se si
osserva tutto l'insieme sembra
quasi d'osservare l'immagine
congelata di un gruppo di
donne che balla una
danza rituale per il lutto del
loro signore.
Grazie
alla sua architettura e alle
decorazioni artistiche, nel
1985 la tomba Sveshtari è
stata inserita nella lista del
patrimonio mondiale culturale
e storico dell'UNESCO.
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