Tomba tracia di Svešhtari
Bulgaria

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1985

  Video

   

In Bulgaria, nella zona nord-est della regione di Razgrad, nel comune di Isperish, si trova una vasta zona di grande rilevanza storica e archeologica. Si tratta di un territorio unico, costituito da monumenti antichi, da tracce d’ insediamenti, da santuari e da necropoli, ricordo  di un popolo quasi dimenticato: i Geti.

I Geti, popolo della Tracia, definiti da Erodoto come “la più nobile e la più giusta di tutte le tribù traciche”, vissero in questa zona dal IV millennio a.C. fino il 335, anno in cui furono sconfitti da Alessandro Magno.

Dal 1975, nel museo di Iperish, vengono raccolti tutti i ritrovamenti dei numerosi scavi archeologici che circondano la zona. 

Nel 1982, grazie a uno di questi scavi, vicino al villaggio di Sveshtari, fu scoperta una tomba di grandi dimensioni (sotto un tumulo alto 11,5 m e largo 70 m), importante perché permette lo studio dell’architettura degli edifici di culto traci. Al suo interno era stata adagiata in un sarcofago una coppia di sovrani: accanto all'uomo, dell'età di circa 60 anni, riposava la giovane consorte. 

La sua costruzione è da collocare nel III secolo a.C., periodo fiorente sia dal punto di vista economico/politico che culturale. Molto probabilmente questa sepoltura apparteneva a un re di rilievo e facoltoso, ne è la dimostrazione l’architettura perfetta e le ricche decorazioni.

Costruita con dei blocchi di calcare di grandi dimensioni, è costituita da: un ingresso monumentale, un dromos (corridoio), un’anticamera e due camere rettangolari coperte da una volta semi-cilindrica separata.

L’ingresso è fiancheggiato da due colonne rettangolari, che sorreggono un’architrave decorata con dei fregi a rilievo, costituiti da teste di bovino stilizzate, rosette e ghirlande. 

Attraversata l'anticamera, un corridoio di circa 4 metri di lunghezza conduce a una camera funeraria quadrata con una volta a botte alta 4,5 metri. 

La camera centrale è eccezionalmente ricca di decorazioni. All’interno, dietro una porta massiccia decorata (naiskos), era nascosto agli occhi dei mortali il letto di sepoltura del signore con a fianco un letto più umile destinato alla moglie, che lo avrebbe seguito dopo la morte. Così come i cavalli preferiti, trovati nella camera laterale.  

Sopra i due letti è presente un grosso dipinto. Al centro della composizione una dea sta offrendo una corona  al sovrano, raffigurato come un eroe a cavallo di fronte a lei. Su entrambi i lati invece ci sono processioni di servi e uomini armati che trasportano doni per il loro signore.

Le pareti delle camere sono ricoperte da murales dipinti e sono decorate con delle cariatidi, metà umane e metà vegetali. 

Le dieci imponenti figure femminili alte 1,2 metri, raffigurate con le mani alzate, si trovano disposte in successione lungo le pareti della camera, componendo un fregio continuo.

Le figure indossano il chitone, un vestito lungo senza maniche, legato sotto il seno da un nastro sottile e i colori utilizzati sono rimasti quelli originali: l'ocra, il marrone, il blu, il rosso e varie sfumature del lilla. Se si osserva tutto l'insieme sembra quasi d'osservare l'immagine congelata di un gruppo di donne che  balla una danza rituale per il lutto del loro signore. 

Grazie alla sua architettura e alle decorazioni artistiche, nel 1985 la tomba Sveshtari è stata inserita nella lista del patrimonio mondiale culturale e storico dell'UNESCO.