Jelling
fu l'antica sede dei sovrani
vichinghi. Intorno all'anno
1000 rappresentava infatti il
centro politico del Paese. E'
oggi uno dei più importanti
nuclei storici dell'epoca
vichinga: conserva i due
tumuli più grandi della
Danimarca (tombe di re Gorm e
consorte, morti nel 940) e le
due pietre runiche che
originariamente erano poste
sopra di essi.
Davanti
alla chiesa di Jelling si
trova la tomba reale più
sorprendente della Danimarca. I
ricchi
arredi funebri che vi furono
rinvenuti documentano la
potenza e la ricchezza dei
vichinghi, che già nell'VIII
secolo controllavano
saldamente le rotte
commerciali dei mari
settentrionali.
La
struttura, composta da due
enormi tumuli di 60 e 77 m di
diametro (con lastre di pietra
disposte in modo da ricordare
la forma di una nave), la
chiesa e le due pietre runiche
rappresentano nel complesso
una testimonianza unica della
cristianizzazione della
Danimarca, dopo la quale il
paese è entrato a pieno
titolo nella storia degli
stati europei.
A
nord dei due tumuli furono
sepolti il re pagano Gorm
(vissuto tra la fine del IX
secolo
e il 960 circa) e la sua
consorte Thyra. Gli scheletri
di entrambi furono fatti
traslare nella nuova chiesa
dal figlio, il primo re danese
che nel 960 si convertì al
cristianesimo, Araldo II Dente
Azzurro (vissuto dal 911 al
986 circa). L'iscrizione sulla
più antica delle due pietre
runiche era una dedica del re
Gorm alla consorte. La pietra
runica più grande, risalente
al 980 circa, mostra invece la
più antica rappresentazione
di Gesù Cristo nei paesi
scandinavi.


|