Tumuli, pietre runiche e chiesa di Jelling
Danimarca
  

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1994

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Jelling fu l'antica sede dei sovrani vichinghi. Intorno all'anno 1000 rappresentava infatti il centro politico del Paese. E' oggi uno dei più importanti nuclei storici dell'epoca vichinga: conserva i due tumuli più grandi della Danimarca (tombe di re Gorm e consorte, morti nel 940) e le due pietre runiche che originariamente erano poste sopra di essi.    

Davanti alla chiesa di Jelling si trova la tomba reale più sorprendente della Danimarca. I ricchi arredi funebri che vi furono rinvenuti documentano la potenza e la ricchezza dei vichinghi, che già nell'VIII secolo controllavano saldamente le rotte commerciali dei mari settentrionali. 

La struttura, composta da due enormi tumuli di 60 e 77 m di diametro (con lastre di pietra disposte in modo da ricordare la forma di una nave), la chiesa e le due pietre runiche rappresentano nel complesso una testimonianza unica della cristianizzazione della Danimarca, dopo la quale il paese è entrato a pieno titolo nella storia degli stati europei. 

A nord dei due tumuli furono sepolti il re pagano Gorm (vissuto tra la fine del IX secolo e il 960 circa) e la sua consorte Thyra. Gli scheletri di entrambi furono fatti traslare nella nuova chiesa dal figlio, il primo re danese che nel 960 si convertì al cristianesimo, Araldo II Dente Azzurro (vissuto dal 911 al 986 circa). L'iscrizione sulla più antica delle due pietre runiche era una dedica del re Gorm alla consorte. La pietra runica più grande, risalente al 980 circa, mostra invece la più antica rappresentazione di Gesù Cristo nei paesi scandinavi.  

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