Le
fortezze ad anello di
Aggersborg, Fyrkat,
Nonnebakken, Trelleborg e
Borgring, costruite tra il 970
e il 980 d.C. circa durante il
regno di re Harald 'Bluetooth'
Gormsson, rappresentano esempi
eccezionali e maestria
tecnologica di architettura
militare. Strategicamente
posizionate vicino a
importanti rotte terrestri e
marittime attraverso la
penisola dello Jutland e sulle
isole di Fionia e Zelanda
nell'attuale Danimarca, tutte
e cinque le cinte furono
costruite sulla base di un
design uniforme, preciso,
geometrico e scalabile e
incorporarono elementi di
topografia naturale a fini
difensivi. Le strutture
includevano bastioni circolari
fortificati con quattro porte
situate vicino ai punti
cardinali. Nella maggior parte
dei casi, erano dotate di un
fossato concentrico, strade
assiali circondate da una
strada ad anello e file di
case lunghe disposte
geometricamente nei quattro
quadranti dell'anello
fortificato.
Sebbene
funzionante solo per un breve
periodo, questa catena di
fortezze dell'era vichinga è
rappresentativa dei più
grandi monumenti che
illustrano la centralizzazione
del potere da parte della
dinastia danese Jelling e il
consolidamento del regno di
Danimarca sotto il re Harald,
che integrò un vasto
territorio che si estendeva
dall'attuale Germania
settentrionale alla Danimarca,
alla Svezia meridionale e alla
Norvegia. Questa rete dimostra
l'esistenza di una forte
autorità reale che era in
grado, attraverso operazioni
militari e creazione di
alleanze, di comandare risorse
sufficienti per esercitare il
controllo sovrano sulle acque
territoriali, sul traffico
terrestre e sul commercio.
Le
fortezze, la cui funzione può
essere solo dedotta,
testimoniano le prime fasi
della formazione dello Stato e
le trasformazioni
socio-politiche della fine del
X secolo d.C. nel regno
danese, tra cui la conversione
al cristianesimo, che alla
fine innescò il progresso
dello Stato e del
cristianesimo in tutta la
Scandinavia e annunciò
l'inizio del Medioevo
nell'Europa settentrionale.
La
scala monumentale delle
fortezze ad anello dell'era
vichinga, costruite in modo
preciso e nell'arco di un solo
decennio, indica un alto grado
di controllo centralizzato ed
è la prova della capacità di
re Harald di radunare potenza
militare, risorse e una forza
lavoro locale per creare un
sistema coerente di
sorveglianza e controllo su un
vasto territorio. Le fortezze
ad anello testimoniano le
ambizioni di Harald di
costruire uno stato e possono
essere viste come una
straordinaria testimonianza
del processo di formazione
dello stato e un'espressione
di un cambiamento culturale
nel contesto geo-culturale
della Scandinavia e
dell'Europa settentrionale.
La
catena di fortezze rappresenta
un esempio eccezionale di
architettura militare
monumentale in Scandinavia e
un sistema integrato
eccezionale nel contesto più
ampio dell'era vichinga
europea. La rete dimostra
elevati valori tecnici di
costruzione e l'eccezionalità
di una geometria rigorosamente
ordinata in forma scalabile.
Il modo preciso in cui tutte e
cinque le fortezze ad anello
furono costruite in un breve
periodo di tempo testimonia
l'esistenza di un potere
centralizzato che era
necessario per gestire un
progetto infrastrutturale così
monumentale che coinvolgeva
un'ingegneria ad alta intensità
di risorse. Il loro
posizionamento strategico
legato al controllo delle
principali rotte terrestri e
marittime e la loro diffusione
territoriale, suggeriscono un
sistema di governo unificato
su una vasta area.
Questo
genere di fortificazioni viene
chiamato col nome del primo
esemplare scoperto, a Trelleborg nei
pressi di Slagelse, scavato nel 1936-1941. Tutti i trelleborg hanno una forma
perfettamente circolare.
Questa struttura poteva anche
essere parzialmente attorniata
da un bastione avanzato, non
necessariamente circolare.
Elenco
dei trelleborg conosciuti
-
Aggersborg nei pressi di
Limfjorden, Danimarca
-
Borgeby a nord di Lund a
Lödde Å in Scania,
attuale Svezia
-
Borrering nei
pressi di Lellinge, Danimarca
-
Fyrkat nei pressi
di Hobro, Danimarca di Hobro, Danimarca.
-
Nonnebakken ad Odense, Danimarca
-
Trelleborg nei
pressi di Slagelse, Danimarca
-
Trelleborg a Trelleborg, Scania,
attuale Svezia
Tradizionalmente
il termine Trelleborg è
stato tradotto in fortezza
costruita dagli schiavi (il
termine danese per schiavo è træl),
ma il termine "trel"
(plurale trelle) è una
spiegazione più plausibile.
Quest'ultima versione fa
riferimento alle doghe di
legno che coprivano entrambi i
lati delle mura circolari.
Caratteristiche
delle sei fortezze
Nome
|
Diametro
interno
|
Diametro
dei bastioni
|
Numero
di case
|
Lunghezza
delle case
|
Aggersborg
|
240
m
|
11
m
|
48
|
32.0
m
|
Borgeby
|
150
m
|
15
m
|
|
|
Borrering
|
122
m
|
10–11
m
|
|
|
Fyrkat
|
120
m
|
13
m
|
16
|
28.5
m
|
Nonnebakken
a Odense
|
120
m
|
|
|
|
Trelleborg
a Slagelse
|
136
m
|
19
m
|
16
|
29.4
m
|
Trelleborg
a Trelleborg
|
125
m
|
|
|
|
Le
fortezze ad anello ed il
contemporaneo ponte sul Ravning Enge/Vejle Å
(fiume Vejle), assieme ai
ponti minori costruiti a
Selandia (ponte
Bakkendrop tra Gørlev Tissø
e ponte Risby a Præstø) e Lolland (sul
fiume Flintinge), si
differenziano in modo netto
dalle altre strutture di epoca
vichinga. A differenza delle
altre fortezze ad anello del
tempo, quelle che seguono il
modello di Trelleborg sono
costruite su un piano
geometrico e misurate in piedi
romani.
Il fondo dei fossati è
un altro degli elementi
ereditati dagli antichi
Romani.
Le
cinque fortezze hanno schemi
simili, "perfettamente
circolari con portoni ai
quattro angoli della terra, ed
una corte interna divisa in
quattro aree che contengono
grandi case poste secondo uno
schema quadrato".
Nonostante
le ricerche non sono state
trovate opere simili nel resto
dell'Europa. Sulle coste olandesi e belghe vi sono
castelli rotondi con qualche
aspetto in comune, e
sull'isola di Walcheren vi
sono i resti di un castello
con porte ai quattro punti
cardinali, comprensivo di
strade. Fortezze simili si
trovano in Inghilterra. Solitamente
queste fortezze vengono datate
al tempo della conquista
romana della Britannia celtica, e sono andate in rovina secoli prima della costruzione delle fortezze
vichinghe.
La
datazione effettuata con la dendrocronologia ha
permesso di capire che il
legno usato nella costruzione
del Trelleborg di Slagelse era
stato tagliato nell'autunno
del 980, e che quindi era
stato presumibilmente usato
per la costruzione nella
primavera del 981. La veloce
costruzione e la mancanza di
segni di manutenzione indicano
un uso breve degli edifici,
probabilmente circa cinque
anni e difficilmente più di
venti. Gli altri trelleborg
risalgono circa allo stesso
periodo. Fyrkat potrebbe
essere leggermente più
vecchio, e Aggersborg più
giovane. Non è stato trovato
materiale a sufficienza negli
altri siti per una precisa
datazione, ma l'aspetto dei
trelleborg di Slagelse,
Fyrkat, Aggersborg,
Nonnebakken ad Odense e della
moderna Trelleborg svedese
sono talmente simili da far
credere che siano stati
concepiti dalla stessa
persona.
Attorno
al 974 il re vichingo danese Aroldo
I perse
il controllo del Danevirke e
di parte del Jutland
meridionale a
favore dei Germani.
L'intero complesso di
fortificazioni, ponti e strade
costruiti attorno al 980,
secondo alcuni sarebbero opera
di Aroldo, e parte di un più
ampio sistema difensivo.
Secondo
un'altra teoria le fortezze ad
anello sarebbero stati campi
per le truppe usate da Sweyn
Barbaforcuta nel
suo attacco all'Inghilterra. Sweyn
ed i suoi uomini
saccheggiarono Londra nel
1013.
Aggersborg è
il più grande castello
circolare vichingo e
uno dei siti più grandi di
tutta la Danimarca.
Si trova nelle vicinanze di Aggersund, nel
nord del Limfjorden.
Il
sito consiste in un bastione circolare
circondato da un fossato.
Quattro strade principali
disposte a croce si
intersecano al centro del
monumento. Le strade passano
sotto il bastione esterno,
lasciando la struttura
circolare intatta.
L'anello
aveva un diametro interno di
240 metri. Il fossato si trova
otto metri al di fuori del
bastione, ed era profondo
circa 1,3 metri. Si ritiene
che il muro fosse alto circa
quattro metri. Il bastione fu
costruito con del suolo e
rafforzato e rivestito con
legno di quercia.
Il bastione costituiva la base
per un parapetto in
legno. Strade più piccole
univano le quattro sezioni
principali della fortezza.
Il
sito moderno è una
ricostruzione realizzata negli anni
novanta del
secolo scorso.
La
datazione della struttura si
è dimostrata difficile, dal
momento che il sito
archeologico è stato anche il
sito di un villaggio dell'età
del ferro.
Comunque si ritiene che la
costruzione del castello
risalga al 980 durante
il regno di re Harold
Bluetooth e/o Sweyn Musdee.
Cinque dei sei castelli
circolari storici in Danimarca
sono stati datati a questa
epoca. La struttura venne
completata entro uno o due
anni, e utilizzata solo per un
breve periodo di tempo; tra i
cinque e i venti anni.
Resti
archeologici
-
Gli
archeologi hanno stimato che
il fortilizio avrebbe
contenuto una guarnigione di
circa 5.000 uomini, ospitati
in 48 case lunghe, tipiche
vichinghe, posizionate a
gruppi di 12 per ogni settore
del cerchio; non sono stati
rinvenuti resti delle
abitazioni, ma sono stati
rinvenuti indizi circa la
posizione dei muri.
Le
case avevano tetti e lati
curvi, simile alla forma di
una nave; lunghe 32,5 metri e 8,5 metri larghe. Esse erano suddivise in una lunga
sala interna, di circa 19
metri di lunghezza, e in sale
più piccole poste alla fine
della struttura. Si stima che
la costruzione di un'unica
casa abbia richiesto 66 grandi
querce, mentre per l'intero
sito, abitazioni incluse, sono
stati abbattuti ben 5.000
alberi.
Un
gran numero di reperti
archeologici sono stati
scoperti nel sito, tra cui
molti oggetti di lusso
importati. Tra gli esempi
figurano sfere di cristallo di
montagna e pezzi di vasi di vetro.
Un anello d'oro danneggiato è
stato scoperto sul sito e, una
replica è esposta nel museo
di Aggersborg.
La
posizione geografica del sito
permette al castello sia di
essere ben protetto, sia di
avere un facile accesso via
mare, in quanto, quando fu
realizzato il fortilizio,
furono create anche delle vie
marine per agevolare il
transito navale. Aggersborg fu
anche strategicamente situato
in uno dei tre antichi incroci
delle Hærvejen (strade
militari) presenti in tutto il
Limfjorden. Gli altri due
incroci restavano a nord di Farstrup e
vicino Lindholm
Høje, Ålborg.
Non
esistono ancora dati
conclusivi per sostenere se
Aggersborg sia stata una
roccaforte di controllo per le
rotte commerciali o se la sua
funzione primaria fu quella di
una caserma da
dove partivano le incursioni
vichinghe in Inghilterra.
Il Trelleborg
di Slagelse è una fortezza vichinga circolare (Trelleborg o Trælleborg) situata nel comune
danese di Slagelse,
nella regione
della Selandia.
Scoperto nel 1936,
si suppone che fosse stato
costruito durante il regno di Aroldo
I Dente Azzurro nel 980 e che controllasse il traffico marittimo attraverso il Grande
Belt tra
le isole di Selandia e Fionia.
Come
gli altri Trelleborg, quello
di Slagelse è un cerchio perfetto
di 136 m di diametro con due
strade che si intersecano nel
centro ad angolo retto, con
quattro porte alle
estremità delle strade. In
ciascun quadrante vi sono
quattro case lunghe
pressapoco
identiche, sistemate a formare
un quadrato.
A differenza delle altre
fortezze vichinghe circolari,
il Trelleborg era stato esteso
con una sorta di cortile
recintato. L'intera fortezza
poteva ospitare fino 1.300
persone.
Fortezza
principale
-
La
fortezza circolare era
circondata da un muro alto
5 m, largo 17,5 m alla base e
con un diametro di 137 m. La
palizzata esterna era
realizzata in legno di quercia.
Una palizzata su
due file era supportata da
travi inclinate dall'esterno e
lo spazio tra i pali era
riempito con terriccio e
pietre. La fortificazione
interna era rivestita con
legno e le due superfici erano
rinforzate con travi
trasversali. Sulla parte
orientale vi era una berma larga
5 m protetta da un fossato,
largo 17 m e profondo 4 m, con
un profilo appuntito. Il fossato non
era riempito d'acqua ma aveva
una palizzata alla sulla base.
Le
due strade erano coperte di
legno e le quattro porte
foderate con pietre sulla
facciata interna. Come per la
fortezza di Fyrkat, è
possibile che un percorso
circolare si sviluppasse lungo
il lato interno delle mura.
Estensione
-
L'estensione
della fortezza sul lato sud
orientale è una
caratteristica unica tra i
Trelleborg di Danimarca e Svezia.
Questa si configura come una motta
castrale protetta
da un muro sul lato esposto ad
est. Le 14 case lunghe
presenti, ciascuna lunga 26,33
m, sono disposte con l'asse in
direzione radiale rispetto al
centro della fortezza
principale.
Una
parte dell'estensione è
occupata da un cimitero con
135 tombe. La maggior parte
dei corpi appartengono a
giovani uomini oltre a qualche
donna e bambini. Tre tombe
sono fosse
comuni,
una con cinque corpi e le
altre con undici. Due terzi
delle sepolture non presentano
corredi funebri, mentre nelle
altre sono stati rinvenuti
piccoli oggetti e raramente
armi, oltre a due tombe
particolarmente ricche. Una di
queste apparteneva ad una
donna con perle, un cestello
di bronzo, un cofanetto di
legno e pietre per il gioco.
L'altra apparteneva ad un uomo
con una ciotola di bronzo e
un'ascia d'argento decorata.
Il grande numero di sepolture
semplici può indicare
un'influenza cristiana.
Sepolture di cavalieri sono
state trovate nelle alture
circostanti.
Scavi
-
L'esistenza
della fortificazione vichinga
non è mai stata dimenticata
nel corso dei secoli. I terrapieni circolari
erano visibili durante il XVII
secolo,
ma i primi scavi cominciarono
nel 1934 su iniziativa del museo
nazionale danese e
condotti dall'archeologo Poul
Nørlund, il quale aveva già
lavorato presso le necropoli
di Herjolfsnæs, in Groenlandia.
Il
primo ritrovamento fu in realtà
casuale, durante i lavori per
la realizzazione di una pista
per motocross.
Quella che era stata
pianificata come una breve
ricerca si rivelò una
campagna di scavi che si
protrasse per 9 anni, fino al 1942.
A quel punto la maggior parte
dell'area era stata
perlustrata e le
fortificazioni più esterne
identificate per mezzo di una
fotografia aerea nel 1936; il
cumulo di terra non era stato
ancora identificato in quanto
non più visibile.
Tra
il 1941 e il 1942 cominciarono
i lavori per la ricostruzione
di una delle caratteristiche
case lunghe vichinghe. Il
progetto fu seguito dallo
stesso Poul Nørlund con
l'architetto C.G. Schultz ed
è un esempio di ricostruzione
di un edificio preistorico
basato su basi scientifiche.
La casa lunga fu ampiamente
ristrutturata negli anni
'80 e,
nonostante alcune imprecisioni
storiche, da un'idea
dell'aspetto che queste
costruzioni avevano all'epoca
vichinga.
I
reperti ritrovati, tipicamente
oggetti di uso quotidiano come
vasellame, serrature, chiavi,
accessori, coltelli,
affilacoltelli, pettini, pesi
per bilance, forbici e aghi,
dimostrano una società ed una
vita pacifica presso la
fortezza. Alcuni reperti
indicano anche la presenza di
artigiani capaci di realizzare
oggetti in argento, oro e
bronzo di buona fattura.
Alcune
armi, come asce di ferro,
punte per le frecce e parti di
scudi, sono state ritrovate e
indicano che alcune battaglie
si svolsero nei dintorni della
fortezza durante la vita del
sito. 19 punte di freccia sono
state trovate sepolte sotto le
mura e le porte e, insieme con
le sepolture di massa con
segni di ferite e tagli
profondi, indicano che i
soldati caduti venivano subito
sepolti in fosse comuni.
Analisi degli isotopi di stronzio sui
resti dei corpi delle fosse
comuni rivelano che essi
provenivano aree delle attuali
di Norvegia e Polonia e
si pensa quindi che potessero
essere mercenari stranieri,
di guardia alla fortezza.
Ricostruzione
del contesto storico
-
Le
prime datazioni della fortezza
suggerivano che la costruzione
del sito risalisse all'anno
1000 circa.
Successivamente analisi più
precise come la dendrocronologia indicarono
che il legno utilizzato per
gli edifici fosse stato
tagliato nell'autunno
dell'anno 980 e utilizzato per le costruzioni nella primavera del 981.
La costruzione relativamente veloce, assieme alla mancanza di segni di
manutenzione, indicano un uso
molto breve dell fortezza,
forse 10-15 anni. Alcune parti
della fortezza, come le mura
esterne ad est, probabilmente
non furono mai terminate
quando il sito fu abbandonato.
Scoperte archeologiche
indicano che il Trelleborg fu
oggetto di un attacco durante
la sua esistenza, come
dimostra il ritrovamento di
soldati nelle fosse comuni e,
dai segni di legno bruciato,
probabilmente bruciato e
distrutto dagli attaccanti.
Sulle
evidenze dei ritrovamenti,
Poul Nørlund formulò diverse
ipotesi sullo scopo della
fortezza:
-
un
presidio militare per il
controllo della Selandia
occidentale;
-
un
posto di guardia contro
possibili ribellioni;
-
una
base di partenza per le
incursioni verso le coste
britanniche e, in inverno, un
campo di addestramento.
Nørlund
inizialmente dette maggior
credito alla terza teoria,
tuttavia ulteriori scoperte
nei siti delle altre fortezze
suggeriscono una quarta
teoria, secondo la quale il
Trelleborg di Slagelse fosse
un centro per il controllo del
braccio di mare (oggi noto
come "Grande
Belt")
compreso tra le isole di Selandia e Fionia.
All'epoca della costruzione
infatti il sito sorgeva su una
penisola che sporgeva dalla
zona paludosa tra due fiumi.
La palude era collegato al
Grande Belt da un lago che a
suo tempo poteva essere
navigato dalle navi
vichinghe.
Le
scoperte si inseriscono nel
contesto storico dell'epoca. Aroldo
I Dente Azzurro, re
di Danimarca,
dovette consolidare
l'affermazione della nazione
danese contro le ingerenze
straniere, soprattutto dopo la
conversione al cristianesimo.
La fortezza, ed in generale
tutti i Trelleborg, era quindi
un presidio per controllare
l'animosità dei piccoli capi
locali, che spesso si
traduceva in ribellioni, come
quella che portò alla morte
di Aroldo I.
Turismo
-
Il
Trelleborg di Slagelse è la
fortezza vichinga circolare
meglio preservata. Sebbene il
paesaggio circostante sia
cambiato parecchio dall'epoca
dei Vichinghi (il suolo è
stato interessato da un
marcato sollevamento
post-glaciale,
la palude si è ridotta ad uno
acquitrino e i due fiumi Vårby
Å e Tude Å sono diventati
piccoli ruscelli),
parecchi sforzi sono stati
fatti per far rivivere i tempi
di Aroldo Dente Azzurro. Nel 1948 fu ricostruita una casa lunga e più recentemente è stata
ristrutturata secondo
ricostruzioni più fedeli alle
testimonianze storiche.
Oggi
il sito è un museo
all'aperto,
aperto nel 1995, diretto tra
il 1999 e il 2004 dallo storico Kåre
Johannessen.
Il museo illustra la storia
del Trelleborg e dell'area
circostante. Alcuni dei
reperti rinvenuti durante gli
scavi archeologici sono
esposti presso il museo
allestito in loco, altri sono
custoditi presso il museo
nazionale danese a Copenaghen.
Recentemente il comune di Slagelse ha
stanziato 25 milioni DKK per
un progetto, denominato
"Ny Trelleborg", di
aggiornamento del museo per
dotarlo di tecnologia digitale
e virtuale.
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