L'antica
chiesa di Petäjävesi è una chiesa finlandese
in legno, situata nel comune di Petäjävesi,
costruita tra il 1763 e il 1764.
La chiesa
fu eretta come cappella per la comunità di Petäjävesi,
che era compresa nella parrocchia di Jämsä. Già
nel 1728 gli abitanti di Petäjävesi avevano
ottenuto un permesso reale per costruire a
proprie spese un cimitero e una piccola chiesa,
poiché la distanza da Jämsä era notevole. La
costruzione della chiesa ebbe tuttavia inizio
solo alcuni decenni più tardi. Il luogo su cui
venne edificata è un piccolo promontorio,
situato sulla costa occidentale dello stretto
tra i laghi di Jämsänvesi e Petäjävesi. La
posizione scelta è tipica delle antiche chiese
di campagna, che i fedeli potevano facilmente
raggiungere in barca oppure attraversando i
laghi ghiacciati in inverno.
La chiesa fu costruita da un
mastro carpentiere, Jaakko Klemetinpoika Leppänen,
tra il 1763 e il 1764, ma
fu consacrata soltanto 13 anni dopo, nel 1778.
La chiesa di Petäjävesi ha una
struttura a croce greca a bracci uguali. Il
soffitto è costituito da alte volte in legno di
pino e, in corrispondenza dell'intersezione
centrale, l'edificio è sormontato da una cupola
ottagonale. La sacrestia originale si trova nel
braccio nord, ma in un secondo momento venne
sostituita da una nuova sacrestia posta nel
braccio est. Il modello con pianta a croce
greca si diffuse nel nord Europa alla fine del
XVII secolo e derivava da quello della chiesa a
pianta centrale di età rinascimentale, mentre
l'alto tetto spiovente risale alla più antica
architettura ecclesiastica gotica. Entrambi i
bracci hanno una lunghezza di 17 m e una
larghezza di 7 m.
L'intero
edificio è costruito con tavole di pino.
L'unica decorazione interna è data dall'uso del
colore ocra per delineare le volte, secondo una
tradizione medievale. Sulle volte sono inoltre
incisi i nomi dei carpentieri che parteciparono
alla costruzione della chiesa. Nel 1821 vennero
ampliate le finestre e la sacrestia, adiacente
in origine al braccio nord, fu spostata sul
braccio est dell'edificio. Nello stesso anno
Erkki Leppänen, nipote del costruttore, edificò
il campanile, collegato all'uscita ovest della
chiesa da un breve corridoio. Il tetto della
chiesa e del campanile sono rivestiti con tegole
di pino di forma triangolare.
All'interno dell'edificio si
trova un pregevole pulpito che poggia su
un'antica statua di San Cristoforo. Sulle pareti
del pulpito sono stati scolpite le figure dei
quattro apostoli e di numerosi angeli. Dalla
parte opposta al coro si trova un soppalco su
cui prendeva posto la corale, poiché la chiesa
non ebbe mai un organo. Dietro all'altare è
appeso un dipinto di Carl Frederik Blom, la
"Santa confermazione", e due ritratti
di Mosè e Martin Lutero.
La
chiesa cadde in disuso dopo il 1879 e rimase
abbandonata per decenni. Il primo ad accorgersi
del valore architettonico e storico della chiesa
fu lo storico dell'arte austriaco Josef
Strzygowski negli anni 1920. A partire dal 1929
l'edificio subì numerosi interventi di
restauro, in particolare negli anni dal 1980 al
1990 su impulso del Fondo nazionale per le
antichità e il Fondo centrale della Chiesa di
Finlandia. I restauri riguardarono
principalmente il tetto e le strutture portanti.
Nel 1987 si intervenne sulla
parete sud e sulle parti marcescenti del
campanile nel 1989 e 1992. La chiesa fu inserita
nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità
dell'UNESCO nel 1994 come tipico esempio di
architettura tradizionale in legno della
Scandinavia orientale. La tecnica di costruzione
la distingue nettamente da altri esempi di
chiese in legno, come quelle più antiche della
Scandinavia occidentale (ad esempio la chiesa di
Urnes in Norvegia) o le chiese ortodosse russe
dell'isola di Kizhi, nel lago Onega.
Attualmente
la chiesa viene utilizzata per celebrarvi
matrimoni, funzioni religiose domenicali durante
i mesi estivi e concerti.
Nel 1997 dei volontari hanno ricostruito una barca,
sul modello di quella che in passato veniva
utilizzata dai fedeli per raggiungere la chiesa
attraverso il lago. Secondo la tradizione la
barca ha un suo nome, "Anna", come la
moglie del mastro carpentiere che costruì la
chiesa.
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