Mulino per il legno e il cartone di Verla
Finlandia 

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1996

Video

 

   

Il ricco patrimonio forestale della Scandinavia e della Russia settentrionale costituisce la base della prospera industria della carta creata nella seconda metà del XIX secolo. In America settentrionale furono le foreste del Canada e degli Stati Uniti nord-orientali a garantire gli stessi sviluppi. Tuttavia, solo pochi di questi complessi industriali, all'epoca ampiamente diffusi, si sono conservati fino ai giorni nostri.

Nella zona sud-est della Finlandia si trova una testimonianza vivente delle origini dell'industria del legno finlandese, esemplare dello stile di vita e di lavoro proprio di un'epoca. Per il suo ottimo stato di conservazione, la fabbrica di Verla è una preziosa testimonianza di insediamento manifatturiero dell’Europa settentrionale. Le abitazioni integrate al complesso illustrano perfettamente la vita in una comunità di tipo industriale.

Tre fattori favorirono, nel 1872, la nascita e lo sviluppo della fabbrica del legno e del cartone di Verla: l’abbondanza di materia prima (le foreste finlandesi coprono 20 milioni di ettari), l’affermazione della rivoluzione industriale in Finlandia e il favore dello Zar di Russia.

La prima fabbrica di Verla, costruita su un antico mulino ad acqua situato sulla riva occidentale del fiume Verlankoski, fu fondata da un giovane ingegnere, Hugo Neuman, che durante i suoi studi universitari a Zurigo aveva imparato un nuovo sistema per fabbricare carta partendo dalla pasta di legno. L’entusiasmo giovanile si scontrò con la mancanza di fondi, cosa che gli impediva di ingrandire il suo mulino. Ma ciò che mise definitivamente fine ai suoi sogni di gloria fu l’incendio che devastò lo stabilimento nel 1876. Sei anni più tardi, una piccola società cartiera comprò la fabbrica di Neuman e costrì a Verla un nuovo mulino più efficiente, a cui venne aggiunto uno stabilimento per la fabbrica del cartone.

Friedrich Wilhelm Dippel, uomo d’affari finlandese, ne divenne presto proprietario e affidò al fratello e architetto Carl Eduard il progetto di tutti gli edifici della fabbrica. Nel 1892, un nuovo incendio distrsse completamente lo stabilimento in cui si essiccava il cartone.

Per evitare il rischio di nuovi roghi venne costruito uno stipendo edificio a 4 piani di mattone rosso. Il mulino mantenne la sua attività fino al 1920, quando passò nelle mani di una piccola società che si occupava della lavorazione del legno per poi essere acquistato dalla UPM Kimmene, attuale proprietaria dello stiabilimento.
Nel 1964, la UPM decise di trasformare la fabbrica in un museo e le vecchie case dei suoi lavoratori in residenze di vacanza per gli operai di altri stabilimenti della compagnia.

Fino ad oggi l'ambiente è rimasto intatto e immutato. Entrandovi, la prima impressione è che il lavoro sia stato solo momentaneamente interrotto: ogni cosa racconta in modo fedele l'attività di operai che qui vissero e lavorarono con estrema dedizione. 

Il museo, con le macchine tradizionali utilizzate per la produzuone della polpa di legno, della carta e del cartone, consente di capire come si svolgeva il processo di fabbricazione. Mentre l’insieme degli edifici ci spiega le trasformazioni della vita quotidiana in una comunità industriale.

Verla3.jpg (321429 byte) Verla4.jpg (293750 byte) Verla6.jpg (271222 byte) Verla7.jpg (342249 byte) Verla8.jpg (231197 byte) Verla9.jpg (348382 byte) Verla10.jpg (447774 byte) Verla11.jpg (80815 byte)