La Champagne era
una delle antiche province
francesi. Le
città principali erano Troyes (capoluogo), Reims ed Épernay.
Famosa per la produzione del vino
omonimo, corrispondeva al
territorio di cinque attuali dipartimenti: Aisne, Aube, Alta
Marna, Marna, e Senna e
Marna. Costituiva anche la maggior
parte della ex regione
amministrativa di Champagne-Ardenne,
dal 2016 confluita nel Grande
Est.
Nel Medioevo la
provincia era un polo commerciale
noto in tutta Europa per
le numerose fiere che vi
si svolgevano. Divenuta contea al
principio del XII secolo, la
Champagne fu riunita alla Corona
di Francia grazie al
matrimonio fra Jeanne de
Champagne e Filippo di
Francia, re dal 1285 col
nome di Filippo IV. La
provincia riguadagnò la propria
autonomia alla morte del sovrano
nel 1314, ma Luigi X la
riunì definitivamente alla
Corona. Costituiva la généralité di Châlons-en-Champagne,
creata nel 1542, comprendendo
l'Argonne, il Bassigny, la Brie
champenoise, il Perthois, il
Rhemois, il Senonais e il Vallage.
La
Champagne fu teatro di alcune fra
le più grandi battaglie della storia
della Francia:
-
il 20 giugno 451 la battaglia
dei Campi Catalaunici (che
si situerebbero nei pressi
dell'attuale Châlons-en-Champagne,
o presso l'attuale Troyes,
in un luogo chiamato "Campus
Mauriacus"); Attila vi
fu sconfitto dal generale Flavio
Ezio
-
il 20 settembre 1792 la battaglia
di Valmy, dove i generali Dumouriez e Kellermann fermarono
l'esercito
prussiano del duca
di Brunswick e
salvarono la Rivoluzione
-
dal 5 al 13 settembre 1914 la Prima
battaglia della Marna, dove
fu arrestata l'offensiva tedesca giunta
quasi alle porte di Parigi
-
dal 15 luglio al 5 agosto 1918 la Seconda
battaglia della Marna,
l'ultima delle offensive tedesche
nel corso della Prima
guerra mondiale.

A
meno di due ore da Parigi, nella
zona nord orientale della Francia,
troviamo la regione della Champagne
Ardenne,
formata da 4 dipartimenti:
Ardennes, Aube, Marne, e Haute
Marne, la regione confina
all’estremo nord con il Belgio,
ed è ricca di importanti corsi
d’acqua come la Senna, la Marna,
l’Aube, l’Aisne e la Mosa. La
regione Champagne Ardenne è
prevalentemente pianeggiante, ma
non mancano bassi rilievi in
corrispondenza di alcuni altopiani
come le Cotes des Bars, gli
altopiani di Langres e di Barrois.
Lo Champagne-Ardenne è
una zona dedita all’agricoltura
in particolare di cereali e vini,
il nome stesso induce a pensare al
famosissimo e pregiato champagne
che in questa terra viene prodotto
dal frutto dei vigneti, i quali
sono meta di visita così come le
cantine, per tutti i turisti che
ogni anno scelgono di venire a
conoscere il luogo dove si produce
il celebre nettare dalle bollicine
dorate.
Nel
capoluogo regionale di Champagne
Ardenne, Charleville-Mézières che
deve la sua notorietà alla
magnifica Place Ducale un gioiello
architettonico costruito tra il
1612 e il 1628, vi consigliamo di
dare un’occhiata al Grand
Marionettiste, orologio
monumentale dotato di automi che
allo scoccare di ogni ora declama
una delle dodici scene della
leggenda ardennese dei quattro
figli di Aymon.
Inoltre
potreste raggiungere il Museo
delle Ardenne dedicato
alla storia e alle tradizioni
popolari della regione, oppure per
qualcosa di molto particolare
recatevi al Museo Rimbaud
allestito in un vecchio mulino che
attraverso una collezione di
manoscritti e fotografie intende
celebrare il poeta nativo di
Charleville. Una volta visitato il
capoluogo vi suggeriamo di
proseguire il vostro tour per
conoscere le altre località di
Champagne Ardenne che meritano di
essere visitate.
Iniziate
il vostro itinerario di visita fra
le città di Champagne Ardenne
dalla città di Reims, fra le cose
da vedere in questa bella
cittadina c’è la splendida cattedrale
di Notre Dame, esempio di
architettura gotica del XIII
secolo, la sua facciata è
decorata da un meraviglioso rosone
e da numerose statue che
impreziosiscono anche gli interni,
così come le vetrate, nella
cappella absidale, nel 1974 Marc
Chagall contribuì con la sua
creatività ad aggiungere valore
all’edificio. Recatevi alla Maison
Taittinger una
delle tante numerose Maison du
Champagne per concedervi una
degustazione visitando dapprima
l’antica abbazia di Saint
Nicaise, risalente al XII secolo e
poi le cantine e le gallerie
belliche di epoca gallo-romana
dichiarate Patrimonio
dell’umanità Unesco nonché
vanto di Champagne Ardenne.
Spostandovi
a Troyes, troverete una città
d’arte che vi invoglierà a
conoscerla meglio attraverso la
particolarità delle sue case
rivestite con pannelli in legno e
le viuzze strette accresceranno la
vostra curiosità, in questa
cittadina il cui centro è a forma
di tappo di champagne, potrete
visitare il Museo
d’Arte Moderna, custode
di numerose opere donate da Pierre
e Denise Levy, industriali del
posto appassionati d’arte, che
cedettero la loro collezione
raccolta fin dal 1939.
Il
museo è ospitato nell’antico
palazzo episcopale dove potrete
anche ammirare pitture e disegni
oltre a splendide sculture
realizzati tra la fine del XIX
secolo e l’inizio del XX secolo.
Rinomata per la grande tradizione
tessile, la cittadina di Troyes
oggi è capitale degli outlet, se
amate fare shopping non rimarrete
delusi, inoltre vi sarà possibile
anche conoscere un po’ di storia
della produzione tessile visitando
il Museo della Maglieria. Fra gli
edifici religiosi che vi invitiamo
ad ammirare c’è la Cattedrale
di San Pietro e San Paolo in
stile gotico costruita tra il XIII
e il XVII secolo e la Basilica di
Sant’Urbano che vanta
all’interno della sua cappella a
sud della basilica, la statua
della “Vierge au Raisin”
capolavoro dell’arte di Troyes
del XVI secolo.
Fra
i piccoli paesi che caratterizzano
Champagne Ardenne vi indichiamo
Bayel piccolo comune a qualche
chilometro da Bar-sur-Aube famoso
per la produzione artigianale dei
pregiati cristalli, potreste
dedicare un po’ del vostro tempo
alla visita della “Manifattura
Reale dei cristalli di Bayel” si
tratta di uno dei più antichi
fabbricati francesi creati da
Colbert, dal 1678 la fabbrica non
ha mai cessato la sua attività e
ha visto susseguirsi generazioni
di maestri vetrai mantenere
l’arte del lavoro fatto a mano.
Visitando il Museo del cristallo
di Bayel potrete scoprire le
delicate tappe della produzione e
ammirare i soffiatori di vetro.
L’unicità
dei vini della Champagne è dovuta
a condizioni ambientali molto
particolari; infatti questo è il
territorio viticolo più
settentrionale di Francia (Reims =
49°5 / Epernay = 49° latit.
nord) che gode di un clima
oceanico con 1.600 ore/annue di
insolazione e di una pluviometria
piuttosto modesta; così le uve,
oltre al raggiungimento di una
perfetta maturazione, hanno il
tenore in esteri più elevato del
mondo e una grande complessità di
profumi, fini e specifici. Essendo
anche il livello dei tannini molto
contenuto, si possono ricavare
vini di grande finezza ed
eleganza.
La
conformazione del terreno in
Champagne è unica e assai
particolare: 70 milioni di anni
fa, la regione era completamente
sommersa dall’oceano, poi il
progressivo ritiro delle acque
sedimentò un suolo gessoso (craie)
dello spessore medio di 200/300
mt.; un terribile terremoto
successivo (20 milioni di anni fa)
spaccò la crosta gessosa,
sollevandola e impregnandola di
fossili marini oltre che di
minerali vari; poi ancora un altro
sommovimento tellurico, ma di
maggior intensità (10 milioni di
anni fa) rispetto al precedente,
creò varie formazioni collinari
inframezzate da numerose piccole
vallate.
L’elemento
principale del sottosuolo della
Champagne è quindi il cosiddetto “craie”,
che gli antichi abitanti di lingua
gallica chiamavano “can
pan” (terra bianca),
variamente permeato dai vari
sedimenti marini (Belemnite
quadrata) cui si accennava in
precedenza. Le radici delle viti
penetrando nelle profondità di
questi depositi cretoso-calcarei
ne assorbono gli elementi salini e
minerali di cui sono estremamente
ricchi.

Ma
il sottosuolo della regione non è
sempre uniforme, anzi, esso varia
a seconda dei diversi dipartimenti
in cui è suddivisa l’area
Champenoise: a grandi linee,
potremmo suddividerlo come segue
(riservandoci di entrare più
avanti nello specifico):
-
Marne, Aisne e Seine et Marne sono
simili, a parte alcune piccole
differenze, con formazioni per lo
più argiloso-calcaree e
argillose.
-
Côte de l’Ile de France, Chigny
les Roses, Bouzy, Verzenay, Trépail,
Ambonnay, Epernay, parte della
Vallée de la Marne e della Côte
des Blancs, presentano invece un
sottosuolo di craie bianco
ricchissimo di sedimenti di
calcarei (68%).
Vi
sono poi altre formazioni
geologiche riguardanti piccole
aree vitate: Vitry-le-François,
che presenta un craie grigio,
contenete argilla (94%);
Congy-Villevenard, viceversa, ha
una buona parte di craie (36%)
misto a sabbie silicee, argille e
marne bianche e verdi.
L’Haute
Marne e, più a sud, l’Aube
hanno sottosuoli risalenti al
Giurassico (146-151 milioni di
anni fa) composti da calcare
(34%), marne bianche e verdi (33%)
e sabbie silicee (27%). Unica e
strana eccezione è il territorio
di Montgueux, dove troviamo un craie,
formatosi circa 80 milioni di anni
fa, contenente marne grigie e
carbonati, più calcareo nella
parte collinare e maggiormente
argilloso verso valle.
Questo
mixage di differenti sostanze
gessose, fossili e minerali si
evidenzia sia come fonte di
nutrimento essenziale per i
vigneti, che come cattivo
conduttore del calore solare,
infatti, lo immagazzina d’estate
e lo restituisce assi lentamente
durante l’inverno; assicura
inoltre un buon drenaggio delle
acque in eccesso, favorendo anche
l’assorbimento dell’umidità
nei periodi troppo piovosi, che
potrà essere poi resa a
disposizione delle radici della
vigna in estate, attenuando così
gli effetti di eventuali periodi siccitosi.

In
Champagne la temperatura annua è
mediamente di +10°. Essendo una
zona continentale, spesso a
periodi di mite clima atlantico
seguono giornate di freddo clima
nordico, questa situazione,
combinata alla conformazione più
o meno collinare del terreno ed
alla presenza di valli e foreste,
rende una moltitudine di diversi
microclimi.
Questa
“presenza verde” dominante le
cime delle colline ed estesa anche
a varie parti degli altopiani
circostanti, contribuisce a
trattenere l’umidità ed a
creare una buona stabilizzazione
delle temperature, perché la
vite, per potersi sviluppare al
meglio, necessita di climi e
umidità costanti.
I
vigneti champenoise assorbono
circa 6/700 mm. d’acqua (più a
Epernay che a Reims) durante
l’arco dell’anno, più a
luglio (il mese più piovoso) che
a febbraio (il mese con le minori
precipitazioni).
Malgrado
quanto espresso sopra, la regione
non è scevra da deleterie gelate
invernali (in media 3/4 giorni
l’anno) che abbassano la
temperatura molto al di sotto
delle medie (fino a -10°), e che
spesso arrecano gravi danni sia ai
germogli, nel periodo vegetativo,
che ai ceppi della vite.
Per
citare uno degli anni più neri
ricordiamo il 1985 quando
d’inverno il termometro scese a
-25° distruggendo più di 1/5 dei
vigneti champenoise;
Anche
in primavera, o più raramente in
autunno, improvvise gelate
notturne o bizzarri sbalzi di
temperatura possono causare danni
nelle fasi di fioritura e ridurre
così le rese vendemmiali; infine
anche probabili ed improvvisi
temporali estivi, a volte
accompagnati da violente
grandinate, potrebbero arrecare più
di un danno a vaste parti dei
vigneti.
La
tradizione vuole che il territorio
champenoise sia diviso in 4
Macroregioni: Montagne
di Reims e Côte
des Blancs-Sézannais –
nel dipartimento della Marna; Vallèe
de la Marne tra Marna e
Aisne; Côte des Bar (Aube)
situata a circa 110 Km, sud-est di
Reims. Ognuna di queste macro-zone
raggruppa però altre aree che
hanno caratteristiche assai
differenti tra loro (18 in tutto):
MONTAGNE
DE REIMS - Con
altezze medie dei rilievi che non
superano i trecento metri; i
terreni sono normalmente esposti a
sud, tuttavia vi sono anche alcune
aree esposte a nord, dove la
maturazione delle uve è garantita
dalla discesa a valle, durante la
notte, dell’aria calda creatasi
nelle ore diurne e soleggiate
delle zone più alte. Qui il
vitigno predominante è il Pinot
Noir e lo Champagne della zona è
assai rinomato per la sua potenza
e grande struttura.
Le
sottozone sono 5:
• Montagne
de Reims: che si
estendendono a raggera da Tours
sur Marne fino a Rilly la
Montagne.
•
Vallè de la Vesle: a
sud di Reims.
•
Vallè de l’Ardre: a
ovest di Reims
•
Massif de Saint Thierry: a
nord-ovest di Reims.
•
Monts de Berru: a
nord-est di Reims.
VALLÉE
DE LA MARNE - I
vigneti della Vallata della Marna
sono posti di fronte alle Montagne
di Reims. Il vitigno
principalmente coltivato è il
Pinot Meunier, che nello Champagne
produce un bouquet fruttato e
grande morbidezza.
Le
sottozone sono 6:
•
Grand Vallèe de la Marne: a
nord-est di Epernay.
•
Coteaux Sud d’Epernay: a
sud e sud-ovest.
•
Vallèe de la Marne rive droite: da
Epernay a Dormans.
•
Vallèe de la Marne rive gauche: da
Mardeuil a Dormans.
•
Terroir de Condè: a
sud lungo il fiume Surmelin.
•
Vallèe de la Marne occidentale: a
valle di Dormans e nell’Aisne.
CÔTE
DES BLANCS E SÉZANNAIS - Così
chiamata, perché vi si producono
quasi esclusivamente
uve bianche. Tale zona si estende,
a forma di falce, da nord a sud
per una ventina di chilometri,
sino alla Cote de Sézanne,
situata ancor più a meridione. Il
vitigno principale è lo
Chardonnay, che dona agli
champagne della Côte des Blancs
finezza ed eleganza.
Le
sottozone sono 4:
•
Cote des Blancs: da
Epernay fino a Vertus.
•
Val du Petit Morin: a
ovest e sud-ovest di Vertus.
•
Cote de Sezanne: il
punto più a sud della zona.
•
Cote de Vitryat: piccola
area a sud-est vicino alla città
di Vitry.
AUBE
- Chiamata
anche Cote de Bar, perché si
estende dal Comune di Bar-su-Aube
a quello di Bar-sur-Seine; un
tempo era senza dubbio la zona
vitivinicola meno considerata
della Champagne, mentre oggi gode
di un’ottima rivalutazione. Il
vitigno principale è il Pinot
Noir e particolarmente rinomati
sono gli Champagne rosé della
zona, rotondi e dagli aromi
complessi.
Le
sottoregioni sono 3:
Barsuraubois: che
circonda Bar sur Aube, zona più
vicina a Chablis.
Barsequanais: attorno
a Bar sur Seine, che è la parte
più meridionale.
Montgueux: a
ovest di Troyes.
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