Papahanaumokuakea,
una parola apparentemente impossibile a pronunciare, rappresenta una
delle maggior aree marine protette del mondo. E' un monumento nazionale
statunitense esteso su un'area di circa 360.000 km² di acque oceaniche,
comprendente dieci isole e atolli del nord-ovest delle Hawaii, a circa
1900 km dalle isole principali dell'arcipelago.
Il nome
deriva dalla dea Papahanaumoku della mitologia hawaiiana (nome che può
essere tradotto letteralmente con "luogo dove nascono le
isole").
La
riserva, oltre al suo potere naturalistico, è riconosciuta anche per il
valore culturale tanto da esser stata iscritta, nel 2010, nella lista
dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco. Il
sito dell'UNESCO ne dà una estesa descrizione, dicendo tra l'altro:
"L'area ha un profondo significato cosmologico e tradizionale per
la cultura autoctona hawaiiana, come ambiente naturale ancestrale, come
incarnazione del concetto hawaiiano di appartenenza dell'uomo al mondo
naturale, e come luogo dove si crede che la vita abbia inizio e vi
ritorni dopo la morte.
Su due
delle isole, Nihoa e Makumanamana, sono presenti siti archeologici
relativi alla colonizzazione pre-europea delle isole e al loro uso. Gran
parte del monumento è composta da habitat pelagici e di acque profonde,
con caratteristiche tipiche come lingue di terra affioranti o sommerse,
estesi banchi corallini e lagune. È un'area marina protetta tra le più
vaste del mondo.
