Cape
Coast
Castle
Cape
Coast
Castle è
uno
dei
circa
trenta
"castelli
degli
schiavi"
o
grandi
fortezze
commerciali,
costruite
sulla Costa
d'Oro
dell'Africa
occidentale
dai
commercianti
europei.
Fu
originariamente
costruito
dagli svedesi per
il
commercio
di
legname
e oro ma
poi
utilizzato
nella tratta
atlantica
degli
schiavi
africani.
Insieme
ad
altre
fortezze
simili,
esso
fu
utilizzato
per
ospitare
gli
schiavi
prima
di
essere
caricati
sulle
navi
e
venduti
nelle Americhe,
in
particolare
nei Caraibi.
Questa
"porta
del
non
ritorno"
era
l'ultima
tappa
prima
di
attraversare
l'Oceano
Atlantico.
Fort
Coenraadsburg

Fort
Coenraadsburg o Conraadsburg,
già Fort
São
Tiago
da
Mina,
è
un
forte
della Costa
d'Oro
olandese,
costruito
nel
1652 per
proteggere Fort
Elmina da
attacchi
esterni.
La
fortificazione
venne
costruita
sul
sito
di
una
cappella
fortificata
eretta
dai
portoghesi che
gli
olandesi
avevano
distrutto
nel
corso
della battaglia
di
Elmina
(1637).
Gli
olandesi
cedettero
il
forte
agli
inglesi
nel
1872,
assieme
all'intera
Costa
d'Oro
olandese.
Forte
San
Sebastian
Forte
San
Sebastian è
una
fortezza
collocata
a Shama ed
è
la
terza
più
antica
fortificazione
dello
stato
del Ghana.
Il
forte
venne
costruito
dai
portoghesi
dal
1520
al
1526
come
avamposto
commerciale
e
rimase
nelle
loro
mani
sino
a
quando
non
venne
conquistato
dalla Compagnia
olandese
delle
Indie
occidentali nel
1642.
L'originale
scopo
di
costruzione
del
forte
era
quello
di
servire
da
deterrente
ai
marinai
inglesi
che
avessero
tentato
di
intervenire
nei
commerci
portoghesi
a
Shama. Il
primo
professore
di
colore
di
un'università
europea, Anton
Wilhelm
Amo,
si
trova
ancora
oggi
sepolto
nel
cimitero
del
forte.
Il
forte
venne
ceduto
con
l'intera Costa
d'Oro
olandese al
Regno
Unito
nel
1872.
Al
tempo
della
tratta
atlantica
degli
schiavi,
gli
schiavi
rapiti
in
Africa
venivano
imprigionati
a
Forte
San
Sebastian
attendendo
di
essere
portati
poi
in
Nord
America.
Forte
Santo
Antonio
Forte
Santo
Antonio è
una
fortezza
costruita
dai
portoghesi
nel 1515 presso
la
città
di Axim,
nell'attuale Ghana.
Nel
1642,
gli
olandesi
catturarono
il
forte
e
successivamente
lo
resero
parte
della Costa
d'Oro
olandese.
Gli
olandesi
espansero
notevolmente
il
forte
prima
che
esso fosse
ceduto col
resto
della
colonia
agli
inglesi
nel
1872.
Il
forte
è
oggi
proprietà
dello
stato
ganese
che
l'ha
aperto
al
pubblico.
Come
forte
più
ad
ovest
nei
possedimenti
olandesi,
Forte
Santo
Anthony
(o Fort
Sint
Anthony in
lingua
olandese)
fu
il
primo
forte
che
incontrarono
i
mercanti
olandesi
e
primo
luogo
ove
potevano
fare
rifornimento
di
acqua
potabile
e
beni
di
prima
necessità. Forte
Santo
Antonio
rimase
un
forte
importante
tra
i
possedimenti
olandesi,
ed
il
suo
comandante
era
secondo
solo
a
quello
del
forte
di Elmina.
Al
contrario
di
altri
possedimenti
olandesi
nella
Costa
d'Oro,
Forte
Santo
Antonio
non
venne
mai
abbandonato
nel
corso
del
XIX
secolo
e
rimase
militarizzato
sino
al
1872.
Per
la
mancanza
di
studi
appropriati
sugli
archivi
portoghesi
del
XVI
secolo,
poco
si
sa
dei
primi
anni
di
vita
di
Forte
Santo
Antonio
e
delle
ragioni
per
cui
i
portoghesi
si
insediarono
proprio
ad
Axim,
oltre
al
desiderio
di
controllare
il
locale
commercio
dell'oro
come
motivazione
logica. La
prima
testimonianza
scritta
della
presenza
dei
portoghesi
presso
Axim
è
una
lettera
del
governatore
di Elmina al
re
del
Portogallo
del
1503,
affinché
inviasse
dei
materiali
da
costruzione
al
capitano
Diogo
d'Alvarenga,
incaricato
della
costruzione
della
"Casa
di
Axem".
Dopo
che
questa
"casa"
venne
distrutta
dalla
popolazione
locale,
i
portoghesi
decisero
di
costruire
un
nuovo
avamposto
poco
più
ad
est,
probabilmente
sul
sito
ove
attualmente
sorge
il
forte.
Rispetto
agli
altri
forti
della
Costa
d'Oro,
l'autorità
del
comandante
del
forte
di
Santo
Antonio
si
estendeva
ben
oltre
il
forte
stesso
e
la
città
di
Axim. Nel Trattato
di
Axim che
i Paesi
Bassisiglarono nel
1642
con
i
capi
locali
dopo
la
loro
conquista
di
Santo
Antonio
ai
portoghesi
in
quello
stesso
anno,
reclamarono
la
giurisdizione
su
tutti
gli
insediamenti
attorno
ad
Axim,
pretendendo
di
aver
ereditato
tale
giurisdizione
dalle
condizioni
siglate
a
loro
tempo
dai
portoghesi. Nel
novembre
del
1656,
su
richiesta
del
direttore
generale
della
colonia,
Jan
Valckenburgh,
venne
firmata
una
dichiarazione
tra
i
rappresentanti
di Gyommre,
"Abripiquem," Ankobra, Ebokro, Axim ed
"Encasser",
nella
quale
essi
dichiaravano
di
essere
stati
alleati
da
tempi
immemorabili
degli
olandesi
e
di
aver
posto
sempre
le
loro
dispute
d'innanzi
al
comandante
del
Forte
Santo
Antonio
ad
Axim.
L'ampia
area
di
giurisdizione
fece
sì
che
i
portoghesi
nel
corso
del
XVII
secolo
tentassero
più
volte
di
restaurare
il
loro
predominio
nel
commercio
dell'oro
nell'area
che
era
stato
usurpato
loro
dagli
olandesi
che
ora
proibivano
loro
l'accesso
alle
miniere
interne. Nel
1623,
i
portoghesi
fondarono
un
avamposto
fortificato
presso
il
fiume Ankobra,
a
20
km
da
Axim,
presso
l'attuale
villaggio
di Bamianko,
fondando
in
loco
una
miniera
d'oro
presso
la
collina
di
Aboasi,
a
8
km
dall'avamposto
stesso. Dopo
che
gli
olandesi
ebbero
conquistato
Axim,
ovviamente
impedirono
ai
portoghesi
l'accesso
a
queste
risorse
nell'entroterra;
il
forte
ad
ogni
modo
costruito
per
tale
proposito, Fort
Ruychaver,
venne
incendiato
appena
cinque
anni
dopo
la
sua
costruzione
dopo
dei
contrasti
con
la
popolazione
locale.
Dopo
che
la Compagnia
olandese
delle
Indie
occidentali ebbe
perso
il
suo
monopolio
del
commercio
degli
schiavi
nel
1730,
essa
tentò
di
sviluppare
delle
piantagioni
di
cotone
proprio
ad
Axim.
Il
comandante
di
Forte
Santo
Anthony
continuò
ad
avere
giurisdizione
legale
sugli
stati
indigeni
sopra
menzionati
sino
al
XIX
secolo.
Alla
fine
degli
anni
'50
dell'Ottocento,
quando
gli
olandesi
riformarono
i
loro
possedimenti
in
Costa
d'Oro
dividendoli
in
distretti
ed
istituendo
la
figura
del
"residente"
per
ogni
forte
olandese
per
rapportarsi
con
la
popolazione
locale,
il
residente
di
Forte
Santo
Anthony, Julius
Vitringa
Coulon,
fu
il
primo
a
stilare
una
mappa
precisa
della
giurisdizione
dipendente
dal
suo
forte.
Fort
Orange

Fort
Orange
fu un avamposto commerciale costruito
dagli
olandesi
nella
Costa
d'Oro
olandese
nel
1640,
presso
la
città
di
Sekondi
nel
1645.
L'avamposto
divenne
un
vero
e
proprio
forte
nel
1690,
nel
settembre
1694
fu
attaccato
durante
una
battaglia
con
gli
Ahanta
e
venne
ricostruito
migliorandolo
nel
1704.
Venne
venduto
col
resto
della
Costa
d'Oro
olandese
al
Regno
Unito
nel
1872 e da allora è stato utilizzato come faro per
le
segnalazioni
dalla
costa
e
base
navale
per
la Ghana Ports and Harbours Authority.
Fort
Groß
Friedrichsburg
Fort
Groß
Friedrichsburg era
una fortezza nella colonia di Groß
Friedrichsburg in Costa
d'Oro
brandeburghese,
in
Africa
occidentale.
L'ex
Fort
Groß
Friedrichsburg
si
trova
sulla
costa
del
distretto
di Ahanta
West nella
regione
occidentale
del Ghana,
a
sudovest
di
Sekondi-Takoradi e
a
nordovest
di Capo
Three
Points.
Nella
parte
nordovest
delle
rovine
della
fortezza,
circa
100
metri
più
in
passo
sotto
Manfro
Hill,
su
cui
è
stata
costruito
il
forte,
si
trova
la
città
di
Princes
Town
con
5200
abitanti.
Esso
fu
costruito
vicino
alla
confluenza
di
due
fiumi,
il
più
grande
dei
quali
scorre
intorno
alla
città
a
nord
e
ad
ovest.
A
est
della
città
e
a
nordest
di
Manfro
Hill,
si
trova
una
laguna
separa
dalla
terraferma
dal
mare
aperto.
La
fortezza
è
parzialmente
conservata.
Mentre
i
bastioni
nord
e
est,
nonché
il
muro
esterno
nordorientale
e
i
depositi
non
esistono
più,
i
lati
sud
e
ovest
del
forte,
compresa
la
casa
del
governatore,
sono
ancora
in
discrete
condizioni.
Lo
stato
del Ghana ha
affittato
alcune
stanze
negli
edifici,
facendovi
giungere
l'elettricità
ma
non
l'acqua
corrente.
Inoltre,
la
fortificazione
ospita
un
piccolo
museo.
Il Fort
Groß
Friedrichsburg è
uno
dei
circa
35
forti
storici
sulla
costa
del Ghana.
Il
27
dicembre
1682,
due
navi
del
Brandeburgo
raggiunsero
la
costa
africana
sotto
la
guida
di Otto
Friedrich
von
der
Groeben.
Dopo
l'occupazione
dell'area
tra
Capo
Three
Points
a
sudovest
e
Manfro
Hill
dall'altra
i
soldati
e
i
marinai
del
corpo
di
spedizione
sbarcati
il
31
dicembre
1682,
giunsero
nel
giorno
di
capodanno
dell'anno
1683
alla
cima
di
Manfro
Hill
e
li
venne
issata
la
bandiera
del
Brandeburgo.
Immediatamente
dopo
la
conclusione
di
un
trattato
con
gli
abitanti
del
villaggio
di
Pokesu
(Pocquesoee)
ai
piedi
della
montagna,
venne
istituito
un
protettorato
il
5
gennaio
1683;
li
iniziò
la
costruzione
delle
prime
fortificazioni
su
Manfro,
area
ribattezzata
Groeben
dai
tedeschi.
Durante
la
costruzione
del
forte,
progettato
dal
costruttore
della
fortezza
di
Brandeburgo, Karl
Konstantin
von
Schnitter,
vennero
utilizzati
prevalentemente
materiali
da
costruzione
portati
dall'Europa.
La
base
della
fortezza
aveva
la
forma
di
un
quadrangolo
regolare
circondato
da
un
muro
di
pietra
principale
con
casamatte
ribassate
e
quattro
bastioni
appuntiti
agli
angoli.
I
bastioni
furono
costruiti
nelle
parti
nord-sud
ed
est-ovest,
con
il
bastione
nord
a
difesa
dell'accesso
terrestre,
mentre
gli
altri
erano
allineati
sul
lato
del
mare.
All'interno
della
fortezza,
davanti
all'ingresso
principale,
si
trovava
la
casa
del
comandante
della
fortezza.
Il
comandante
del
complesso
ricevette
il
titolo
di
"Governatore
generale
in
nome
della
sua
altezza
elettorale
del
Brandeburgo
e
della
sua
compagnia
africana",
per
cui
ricoprì
anche
la
carica
di
governatore
di
tutti
i
possedimenti
del
Brandeburgo
nella
colonia
di Groß
Friedrichsburg sulla
costa
della Guinea.
Con
la
fine
delle
ambizioni
coloniali
del
Brandeburgo-Prussia,
la
colonia
venne
venduta
assieme
alla
fortezza
nel
1717/20
alla Compagnia
olandese
delle
Indie
occidentali.
Dopo
la
partenza
dell'ultimo
governatore
generale
prussiano,
però,
la
fortezza
venne
occupata
da
un
capo
tribù
locale
ex
alleato
dei
prussiani,
il
cui
nome
è
scritto
in
vari
modi,
tra
cui
John
Conrad
o
Jan
Conny;
questi
occupò
la
fortezza
e
la
equipaggiò
con
cannoni
precedentemente
catturati.
Fino
al
1724,
fu
in
grado
di
difendere
la
fortezza
dai
numerosi
e
massicci
attacchi
degli
olandesi,
ma
dovette
infine
cedere
dopo
quasi
sette
anni.
Gli
olandesi,
occupata
l'area,
la
rinominarono Fort
Hollandia.
Nel
1815,
il
forte
fu
infine
abbandonato
dagli
olandesi;
la
colonia
passò
nel
1872
per
vendita
in
possesso
agli
inglesi.
Fort
Ussher
Fort
Ussher è
un
forte
situato
presso Accra.
Venne
costruito
nel
1649
dagli
olandesi
col
nome
di Fort
Crèvecœur,
e
si
trovava
ad
un
solo
giorno
di
marcia
da Elmina ad
est
di
Accra
su
uno
sperone
roccioso
a
cavallo
delle
due
lagune.
È
uno
dei
tre
forti
costruiti
dagli
europei
nella
regione
durante
la
metà
del
XVII
secolo
assieme
al Castello
di
Osu (Fort
Christiansborg;
danese,
1652)
e
a Jamestown,
Ghana. Fort
Crèvecœur era
parte
del
sistema
difensivo
della Costa
d'Oro
olandese.
Il Trattato
anglo-olandese
della
Costa
d'Oro
del
1867,
definì
le
aree
di
influenza
della
Costa
d'Oro,
trasferendo
il
forte
sotto
il
controllo
britannico
nel
1868.
I
negoziati
da
parte
degli
olandesi
coi
locali
per
la
costruzione
del
forte
ebbero
inizio
nel
1610,
ma
questi
non
ebbero
successo
in
un
primo
momento. Fort
Crèvecœur
venne
costruito
nel
1642
come
un
semplice
avamposto
commerciale
che
andò
allargandosi
nel
1649
ad
opera
della
Compagnia
olandese
delle
Indie
orientali.
Venne
chiamato
Fort
Crèvecœur
in
onore
di 's-Hertogenbosch,
nella Repubblica
Olandese,
che
aveva
svolto
un
ruolo
cruciale
nella
guerra
con
un memorabile
assedio.
Uno
dei
rappresentanti
olandesi, Henry
Caerlof,
seppe
sviluppare
buone
relazioni
con
il dey di
Fetu,
che
diede
a
Caerlof
il
permesso
di
costruire
il
castello
di
Osu
nel
1652
per
conto
della Compagnia
dell'Africa
svedese.
Fort
Crèvecœur
e
Fort
James
non
erano
politicamente
né
strategicamente
rilevanti
come
il
forte
di
Elmina
o
il castello
di
Cape
Coast,
costruiti
150
chilometri
più
a
ovest,
ma
erano
importanti
a
livello
commerciale.
Alla
fine
del
1781
il
capitano Thomas
Shirley a
bordo
della
fregata Leander,
assieme
allo sloop Alligator,
salpò
alla
volta
della Costa
d'Oro
olandese con
un
convoglio
composto
da
diversi
vascelli
mercantili
e
trasporti.
La
Gran
Bretagna
era
in guerra
con la Repubblica
Olandese
e
Shirley
lanciò
un
attacco
senza
successo alla
colonia
il
17
febbraio,
mirando
all'avamposto
di Elmina,
attacco
che
gli
olandesi
respinsero
dopo
quattro
giorni
di
combattimenti.
La Leander e
Shirley
si
portarono
quindi
alla
cattura
dei
forti
olandesi
di Mouri (Fort
Nassau -
20
cannoni), Kormantine (Courmantyne
o Fort
Amsterdam -
32
cannoni), Apam (Fort
Lijdzaamheid o
Fort
Patience
-
22
cannoni), Senya
Beraku (Berricoe,
Berku,
Fort
Barracco
o Fort
Goede
Hoop -
18
cannoni),
e
quello
di Accra (Fort
Crèvecœur
-
32
cannoni). Shirley
una
volta
conquistati
riempì
i
forti
col
personale
di
stanza
al
castello
di
Cape
Coast.
Fort
Crèvecœur,
che
si
trova
a
est
dell'attuale
porto,
divenne
noto
sotto
la
colonizzazione
inglese
come
Fort
Ussher
in
onore
dell'amministratore
inglese
della
Costa
d'Oro, Herbert
Taylor
Ussher.
In
tutto,
gli
europei
costruirono
27
forti
sulla
costa
dell'attuale
Ghana.
Gli
olandesi
catturarono
due
forti
ai
portoghesi,
ma
loro
stessi
ne
costruirono
altri
nove.
Gli
inglesi
ne
costruirono
10,
tutti
prima
del
1660. Attualmente,
solo
11
di
questi
forti
si
trovano
in
buono
stato.
Il
forte
di
Ussher
è
stato
recentemente
restaurato
coi
fondi
della
commissione
europea
e
dell'UNESCO.
È
divenuto
quindi
sede
di
un
museo
e
di
un
centro
archivistico
internazionale.
Fort
Batenstein
Fort
Batenstein fu
una fortezza ed
avamposto
commerciale
fondato
dagli
olandesi
sulla Costa
d'Oro nel
1656.
Esso
era
situato
nei
pressi
di Butre.
Il
forte
venne
ceduto
con
l'intera
Costa
d'Oro
olandese
al Regno
Unito nel
1872.
Batenstein significa
letteralmente
"forte
del
profitto",
che
lo
storico Albert
van
Dantzig ha
visto
come
l'evidenza
dello
humor
cinico
degli
olandesi
della Compagnia
olandese
delle
Indie
occidentali:
il
forte
di Komenda,
sito
delle
feroci guerre
di
Komenda con
gli
inglesi
era
chiamato Vredenburgh (letteralmente
"luogo
di
pace"),
l'insuccesso
commerciale
dell'insediamento
militare
presso
a Senya
Beraku venne
nominato Goede
Hoop ("Buona
Speranza"),
ed
il
forte
di Apam,
che
richiese
cinque
anni
per
essere
costruito
per
l'opposizione
delle
tribù
locali,
venne
chiamato Lijdzaamheid ("Pazienza").
Fort
Batenstein
venne
costruito
dalla
Compagnia
olandese
delle
Indie
occidentali
non
per
le
promettenti
possibilità
commerciali
dell'area,
ma
piuttosto
per
bloccare
ogni
tentativo
di
creazione
di
insediamenti
commerciali
da
parte
della Compagnia
dell'Africa
svedese sulla
Costa
d'Oro.
Il
mercante
ed
avventuriero Hendrik
Carloff,
che
in
precedenza
aveva
lavorato
per
la
compagnia
olandese,
aveva
istituito
un
punto
commerciale
a Butre nel
1650,
che
venne
attaccato
su
istigazione
degli
olandesi
nel
1652.
Per
essere
sicuri
che
gli
svedesi
non
facessero
ritorno
sul
sito,
gli
olandesi
iniziarono
la
costruzione
di
un
forte
su
una
collina
di
guardia
alla
baia
di
Butre,
che
venne
completato
nel
1656. In
quell'occasione,
gli
olandesi
firmarono
un
trattato
con
la
popolazione
locale
nel
quale
i
popoli
dell'Alto
Ahanta
e
Butre
si
assoggettavano
all'autorità
della
Compagnia
olandese
delle
Indie
occidentali.
La
formulazione
del
trattato
appariva
in
strenuo
contrasto
col
precedente trattato
di
Axim che
governava
le
relazioni
tra
gli
olandesi
e
la
popolazione
attorno
a Forte
Santo
Antonio e
che
impegnava
entrambe
le
parti
di
reciproci
obblighi.
Nel
XVIII
secolo,
presso
Fort
Batenstein
venne
costruita
una segheria che
forniva
la
lavorazione
del
legno
necessario
per
la
costruzione
o
la
riparazione
di
navi
in
loco.
Fort
Batenstein
fu
sempre
un
forte
secondario
sino
al
1837,
quando
la guerra
olandese-ahanta lo
rese
il
punto
fondamentale
per
gli
olandesi
lungo
la
costa.
Dopo
la
guerra,
gli
olandesi
resero
Ahanta
un
protettorato
ed
il
comandante
di
Fort
Batenstein
ne
divenne
vice-governatore,
in
base
proprio
ai
dettami
stabiliti
dal
trattato
di
Butre
del
1656.
Negli
anni
successivi,
gli
olandesi
tentarono
di
aprire
una
miniera
d'oro
presso
Butre,
ma
non
riuscirono
a
produrre
abbastanza
oro
da
definire
l'impresa
produttiva.
Dopo
che
gli
olandesi ebbero
venduto
i
loro
possedimenti
sulla
Costa
d'Oro
al
Regno
Unito nel
1872,
la
popolazione
di
Butr
protestò
per
il
cambio
di
potenza
dominante
e
nel
1873
si
portò
per
le
strade
con
la
bandiere
olandesi
e
sparando
dei
colpi
di
fucile
in
aria.
Nell'ottobre
del
1873,
Butre
venne
rasa
al
suolo
dagli
inglesi
come
rappresaglia
per
un
attacco
mosso
dalla
popolazione
locale
all'avamposto
commerciale
inglese
di Dixcove.
Fort
Nassau
Fort
Nassau era
una
fortezza
olandese
sulla Costa
d'Oro,
in Africa.
Dal
1598,
i
mercanti
olandesi
avevano
iniziato
a
commerciare
nella
Costa
d'Oro
africana,
per
quanto
molte
di
quelle
aree
fossero
già
state
occupate
dai
portoghesi.
Dopo
la
firma
della Tregua
dei
dodici
anni tra
Spagna-Portogallo
e
Repubblica
Olandese
nel
1609,
ad
ogni
modo,
i
rapporti
tra
le
due
potenze
sembrarono
peggiorare
ulteriormente
in
campo
coloniale.
I
portoghesi
disponevano
ora
di
sufficienti
risorse
per
proteggere
il
loro
monopolio
commerciale
ed
iniziarono
ad
attaccare
gli
avamposti
olandesi
lungo
la
costa
che,
dal
punto
di
vista
dei
portoghesi,
erano
illegittimi.
L'avamposto
di
Mouri
venne
bruciato
e
raso
al
suolo
nel
1610.
I
mercanti
olandesi
chiesero
quindi
agli
Stati
Generali
della
Repubblica
Olandese
il
permesso
di
costruire
un
forte
sulla
costa.
Gli
Stati
Generali
accolsero
positivamente
la
richiesta
ed
inviarono
sul
posto Jacob
Clantius,
il
quale
divenne
il
primo
generale
e
governatore
della
Costa
d'Oro
nel
1611.
Nel
1612,
il Trattato
di
Asebu venne
siglato
tra
gli
olandesi
ed
i
capi
di
Asebu,
il
che
permise
loro
di
erigere
Fort
Nassau
a
Mouri.
Nel
1612,
Clantius
fece
costruire
il
forte
di
Mouri
il
quale
ad
ogni
modo,
per
la
scarsa
famigliarità
degli
olandesi
nel
costruire
ai
tropici,
apparve
da
subito
in
condizioni
instabili.
Nel
1624,
gli
olandesi
espansero
e
rinforzarono
il
forte.
Fort
Nassau
divenne
la
capitale
della
Costa
d'Oro
olandese
sino
al
1637,
quando
gli
olandesi
non
presero Fort
Elmina ai
portoghesi.
Alla
fine
del
1781
il
capitano Thomas
Shirley a
bordo
della
fregata HMS
Leander,
assieme
allo sloop HMS
Alligator,
salpò
alla
volta
della Costa
d'Oro
olandese con
un
convoglio
composto
da
alcuni
vascelli
mercantili
e
trasporti.
L'Inghilterra
era in
guerra con
la Repubblica
Olandese e Shirley
lanciò
un
attacco
con
scarsi
risultati il
17
febbraio
proprio
contro
l'avamposto
olandese
di Elmina,
il
quale
però
venne
respinto
quattro
giorni
dopo.
La Leander e
Shirley
riuscirono
però
a
catturare
quattro
altri
forti
olandesi:
Fort
Nassau
(20
cannoni), Fort
Amsterdam (32
cannoni)
a Kormantine (Courmantyne
o Apam, Fort
Lijdzaamheid o
Fort
Patience
(22
cannoni)), Fort
Goede
Hoop (18
cannoni)
a Senya
Beraku (Berricoe,
Berku,
Fort
Barracco),
e Fort
Crèvecœur (32
cannoni),
ad Accra.
Shirley
quindi
si
insediò
coi
suoi
uomini
al
Castello
di
Cape
Coast.
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