Forti e castelli, Grande Accra
Ghana

patrimonio dell'umanità dal 1979

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Cape Coast Castle

Cape Coast Castle è uno dei circa trenta "castelli degli schiavi" o grandi fortezze commerciali, costruite sulla Costa d'Oro dell'Africa occidentale dai commercianti europei. Fu originariamente costruito dagli svedesi per il commercio di legname e oro ma poi utilizzato nella tratta atlantica degli schiavi africani

Insieme ad altre fortezze simili, esso fu utilizzato per ospitare gli schiavi prima di essere caricati sulle navi e venduti nelle Americhe, in particolare nei Caraibi. Questa "porta del non ritorno" era l'ultima tappa prima di attraversare l'Oceano Atlantico.

Fort Coenraadsburg

Fort Coenraadsburg o Conraadsburg, già Fort São Tiago da Mina, è un forte della Costa d'Oro olandese, costruito nel 1652 per proteggere Fort Elmina da attacchi esterni. 

La fortificazione venne costruita sul sito di una cappella fortificata eretta dai portoghesi che gli olandesi avevano distrutto nel corso della battaglia di Elmina (1637). Gli olandesi cedettero il forte agli inglesi nel 1872, assieme all'intera Costa d'Oro olandese.

Forte San Sebastian

Forte San Sebastian è una fortezza collocata a Shama ed è la terza più antica fortificazione dello stato del Ghana.

Il forte venne costruito dai portoghesi dal 1520 al 1526 come avamposto commerciale e rimase nelle loro mani sino a quando non venne conquistato dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali nel 1642. L'originale scopo di costruzione del forte era quello di servire da deterrente ai marinai inglesi che avessero tentato di intervenire nei commerci portoghesi a Shama. Il primo professore di colore di un'università europea, Anton Wilhelm Amo, si trova ancora oggi sepolto nel cimitero del forte. Il forte venne ceduto con l'intera Costa d'Oro olandese al Regno Unito nel 1872.

Al tempo della tratta atlantica degli schiavi, gli schiavi rapiti in Africa venivano imprigionati a Forte San Sebastian attendendo di essere portati poi in Nord America.

Forte Santo Antonio  

Forte Santo Antonio è una fortezza costruita dai portoghesi nel 1515 presso la città di Axim, nell'attuale Ghana. Nel 1642, gli olandesi catturarono il forte e successivamente lo resero parte della Costa d'Oro olandese. Gli olandesi espansero notevolmente il forte prima che esso fosse ceduto col resto della colonia agli inglesi nel 1872. Il forte è oggi proprietà dello stato ganese che l'ha aperto al pubblico.

Come forte più ad ovest nei possedimenti olandesi, Forte Santo Anthony (o Fort Sint Anthony in lingua olandese) fu il primo forte che incontrarono i mercanti olandesi e primo luogo ove potevano fare rifornimento di acqua potabile e beni di prima necessità. Forte Santo Antonio rimase un forte importante tra i possedimenti olandesi, ed il suo comandante era secondo solo a quello del forte di Elmina. Al contrario di altri possedimenti olandesi nella Costa d'Oro, Forte Santo Antonio non venne mai abbandonato nel corso del XIX secolo e rimase militarizzato sino al 1872.  

Per la mancanza di studi appropriati sugli archivi portoghesi del XVI secolo, poco si sa dei primi anni di vita di Forte Santo Antonio e delle ragioni per cui i portoghesi si insediarono proprio ad Axim, oltre al desiderio di controllare il locale commercio dell'oro come motivazione logica. La prima testimonianza scritta della presenza dei portoghesi presso Axim è una lettera del governatore di Elmina al re del Portogallo del 1503, affinché inviasse dei materiali da costruzione al capitano Diogo d'Alvarenga, incaricato della costruzione della "Casa di Axem". Dopo che questa "casa" venne distrutta dalla popolazione locale, i portoghesi decisero di costruire un nuovo avamposto poco più ad est, probabilmente sul sito ove attualmente sorge il forte.

Rispetto agli altri forti della Costa d'Oro, l'autorità del comandante del forte di Santo Antonio si estendeva ben oltre il forte stesso e la città di Axim. Nel Trattato di Axim che i Paesi Bassisiglarono nel 1642 con i capi locali dopo la loro conquista di Santo Antonio ai portoghesi in quello stesso anno, reclamarono la giurisdizione su tutti gli insediamenti attorno ad Axim, pretendendo di aver ereditato tale giurisdizione dalle condizioni siglate a loro tempo dai portoghesi. Nel novembre del 1656, su richiesta del direttore generale della colonia, Jan Valckenburgh, venne firmata una dichiarazione tra i rappresentanti di Gyommre, "Abripiquem," Ankobra, Ebokro, Axim ed "Encasser", nella quale essi dichiaravano di essere stati alleati da tempi immemorabili degli olandesi e di aver posto sempre le loro dispute d'innanzi al comandante del Forte Santo Antonio ad Axim.

L'ampia area di giurisdizione fece sì che i portoghesi nel corso del XVII secolo tentassero più volte di restaurare il loro predominio nel commercio dell'oro nell'area che era stato usurpato loro dagli olandesi che ora proibivano loro l'accesso alle miniere interne. Nel 1623, i portoghesi fondarono un avamposto fortificato presso il fiume Ankobra, a 20 km da Axim, presso l'attuale villaggio di Bamianko, fondando in loco una miniera d'oro presso la collina di Aboasi, a 8 km dall'avamposto stesso. Dopo che gli olandesi ebbero conquistato Axim, ovviamente impedirono ai portoghesi l'accesso a queste risorse nell'entroterra; il forte ad ogni modo costruito per tale proposito, Fort Ruychaver, venne incendiato appena cinque anni dopo la sua costruzione dopo dei contrasti con la popolazione locale.

Dopo che la Compagnia olandese delle Indie occidentali ebbe perso il suo monopolio del commercio degli schiavi nel 1730, essa tentò di sviluppare delle piantagioni di cotone proprio ad Axim.

Il comandante di Forte Santo Anthony continuò ad avere giurisdizione legale sugli stati indigeni sopra menzionati sino al XIX secolo. Alla fine degli anni '50 dell'Ottocento, quando gli olandesi riformarono i loro possedimenti in Costa d'Oro dividendoli in distretti ed istituendo la figura del "residente" per ogni forte olandese per rapportarsi con la popolazione locale, il residente di Forte Santo Anthony, Julius Vitringa Coulon, fu il primo a stilare una mappa precisa della giurisdizione dipendente dal suo forte.

Fort Orange   

Fort Orange fu un avamposto commerciale costruito dagli olandesi nella Costa d'Oro olandese nel 1640, presso la città di Sekondi nel 1645. 

L'avamposto divenne un vero e proprio forte nel 1690, nel settembre 1694 fu attaccato durante una battaglia con gli Ahanta e venne ricostruito migliorandolo nel 1704

Venne venduto col resto della Costa d'Oro olandese al Regno Unito nel 1872 e da allora è stato utilizzato come faro per le segnalazioni dalla costa e base navale per la Ghana Ports and Harbours Authority.

Fort Groß Friedrichsburg

Fort Groß Friedrichsburg era una fortezza nella colonia di Groß Friedrichsburg in Costa d'Oro brandeburghese, in Africa occidentale.

L'ex Fort Groß Friedrichsburg si trova sulla costa del distretto di Ahanta West nella regione occidentale del Ghana, a sudovest di Sekondi-Takoradi e a nordovest di Capo Three Points. Nella parte nordovest delle rovine della fortezza, circa 100 metri più in passo sotto Manfro Hill, su cui è stata costruito il forte, si trova la città di Princes Town con 5200 abitanti. Esso fu costruito vicino alla confluenza di due fiumi, il più grande dei quali scorre intorno alla città a nord e ad ovest. A est della città e a nordest di Manfro Hill, si trova una laguna separa dalla terraferma dal mare aperto.

La fortezza è parzialmente conservata. Mentre i bastioni nord e est, nonché il muro esterno nordorientale e i depositi non esistono più, i lati sud e ovest del forte, compresa la casa del governatore, sono ancora in discrete condizioni. Lo stato del Ghana ha affittato alcune stanze negli edifici, facendovi giungere l'elettricità ma non l'acqua corrente. Inoltre, la fortificazione ospita un piccolo museo. Il Fort Groß Friedrichsburg è uno dei circa 35 forti storici sulla costa del Ghana.  

Il 27 dicembre 1682, due navi del Brandeburgo raggiunsero la costa africana sotto la guida di Otto Friedrich von der Groeben.  

Dopo l'occupazione dell'area tra Capo Three Points a sudovest e Manfro Hill dall'altra i soldati e i marinai del corpo di spedizione sbarcati il 31 dicembre 1682, giunsero nel giorno di capodanno dell'anno 1683 alla cima di Manfro Hill e li venne issata la bandiera del Brandeburgo. Immediatamente dopo la conclusione di un trattato con gli abitanti del villaggio di Pokesu (Pocquesoee) ai piedi della montagna, venne istituito un protettorato il 5 gennaio 1683; li iniziò la costruzione delle prime fortificazioni su Manfro, area ribattezzata Groeben dai tedeschi.

Durante la costruzione del forte, progettato dal costruttore della fortezza di Brandeburgo, Karl Konstantin von Schnitter, vennero utilizzati prevalentemente materiali da costruzione portati dall'Europa. La base della fortezza aveva la forma di un quadrangolo regolare circondato da un muro di pietra principale con casamatte ribassate e quattro bastioni appuntiti agli angoli. I bastioni furono costruiti nelle parti nord-sud ed est-ovest, con il bastione nord a difesa dell'accesso terrestre, mentre gli altri erano allineati sul lato del mare.

All'interno della fortezza, davanti all'ingresso principale, si trovava la casa del comandante della fortezza. Il comandante del complesso ricevette il titolo di "Governatore generale in nome della sua altezza elettorale del Brandeburgo e della sua compagnia africana", per cui ricoprì anche la carica di governatore di tutti i possedimenti del Brandeburgo nella colonia di Groß Friedrichsburg sulla costa della Guinea.

Con la fine delle ambizioni coloniali del Brandeburgo-Prussia, la colonia venne venduta assieme alla fortezza nel 1717/20 alla Compagnia olandese delle Indie occidentali. Dopo la partenza dell'ultimo governatore generale prussiano, però, la fortezza venne occupata da un capo tribù locale ex alleato dei prussiani, il cui nome è scritto in vari modi, tra cui John Conrad o Jan Conny; questi occupò la fortezza e la equipaggiò con cannoni precedentemente catturati. Fino al 1724, fu in grado di difendere la fortezza dai numerosi e massicci attacchi degli olandesi, ma dovette infine cedere dopo quasi sette anni. Gli olandesi, occupata l'area, la rinominarono Fort Hollandia. Nel 1815, il forte fu infine abbandonato dagli olandesi; la colonia passò nel 1872 per vendita in possesso agli inglesi.

Fort Ussher  

Fort Ussher è un forte situato presso Accra. Venne costruito nel 1649 dagli olandesi col nome di Fort Crèvecœur, e si trovava ad un solo giorno di marcia da Elmina ad est di Accra su uno sperone roccioso a cavallo delle due lagune. È uno dei tre forti costruiti dagli europei nella regione durante la metà del XVII secolo assieme al Castello di Osu (Fort Christiansborg; danese, 1652) e a Jamestown, Ghana. Fort Crèvecœur era parte del sistema difensivo della Costa d'Oro olandese. Il Trattato anglo-olandese della Costa d'Oro del 1867, definì le aree di influenza della Costa d'Oro, trasferendo il forte sotto il controllo britannico nel 1868.  

I negoziati da parte degli olandesi coi locali per la costruzione del forte ebbero inizio nel 1610, ma questi non ebbero successo in un primo momento. Fort Crèvecœur venne costruito nel 1642 come un semplice avamposto commerciale che andò allargandosi nel 1649 ad opera della Compagnia olandese delle Indie orientali. 

Venne chiamato Fort Crèvecœur in onore di 's-Hertogenbosch, nella Repubblica Olandese, che aveva svolto un ruolo cruciale nella guerra con un memorabile assedio. 

Uno dei rappresentanti olandesi, Henry Caerlof, seppe sviluppare buone relazioni con il dey di Fetu, che diede a Caerlof il permesso di costruire il castello di Osu nel 1652 per conto della Compagnia dell'Africa svedese.

Fort Crèvecœur e Fort James non erano politicamente né strategicamente rilevanti come il forte di Elmina o il castello di Cape Coast, costruiti 150 chilometri più a ovest, ma erano importanti a livello commerciale.

Alla fine del 1781 il capitano Thomas Shirley a bordo della fregata Leander, assieme allo sloop Alligator, salpò alla volta della Costa d'Oro olandese con un convoglio composto da diversi vascelli mercantili e trasporti. La Gran Bretagna era in guerra con la Repubblica Olandese e Shirley lanciò un attacco senza successo alla colonia il 17 febbraio, mirando all'avamposto di Elmina, attacco che gli olandesi respinsero dopo quattro giorni di combattimenti. La Leander e Shirley si portarono quindi alla cattura dei forti olandesi di Mouri (Fort Nassau - 20 cannoni), Kormantine (Courmantyne o Fort Amsterdam - 32 cannoni), Apam (Fort Lijdzaamheid o Fort Patience - 22 cannoni), Senya Beraku (Berricoe, Berku, Fort Barracco o Fort Goede Hoop - 18 cannoni), e quello di Accra (Fort Crèvecœur - 32 cannoni). Shirley una volta conquistati riempì i forti col personale di stanza al castello di Cape Coast.

Fort Crèvecœur, che si trova a est dell'attuale porto, divenne noto sotto la colonizzazione inglese come Fort Ussher in onore dell'amministratore inglese della Costa d'Oro, Herbert Taylor Ussher.  

In tutto, gli europei costruirono 27 forti sulla costa dell'attuale Ghana. Gli olandesi catturarono due forti ai portoghesi, ma loro stessi ne costruirono altri nove. Gli inglesi ne costruirono 10, tutti prima del 1660. Attualmente, solo 11 di questi forti si trovano in buono stato. Il forte di Ussher è stato recentemente restaurato coi fondi della commissione europea e dell'UNESCO. È divenuto quindi sede di un museo e di un centro archivistico internazionale.  

Fort Batenstein  

Fort Batenstein fu una fortezza ed avamposto commerciale fondato dagli olandesi sulla Costa d'Oro nel 1656. Esso era situato nei pressi di Butre. Il forte venne ceduto con l'intera Costa d'Oro olandese al Regno Unito nel 1872.  

Batenstein significa letteralmente "forte del profitto", che lo storico Albert van Dantzig ha visto come l'evidenza dello humor cinico degli olandesi della Compagnia olandese delle Indie occidentali: il forte di Komenda, sito delle feroci guerre di Komenda con gli inglesi era chiamato Vredenburgh (letteralmente "luogo di pace"), l'insuccesso commerciale dell'insediamento militare presso a Senya Beraku venne nominato Goede Hoop ("Buona Speranza"), ed il forte di Apam, che richiese cinque anni per essere costruito per l'opposizione delle tribù locali, venne chiamato Lijdzaamheid ("Pazienza").  

Fort Batenstein venne costruito dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali non per le promettenti possibilità commerciali dell'area, ma piuttosto per bloccare ogni tentativo di creazione di insediamenti commerciali da parte della Compagnia dell'Africa svedese sulla Costa d'Oro. Il mercante ed avventuriero Hendrik Carloff, che in precedenza aveva lavorato per la compagnia olandese, aveva istituito un punto commerciale a Butre nel 1650, che venne attaccato su istigazione degli olandesi nel 1652. Per essere sicuri che gli svedesi non facessero ritorno sul sito, gli olandesi iniziarono la costruzione di un forte su una collina di guardia alla baia di Butre, che venne completato nel 1656. In quell'occasione, gli olandesi firmarono un trattato con la popolazione locale nel quale i popoli dell'Alto Ahanta e Butre si assoggettavano all'autorità della Compagnia olandese delle Indie occidentali. La formulazione del trattato appariva in strenuo contrasto col precedente trattato di Axim che governava le relazioni tra gli olandesi e la popolazione attorno a Forte Santo Antonio e che impegnava entrambe le parti di reciproci obblighi.

Nel XVIII secolo, presso Fort Batenstein venne costruita una segheria che forniva la lavorazione del legno necessario per la costruzione o la riparazione di navi in loco.

Fort Batenstein fu sempre un forte secondario sino al 1837, quando la guerra olandese-ahanta lo rese il punto fondamentale per gli olandesi lungo la costa. Dopo la guerra, gli olandesi resero Ahanta un protettorato ed il comandante di Fort Batenstein ne divenne vice-governatore, in base proprio ai dettami stabiliti dal trattato di Butre del 1656. Negli anni successivi, gli olandesi tentarono di aprire una miniera d'oro presso Butre, ma non riuscirono a produrre abbastanza oro da definire l'impresa produttiva.

Dopo che gli olandesi ebbero venduto i loro possedimenti sulla Costa d'Oro al Regno Unito nel 1872, la popolazione di Butr protestò per il cambio di potenza dominante e nel 1873 si portò per le strade con la bandiere olandesi e sparando dei colpi di fucile in aria. Nell'ottobre del 1873, Butre venne rasa al suolo dagli inglesi come rappresaglia per un attacco mosso dalla popolazione locale all'avamposto commerciale inglese di Dixcove.

Fort Nassau

Fort Nassau era una fortezza olandese sulla Costa d'Oro, in Africa. Dal 1598, i mercanti olandesi avevano iniziato a commerciare nella Costa d'Oro africana, per quanto molte di quelle aree fossero già state occupate dai portoghesi.

Dopo la firma della Tregua dei dodici anni tra Spagna-Portogallo e Repubblica Olandese nel 1609, ad ogni modo, i rapporti tra le due potenze sembrarono peggiorare ulteriormente in campo coloniale. I portoghesi disponevano ora di sufficienti risorse per proteggere il loro monopolio commerciale ed iniziarono ad attaccare gli avamposti olandesi lungo la costa che, dal punto di vista dei portoghesi, erano illegittimi. L'avamposto di Mouri venne bruciato e raso al suolo nel 1610. I mercanti olandesi chiesero quindi agli Stati Generali della Repubblica Olandese il permesso di costruire un forte sulla costa. Gli Stati Generali accolsero positivamente la richiesta ed inviarono sul posto Jacob Clantius, il quale divenne il primo generale e governatore della Costa d'Oro nel 1611. Nel 1612, il Trattato di Asebu venne siglato tra gli olandesi ed i capi di Asebu, il che permise loro di erigere Fort Nassau a Mouri.  

Nel 1612, Clantius fece costruire il forte di Mouri il quale ad ogni modo, per la scarsa famigliarità degli olandesi nel costruire ai tropici, apparve da subito in condizioni instabili. Nel 1624, gli olandesi espansero e rinforzarono il forte. Fort Nassau divenne la capitale della Costa d'Oro olandese sino al 1637, quando gli olandesi non presero Fort Elmina ai portoghesi.

Alla fine del 1781 il capitano Thomas Shirley a bordo della fregata HMS Leander, assieme allo sloop HMS Alligator, salpò alla volta della Costa d'Oro olandese con un convoglio composto da alcuni vascelli mercantili e trasporti. L'Inghilterra era in guerra con la Repubblica Olandese e Shirley lanciò un attacco con scarsi risultati il 17 febbraio proprio contro l'avamposto olandese di Elmina, il quale però venne respinto quattro giorni dopo. La Leander e Shirley riuscirono però a catturare quattro altri forti olandesi: Fort Nassau (20 cannoni), Fort Amsterdam (32 cannoni) a Kormantine (Courmantyne o ApamFort Lijdzaamheid o Fort Patience (22 cannoni)), Fort Goede Hoop (18 cannoni) a Senya Beraku (Berricoe, Berku, Fort Barracco), e Fort Crèvecœur (32 cannoni), ad Accra. Shirley quindi si insediò coi suoi uomini al Castello di Cape Coast.  

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