Città vecchia e cinta muraria
(Gerusalemme)

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1981 - SITO PATRIMONIO IN PERICOLO

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DAL 1982 SITO PATRIMONIO IN PERICOLO - Sviluppo urbano incontrollato. Generale deterioramento dello stato di conservazione a causa del turismo di massa e dell'assenza di manutenzione.

Gerusalemme è una città dall'importanza storica e geopolitica enorme, nonché luogo simbolo delle tre principali religioni monoteistiche (Cristianesimo, Giudaismo ed Islam).

Il regime internazionale originariamente previsto dall'ONU per la città di Gerusalemme non è stato mai realizzato. Dal 1948 al 1967, a seguito dell'assedio della città vecchia da parte della Legione araba, sfociato nell'espulsione della popolazione ebraica dalla stessa, la città è stata separata tra Gerusalemme Est, sostanzialmente la città vecchia più alcuni piccoli quartieri orientali con sovranità giordana, e Gerusalemme Nuova con sovranità israeliana, sede della presidenza della repubblica, governo e parlamento israeliani. Attualmente la Comunità internazionale considera Gerusalemme Est territorio occupato, ai sensi della IV Convenzione di Ginevra, mentre lo Stato israeliano considera Gerusalemme Est parte integrante del proprio territorio, sebbene non riconosca il diritto di cittadinanza ai suoi abitanti. Inoltre lo Stato di Israele ha dichiarato Gerusalemme sua capitale nel 1950 ed inserita come tale nella legislazione nazionale nel 1980, mentre tutti gli altri Stati membri dell'ONU non la riconoscono come tale e mantengono le loro sedi diplomatiche a Tel Aviv (o nelle sue vicinanze), centro economico e finanziario del paese.

In Gerusalemme possiamo identificare la città antica, circondata ancora oggi da mura difensive, posta su quattro colline:

- a nord-ovest è presente il monte Golgota, che con una propaggine meridionale detta "sperone centrale", si insinua tra la valle del Tyropoeon e la valle trasversale. Lo sperone centrale è stato, fin dai tempi antichi, sede di mercato, difeso dalle Mura di Manasse nel 650 a .C. circa. Il Golgota fu usato stabilmente dai Romani per le crocifissioni. 

- a nord-est un complesso collinare che, col rilievo di nord-ovest, fu compreso nelle mura della città in epoca romana, sotto Tito, prendendo il nome di "Città Nuova". 

- a sud-ovest c'è una grossa collina (detta "di Gareb") che raggiunge i 770 mlsm, le cui falde meridionali e occidentali costituiscono la valle della Geenna. Il punto più basso di questa è alla confluenza col Cedron, e risulta intorno ai 600 mlsm. A nord si trova la valle trasversale che divide la collina di Gareb dai promontori settentrionali. In questa fu costruito l'acquedotto superiore (V-VI sec. a.C.), che portava le acque alla piscina di Migdal o Amygdalon. Già in periodo gebuseo la collina di Gareb prende nome di Urusalim

- a sud-est abbiamo il complesso Sion-Ophel-Moria: si tratta di un rilievo a forma di clava con asse nord-sud, la parte più grossa e alta (raggiunge i 750 mlsm) rivolta a nord. È individuato dalla valle del fiume Cedron sul lato est, e dalla valle centrale del Tyropoeon a ovest. Sion è la parte più bassa, il manico di questa clava, e qui fu fondato il nucleo originario della città. L'Ophel, spesso chiamato "Sion" per estensione del termine, è il nome dato al pendio che sale al monte Moriah, dov'è la spianata delle moschee (detta anche spianata del Tempio).

Sebbene Sion e Ophel costituissero il nucleo originario, attualmente si trovano al di fuori delle mura che individuano la cosiddetta città vecchia.  

Le origini di Gerusalemme risalgono all'età della pietra, ma viene menzionata in alcuni testi egiziani del II millennio a.C. e in alcune lettere risalenti al 1400 a .C.

La città rimase occupata dal clan amorrita dei Gebusei (1000 a.C. circa) fino alla conquista di David, il quale fece di Gerusalemme la capitale del suo regno; David inoltre fece costruire sull’acropoli una reggia assieme a molti altri edifici e ordinò la ricostruzione delle mura di cinta. Successivamente Salomone fece erigere al posto della reggia il tempio di Jahwè; quest’ultimo fu distrutto nel 587 a .C. a seguito della violenta invasione dei Babilonesi guidati dal re Nabucodonosor che saccheggiarono la città e deportarono la popolazione a Babilonia. Rientrati i Giudei in patria dopo l'editto di Ciro del 538 a .C., costruirono il Secondo Tempio; più tardi Neemia elevò nuovamente le mura.

Nel 331 a.C. Gerusalemme venne occupata da Alessandro Magno e in seguito occupata dai Tolomei d'Egitto sino al 198 a .C., quando cadde sotto il dominio dei Seleucidi di Siria. Questi ultimi invano cercarono di ellenizzare la città, anzi provocarono la famosa rivolta dei Maccabei che, nel 165 a .C., si risolse con la loro vittoria e l'instaurazione della dinastia degli Asmonei, la quale durò fino a quando Gerusalemme, nel 63 a .C., fu conquistata da Gneo Pompeo. 

Con la conquista romana, Gerusalemme fu consegnata ad Erode, il quale la ricostruì secondo l’urbanistica greco-romana e vi fece ampliare il Tempio. Sotto il governatorato di Ponzio Pilato, Gesù fu crocifisso sul monte Golgota.

Il malgoverno romano e i fermenti religiosi tuttavia provocarono due gravissime rivolte nella città; la prima che si protrasse dal 66 al 70 per la quale fu necessario l’intervento delle legioni romane comandate da Tito; quest'ultimo sedata la rivolta distrusse la città e il tempio; la seconda insurrezione comandata da Bar Kokheba nel 132 permise agli Ebrei la riconquista di Gerusalemme (l'imperatore Adriano voleva infatti trasformarla in colonia romana), ma per breve tempo; i Romani difatti rapidamente mobilitarono le truppe al confine ed eliminarono ogni resistenza ribattezzando la città con il nome di Aelia Capitolina e trasformandola in colonia romana. 

L’imperatore Costantino e i suoi successori fecero restaurare ed abbellire i luoghi legati alle storie evangeliche e ad erigere la prima chiesa cristiana, quella del Santo Sepolcro.

Nel 614 Gerusalemme fu conquistata dai Persiani sasanidi di Cosroe II, che fecero strage della popolazione e s'impadronirono della reliquia della Vera Croce; la città fu riconquistata da Eraclio I di Bisanzio nel 629. Nel 637 si arrese e restò amministrata dai califfi omayyadi di Damasco e da quelli abbasidi di Baghdad. 

Nel 972 fu presa dagli Imām/califfi ismailiti fatimidi e nel 1076 passò ai Turchi selgiuchidi. Nel 1099, dopo essere stata occupata dai crociati, divenne capitale del Regno Latino di Gerusalemme. Nel 1187 fu riconquistata dai musulmani di Saladino e da quel momento fu sotto la dominazione musulmana dei Ayyubidi e quindi dei Mamelucchi.  

Gerusalemme rimase mamelucca fino al 1517, anno in cui l'Egitto e la Siria furono occupate dal sultano ottomano Selim I; il dominio ottomano vi durò fino al novembre del 1917, allorquando fu occupata dai britannici comandati dal generale E.H. Allenby. Con il trattato di Versailles, la città fu dichiarata capitale del Mandato britannico della Palestina. Nel 1949, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò l’internazionalizzazione di Gerusalemme, sotto il controllo dell'ONU per favorire la convivenza di cristiani, musulmani ed ebrei. Tuttavia Israele e Giordania, non riconoscendo tale proclamazione (i futuri israeliani avevano accettato il piano generale di spartizione della Palestina in due stati, uno ebraico ed uno arabo, mentre i paesi arabi e i paesi islamici avevano respinto tale piano; tuttavia nessuna delle parti in causa era disposta a rinunciare alla città santa), occuparono Gerusalemme: Israele occupò il settore occidentale della città e la Giordania la parte orientale. Nel 1950 Gerusalemme fu scelta quale capitale del nuovo stato israeliano.

Nel corso della guerra dei sei giorni gli israeliani occuparono il settore giordano, suscitando la condanna da parte dell'Assemblea generale dell' ONU. Con un decreto approvato dal Parlamento israeliano (Knesset) si dichiarò, il 30 luglio del 1980, l 'ufficiale annessione del settore giordano e la proclamazione di Gerusalemme capitale "unita e indivisibile" di Israele. Tale proclamazione tuttavia suscitò il malcontento della parte araba della città.

Ciò che rende davvero unica Gerusalemme è l’essere città santa e sede incontestabile delle tre più grandi religioni monoteiste del pianeta. La città è sacra infatti per gli ebrei, in quanto storico simbolo della patria ebraica nonché capitale della stessa, sebbene perennemente contestata, sin dal primo regno ebraico; allo stesso modo sacra per i cristiani poiché luogo in cui Gesù Cristo avrebbe vissuto e sofferto gli ultimi momenti della propria vita terrena, sarebbe stato sepolto e poi risorto; altrettanto sacra per i musulmani in quanto sito in cui il profeta Maometto sarebbe asceso al cielo.

Dunque Gerusalemme è da considerarsi uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia del mondo. Il fatto stesso che da un'unica città siano nate le tre più grandi religioni monoteiste del pianeta è un evento assolutamente straordinario. Gerusalemme in poche parole è luogo simbolo dei più sottili equilibri teologici, religiosi e sociali del globo.

Monte del Tempio

Il Monte del Tempio, detto anche il Nobile Santuario, e noto anche come Spianata delle Moschee è un sito religioso nel centro storico di Gerusalemme. A causa della sua importanza per l'ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam è uno dei luoghi religiosi più contesi al mondo.

Il Monte prende il nome dal Tempio di JHWH, che vi fu costruito, secondo quanto riferisce la Bibbia, dal re Salomone nel X secolo a.C.; distrutto e ricostruito nel VI secolo a.C., e ampliato a partire dal 20 a.C. da Erode il Grande e dai suoi successori, fu infine distrutto dai Romani nell'anno 70.

Nella tradizione il Monte del Tempio è stato anche spesso identificato come Moriah, una montagna (o meglio serie di montagne) citate nell'Antico Testamento come luogo del sacrificio di Isacco, ma la effettiva collocazione di Moriah è oggetto di dibattito. Comunque, l'unico risalto attualmente visibile coincide con quella che è considerata la cima del monte Moriah.

Durante l'occupazione romana, sul sito sorse un tempio dedicato a Giove; in seguito fu anch'esso distrutto. Dopo la conquista musulmana (VII secolo), invece, furono costruite le grandi moschee ancora oggi esistenti.

Con la Prima Crociata il luogo fu occupato dai cristiani: nella moschea al-Aqsa stabilirono la loro sede i Cavalieri Templari, che presero il nome proprio dal risiedere sul sito dell'antico Tempio, mentre la Cupola della Roccia fu trasformata in chiesa. Con la riconquista musulmana di Gerusalemme, entrambe ritornarono alla loro destinazione d'uso originaria.

Dopo la proclamazione dello Stato di Israele nel 1948 e la guerra che ne seguì, il Monte del Tempio rimase nella parte araba di Gerusalemme (Gerusalemme Est); con la Guerra dei Sei Giorni del 1967 fu invece occupato dagli israeliani (insieme a tutto il resto della città), e tale è il suo stato fino ad oggi.

Durante i grandiosi lavori di ampliamento voluti da Erode il Grande, iniziati verso il 20 a.C. e proseguiti per diversi decenni, l'orografia originaria del Monte del Tempio fu cancellata e venne realizzata una vastissima spianata, oggi nota come spianata del Tempio o delle Moschee.

Essa ha forma approssimativamente rettangolare e dimensioni di circa 500×300 metri, coi lati più lunghi nella direzione nord-sud. Sopraelevata di alcune decine di metri rispetto all'area circostante, è delimitata e sostenuta sui quattro lati da poderose mura di contenimento: le più alte e spesse sono quelle sul lato orientale, che si affaccia sulla valle del torrente Kidron (o Cedron). Vi si accede attraverso delle porte d'ingresso situate sul lato ovest; originariamente vi era una porta anche sul lato est, ma secoli fa venne murata (da questa porta si presume sia entrato Gesù quando fece il suo ingresso trionfale in Gerusalemme, pochi giorni prima di morire: proveniva infatti dal Monte degli Ulivi che si trova proprio da quel lato, sulla sponda opposta del Kidron).

Al centro della spianata, in corrispondenza dell'antico Tempio e dell'originaria cima del Monte, sorge la Moschea di 'Omar (detta anche Cupola della Roccia), caratterizzata da una grande cupola dorata. Lungo il lato sud della spianata sorge invece la Moschea al-Aqsa, che ospitava la sede dei Cavalieri Templari all'epoca delle Crociate.

Il Monte del Tempio è sacro agli ebrei appunto in quanto sede del Tempio di JHWH. Di esso, dopo la distruzione operata dai Romani, rimangono oggi soltanto alcuni tratti del Muro occidentale di contenimento, detto anche Muro del Pianto. Gli ebrei usano perciò recarsi in preghiera alla base di tale muro (quindi all'esterno della spianata).

Per i musulmani, invece, il Monte del Tempio è sacro perché, secondo la tradizione, il profeta Maometto venne assunto in cielo dalla roccia situata in cima al monte, oggi all'interno della Cupola della Roccia (che da essa appunto prende il nome).

Il luogo è sacro, infine, per i cristiani, che ricordano le numerose visite di Gesù al Tempio: qui si svolsero le sue dispute con i sacerdoti e altri episodi della sua vita pubblica. Il principale santuario cristiano di Gerusalemme è però la Basilica del Santo Sepolcro, considerata il luogo della sua sepoltura e resurrezione.

Muro del Pianto

Il Muro Occidentale, o semplicemente Kotel, è un muro di cinta risalente all'epoca del secondo Tempio di Gerusalemme. È anche indicato come il Muro del Pianto. Il Tempio era, ed è, il luogo più sacro all'Ebraismo. Erode il Grande costruì imponenti mura di contenimento intorno al Monte Moriah, allargando la piccola spianata posta sulla sua cima. Su tale cima era stato eretto il Primo e poi il Secondo Tempio. Il Monte Moriah è detto appunto Monte del Tempio. Nelle fessure del muro, gli ebrei infilano dei foglietti con sopra scritte delle preghiere.

Il Tempio di Salomone o Primo Tempio è stato costruito, secondo la Bibbia, dal Re Salomone nel X secolo a.C. Fu completamente distrutto da Nabucodonosor II nel 586 a.C.

Il Secondo Tempio fu costruito al ritorno dall'esilio babilonese a partire dal 536 a.C. Fu terminato il 12 marzo del 515 a.C. Venne restaurato il 21 novembre del 164 a.C. da Giuda Maccabeo.

Il Tempio di Erode fu un ampliamento importante del Secondo Tempio, ivi compreso una risistemazione del Monte del Tempio. Fu iniziato da Erode il Grande verso il 19 a.C. e terminato in tutte le sue parti solo nel 64 d.C. Come raccontato dal Talmud nel trattato di Ghittin, il Secondo Tempio fu distrutto dall'imperatore Tito nel 70 d.C. Oggi ne resta solamente il muro occidentale di contenimento, detto comunemente Muro del Pianto.

Quando le legioni di Tito distrussero il Tempio, il muro di cinta occidentale del cortile esterno rimase in piedi, parzialmente visibile e protetto dalle macerie per la maggior parte della propria estensione verticale. Tito lo lasciò come triste ricordo per gli ebrei da parte di Roma che aveva sconfitto la Giudea. Gli ebrei, comunque, attribuirono la cosa ad una promessa fatta da Dio, che avrebbe lasciato in piedi alcune parti del sacro tempio, come segno del suo immutato legame con il popolo ebraico, nonostante la catastrofe che lo aveva colpito. Gli Ebrei pregano là da duemila anni, ritenendo che quel punto sia il più sacro disponibile sulla faccia della Terra (essendo molto vicino al sito del luogo Santo dei Santi) e che Dio sia lì vicino a sentire le loro preghiere (da alcuni anni un tunnel conduce dal muro occidentale alla parte nord, quindi vicinissimo al punto dove era situato il luogo del Santo dei Santi). Anche la tradizione di infilare piccoli fogli di carta recanti preghiere nelle fessure del muro è antica di centinaia di anni. Nelle preghiere ripetute per tre volte ogni giorno sono incluse le ferventi richieste a Dio per il ritorno di tutti gli ebrei esiliati nella terra di Israele e la ricostruzione del Tempio (il terzo) per arrivare all'era messianica con l'arrivo del messia (in ebraico Mashiach) degli ebrei.

Il sito è importante anche per i musulmani che ritengono Salomone un loro profeta. I musulmani credono che Maometto abbia fatto un viaggio spirituale a Gerusalemme cavalcando un cavallo alato, al-Buraq, nel 620 d.C. Una volta arrivato, Maometto avrebbe legato il cavallo vicino ad un muro che alcuni musulmani ritengono essere proprio il muro occidentale. Difatti il nome arabo del sito è muro di al-Buraq. Alcuni vedono questa come una ragione della riverenza dei musulmani nei confronti del muro, mentre altri la considerano un'azione di propaganda contro le rivendicazioni ebraiche sul muro. A causa della sacralità del luogo all'interno dell'Islam nel 687 vennero costruite la Cupola della Roccia, e la moschea al-Aqsa sul monte del Tempio che sono circondate dal muro.

L'accesso è sempre stato controverso, anche quando la Turchia (o meglio, l'Impero Ottomano) governò sull'area per circa 400 anni (1515-1917), seguito dal Mandato Britannico (1917-1948). Nel 1929 vennero istigate sollevazioni Arabe con pretesti vari, come la supposta costruzione di una sinagoga o la conquista dell'area. Nel 1931 il governo Britannico assegnò la proprietà ai Musulmani, ponendo restrizioni alle preghiere ebraiche.

Secondo molti rabbini, agli Ebrei è vietato accedere a certe parti del Tempio. La definizione di queste parti differisce a seconda dell'autorità rabbinica, ma tutti concordano sul divieto di accesso alla zona della Moschea di Omar. Quest'area, infatti, era quella del Tempio, che era un Luogo Santo. La roccia sotto la Moschea, secondo alcuni midrashim, è la base da cui Dio creò l'universo. Secondo alcuni studi rabbinici, è la roccia cui Abramo legò Isacco in occasione del sacrificio. Questa è anche l'area in cui, si dice, dormì Giacobbe, sognando la scala che saliva al cielo (Genesi). Questo punto è identificato come il Sancta sanctorum.

Anticamente, solo certe persone erano ammesse al Tempio. Il complesso del Tempio era formato da varie sezioni, ciascuna con il proprio valore di santità. Nell'area più santa, appunto il Sancta Sanctorum, che costituiva la parte centrale del Tempio, aveva accesso durante lo Yom Kippur solo il Sommo Sacerdote. Altre aree erano accessibili solo alla casta sacerdotale, i Cohanim. Altre ancora, più distanti dal Sancta Sanctorum, erano accessibili ai Leviti. Oltre queste, l'accesso era libero a tutti gli Ebrei.

Dal 1517 l'Impero Ottomano islamico sotto Selim I prese la terra che anticamente apparteneva all'antico Israele e Giudea dai Mamelucchi egiziani (1250-1517). La Turchia ebbe un atteggiamento benevolo nei confronti degli Ebrei, accogliendo migliaia di profughi ebrei che erano stati recentemente espulsi dalla Spagna da Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia nel 1492. Il sultano Turco, Solimano il Magnifico, era così interessato e colpito da Gerusalemme e dalle sue sventure che ordinò che un magnifico muro-fortezza venisse costruito intorno all'intera città (che non era molto estesa a quei tempi.) Questo muro è ancora presente e può essere visitato da chiunque.

Durante quel periodo la parte occidentale del muro fu sempre un luogo venerato dagli ebrei; molti di loro attraversarono letteralmente il mondo per trascorrere gli ultimi anni della loro vita vicino al muro di Gerusalemme, per poter pregare di fronte al muro occidentale. Le persone non ebree osservano gli ebrei piangere vicino al muro (piangendo la distruzione del Tempio di Gerusalemme) dando al luogo il nome famoso, ma errato, di Muro del pianto. C'è anche un'altra ipotesi sull'origine del nome, è legata al modo di pregare degli ebrei. Gli ebrei si recano al muro per pregare e non piangono, la loro preghiera presuppone continui movimenti della parte superiore del corpo. Ad un osservatore posto ad una certa distanza dal muro può sembrare che la persona muovendosi in questo modo si stia lamentando, stia piangendo.

Quando il Regno Unito assunse il controllo dell'area nel 1917 con il Generale Edmund Allenby, gli Ebrei erano ancora autorizzati a recarsi al Muro per pregare. Nel corso della prima guerra Arabo-Israeliana l'area attorno al Muro fu conquistata dalla Legione Araba dell'esercito Giordano. Agli Ebrei venne negato l'accesso al Muro, in violazione degli accordi armistiziali, e furono costruiti edifici a pochi metri dal Muro. Nel corso della Guerra dei sei giorni, Israele, dopo 2000 anni, riportò il Muro in possesso Israeliano.

Gli Israeliani demolirono il medievale Quartiere Marocchino e costruirono una grande piazza nello spazio di fronte al muro, utilizzato da migliaia di ebrei durante le ricorrenze ebraiche; il Muro è l'attrazione preferita dai turisti che viaggiano per il mondo e molti capi di stato stranieri, in visita in Israele, visitano il Muro come forma di rispetto per il significato che esso ha per Israele e per tutto il mondo ebraico. il Muro Occidentale continua ad esercitare un grande potere sugli ebrei di tutto il mondo. Da decenni, milioni di persone, in veste di turisti o pellegrini, si recano al muro per poterlo toccare con le loro mani.

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