DAL 1982 SITO
PATRIMONIO IN PERICOLO - Sviluppo urbano incontrollato. Generale
deterioramento dello stato di conservazione a causa del turismo di massa
e dell'assenza di manutenzione.
Gerusalemme
è una città dall'importanza storica e geopolitica enorme, nonché
luogo simbolo delle tre principali religioni monoteistiche
(Cristianesimo, Giudaismo ed Islam).
Il regime internazionale
originariamente previsto dall'ONU per la città di Gerusalemme non è
stato mai realizzato. Dal 1948 al 1967, a
seguito dell'assedio della città vecchia da parte della Legione araba,
sfociato nell'espulsione della popolazione ebraica dalla stessa, la città
è stata separata tra Gerusalemme Est, sostanzialmente la città vecchia
più alcuni piccoli quartieri orientali con sovranità giordana, e
Gerusalemme Nuova con sovranità israeliana, sede della presidenza della
repubblica, governo e parlamento israeliani. Attualmente
la Comunità
internazionale considera Gerusalemme Est territorio occupato, ai sensi
della IV Convenzione di Ginevra, mentre lo Stato israeliano considera
Gerusalemme Est parte integrante del proprio territorio, sebbene non
riconosca il diritto di cittadinanza ai suoi abitanti. Inoltre lo Stato
di Israele ha dichiarato Gerusalemme sua capitale nel 1950 ed inserita
come tale nella legislazione nazionale nel 1980, mentre tutti gli altri
Stati membri dell'ONU non la riconoscono come tale e mantengono le loro
sedi diplomatiche a Tel Aviv (o nelle sue vicinanze), centro economico e
finanziario del paese.
In Gerusalemme possiamo identificare
la città antica, circondata ancora oggi da mura difensive, posta su
quattro colline:
-
a nord-ovest è presente il monte Golgota, che con una
propaggine meridionale detta "sperone centrale", si insinua
tra la valle del Tyropoeon e la valle trasversale. Lo sperone centrale
è stato, fin dai tempi antichi, sede di mercato, difeso dalle Mura di
Manasse nel
650 a
.C. circa. Il Golgota fu usato stabilmente dai Romani per le
crocifissioni.
-
a nord-est un complesso collinare che, col rilievo di
nord-ovest, fu compreso nelle mura della città in epoca romana, sotto
Tito, prendendo il nome di "Città Nuova".
-
a sud-ovest c'è una grossa collina (detta "di
Gareb") che raggiunge i 770 mlsm, le cui falde meridionali e
occidentali costituiscono la valle della Geenna. Il punto più basso di
questa è alla confluenza col Cedron, e risulta intorno ai 600 mlsm. A
nord si trova la valle trasversale che divide la collina di Gareb dai
promontori settentrionali. In questa fu costruito l'acquedotto superiore
(V-VI sec. a.C.), che portava le acque alla piscina di Migdal o
Amygdalon. Già in periodo gebuseo la collina di Gareb prende nome di Urusalim.
-
a sud-est abbiamo il complesso Sion-Ophel-Moria: si tratta
di un rilievo a forma di clava con asse nord-sud, la parte più grossa e
alta (raggiunge i 750 mlsm) rivolta a nord. È individuato dalla valle
del fiume Cedron sul lato est, e dalla valle centrale del Tyropoeon
a ovest. Sion è la parte più bassa, il manico di questa clava, e qui
fu fondato il nucleo originario della città. L'Ophel, spesso chiamato
"Sion" per estensione del termine, è il nome dato al pendio
che sale al monte Moriah, dov'è la spianata delle moschee (detta anche
spianata del Tempio).
Sebbene Sion e Ophel costituissero il
nucleo originario, attualmente si trovano al di fuori delle mura che
individuano la cosiddetta città vecchia.
Le origini di Gerusalemme risalgono
all'età della pietra, ma viene menzionata in alcuni testi egiziani del
II millennio a.C. e in alcune lettere risalenti al
1400 a
.C.
La città rimase occupata dal clan
amorrita dei Gebusei (1000 a.C. circa) fino alla conquista di David, il
quale fece di Gerusalemme la capitale del suo regno; David inoltre fece
costruire sull’acropoli una reggia assieme a molti altri edifici e
ordinò la ricostruzione delle mura di cinta. Successivamente Salomone
fece erigere al posto della reggia il tempio di Jahwè; quest’ultimo
fu distrutto nel
587 a
.C. a seguito della violenta invasione dei Babilonesi guidati dal re
Nabucodonosor che saccheggiarono la città e deportarono la popolazione
a Babilonia.
Rientrati i Giudei in patria dopo l'editto di Ciro del
538 a
.C., costruirono il Secondo Tempio; più tardi Neemia elevò nuovamente
le mura.
Nel 331 a.C. Gerusalemme venne
occupata da Alessandro Magno e in seguito occupata dai Tolomei d'Egitto
sino al
198 a
.C., quando cadde sotto il dominio dei Seleucidi di Siria. Questi ultimi
invano cercarono di ellenizzare la città, anzi provocarono la famosa
rivolta dei Maccabei che, nel
165 a
.C., si risolse con la loro vittoria e l'instaurazione della dinastia
degli Asmonei, la quale durò fino a quando Gerusalemme, nel
63 a
.C., fu conquistata da Gneo Pompeo.
Con la conquista romana, Gerusalemme
fu consegnata ad Erode, il quale la ricostruì secondo l’urbanistica
greco-romana e vi fece ampliare il Tempio. Sotto il governatorato di
Ponzio Pilato, Gesù fu crocifisso sul monte Golgota.
Il malgoverno romano e i fermenti
religiosi tuttavia provocarono due gravissime rivolte nella città; la
prima che si protrasse dal 66 al 70 per la quale fu necessario
l’intervento delle legioni romane comandate da Tito; quest'ultimo
sedata la rivolta distrusse la città e il tempio; la seconda
insurrezione comandata da Bar Kokheba nel 132 permise agli Ebrei la
riconquista di Gerusalemme (l'imperatore Adriano voleva infatti
trasformarla in colonia romana), ma per breve tempo; i Romani difatti
rapidamente mobilitarono le truppe al confine ed eliminarono ogni
resistenza ribattezzando la città con il nome di Aelia
Capitolina e trasformandola in colonia romana.
L’imperatore Costantino e i suoi
successori fecero restaurare ed abbellire i luoghi legati alle storie
evangeliche e ad erigere la prima chiesa cristiana, quella del Santo
Sepolcro.
Nel 614 Gerusalemme fu conquistata dai Persiani sasanidi
di Cosroe II, che fecero strage della popolazione e s'impadronirono
della reliquia della Vera Croce; la città fu riconquistata da Eraclio I
di Bisanzio nel 629. Nel 637 si arrese e
restò amministrata dai califfi omayyadi di Damasco e da quelli abbasidi
di Baghdad.
Nel
972 fu presa dagli Imām/califfi ismailiti fatimidi e nel 1076 passò ai
Turchi selgiuchidi. Nel 1099, dopo essere stata occupata dai crociati,
divenne capitale del Regno Latino di Gerusalemme. Nel 1187 fu
riconquistata dai musulmani di Saladino e da quel momento fu sotto la
dominazione musulmana dei Ayyubidi e quindi dei Mamelucchi.
Gerusalemme rimase mamelucca fino al
1517, anno in cui l'Egitto e
la Siria
furono occupate dal sultano ottomano Selim I; il dominio ottomano vi durò
fino al novembre del 1917, allorquando fu occupata dai britannici
comandati dal generale E.H. Allenby. Con il trattato di Versailles, la
città fu dichiarata capitale del Mandato britannico della Palestina.
Nel 1949, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò
l’internazionalizzazione di Gerusalemme, sotto il controllo dell'ONU
per favorire la convivenza di cristiani, musulmani ed ebrei. Tuttavia
Israele e Giordania, non riconoscendo tale proclamazione (i futuri
israeliani avevano accettato il piano generale di spartizione della
Palestina in due stati, uno ebraico ed uno arabo, mentre i paesi arabi e
i paesi islamici avevano respinto tale piano; tuttavia nessuna delle
parti in causa era disposta a rinunciare alla città santa), occuparono
Gerusalemme: Israele occupò il settore occidentale della città e
la Giordania
la parte orientale. Nel 1950 Gerusalemme fu scelta quale capitale del
nuovo stato israeliano.
Nel corso della guerra dei sei giorni
gli israeliani occuparono il settore giordano, suscitando la condanna da
parte dell'Assemblea generale dell' ONU. Con un decreto approvato dal
Parlamento israeliano (Knesset) si dichiarò, il 30 luglio del
1980, l
'ufficiale annessione del settore giordano e la proclamazione di
Gerusalemme capitale "unita e indivisibile" di Israele.
Tale proclamazione tuttavia suscitò il malcontento della parte araba
della città.
Ciò che rende davvero unica
Gerusalemme è l’essere città santa e sede incontestabile delle tre
più grandi religioni monoteiste del pianeta. La città è sacra infatti
per gli ebrei, in quanto storico simbolo della patria ebraica nonché
capitale della stessa, sebbene perennemente contestata, sin dal primo
regno ebraico; allo stesso modo sacra per i cristiani poiché luogo in
cui Gesù Cristo avrebbe vissuto e sofferto gli ultimi momenti della
propria vita terrena, sarebbe stato sepolto e poi risorto; altrettanto
sacra per i musulmani in quanto sito in cui il profeta Maometto sarebbe
asceso al cielo.
Dunque Gerusalemme è da considerarsi
uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia del mondo. Il fatto
stesso che da un'unica città siano nate le tre più grandi religioni
monoteiste del pianeta è un evento assolutamente straordinario.
Gerusalemme in poche parole è luogo simbolo dei più sottili equilibri
teologici, religiosi e sociali del globo.

- Monte
del Tempio
Il
Monte del Tempio, detto anche il Nobile Santuario, e noto anche
come Spianata delle Moschee è un sito religioso nel centro
storico di Gerusalemme. A causa della sua importanza per l'ebraismo, il
Cristianesimo e l'Islam è uno dei luoghi religiosi più contesi al
mondo.
Il
Monte prende il nome dal Tempio di JHWH, che vi fu costruito, secondo
quanto riferisce la Bibbia, dal re Salomone nel X secolo a.C.; distrutto
e ricostruito nel VI secolo a.C., e ampliato a partire dal 20 a.C. da
Erode il Grande e dai suoi successori, fu infine distrutto dai Romani
nell'anno 70.
Nella
tradizione il Monte del Tempio è stato anche spesso identificato come
Moriah, una montagna (o meglio serie di montagne) citate nell'Antico
Testamento come luogo del sacrificio di Isacco, ma la effettiva
collocazione di Moriah è oggetto di dibattito. Comunque, l'unico
risalto attualmente visibile coincide con quella che è considerata la
cima del monte Moriah.
Durante
l'occupazione romana, sul sito sorse un tempio dedicato a Giove; in
seguito fu anch'esso distrutto. Dopo la conquista musulmana (VII
secolo), invece, furono costruite le grandi moschee ancora oggi
esistenti.
Con la
Prima Crociata il luogo fu occupato dai cristiani: nella moschea al-Aqsa
stabilirono la loro sede i Cavalieri Templari, che presero il nome
proprio dal risiedere sul sito dell'antico Tempio, mentre la Cupola
della Roccia fu trasformata in chiesa. Con la riconquista musulmana di
Gerusalemme, entrambe ritornarono alla loro destinazione d'uso
originaria.
Dopo la
proclamazione dello Stato di Israele nel 1948 e la guerra che ne seguì,
il Monte del Tempio rimase nella parte araba di Gerusalemme (Gerusalemme
Est); con la Guerra dei Sei Giorni del 1967 fu invece occupato dagli
israeliani (insieme a tutto il resto della città), e tale è il suo
stato fino ad oggi.

Durante
i grandiosi lavori di ampliamento voluti da Erode il Grande, iniziati
verso il 20 a.C. e proseguiti per diversi decenni, l'orografia
originaria del Monte del Tempio fu cancellata e venne realizzata una
vastissima spianata, oggi nota come spianata del Tempio o delle Moschee.
Essa ha
forma approssimativamente rettangolare e dimensioni di circa 500×300
metri, coi lati più lunghi nella direzione nord-sud. Sopraelevata di
alcune decine di metri rispetto all'area circostante, è delimitata e
sostenuta sui quattro lati da poderose mura di contenimento: le più
alte e spesse sono quelle sul lato orientale, che si affaccia sulla
valle del torrente Kidron (o Cedron). Vi si accede attraverso delle
porte d'ingresso situate sul lato ovest; originariamente vi era una
porta anche sul lato est, ma secoli fa venne murata (da questa porta si
presume sia entrato Gesù quando fece il suo ingresso trionfale in
Gerusalemme, pochi giorni prima di morire: proveniva infatti dal Monte
degli Ulivi che si trova proprio da quel lato, sulla sponda opposta del
Kidron).
Al
centro della spianata, in corrispondenza dell'antico Tempio e
dell'originaria cima del Monte, sorge la Moschea di 'Omar (detta anche Cupola
della Roccia), caratterizzata da una grande cupola dorata. Lungo il
lato sud della spianata sorge invece la Moschea al-Aqsa, che ospitava la
sede dei Cavalieri Templari all'epoca delle Crociate.
Il
Monte del Tempio è sacro agli ebrei appunto in quanto sede del Tempio
di JHWH. Di esso, dopo la distruzione operata dai Romani, rimangono oggi
soltanto alcuni tratti del Muro occidentale di contenimento, detto anche
Muro del Pianto. Gli ebrei usano perciò recarsi in preghiera
alla base di tale muro (quindi all'esterno della spianata).
Per i
musulmani, invece, il Monte del Tempio è sacro perché, secondo la
tradizione, il profeta Maometto venne assunto in cielo dalla roccia
situata in cima al monte, oggi all'interno della Cupola della Roccia
(che da essa appunto prende il nome).
Il
luogo è sacro, infine, per i cristiani, che ricordano le numerose
visite di Gesù al Tempio: qui si svolsero le sue dispute con i
sacerdoti e altri episodi della sua vita pubblica. Il principale
santuario cristiano di Gerusalemme è però la Basilica del Santo
Sepolcro, considerata il luogo della sua sepoltura e resurrezione.
- Muro
del Pianto
Il Muro
Occidentale, o semplicemente Kotel, è un muro di cinta risalente
all'epoca del secondo Tempio di Gerusalemme. È anche indicato come il
Muro del Pianto. Il Tempio era, ed è, il luogo più sacro all'Ebraismo.
Erode il Grande costruì imponenti mura di contenimento intorno al Monte
Moriah, allargando la piccola spianata posta sulla sua cima. Su tale
cima era stato eretto il Primo e poi il Secondo Tempio. Il Monte Moriah
è detto appunto Monte del Tempio. Nelle fessure del muro, gli ebrei
infilano dei foglietti con sopra scritte delle preghiere.
Il
Tempio di Salomone o Primo Tempio è stato costruito, secondo la
Bibbia, dal Re Salomone nel X secolo a.C. Fu completamente distrutto da
Nabucodonosor II nel 586 a.C.
Il
Secondo Tempio fu costruito al ritorno dall'esilio babilonese a partire
dal 536 a.C. Fu terminato il 12 marzo del 515 a.C. Venne restaurato il
21 novembre del 164 a.C. da Giuda Maccabeo.
Il
Tempio di Erode fu un ampliamento importante del Secondo Tempio,
ivi compreso una risistemazione del Monte del Tempio. Fu iniziato da
Erode il Grande verso il 19 a.C. e terminato in tutte le sue parti solo
nel 64 d.C. Come raccontato dal Talmud nel trattato di Ghittin, il
Secondo Tempio fu distrutto dall'imperatore Tito nel 70 d.C. Oggi ne
resta solamente il muro occidentale di contenimento, detto comunemente
Muro del Pianto.

Quando
le legioni di Tito distrussero il Tempio, il muro di cinta occidentale
del cortile esterno rimase in piedi, parzialmente visibile e protetto
dalle macerie per la maggior parte della propria estensione verticale.
Tito lo lasciò come triste ricordo per gli ebrei da parte di Roma che
aveva sconfitto la Giudea. Gli ebrei, comunque, attribuirono la
cosa ad una promessa fatta da Dio, che avrebbe lasciato in piedi alcune
parti del sacro tempio, come segno del suo immutato legame con il popolo
ebraico, nonostante la catastrofe che lo aveva colpito. Gli Ebrei
pregano là da duemila anni, ritenendo che quel punto sia il più sacro
disponibile sulla faccia della Terra (essendo molto vicino al sito del
luogo Santo dei Santi) e che Dio sia lì vicino a sentire le loro
preghiere (da alcuni anni un tunnel conduce dal muro occidentale alla
parte nord, quindi vicinissimo al punto dove era situato il luogo del
Santo dei Santi). Anche la tradizione di infilare piccoli fogli di carta
recanti preghiere nelle fessure del muro è antica di centinaia di anni.
Nelle preghiere ripetute per tre volte ogni giorno sono incluse le
ferventi richieste a Dio per il ritorno di tutti gli ebrei esiliati
nella terra di Israele e la ricostruzione del Tempio (il terzo) per
arrivare all'era messianica con l'arrivo del messia (in ebraico
Mashiach) degli ebrei.
Il sito
è importante anche per i musulmani che ritengono Salomone un loro
profeta. I musulmani credono che Maometto abbia fatto un viaggio
spirituale a Gerusalemme cavalcando un cavallo alato, al-Buraq, nel 620
d.C. Una volta arrivato, Maometto avrebbe legato il cavallo vicino ad un
muro che alcuni musulmani ritengono essere proprio il muro occidentale.
Difatti il nome arabo del sito è muro di al-Buraq. Alcuni vedono questa
come una ragione della riverenza dei musulmani nei confronti del muro,
mentre altri la considerano un'azione di propaganda contro le
rivendicazioni ebraiche sul muro. A causa della sacralità del luogo
all'interno dell'Islam nel 687 vennero costruite la Cupola della Roccia,
e la moschea al-Aqsa sul monte del Tempio che sono circondate dal muro.
L'accesso
è sempre stato controverso, anche quando la Turchia (o meglio, l'Impero
Ottomano) governò sull'area per circa 400 anni (1515-1917), seguito dal
Mandato Britannico (1917-1948). Nel 1929 vennero istigate sollevazioni
Arabe con pretesti vari, come la supposta costruzione di una sinagoga o
la conquista dell'area. Nel 1931 il governo Britannico assegnò la
proprietà ai Musulmani, ponendo restrizioni alle preghiere ebraiche.
Secondo
molti rabbini, agli Ebrei è vietato accedere a certe parti del Tempio.
La definizione di queste parti differisce a seconda dell'autorità
rabbinica, ma tutti concordano sul divieto di accesso alla zona della
Moschea di Omar. Quest'area, infatti, era quella del Tempio, che era un
Luogo Santo. La roccia sotto la Moschea, secondo alcuni midrashim, è la
base da cui Dio creò l'universo. Secondo alcuni studi rabbinici, è la
roccia cui Abramo legò Isacco in occasione del sacrificio. Questa è
anche l'area in cui, si dice, dormì Giacobbe, sognando la scala che
saliva al cielo (Genesi). Questo punto è identificato come il Sancta
sanctorum.

Anticamente,
solo certe persone erano ammesse al Tempio. Il complesso del Tempio era
formato da varie sezioni, ciascuna con il proprio valore di santità.
Nell'area più santa, appunto il Sancta Sanctorum, che costituiva
la parte centrale del Tempio, aveva accesso durante lo Yom Kippur solo
il Sommo Sacerdote. Altre aree erano accessibili solo alla casta
sacerdotale, i Cohanim. Altre ancora, più distanti dal Sancta
Sanctorum, erano accessibili ai Leviti. Oltre queste, l'accesso era
libero a tutti gli Ebrei.
Dal
1517 l'Impero Ottomano islamico sotto Selim I prese la terra che
anticamente apparteneva all'antico Israele e Giudea dai Mamelucchi
egiziani (1250-1517). La Turchia ebbe un atteggiamento benevolo nei
confronti degli Ebrei, accogliendo migliaia di profughi ebrei che erano
stati recentemente espulsi dalla Spagna da Ferdinando II di Aragona e
Isabella di Castiglia nel 1492. Il sultano Turco, Solimano il Magnifico,
era così interessato e colpito da Gerusalemme e dalle sue sventure che
ordinò che un magnifico muro-fortezza venisse costruito intorno
all'intera città (che non era molto estesa a quei tempi.) Questo muro
è ancora presente e può essere visitato da chiunque.
Durante
quel periodo la parte occidentale del muro fu sempre un luogo venerato
dagli ebrei; molti di loro attraversarono letteralmente il mondo per
trascorrere gli ultimi anni della loro vita vicino al muro di
Gerusalemme, per poter pregare di fronte al muro occidentale. Le persone
non ebree osservano gli ebrei piangere vicino al muro (piangendo la
distruzione del Tempio di Gerusalemme) dando al luogo il nome famoso, ma
errato, di Muro del pianto. C'è anche un'altra ipotesi
sull'origine del nome, è legata al modo di pregare degli ebrei. Gli
ebrei si recano al muro per pregare e non piangono, la loro preghiera
presuppone continui movimenti della parte superiore del corpo. Ad un
osservatore posto ad una certa distanza dal muro può sembrare che la
persona muovendosi in questo modo si stia lamentando, stia piangendo.
Quando
il Regno Unito assunse il controllo dell'area nel 1917 con il Generale
Edmund Allenby, gli Ebrei erano ancora autorizzati a recarsi al Muro per
pregare. Nel corso della prima guerra Arabo-Israeliana l'area attorno al
Muro fu conquistata dalla Legione Araba dell'esercito Giordano. Agli
Ebrei venne negato l'accesso al Muro, in violazione degli accordi
armistiziali, e furono costruiti edifici a pochi metri dal Muro. Nel
corso della Guerra dei sei giorni, Israele, dopo 2000 anni, riportò il
Muro in possesso Israeliano.
Gli
Israeliani demolirono il medievale Quartiere Marocchino e costruirono
una grande piazza nello spazio di fronte al muro, utilizzato da migliaia
di ebrei durante le ricorrenze ebraiche; il Muro è l'attrazione
preferita dai turisti che viaggiano per il mondo e molti capi di stato
stranieri, in visita in Israele, visitano il Muro come forma di rispetto
per il significato che esso ha per Israele e per tutto il mondo ebraico.
il Muro Occidentale continua ad esercitare un grande potere sugli ebrei
di tutto il mondo. Da decenni, milioni di persone, in veste di turisti o
pellegrini, si recano al muro per poterlo toccare con le loro mani.

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