Centro storico di Strasburgo, Grande Ile e Neustadt
Francia 

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1988 - 2017

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Palazzo dei Rohan

Il Palazzo dei Rohan si trova accanto alla Cattedrale e al suo museo, il Musée de l'Œuvre Notre-Dame.

Il grande edificio fu costruito tra il 1728 e il 1741 dall'architetto Robert de Cotte per il vescovo Armand-Gaston-Maximilien de Rohan-Soubise al posto del precedente palazzo vescovile. L'architettura è un esempio del Classicismo divenuto alla moda in Francia dopo la conquista di Strasburgo. A partire dal 1704 Armand-Gaston de Rohan-Soubise fa comperare diversi palazzi vicini allacattedrale. Nel 1727 ordina di demolire i vecchi edifici sulle rive dell'Ill e fa costruire un superbo palazzo. Robert de Cotte disegna la pianta e Laurent Gourlade dirige i lavori; sarà sostituito più tardi da Joseph Massol. I lavori, cominciati nel 1732, finiranno dieci anni più tardi.

Il palazzo ha preso il nome di "Palazzo dei Rohan" dai quattro principi vescovi della famiglia di Rohan, che nel XVIII secolo si sono succeduti nella diocesi di Strasburgo: il cardinale Armand Gaston Maximilien de Rohan, Armand de Rohan-Soubise (pronipote del precedente), il cardinale Louis Constantin de Rohan-Guéméné (cugino del primo) e il cardinale Louis René Édouard de Rohan (nipote del precedente, coinvolto nell'"Affare della collana della regina").

Un portale monumentale, ad arco di trionfo, sormontato da statue che rappresentano la Clemenza e la Religione, immette nella corte d'onore; gli edifici amministrativi e di gestione del palazzo si affacciano, a sinistra e a destra, sulla corte. Il corpo principale del palazzo è su due piani: il piano terra era riservato al vescovo, e quello superiore ai suoi servitori. 

La facciata principale è a diciassette assi, che circondano un corpo centrale a quattro colonne iscritte e rivestito da un frontone triangolare. Ad ovest la simmetria del complesso è attenuata da una grande biblioteca con una vasta apertura sagomata. La facciata che dà sulla corte è più intima ed animata da pilastri. Due corte ali a gomito fanno da riparo ai vestiboli d'ingresso. A nord, di fronte alla cattedrale, il monumentale portale a colonne si apre tra due sontuosi padiglioni d'angolo.

Il palazzo ospita oggi tre diversi musei:

- il Musée des arts décoratifs, con le collezioni di ceramiche, orologeria e mobili

- il Musée des beaux-arts, con opere pittoriche dal XIV al XIX secolo.

- il Museo archeologico, ospitato dalla fine del XIX secolo nel sottosuolo del palazzo, percorre nelle sue collezioni tutta la storia antica dell'Alsazia, dalla Preistoria all'Alto Medioevo.

Neuer Bau

Il Neuer Bau è un edificio storico della Grande Île nel centro di Strasbrgo, nel dipartimento francese del Basso Reno.

Il Neuer Bau è l'esempio più rappresentativo di architettura rinascimentale a Strasburgo e uno dei edifici profani più rappresentativi della città vecchia.  

Il Neuer Bau venne progettato, letteralmente, come un "nuovo edificio" senza scopo specifico, in un primo momento, a parte aggiungere un po' di spazio agli edifici amministrativi più vecchi che si trovavano allora in quella che è oggi Place Gutenberg: il municipio (demolito nel 1781), la Cancelleria (ufficio medievale) demolita nel 1800, la zecca (demolita nel 1738). La novità del palazzo era costituita anche dal suo stile decisamente moderno, ai tempi, probabilmente opera di architetti e artisti provenienti dalla Svizzera. I pilastri dei tre piani sono coronati (dall'alto verso il basso) con capitelli in ordine tuscanico, ionico e corinzio. Altri edifici rinascimentali di Strasburgo, come il Grosse Metzig (ora sede del Musée historique) e l'Hôtel de Boecklinsau vennero costruiti nel decennio successivo alla costruzione del Neue Bau.

Nel 1781, l'edificio divennela sede del municipio di Strasburgo dopo che l'antica sede (Pfalz), un edificio medievale, venne demolita. Durante la Rivoluzione francese, l'edificio venne saccheggiato e l'arredamento d'epoca scomparve. Nel 1792 il palazzo divenne sede della Camera di commercio e arredato per ordine di Napoleone nel 1802; pertanto le sale di ricevimento ora presentano arredamenti ed arazzi barocchi dell'inizio del XIX secolo. Nel 1867, l'architetto Eugène Petiti (1809–1883) aggiunse un corridoio nel lato sud dell'edificio, replicando esattamente lo stile del 1580.

L'edificio è stato completamente rinnovato negli anni 2000.

Hotel de Hanau

L'hôtel de Hanau è un monumento storico situato in place Broglie. Oggi è la sede dell'hôtel de ville di Strasburgo.

L'ingresso principale dell'hôtel de Hanau si trova al n° 9 rue Brûlée. La facciata posteriore da su place Broglie.  

Dal XIII secolo, la famiglia Ochsenstein possedeva un palazzo sul luogo dell'attuale n° 9 rue Brulée. Nel 1573, il conte Philippe de Hanau, Signore di Lichtenberg, divenne proprietario del palazzo.

L'ultimo discendente della famiglia, Régnier III di Hanau-Lichtenberg, iniziò la progettazione di un nuovo edificio nel 1728.

L'hôtel de Hanau venne costruito tra il 1731 e il 1736 da Joseph Massol, architetto del Vescovo e del Gran Capitolo, secondo un progetto elaborato da Robert de Cotte, primo architetto del re.

Régnier III di Hanau-Lichtenberg morì nel 1736 senza discendenti maschi e le sue proprietà passarono alla famiglia Hesse-Darmstadt.

Nel 1789, venne confiscato e ribattezzato «Maison de Dagobert» dalla municipalità rivoluzionaria.

Prima della Rivoluzione, l'hôtel de ville era ospitato nel Neue Bau, place Gutenberg. La Municipalità venne poi trasferita a palais Rohan, place du Château.

Nel 1805, quando Napoleone si recò a Strasburgo, risiedette a palais Rohan e la Municipalità venne trasferita all'hôtel de Hanau che divenne quindi l'hôtel de ville di Strasburgo.

Dal 1976, i servizi amministrativi della città Eurométropole sono stati trasferiti a place de l’Étoile. L'hôtel de Hanau viene utilizzato per i matrimoni e le cerimonie ufficiali.

L'edificio ha una pianta a ferro di cavallo, con un ingresso monumentale in rue Brulée. La facciata principale ed il portale sono ornati di trofei e mascheroni. La facciata posteriore da su place Broglie alternando finestre curve, archi segmentali e rettangolari. L'arredamento interno, parzialmente conservato, è costituito soprattutto da pezzi dell'epoca della costruzione del palazzo.

Ponti coperti

I Ponts Couverts sono un gruppo di tre ponti e quattro torri che costituiscono un'opera difensiva eretta nel XIII secolo sul fiume Ill nella città di Strasburgo in Francia. I tre ponti attraversano i quattro canali, formati dal fiume Ill, che scorrono attraverso il quartiere storico Petite France. I Ponts Couverts sono stati classificati Monument historique dal 1928.

La costruzione dei Ponts Couverts iniziò nel 1230, e l'opera venne aperta nel 1250. Come strumento di difesa, sono stati sostituiti dal Barrage Vauban, poco a monte, nel 1690, ma sono rimasti in uso come ponti. Appena costruito, ciascuno dei ponti era coperto da un tetto in legno che serviva a proteggere i difensori che dovevano presidiarlo in tempo di guerra. Questi tetti sono stati rimossi nel 1784, ma il nome Ponts Couverts (ponti coperti) è rimasto in uso comune da allora. 

Petite France

L’origine di Strasburgo è classica tanto quanto la località in cui sorge, un campo romano situato fra i due bracci dell’Ill, tranquilli specchi d’acqua che a lungo ne hanno delimitato il suo sviluppo. E così l’acqua non poteva che essere uno degli elementi dominanti del paesaggio urbano: l’Ill, che ha dato il suo nome all’Alsazia (Elsass in tedesco, cioè “paese dell’El”), è il fiume in cui si specchiano fra l’altro le torri medievali, le vecchie case a graticcio e il castello di Rohan.

Passeggiando per questa affascinante isola della città francese si ammirano ovunque chiuse, rive ombreggiate d’alberi, belvedere turistici, barche di pescatori, ponti di pietra che scavalcano i bracci del fiume, canali e il bacino del porto fluviale. Immaginando, ad alcuni chilometri di distanza, la presenza sovrana del Reno che non solo riceve le acque dell’Ill ma domina la vita economica di tutta Strasburgo. Nel 1988 con tutta la Grand Ile, anche Petit France è divenuto un patrimonio dell'umanità dell'UNESCO

Dalla chiesa di St. Thomas, maestoso luogo di culto protestante dove la severità dell’esterno si contrappone all’elegante interno a tre navate di uguale altezza come in uso nei paesi tedeschi, si percorre rue de la Monnaie e rue des Dentelles sino ad arrivare in place Benjamin – Zix, all’ingresso della Petite France, vecchio quartiere del centro storico di Strasburgo che ha mantenuto intatto il suo antico fascino. E’ proprio in questo angolo del cuore cittadino si incarna alla perfezione l’età dell’oro dell’architettura popolare di Strasburgo: l’antico quartiere dei pescatori, dei conciatori e dei mugnai, situato a occidente di “Strateburgum”, dovrebbe il suo nome al “mal francese”, quella sifilide diffusa dai soldati del re.

In questo beau quartier della città i pedoni possono contemplare a proprio piacimento le case a graticcio con i timpani, gli spioventi di legno e i tetti su cui si aprono parecchi piani di abbaini. Le tipiche abitazioni “a colombages” per cui tutta l’Alsazia è famosa impreziosiscono anche Strasburgo che deve tutto alla sua posizione di confine tra Francia e mondo germanico: più vicina a Monaco che a Parigi e a Berlino che Bordeaux, la città appartiene per molti aspetti alla Mitteleuropa.

Imperdibile è la Maison des Tanneurs, la casa dei conciatori, situata al 42 di rue Bain-aux-Plantes, monumento storico francese dal 1927: edificata nel 1572, a metà del 1900 è stata trasformata in un bel ristorante poi completamente rinnovato nel 1972 in occasione del suo quattrocentenario di costruzione. Dopo Parigi e Lione, Strasburgo è una delle capitali della ghiottoneria francese: se ne avete il tempo fermatevi alla Maison des Tanneurs per assaporare, circondati dall’atmosfera di un tempo, alcune delle specialità della cucina alsaziana. Fois gras “Belle Strabourgeoise”, rognoni di vitello al vino bianco d’Alsazia e per finire una fetta di torta alla frutta all’alsacienne (ma anche gli altri piatti meritano un assaggio). Il palato vi ringrazierà.

Imboccata rue Bain-aux-Plantes, fiancheggiata da case in legno a sporto con logge e aguzzi frontoni, svoltando sulla sinistra si arriva in quai de la Petite France con i suoi vecchi palazzi che si riflettono nelle acque del canale.

Il quai sbocca sui Ponts Couverts, uno dei punti più pittoreschi di Strasburgo, suggestiva infilata di tre ponti gettati sopra i canali formati dall’Ill le cui acque cingono tutto il nucleo antico della città. Passeggiando in questa zona sembra quasi di essere riportati all’epoca in cui Gutenberg, giunto da Mayence, metteva a punto la sua rivoluzionaria invenzione.

Nonostante abbiano perso l’originaria copertura, i ponts hanno conservato il loro nome. A dominare le passerelle vi sono ancora quattro torri quadrate che risalgono al XII° e XIV° secolo, vestigia degli antichi bastioni della città che vegliavano sull’indipendenza della repubblica salisburghese. Più a nord, sul quai Turkheim si trova la quadrata tour du Bourreau, anch’essa parte delle mura cittadine.

A qualche metro di distanza dai ponti, attorno al 1690 fu costruita, ad opera di Tarde, la diga Vauban nota anche come Grande Ecluse, la “grande chiusa” che in caso di necessità permetteva di inondare tutta la parte sud di Strasburgo.

Proprio in cima al barrage della cinta muraria edificata dall’ingegnere Vauban è stata allestita una bella terrazza da dove si può ammirare un quadro d’insieme dei ponti con le loro torri sullo sfondo della cattedrale di Notre Dame, uno dei più prestigiosi esempi d’architettura gotica ricostruita a partire dal 1176 sulle fondamenta di un precedente edificio romanico distrutto da un incendio.

Cosmopolita e vivace ma allo stesso tempo decisamente romantico (se avete tempo visitatelo anche al tramonto), il quartiere Petite France ospita botteghe artigiane, ristoranti con sale che sembrano gettarsi a picco sui canali, graziosi ponti che si aprono e chiudono al passaggio dei battelli turistici e mille dehors con musica dal vivo.

Perdersi fra le stradine di questo quartiere, con le bianche case a graticcio impreziosite dai balconi fioriti, è quasi d’obbligo per poterne ammirare gli scorci panoramici più autentici. Oltre a queste semplici e antiche costruzioni Petite France ospita anche alcuni edifici dall’architettura ben differente ma altrettanto interessante fra cui il Dipartimento del Basso Reno di cui Strasburgo è capoluogo, edificio in pietra nera, e il Museo di Arte Moderna con la sua facciata in vetro lunga 100 metri.

Essendo un’isola pedonale, Petite France (come la zona attorno alla cattedrale Notre Dame) va girata a piedi. Il sistema di autobus funziona comunque molto bene e quasi tutte le linee convergono in Place Kléber da cui si può facilmente raggiungere questo incantevole quartiere che sorge sull’acqua.

Casa Kammerzell

La Casa Kammerzell è un'antica casa di Strasburgo, in Alsazia. Rappresenta uno dei più begli esempi di edifici realizzati secondo la maniera della Costruzione a graticcio.

La costruzione di questa casa, di fronte alla Cattedrale di Notre-Dame, risale al 1427, ma prenderà il suo aspetto attuale e definitivo solo nel 1589. Le sue facciate a graticcio, sono le più riccamente decorate della città.

Venne eretta dal celebre commerciante di formaggi Martin Braun in uno stile rinascimentale molto particolare. Il piano terra è realizzato in pietra e i piani superiori a graticcio con legni scolpiti e finestre con i tipici vetri "a fondo di bottiglia" piombati. Sulla punta del timpano dell'abbaino maggiore è ancora visibile la puleggia montacarichi atta a montar le merci nel magazzino, sito nel sottotetto.

Le sculture dei travi raffigurano Scene Sacre e Profane, i Cinque Sensi, i Quattro stadi della Vita, le Virtù teologali e infine i Segni zodiacali. All'interno di queste scene appaiono numerosi personaggi storici: Cesare, Carlomagno, Ettore e Goffredo di Buglione.

In seguito al passaggio di più proprietà, l'edificio venne acquistato dalla "Comunità urbana di Strasburgo", e, come il centro storico di Strasburgo, entrò a far parte del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Oggi, dal XIX secolo, è un famoso albergo e ristorante.

Palais du Rhin

Il Palais du Rhin, già Kaiserpalast (Palazzo imperiale) è situato nella porzione tedesca della città (nord-est) su Place de la République, che domina con la propria imponente cupola. Insieme al vasto giardino che lo circonda - a sua volta cintato da una maestosa cancellata in ferro battuto - e le scuderie poste sul retro, rappresenta uno dei complessi più omogenei ed emblematici dell'architettura prussiana.

L'edificio si inseriva all'interno di un più vasto progetto di riorganizzazione urbana, proposto alla fine del XIX Secolo in seguito all'annessione tedesca dell'Alsazia.

Quadrilatero a tre livelli concepito da Hermann Eggert tra il 1883 ed il 1888, il palazzo - originariamente imperiale - nacque con l'intento di indicare tangibilmente il definitivo insediamento da parte del II Reich nell'Alsazia da poco conquistata. L'insieme architettonico, imponente per la sua grandezza, si sviluppa secondo ben articolati canoni neo-rinascimentali di impronta germanica che si esplicano nella statuaria, nella scelta del bugnato per il rivestimento esterno, e nel maestoso complesso loggia-frontone. A ciò si aggiunge lo scalone monumentale, sicuramente uno dei punti di forza del palazzo. Parte della decorazione interna è stata ricostruita in epoca successiva.

Al piano terra, la sala d'ingresso si apre su due vestiboli laterali sopraelevati, che conducono ai due appartamenti, riservati in origine rispettivamente a una coppia principesca (lato sud) e a ospiti di riguardo (lato nord). La decorazione del salone dell'imperatrice - di spirito rococò - si scosta decisamente dalla generale ispirazione rinascimentale che caratterizza il resto degli interni. Il soffitto dipinto, le porte bianche decorate sormontate da pannelli a loro volta dipinti ed il camino in marmo bianco conferiscono all'insieme un'atmosfera caloroso e gaia, fortemente contrastanti con le altre parti del palazzo. I muri tappezzati di seta azzurra rinforzano ulteriormente l'impressione di trovarsi all'interno di uno scrigno. L'ala ovest è dedicata ai locali di ricevimento, tra cui spiccano il salone delle feste, la sala da pranzo - in grado di ospitare cene da oltre 350 ospiti - ed una sala riunioni. Il collegamento tra questi ambienti avviene tramite gallerie e scale secondarie.

Il piano attico ospita sia la suite imperiale che le camere dei domestici. Nei sotterranei, alle cucine ed alle dispense si aggiungono le caldaie per acqua ed aria e diverse sale da bagno. Il complesso è stato illuminato a gas fino al 1902, anno in cui venne installata la rete elettrica.

La facciata del palazzo si affaccia ad est su Place de la République, all'epoca piazza imperiale. Il grande giardino circolare partecipa alla valorizzazione del palazzo, che - sugli altri tre lati - è incorniciato da un piccolo parco alberato, cinto da alte inferriate in ferro battuto. Un discreto decoro artigianale sulle cancellate del parco antistante il Palais du Rhin offre una caricatura dell'Imperatore Guglielmo II di Germania.

Le siepi, di forma libera, sono composte da alloro, aucuba, tasso, e ippocastano. Quattro portali dominano i due viali che convergono verso l'ingresso e permettono anche ai carri di raggiungere le scale laterali. Percorsi con curve e contro-curve delineano aiuole a prato al centro delle quali si stagliano alberi oramai centenari: platani, faggi rossi, aceri, tigli, pini silvestri, cipressi, tulipiferi, ginkgo biloba, ecc.

Il parco ospita dall'altra parte una collezione archeologica: una ventina di sarcofagi e parti di monumenti antichi provenienti dalla necropoli di Strasburgo. Nel 1997 vi venne collocata anche l'antica porta in ferro battuto della prefettura. Nella porzione nord è installata una scultura di René Hetzel e a sud la scala celeste - in granito bianco - di Annie Greiner, omaggio al filosofo ceco Jan Patocka.

In seguito alla Guerra franco-prussiana, Strasburgo, divenuta tedesca, si pose rapidamente la questione dell'accoglienza dell'imperatore. Si volle perciò realizzare un edificio imponente, al contempo segno di potenza e degna dimora per un sovrano. Dopo lunghi dibattiti, la scelta ricadde su di un edificio a pianta quadrata, di influenze neorinascimentali, liberamente ispirato dal fiorentino Palazzo Pitti.

I lavori presero inizio in occasione dell'ottantasettesimo compleanno dell'Imperatore Guglielmo I di Germania e furono in soli cinque anni completamente conclusi. Durante tutta la durata del cantiere, numerose voci si levarono a contestare la necessità e l'utilizzo dell'edificio, la sua apparenza "massiccia ed elefantesca" secondo il successore - l'imperatore Guglielmo II - ed ancora l'esorbitante prezzo (3 milioni di marchi tedeschi).

Inaugurato da Guglielmo II stesso nell'agosto 1889, il palazzo accoglierà fino al 1914 l'imperatore per una dozzina di volte. Durante la prima guerra mondiale l'edificio venne riconvertito in ospedale militare e, nel 1920 venne ridenominato Palais du Rhin - come ancor oggi è noto - in occasione dell'insediamento della più antica delle istituzioni a carattere europeo: la Commissione centrale per la navigazione del Reno.

Nel 1923 il palazzo divenne proprietà dello stato francese, accogliendo i servizi delle Beaux-Arts ed il mobilier national per l'Alsazia-Lorena.

Trasformato in Kommandantur dalla Germania nazista tra il 1940 ed il 1945, l'edificio venne riconquistato dalle truppe di Philippe Leclerc de Hauteclocque, il quale fece del palazzo il proprio quartier generale. Qui il futuro maresciallo redasse il « proclama annunciante la realizzazione del giuramento di Koufra ».

Minacciato di demolizione da parte della municipalità durante gli anni Cinquanta del XX Secolo, sarebbe dovuto essere rimpiazzato da una torre. Grazie all'azione dell'associazione " Amis du Vieux Strasbourg" - creata per l'occasione - venne però salvato. Il palazzo è dal 1993 classificato come monumento storico ed ospita, oltre alla già citata Commissione centrale per la navigazione del Reno, la locale Direction régionale des Affaires culturelles.

Barrage Vauban

Il Barrage Vauban, o Vauban Dam, è un ponte coperto, sbarramento e opera difensiva eretta nel XVII secolo sul fiume Ill. All'epoca era noto come grande écluse, anche se non faceva da chiusa nel senso moderno del termine. Oggi è utilizzato per esporre sculture e dispone di una terrazza panoramica sul tetto, con vista sui precedenti Ponts Couverts e sul quartiere Petite France. È classificato dal 1971 come monumento storico.

Lo sbarramento venne costruito nel 1686-1690, in arenaria rosa Vosgi, dall'ingegnere francese Jacques Tarade su progetto di Vauban. La funzione difensiva principale della diga era quella di consentire, in caso di un attacco, l'innalzamento del livello del fiume Ill e quindi l'allagamento di tutte le terre a sud della città, rendendole impraticabili al nemico. Questa misura difensiva venne sfruttata nel 1870, quando Strasburgo venne assediata dalle forze prussiane durante la guerra franco-prussiana, e provocò l'allagamento completo della parte settentrionale del sobborgo di Neudorf.

Lo sbarramento ha 13 arcate ed è lungo 120 metri. All'interno della struttura, un corridoio chiuso collega le due sponde del fiume e un lapidario serve per esporre antichi plastici e copie di statue provenienti dalla Cattedrale di Strasburgo e dal Palazzo dei Rohan. Tre degli archi sono sollevati per consentire la navigazione, e il corridoio è collegato a questi per mezzo di un ponte levatoio. Il tetto è stato ricostruito nel 1965-66, al fine di costruire la terrazza panoramica. L'ammissione allo sbarramento e alla terrazza è gratuita, e sono aperti ogni giorno dalle 09:00 alle 19:30.

Il Museo d'arte mederna e contemporanea e la Commanderie Saint-Jean, ora sede della École nationale d'administration, sono entrambe adiacenti al terminale nord dello sbarramento. Il quartier generale (Hôtel du Département) del dipartimento del Basso Reno si trova all'estremità sud.

Antica dogana

L'antica dogana - chiamata anche s'Kaafhüs nel dialetto locale - è un edificio situato nel centro storico della città sulla Grande isola. Corre lungo la riva sinistra dell'Ill appena a monte del ponte del Corvo, vicino a Place du Vieux-Marché-aux-Poissons e al museo storico della città.

L'edificio fu costruito nel 1358 su impulso della corporazione dei barcaioli. Situato sulle rive dell'Ill, si trova in un luogo precedentemente noto come Salzhof - la corte del sale - dove venivano conservati i prodotti delle saline della Lorena. Questa azienda di commercio - Kaafhüs - fu costruita per controllare, tassare e immagazzinare merci che passavano lungo il Reno. Era guidata dal Kaufhausherr, che veniva scelto tra i borghesi della città. Durante tutto il Medioevo, il commercio fluviale fu un elemento essenziale nello sviluppo della città di Strasburgo. Le merci in transito erano principalmente tabacco, vino e pesce. La Kaafhüs ospitava anche grandi fiere e serviva da ufficio per il cambio delle valute. Era quindi l'edificio civile più importante della città, e fu ampliato (lato ponte Saint-Nicolas) dal 1389.

Nel 1401, il piano terra dell'edificio fu acquistato dal macellaio Spanbett che vi installò una locanda. Questa fu devastata da un incendio, nel 1497, durante la fiera di Saint-Jean, e l'edificio fu ricostruito nel 1507 con fondi dell'Opera di Notre-Dame.

La Kaafhüs fu ampliata dall'architetto municipale Boudhors nel 1751. Le gru, azionate da uomini in "gabbie di scoiattoli" e risalenti al XIV secolo, scomparvero nel XVIII.

Un ultimo ampliamento fu realizzato nel 1781.

L'edificio prese il nome attuale, nel 1803 in seguito all'eliminazione della dogana. Fu quindi utilizzato come mercato del vino fino al 1842. Nel 1853 divenne un centro per la lavorazione delle foglie di tabacco e nel 1897 il mercato del pesce della città.

L'antica dogana fu distrutta dai bombardamenti l'11 agosto 1944, durante la Seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, si era pensato di costruire, sul sito, un parcheggio o un edificio moderno, ma alla fine venne ricostruita, dall'architetto comunale Robert Will tra il 1962 e il 1965, secondo i progetti originali ma in uno stile leggermente più raffinato. L'edificio ricostruito è stato inaugurato il 4 aprile 1966 dal sindaco Pierre Pflimlin. Oltre al ristorante e alla sua terrazza sull'acqua, sono stati allestiti una sala espositiva di 600 m² e una sala conferenze.

Il ristorante è stato poi devastato da un incendio l'8 giugno 2000 e riaperto nel 2001 dopo un anno di lavori.

Fino al 1998 il Museo d'arte moderna e contemporanea di Strasburgo occupava la parte orientale dell'edificio.

La parte centrale ospita, dal 1966, un ristorante tradizionale con terrazza sull'acqua, L'Ancienne Douane.

In seguito alla chiusura della birreria situata in rue du Vieux-Marché-aux-Poissons alla fine del 2012, la città ha lanciato il progetto di un punto vendita di prodotti agricoli a chilometro zero, chiamato La Nouvelle Douane. Il negozio, con una superficie di 250 m² e fornito da 22 produttori locali, è stato aperto il 12 novembre 2014.

Palazzo d'Europa

Il Palazzo d'Europa è un edificio che funge da sede del Consiglio d'Europa sin dal 1977 quando sostituì la "Casa d'Europa". Tra il 1977 e il 1999 fu anche la sede di Strasburgo del Parlamento europeo.  

Le prime assemblee del Consiglio d'Europa avevano luogo solitamente nel sontuoso edificio, risalente agli anni 1880, dell'Università di Strasburgo, l'ex Kaiser-Wilhelms-Universität. Tra il 1950 e il 1977, ebbero luogo in un edificio provvisorio di cemento dall'architettura puramente funzionale, la Casa d'Europa (Maison de l'Europe), che sorgeva dove ora c'è il prato che conduce al Palazzo d'Europa. L'architetto di questo edificio era Bertrand Monnet.

La prima pietra del Palazzo d'Europa fu posata il 15 maggio 1972 dal politico svizzero Pierre Graber. L'edificio, progettato dall'architetto Henry Bernard, fu inaugurato il 28 gennaio 1977. Fu costruito sul sito di un campo da tennis che era stato inaugurato negli anni 1930 ed utilizzato anche per fungere da pista di ghiaccio in inverno.  

Il Palazzo d'Europa è di forma quadrata, 106 metri su ciascun lato, con un'altezza di 38 metri (nove piani). La sua area calpestabile totale è di 64.000 metri quadrati. Ha 17 sale riunioni e un migliaio di uffici per il personale del segretariato del Consiglio d'Europa. L'esterno dell'edificio è rosso, argento e marrone. Il Palazzo d'Europa è ubicato nel "Quartiere Europeo" di Strasburgo, circa due chilometri a nord-est della Grande Île.

Dal di fuori, il Palazzo d'Europa assomiglia ad una fortezza, poiché le file delle finestre sono disposte come feritoie. La camera del Parlamento è coperta da una gigantesca cupola e assomiglia ad un'enorme conchiglia.  

Il Comitato dei Ministri, normalmente rappresentati dai Viceministri, si riunisce in una sala circolare che sporge da un angolo dell'ala orientale dell'edificio. L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa usa la grande aula per i dibattiti al centro dell'edificio, chiamata l'Emiciclo, famosa per la sua insolita architettura. Anche il Congresso del Consiglio d'Europa tiene le sue sessioni plenarie nell'Emiciclo. Il Palazzo d'Europa accoglie anche la parte del Segretariato del Consiglio d'Europa, compreso l'ufficio privato del Segretario generale del Consiglio d'Europa.

Fino al 1999, l'edificio ospitava anche le sessioni plenarie del Parlamento europeo (un'istituzione dell'Unione europea, che è distinto dal Consiglio d'Europa). Il Parlamento europeo ora ha il suo edificio, l'Immeuble Louise Weiss, dall'altra parte del fiume Ill.

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