Palazzo
dei Rohan
Il
Palazzo dei Rohan si trova accanto alla
Cattedrale e al suo museo, il Musée de l'Œuvre
Notre-Dame.
Il
grande edificio fu costruito tra il 1728 e il
1741 dall'architetto Robert de Cotte per il
vescovo Armand-Gaston-Maximilien de
Rohan-Soubise al posto del precedente palazzo
vescovile. L'architettura è un esempio del
Classicismo divenuto alla moda in Francia dopo
la conquista di Strasburgo. A partire dal 1704
Armand-Gaston de Rohan-Soubise fa comperare
diversi palazzi vicini allacattedrale. Nel 1727
ordina di demolire i vecchi edifici sulle rive
dell'Ill e fa costruire un superbo palazzo.
Robert de Cotte disegna la pianta e Laurent
Gourlade dirige i lavori; sarà sostituito più
tardi da Joseph Massol. I lavori, cominciati nel
1732, finiranno dieci anni più tardi.
Il
palazzo ha preso il nome di "Palazzo dei
Rohan" dai quattro principi vescovi della
famiglia di Rohan, che nel XVIII secolo si sono
succeduti nella diocesi di Strasburgo: il
cardinale Armand Gaston Maximilien de Rohan,
Armand de Rohan-Soubise (pronipote del
precedente), il cardinale Louis Constantin de
Rohan-Guéméné (cugino del primo) e il
cardinale Louis René Édouard de Rohan (nipote
del precedente, coinvolto nell'"Affare
della collana della regina").
Un
portale monumentale, ad arco di trionfo,
sormontato da statue che rappresentano la
Clemenza e la Religione, immette nella corte
d'onore; gli edifici amministrativi e di
gestione del palazzo si affacciano, a sinistra e
a destra, sulla corte. Il corpo principale del
palazzo è su due piani: il piano terra era
riservato al vescovo, e quello superiore ai suoi
servitori.
La
facciata principale è a diciassette assi, che
circondano un corpo centrale a quattro colonne
iscritte e rivestito da un frontone triangolare.
Ad ovest la simmetria del complesso è attenuata
da una grande biblioteca con una vasta apertura
sagomata. La facciata che dà sulla corte è più
intima ed animata da pilastri. Due corte ali a
gomito fanno da riparo ai vestiboli d'ingresso.
A nord, di fronte alla cattedrale, il
monumentale portale a colonne si apre tra due
sontuosi padiglioni d'angolo.
Il
palazzo ospita oggi tre diversi musei:
-
il Musée des arts décoratifs, con le
collezioni di ceramiche, orologeria e mobili
-
il Musée des beaux-arts, con opere pittoriche
dal XIV al XIX
secolo.
-
il Museo archeologico, ospitato dalla fine del XIX
secolo nel sottosuolo del palazzo,
percorre nelle sue collezioni tutta la storia
antica dell'Alsazia, dalla Preistoria all'Alto
Medioevo.
Neuer
Bau
Il Neuer
Bau è un edificio storico della Grande Île nel
centro di Strasbrgo, nel dipartimento
francese del Basso Reno.
Il
Neuer Bau è l'esempio più rappresentativo di architettura
rinascimentale a Strasburgo e uno dei
edifici profani più rappresentativi della città
vecchia.
Il Neuer
Bau venne progettato, letteralmente, come
un "nuovo edificio" senza scopo
specifico, in un primo momento, a parte
aggiungere un po' di spazio agli edifici
amministrativi più vecchi che si trovavano
allora in quella che è oggi Place
Gutenberg: il municipio (demolito nel 1781), la
Cancelleria (ufficio medievale) demolita nel
1800, la zecca (demolita nel 1738). La
novità del palazzo era costituita anche dal suo
stile decisamente moderno, ai tempi,
probabilmente opera di architetti e artisti
provenienti dalla Svizzera. I pilastri dei
tre piani sono coronati (dall'alto verso il
basso) con capitelli in ordine tuscanico, ionico e corinzio.
Altri edifici rinascimentali di Strasburgo, come
il Grosse Metzig (ora sede del Musée
historique) e l'Hôtel de Boecklinsau vennero
costruiti nel decennio successivo alla
costruzione del Neue Bau.
Nel
1781, l'edificio divennela sede del municipio di
Strasburgo dopo che l'antica sede (Pfalz), un
edificio medievale, venne demolita. Durante la Rivoluzione
francese, l'edificio venne saccheggiato e
l'arredamento d'epoca scomparve. Nel 1792 il
palazzo divenne sede della Camera di
commercio e arredato per ordine di Napoleone nel
1802; pertanto le sale di ricevimento ora
presentano arredamenti ed arazzi barocchi dell'inizio
del XIX secolo. Nel 1867, l'architetto Eugène
Petiti (1809–1883) aggiunse un corridoio nel
lato sud dell'edificio, replicando esattamente
lo stile del 1580.
L'edificio
è stato completamente rinnovato negli anni
2000.

Hotel
de Hanau
L'hôtel
de Hanau è un monumento storico situato
in place Broglie. Oggi è la sede dell'hôtel de
ville di Strasburgo.
L'ingresso
principale dell'hôtel de Hanau si trova al n°
9 rue Brûlée. La facciata posteriore da su place
Broglie.
Dal XIII
secolo, la famiglia Ochsenstein possedeva un
palazzo sul luogo dell'attuale n° 9 rue Brulée.
Nel 1573, il conte Philippe de Hanau,
Signore di Lichtenberg, divenne proprietario del
palazzo.
L'ultimo
discendente della famiglia, Régnier III di Hanau-Lichtenberg,
iniziò la progettazione di un nuovo edificio
nel 1728.
L'hôtel
de Hanau venne costruito tra il 1731 e
il 1736 da Joseph Massol,
architetto del Vescovo e del Gran Capitolo,
secondo un progetto elaborato da Robert de
Cotte, primo architetto del re.
Régnier
III di Hanau-Lichtenberg morì nel 1736 senza
discendenti maschi e le sue proprietà passarono
alla famiglia Hesse-Darmstadt.
Nel 1789,
venne confiscato e ribattezzato «Maison de
Dagobert» dalla municipalità rivoluzionaria.
Prima
della Rivoluzione, l'hôtel de ville era
ospitato nel Neue Bau, place Gutenberg. La
Municipalità venne poi trasferita a palais
Rohan, place du Château.
Nel 1805,
quando Napoleone si recò a
Strasburgo, risiedette a palais Rohan e la
Municipalità venne trasferita all'hôtel de
Hanau che divenne quindi l'hôtel de ville di
Strasburgo.
Dal 1976,
i servizi amministrativi della città Eurométropole sono
stati trasferiti a place de l’Étoile.
L'hôtel de Hanau viene utilizzato per i
matrimoni e le cerimonie ufficiali.
L'edificio
ha una pianta a ferro di cavallo, con un
ingresso monumentale in rue Brulée. La facciata
principale ed il portale sono ornati di trofei e
mascheroni. La facciata posteriore da su place
Broglie alternando finestre curve, archi
segmentali e rettangolari. L'arredamento
interno, parzialmente conservato, è costituito
soprattutto da pezzi dell'epoca della
costruzione del palazzo.
Ponti
coperti
I Ponts
Couverts sono un gruppo di tre ponti e
quattro torri che costituiscono un'opera
difensiva eretta nel XIII secolo sul fiume
Ill nella città di Strasburgo in Francia.
I tre ponti attraversano i quattro canali,
formati dal fiume Ill, che scorrono attraverso
il quartiere storico Petite France. I Ponts
Couverts sono stati classificati Monument
historique dal 1928.
La
costruzione dei Ponts Couverts iniziò
nel 1230, e l'opera venne aperta nel 1250. Come
strumento di difesa, sono stati sostituiti dal Barrage
Vauban, poco a monte, nel 1690, ma sono rimasti
in uso come ponti. Appena costruito, ciascuno
dei ponti era coperto da un tetto in legno che
serviva a proteggere i difensori che dovevano
presidiarlo in tempo di guerra. Questi tetti
sono stati rimossi nel 1784, ma il nome Ponts
Couverts (ponti coperti) è rimasto in uso
comune da allora.
Petite
France
L’origine
di Strasburgo
è classica tanto quanto la località in cui
sorge, un campo romano situato fra i due bracci
dell’Ill, tranquilli specchi d’acqua che a
lungo ne hanno delimitato il suo sviluppo. E così
l’acqua non poteva che essere uno degli
elementi dominanti del paesaggio urbano:
l’Ill, che ha dato il suo nome all’Alsazia
(Elsass in tedesco, cioè “paese
dell’El”), è il fiume in cui si specchiano
fra l’altro le torri medievali, le vecchie
case a graticcio e il castello di Rohan.
Passeggiando per questa affascinante isola della
città francese si ammirano ovunque chiuse, rive
ombreggiate d’alberi, belvedere turistici,
barche di pescatori, ponti di pietra che
scavalcano i bracci del fiume, canali e il
bacino del porto fluviale. Immaginando, ad
alcuni chilometri di distanza, la presenza
sovrana del Reno che non solo riceve le acque
dell’Ill ma domina la vita economica di tutta
Strasburgo. Nel 1988 con tutta la Grand Ile,
anche Petit France è divenuto un patrimonio
dell'umanità dell'UNESCO
Dalla chiesa di St. Thomas, maestoso luogo di
culto protestante dove la severità
dell’esterno si contrappone all’elegante
interno a tre navate di uguale altezza come in
uso nei paesi tedeschi, si percorre rue de la
Monnaie e rue des Dentelles sino ad arrivare in
place Benjamin – Zix, all’ingresso della
Petite France, vecchio quartiere del centro
storico di Strasburgo che ha mantenuto intatto
il suo antico fascino. E’ proprio in questo
angolo del cuore cittadino si incarna alla
perfezione l’età dell’oro
dell’architettura popolare di Strasburgo:
l’antico quartiere dei pescatori, dei
conciatori e dei mugnai, situato a occidente di
“Strateburgum”, dovrebbe il suo nome al
“mal francese”, quella sifilide diffusa dai
soldati del re.
In questo beau quartier della città i pedoni
possono contemplare a proprio piacimento le case
a graticcio con i timpani, gli spioventi di
legno e i tetti su cui si aprono parecchi piani
di abbaini. Le tipiche abitazioni “a
colombages” per cui tutta l’Alsazia è
famosa impreziosiscono anche Strasburgo che deve
tutto alla sua posizione di confine tra Francia
e mondo germanico: più vicina a Monaco che a Parigi
e a Berlino
che Bordeaux,
la città appartiene per molti aspetti alla
Mitteleuropa.

Imperdibile
è la Maison des Tanneurs, la casa dei
conciatori, situata al 42 di rue
Bain-aux-Plantes, monumento storico francese dal
1927: edificata nel 1572, a metà del 1900 è
stata trasformata in un bel ristorante poi
completamente rinnovato nel 1972 in occasione
del suo quattrocentenario di costruzione. Dopo
Parigi e Lione,
Strasburgo è una delle capitali della
ghiottoneria francese: se ne avete il tempo
fermatevi alla Maison des Tanneurs per
assaporare, circondati dall’atmosfera di un
tempo, alcune delle specialità della cucina
alsaziana. Fois gras “Belle Strabourgeoise”,
rognoni di vitello al vino bianco d’Alsazia e
per finire una fetta di torta alla frutta
all’alsacienne (ma anche gli altri piatti
meritano un assaggio). Il palato vi ringrazierà.
Imboccata rue Bain-aux-Plantes, fiancheggiata da
case in legno a sporto con logge e aguzzi
frontoni, svoltando sulla sinistra si arriva in
quai de la Petite France con i suoi vecchi
palazzi che si riflettono nelle acque del
canale.
Il quai sbocca sui Ponts Couverts, uno dei punti
più pittoreschi di Strasburgo, suggestiva
infilata di tre ponti gettati sopra i canali
formati dall’Ill le cui acque cingono tutto il
nucleo antico della città. Passeggiando in
questa zona sembra quasi di essere riportati
all’epoca in cui Gutenberg, giunto da Mayence,
metteva a punto la sua rivoluzionaria
invenzione.
Nonostante abbiano perso l’originaria
copertura, i ponts hanno conservato il loro
nome. A dominare le passerelle vi sono ancora
quattro torri quadrate che risalgono al XII° e
XIV° secolo, vestigia degli antichi bastioni
della città che vegliavano sull’indipendenza
della repubblica salisburghese. Più a nord, sul
quai Turkheim si trova la quadrata tour du
Bourreau, anch’essa parte delle mura
cittadine.

A
qualche metro di distanza dai ponti, attorno al
1690 fu costruita, ad opera di Tarde, la diga
Vauban nota anche come Grande Ecluse, la
“grande chiusa” che in caso di necessità
permetteva di inondare tutta la parte sud di
Strasburgo.
Proprio in cima al barrage della cinta muraria
edificata dall’ingegnere Vauban è stata
allestita una bella terrazza da dove si può
ammirare un quadro d’insieme dei ponti con le
loro torri sullo sfondo della cattedrale di
Notre Dame, uno dei più prestigiosi esempi
d’architettura gotica ricostruita a partire
dal 1176 sulle fondamenta di un precedente
edificio romanico distrutto da un incendio.
Cosmopolita e vivace ma allo stesso tempo
decisamente romantico (se avete tempo visitatelo
anche al tramonto), il quartiere Petite France
ospita botteghe artigiane, ristoranti con sale
che sembrano gettarsi a picco sui canali,
graziosi ponti che si aprono e chiudono al
passaggio dei battelli turistici e mille dehors
con musica dal vivo.
Perdersi fra le stradine di questo quartiere,
con le bianche case a graticcio impreziosite dai
balconi fioriti, è quasi d’obbligo per
poterne ammirare gli scorci panoramici più
autentici. Oltre a queste semplici e antiche
costruzioni Petite France ospita anche alcuni
edifici dall’architettura ben differente ma
altrettanto interessante fra cui il Dipartimento
del Basso Reno di cui Strasburgo è capoluogo,
edificio in pietra nera, e il Museo di Arte
Moderna con la sua facciata in vetro lunga 100
metri.
Essendo un’isola pedonale, Petite France (come
la zona attorno alla cattedrale Notre Dame) va
girata a piedi. Il sistema di autobus funziona
comunque molto bene e quasi tutte le linee
convergono in Place Kléber da cui si può
facilmente raggiungere questo incantevole
quartiere che sorge sull’acqua.
Casa
Kammerzell

La
Casa Kammerzell è un'antica casa di Strasburgo,
in Alsazia. Rappresenta uno dei più begli
esempi di edifici realizzati secondo la maniera
della Costruzione a graticcio.
La
costruzione di questa casa, di fronte alla
Cattedrale di Notre-Dame, risale al 1427, ma
prenderà il suo aspetto attuale e definitivo
solo nel 1589. Le sue facciate a graticcio, sono
le più riccamente decorate della città.
Venne
eretta dal celebre commerciante di formaggi
Martin Braun in uno stile rinascimentale molto
particolare. Il piano terra è realizzato in
pietra e i piani superiori a graticcio con legni
scolpiti e finestre con i tipici vetri "a
fondo di bottiglia" piombati. Sulla punta
del timpano dell'abbaino maggiore è ancora
visibile la puleggia montacarichi atta a montar
le merci nel magazzino, sito nel sottotetto.
Le
sculture dei travi raffigurano Scene Sacre e
Profane, i Cinque Sensi, i Quattro
stadi della Vita, le Virtù teologali e
infine i Segni zodiacali. All'interno di queste
scene appaiono numerosi personaggi storici:
Cesare, Carlomagno, Ettore e Goffredo di
Buglione.
In
seguito al passaggio di più proprietà,
l'edificio venne acquistato dalla "Comunità
urbana di Strasburgo", e, come il centro
storico di Strasburgo, entrò a far parte del
Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Oggi, dal
XIX secolo, è un famoso albergo e ristorante.
Palais
du Rhin

Il
Palais du Rhin, già Kaiserpalast (Palazzo
imperiale) è situato nella porzione tedesca
della città (nord-est) su Place de la République,
che domina con la propria imponente cupola.
Insieme al vasto giardino che lo circonda - a
sua volta cintato da una maestosa cancellata in
ferro battuto - e le scuderie poste sul retro,
rappresenta uno dei complessi più omogenei ed
emblematici dell'architettura prussiana.
L'edificio
si inseriva all'interno di un più vasto
progetto di riorganizzazione urbana, proposto
alla fine del XIX Secolo in seguito
all'annessione tedesca dell'Alsazia.
Quadrilatero
a tre livelli concepito da Hermann Eggert tra il
1883 ed il 1888, il palazzo - originariamente imperiale
- nacque con l'intento di indicare tangibilmente
il definitivo insediamento da parte del II Reich
nell'Alsazia da poco conquistata. L'insieme
architettonico, imponente per la sua grandezza,
si sviluppa secondo ben articolati canoni
neo-rinascimentali di impronta germanica che si
esplicano nella statuaria, nella scelta del
bugnato per il rivestimento esterno, e nel
maestoso complesso loggia-frontone. A ciò si
aggiunge lo scalone monumentale, sicuramente uno
dei punti di forza del palazzo. Parte della
decorazione interna è stata ricostruita in
epoca successiva.
Al
piano terra, la sala d'ingresso si apre su due
vestiboli laterali sopraelevati, che conducono
ai due appartamenti, riservati in origine
rispettivamente a una coppia principesca (lato
sud) e a ospiti di riguardo (lato nord). La
decorazione del salone dell'imperatrice - di
spirito rococò - si scosta decisamente dalla
generale ispirazione rinascimentale che
caratterizza il resto degli interni. Il soffitto
dipinto, le porte bianche decorate sormontate da
pannelli a loro volta dipinti ed il camino in
marmo bianco conferiscono all'insieme
un'atmosfera caloroso e gaia, fortemente
contrastanti con le altre parti del palazzo. I
muri tappezzati di seta azzurra rinforzano
ulteriormente l'impressione di trovarsi
all'interno di uno scrigno. L'ala ovest è
dedicata ai locali di ricevimento, tra cui
spiccano il salone delle feste, la sala da
pranzo - in grado di ospitare cene da oltre 350
ospiti - ed una sala riunioni. Il collegamento
tra questi ambienti avviene tramite gallerie e
scale secondarie.
Il
piano attico ospita sia la suite imperiale che
le camere dei domestici. Nei sotterranei, alle
cucine ed alle dispense si aggiungono le caldaie
per acqua ed aria e diverse sale da bagno. Il
complesso è stato illuminato a gas fino al
1902, anno in cui venne installata la rete
elettrica.
La
facciata del palazzo si affaccia ad est su Place
de la République, all'epoca piazza imperiale.
Il grande giardino circolare partecipa alla
valorizzazione del palazzo, che - sugli altri
tre lati - è incorniciato da un piccolo parco
alberato, cinto da alte inferriate in ferro
battuto. Un discreto decoro artigianale sulle
cancellate del parco antistante il Palais du
Rhin offre una caricatura dell'Imperatore
Guglielmo II di Germania.
Le
siepi, di forma libera, sono composte da alloro,
aucuba, tasso, e ippocastano. Quattro portali
dominano i due viali che convergono verso
l'ingresso e permettono anche ai carri di
raggiungere le scale laterali. Percorsi con
curve e contro-curve delineano aiuole a prato al
centro delle quali si stagliano alberi oramai
centenari: platani, faggi rossi, aceri, tigli,
pini silvestri, cipressi, tulipiferi, ginkgo
biloba, ecc.
Il
parco ospita dall'altra parte una collezione
archeologica: una ventina di sarcofagi e parti
di monumenti antichi provenienti dalla necropoli
di Strasburgo. Nel 1997 vi venne collocata anche
l'antica porta in ferro battuto della
prefettura. Nella porzione nord è installata
una scultura di René Hetzel e a sud la scala
celeste - in granito bianco - di Annie Greiner,
omaggio al filosofo ceco Jan Patocka.
In
seguito alla Guerra franco-prussiana,
Strasburgo, divenuta tedesca, si pose
rapidamente la questione dell'accoglienza
dell'imperatore. Si volle perciò realizzare un
edificio imponente, al contempo segno di potenza
e degna dimora per un sovrano. Dopo lunghi
dibattiti, la scelta ricadde su di un edificio a
pianta quadrata, di influenze neorinascimentali,
liberamente ispirato dal fiorentino Palazzo
Pitti.
I
lavori presero inizio in occasione
dell'ottantasettesimo compleanno dell'Imperatore
Guglielmo I di Germania e furono in soli cinque
anni completamente conclusi. Durante tutta la
durata del cantiere, numerose voci si levarono a
contestare la necessità e l'utilizzo
dell'edificio, la sua apparenza "massiccia
ed elefantesca" secondo il successore -
l'imperatore Guglielmo II - ed ancora
l'esorbitante prezzo (3 milioni di marchi
tedeschi).
Inaugurato
da Guglielmo II stesso nell'agosto 1889, il
palazzo accoglierà fino al 1914 l'imperatore
per una dozzina di volte. Durante la prima
guerra mondiale l'edificio venne riconvertito in
ospedale militare e, nel 1920 venne ridenominato
Palais du Rhin - come ancor oggi è noto
- in occasione dell'insediamento della più
antica delle istituzioni a carattere europeo: la
Commissione centrale per la navigazione del
Reno.
Nel
1923 il palazzo divenne proprietà dello stato
francese, accogliendo i servizi delle Beaux-Arts
ed il mobilier national per
l'Alsazia-Lorena.
Trasformato
in Kommandantur dalla Germania nazista
tra il 1940 ed il 1945, l'edificio venne
riconquistato dalle truppe di Philippe Leclerc
de Hauteclocque, il quale fece del palazzo il
proprio quartier generale. Qui il futuro
maresciallo redasse il « proclama
annunciante la realizzazione del giuramento di
Koufra ».
Minacciato
di demolizione da parte della municipalità
durante gli anni Cinquanta del XX Secolo,
sarebbe dovuto essere rimpiazzato da una torre.
Grazie all'azione dell'associazione " Amis
du Vieux Strasbourg" - creata per
l'occasione - venne però salvato. Il palazzo è
dal 1993 classificato come monumento storico ed
ospita, oltre alla già citata Commissione
centrale per la navigazione del Reno, la locale Direction
régionale des Affaires culturelles.
Barrage
Vauban

Il Barrage
Vauban, o Vauban Dam, è un ponte
coperto, sbarramento e
opera difensiva eretta nel XVII
secolo sul fiume
Ill. All'epoca era noto come grande
écluse, anche se non faceva da chiusa nel
senso moderno del termine. Oggi è utilizzato
per esporre sculture e dispone di una terrazza
panoramica sul tetto, con vista sui precedenti Ponts
Couverts e sul quartiere Petite
France. È classificato dal 1971 come monumento
storico.
Lo
sbarramento venne costruito nel 1686-1690, in arenaria rosa Vosgi,
dall'ingegnere francese Jacques
Tarade su progetto di Vauban.
La funzione difensiva principale della diga era
quella di consentire, in caso di un attacco,
l'innalzamento del livello del fiume Ill e
quindi l'allagamento di tutte le terre a sud
della città, rendendole impraticabili al
nemico. Questa misura difensiva venne sfruttata
nel 1870, quando Strasburgo
venne assediata dalle forze prussiane durante
la guerra
franco-prussiana, e provocò
l'allagamento completo della parte
settentrionale del sobborgo di Neudorf.
Lo
sbarramento ha 13 arcate ed è lungo 120 metri.
All'interno della struttura, un corridoio chiuso
collega le due sponde del fiume e un lapidario serve
per esporre antichi plastici e copie di statue provenienti
dalla Cattedrale
di Strasburgo e dal Palazzo
dei Rohan. Tre degli archi sono sollevati
per consentire la navigazione, e il corridoio è
collegato a questi per mezzo di un ponte
levatoio. Il tetto è stato ricostruito
nel 1965-66, al fine di costruire la terrazza
panoramica. L'ammissione allo sbarramento e alla
terrazza è gratuita, e sono aperti ogni giorno
dalle 09:00 alle 19:30.
Il Museo
d'arte mederna e contemporanea e la Commanderie
Saint-Jean, ora sede della École
nationale d'administration, sono entrambe
adiacenti al terminale nord dello sbarramento.
Il quartier generale (Hôtel du Département)
del dipartimento del Basso
Reno si trova all'estremità sud.
Antica
dogana

L'antica
dogana - chiamata anche s'Kaafhüs nel
dialetto locale - è un edificio situato nel
centro storico della città sulla Grande
isola. Corre lungo la riva sinistra dell'Ill appena
a monte del ponte del Corvo, vicino a Place
du Vieux-Marché-aux-Poissons e al museo
storico della città.
L'edificio
fu costruito nel 1358 su impulso della corporazione dei
barcaioli. Situato sulle rive dell'Ill, si trova
in un luogo precedentemente noto come Salzhof -
la corte del sale - dove venivano
conservati i prodotti delle saline della Lorena.
Questa azienda di commercio - Kaafhüs -
fu costruita per controllare, tassare e
immagazzinare merci che passavano lungo il Reno.
Era guidata dal Kaufhausherr, che
veniva scelto tra i borghesi della città.
Durante tutto il Medioevo, il commercio
fluviale fu un elemento essenziale nello
sviluppo della città di Strasburgo. Le merci in
transito erano principalmente tabacco, vino
e pesce. La Kaafhüs ospitava
anche grandi fiere e serviva da ufficio per il
cambio delle valute. Era quindi l'edificio
civile più importante della città, e fu
ampliato (lato ponte Saint-Nicolas) dal 1389.
Nel 1401,
il piano terra dell'edificio fu acquistato dal
macellaio Spanbett che vi installò una locanda.
Questa fu devastata da un incendio, nel 1497,
durante la fiera di Saint-Jean, e l'edificio fu
ricostruito nel 1507 con fondi
dell'Opera di Notre-Dame.
La Kaafhüs fu
ampliata dall'architetto municipale Boudhors nel 1751.
Le gru, azionate da uomini in "gabbie di
scoiattoli" e risalenti al XIV secolo,
scomparvero nel XVIII.
Un
ultimo ampliamento fu realizzato nel 1781.
L'edificio
prese il nome attuale, nel 1803 in
seguito all'eliminazione della dogana. Fu quindi
utilizzato come mercato del vino fino al 1842.
Nel 1853 divenne un centro per la
lavorazione delle foglie di tabacco e
nel 1897 il mercato del pesce della
città.
L'antica
dogana fu distrutta dai bombardamenti l'11
agosto 1944, durante la Seconda guerra
mondiale. Dopo la guerra, si era pensato di
costruire, sul sito, un parcheggio o un edificio
moderno, ma alla fine venne ricostruita,
dall'architetto comunale Robert Will tra il 1962 e
il 1965, secondo i progetti originali ma in
uno stile leggermente più raffinato. L'edificio
ricostruito è stato inaugurato il 4 aprile 1966
dal sindaco Pierre Pflimlin. Oltre al
ristorante e alla sua terrazza sull'acqua, sono
stati allestiti una sala espositiva di 600 m² e
una sala conferenze.
Il
ristorante è stato poi devastato da un incendio
l'8 giugno 2000 e riaperto nel 2001 dopo
un anno di lavori.
Fino
al 1998 il Museo d'arte moderna e
contemporanea di Strasburgo occupava la
parte orientale dell'edificio.
La
parte centrale ospita, dal 1966, un
ristorante tradizionale con terrazza sull'acqua, L'Ancienne
Douane.
In
seguito alla chiusura della birreria situata
in rue du Vieux-Marché-aux-Poissons alla
fine del 2012, la città ha lanciato il
progetto di un punto vendita di prodotti
agricoli a chilometro zero, chiamato La
Nouvelle Douane. Il negozio, con una
superficie di 250 m² e fornito da 22 produttori
locali, è stato aperto il 12 novembre 2014.
Palazzo
d'Europa

Il Palazzo
d'Europa è un edificio che funge da sede
del Consiglio d'Europa sin dal 1977
quando sostituì la "Casa d'Europa".
Tra il 1977 e il 1999 fu anche la sede di
Strasburgo del Parlamento europeo.
Le
prime assemblee del Consiglio d'Europa avevano
luogo solitamente nel sontuoso edificio,
risalente agli anni 1880, dell'Università di
Strasburgo, l'ex Kaiser-Wilhelms-Universität.
Tra il 1950 e il 1977, ebbero luogo in un
edificio provvisorio di cemento
dall'architettura puramente funzionale, la Casa
d'Europa (Maison de l'Europe), che
sorgeva dove ora c'è il prato che conduce al
Palazzo d'Europa. L'architetto di questo
edificio era Bertrand Monnet.
La
prima pietra del Palazzo d'Europa fu posata il
15 maggio 1972 dal politico svizzero Pierre
Graber. L'edificio, progettato dall'architetto Henry
Bernard, fu inaugurato il 28 gennaio 1977. Fu
costruito sul sito di un campo da tennis che
era stato inaugurato negli anni 1930 ed
utilizzato anche per fungere da pista di
ghiaccio in inverno.
Il
Palazzo d'Europa è di forma quadrata, 106 metri
su ciascun lato, con un'altezza di 38 metri
(nove piani). La sua area calpestabile totale è
di 64.000 metri quadrati. Ha 17 sale riunioni e
un migliaio di uffici per il personale del
segretariato del Consiglio d'Europa. L'esterno
dell'edificio è rosso, argento e marrone. Il
Palazzo d'Europa è ubicato nel "Quartiere
Europeo" di Strasburgo, circa due
chilometri a nord-est della Grande Île.
Dal
di fuori, il Palazzo d'Europa assomiglia ad una fortezza,
poiché le file delle finestre sono disposte
come feritoie. La camera del Parlamento è
coperta da una gigantesca cupola e assomiglia ad
un'enorme conchiglia.
Il
Comitato dei Ministri, normalmente rappresentati
dai Viceministri, si riunisce in una sala
circolare che sporge da un angolo dell'ala
orientale dell'edificio. L'Assemblea
parlamentare del Consiglio d'Europa usa la
grande aula per i dibattiti al centro
dell'edificio, chiamata l'Emiciclo, famosa
per la sua insolita architettura. Anche il
Congresso del Consiglio d'Europa tiene le sue
sessioni plenarie nell'Emiciclo. Il Palazzo
d'Europa accoglie anche la parte del
Segretariato del Consiglio d'Europa, compreso
l'ufficio privato del Segretario generale del
Consiglio d'Europa.
Fino
al 1999, l'edificio ospitava anche le sessioni
plenarie del Parlamento europeo (un'istituzione
dell'Unione europea, che è distinto dal
Consiglio d'Europa). Il Parlamento europeo ora
ha il suo edificio, l'Immeuble Louise Weiss,
dall'altra parte del fiume Ill.

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