Centro storico di Strasburgo, Grande Ile e Neustadt
Francia 

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1988 - 2017

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Temple Neuf

Il Temple Neuf è una chiesa protestante di Strasburgo, di denominazione luterana. Nel Medioevo era la chiesa del convento dei domenicani. Durante la guerra franco-prussiana venne distrutto, insieme con la sua preziosissima biblioteca. L'edificio attuale è il frutto di una ricostruzione del XIX secolo in stile neoromanico.

Anticamente era la chiesa dei Frati Predicatori; nel 1681 divenne la "chiesa nuova", il nuovo tempio per la comunità protestante che, dopo la Riforma del secolo precedente, aveva per luogo di culto la cattedrale. Quando Luigi XIV di Francia restituì la cattedrale al culto cattolico-romano, fu deciso di concedere un altro luogo di riunione all'importante parrocchia protestante che vi si riuniva. Venne così concessa loro l'antica chiesa dei domenicani, un edificio a due navate in stile gotico.

Questa chiesa dei domenicani racchiudeva all'interno del coro anche la principale biblioteca della città, con un tesoro inestimabile di manoscritti antichi e di incunaboli, tra cui soprattutto il manoscritto dell'"Hortus Deliciarum" dell'abbadessa del Mont Sainte-Odile, Herrade di Landsberg (1125 ca. - 1195). Era famosa anche una danza macabra affrescata su una parete della chiesa.

Il convento che sorgeva a fianco della chiesa fu, nel Medioevo, uno dei cenacoli più importanti della mistica renana. Meister Eckhart insegnò qui per un certo periodo, così come il suo discepolo Giovanni Taulero, celebre predicatore popolare e teologo, che ebbe anche il coraggio di dedicarsi alla cura degli appestati. Durante il suo soggiorno a Strasburgo, Giovanni Calvino venne nominato responsabile dei rifugiati ugonotti che si riunivano in questa chiesa.

L'antica chiesa venne distrutta dall'incendio provocato dall'artiglieria tedesca durante il bombardamento di Strasburgo dell'agosto 1870.

Dopo la guerra, la chiesa venne ricostruita in stile neoromanico e nuovamente inaugurata nel 1877. Si trattava della prima chiesa costruita nel centro di Strasburgo dopo la Riforma.

La facciata del Temple Neuf è a salienti, con settore centrale cuspidato corrispondente alla navata centrale e due settori laterali più semplici corrispondenti alle due navate laterali e al matroneo.

Nel settore centrale della facciata, si aprono, nella parte inferiore, tre portali con profonda strombatura e, in quello superiore, al centro una grande trifora, ai lati due bifore.

Al centro della facciata si trova la torre campanaria, terminante con alta cuspide piramidale.

L'interno del Temple Neuf è a tre navate senza abside. La monumentale navata centrale, di cinque campate, si innalza fino al soffitto ricoperto a cassettoni. Le navate laterali, separate dalla navata centrale con delle arcate geminate, sono sormontate da tribune.

A ridosso della parete fondale della navata maggiore, si trovano il pulpito, caratterizzato da una doppia rampa di scale, e il tavolo per la Santa Cena; questi, in marmo bianco, furono realizzati dallo scultore locale M. Dock.

Sul fondo della chiesa si trova la pietra tombale del teologo Giovanni Taulero.

La chiesa anteriore alla distruzione del 1870 possedeva un organo costruito dal maestro Jean-André Silbermann (1712-1783), esponente dell'illustre famiglia di organari alsaziani Silbermann.

Il nuovo organo del Temple Neuf venne costruito nel 1877 dall'organaro Joseph Merklin. Fu inaugurato con un concerto di Alexandre Guilmant il 26 settembre 1877.

Nel primo decennio del XXI secolo è stato interamente restaurato dalla casa Nicolas Toussaint con sede a Nantes: si è trattato del primo caso, in Francia, di ritorno allo stato originale di un "organo sinfonico" ottocentesco. L'organo del Temple Neuf viene oggi considerato ideale per eseguire le musiche di César Franck, Louis Vierne, Charles-Marie Widor.

Lo strumento, a trasmissione meccanica, possiede 45 registri distribuiti fra le tre tastiere, di 56 note ciascuna, e la pedaliera dritta, di 30 note.

Chiesa di San Pietro il Vecchio

La chiesa di Saint-Pierre-le-Vieux ('San Pietro Vecchia') è un complesso di due chiese situato nel centro storico della città francese, in place de Saint-Pierre-le-Vieux, all'incrocio tra rue 22 Novembre e la Grand'rue.

È un edificio di culto particolare come chiesa interreligiosa, in quanto diviso in due parti: una cattolico-romana (con ingresso da rue 22 Novembre) e l'altra protestante (con ingresso dalla Grand'rue).  

Nella chiesa, costruita su una delle più importanti vie romane (la Strata Superior), sono ravvisabili vestigia di epoca merovingia, ma il primo riferimento noto si riscontra in un documento del 1130. L'attuale edificio gotico è stato costruito tra il 1381 e il 1428.

Nel 1529 la chiesa divenne luterana, ma nel 1683, a seguito della conquista di Strasburgo, Luigi XIV ordinò la restituzione al culto cattolico della parte del coro, e fece costruire un muro di separazione al livello del jubé (la tribuna su archi che serve a isolare il coro nelle chiese gotiche) al fine di limitare il culto protestante alla parte della navata.

Nel 1867, in considerazione di un aumento dei fedeli cattolici, fu deciso un ampliamento della parte cattolica: l'architetto Jean Geoffroy Conrath fece abbattere il coro tardo-gotico e realizzò un edificio perpendicolare all'asse del vecchio edificio.

Nel 2012 è stata infine aperta una porta di comunicazione tra le due parti.

All'interno della parte cattolica sono conservate alcune opere interessanti:

- Frammenti di vetrate (integre sino al 1869), testimonianza dell'arte vetraria durante il periodo del Gotico internazionale degli inizi del XV secolo

- Scene della vita di San Pietro e Santa Valeria: pannelli in legno di tiglio con altorilievi eseguiti da Veit Wagner, provenienti dall'altare del coro del XV secolo

- Alcuni dipinti, un tempo collocati nel coro, sul tema della Passione di Cristo, opera di Henri Lutzelmann

- Altorilievi rappresentanti la Via Crucis

- Quattro dipinti raffiguranti scene della Vita di Cristo dopo la resurrezione

- Organo Roethinger del 1960

All'interno della parte protestante sono conservate alcune altre opere interessanti:

- Pannello in legno scolpito policromo, del 1520, rappresentante la Sacra Parentela, opera di Hans Wydyz

- Frammenti d'affreschi gotici

- Organo Walcker del 1898

Chiesa di San Pietro il Giovane

La chiesa di San Pietro il Giovane è una chiesa parrocchiale luterana, da non confondersi con l'omonimo luogo di culto cattolico. La chiesa sorge in place Saint-Pierre-le-Jeune, sulla Grande Île. È Monumento storico di Francia dal 1999.

Sul sito dell'attuale chiesa, si sono succedute diverse costruzioni. Agli inizi del medioevo sorse in questo luogo una chiesetta dedicata a san Colombano o a santa Colomba. Nel 1031 è la volta di una chiesa in stile romanico, collegiata, affiancata dal palazzo del capitolo e dal chiostro, consacrata nel 1053 da papa Leone IX. Questo tempio prese il nome di Saint-Pierre-le-Jeune, San Pietro il Giovane, per distinguerlo da un'altra chiesa di Strasburgo, più antica, dedicata a san Pietro.

L'attuale edificio, in stile gotico, venne eretto a partire dalla seconda metà del XIII secolo e consacrato nel 1320. Tra il XIV e il XV secolo furono costruite le cappelle.

Nel 1524 la chiesa passò al culto protestante. Nel 1681, per volere del re Luigi XIV, una parte della chiesa, il coro, venne ceduto ai cattolici e separato con un muro dalla navata, che continuò ad essere dei protestanti. La chiesa venne restituita totalmente ai protestanti nel 1898, in seguito alla costruzione della chiesa cattolica di Saint-Pierre-le-Jeune.

Tra il 1897 e il 1901 furono intrapresi i lavori di restauro, sotto la direzione dell'architetto Carl Schäfer; a questo periodo risale il portale principale, costruito su modello del portale nord della facciata della cattedrale di Strasburgo.

L'interno si presenta diviso in quattro navate, voltate a crociera, con transetto e coro, quest'ultimo separato dalla navata centrale da un intramezzo, detto Jubé, costituito da cinque arcate ogivali, reggenti un soppalco balaustrato, sul quale è collocato l'organo a canneLe pitture a olio tra gli archi del Jubé, opera dell'artista Engelhardt risalente al 1620, presentano raffigurazioni degli Evangelisti.

Il coro, risalente al XIII secolo, ospita sculture barocche e pulpito in legno, del XVIII secolo e un retablo, il cui pannello centrale risale al 1518. Sul fondo dell'abside poligonale, si apre una piccola cappella risalente al 1900, contenente una statua di angelo, opera di Ferdinand Riedel, della stessa epoca.

La cappella della Trinità, in stile gotico fiammeggiante, ospita il fonte battesimale del XV secolo, opera di Hans Hammer (autore del pulpito della cattedrale di Strasburgo).

Gli affreschi che ornano le pareti della chiesa, pesantemente restaurati e ridipinti nel 1900, risalgono ai secoli XIV e XV.

Dal lato nord si accede al chiostro, con tre gallerie risalenti all'XI secolo e una del XV secolo; malgrado i rimaneggiamenti, è considerato il più antico di Francia.

Sul jubé, si trova l'organo a canne, costruito da Johann Andreas Silbermann nel 1780 ma più volte restaurato; tuttavia, dello strumento originario, non rimane che la cassa: l'organo attuale (2012), infatti, è stato costruito nel 1966 da Alfred Kern. Esso, a trasmissione mista, meccanica per i manuali ed il pedale, elettro-pneumatica per i registri, ha tre tastiere di 56 note ciascuna ed una pedaliera di 30. A questo strumento, Helmut Walcha ha registrato per la Archiv Produktion parte dell'opera di Bach.

Chiesa protestante di San Pietro il Giovane

La chiesa di San Pietro il Giovane è una chiesa parrocchiale luterana, da non confondersi con l'omonimo luogo di culto cattolico. La chiesa sorge in place Saint-Pierre-le-Jeune, sulla Grande Île.  

Sul sito dell'attuale chiesa, si sono succedute diverse costruzioni. Agli inizi del medioevo sorse in questo luogo una chiesetta dedicata a san Colombano o a santa Colomba. Nel 1031 è la volta di una chiesa in stile romanico, collegiata, affiancata dal palazzo del capitolo e dal chiostro, consacrata nel 1053 da papa Leone IX. Questo tempio prese il nome di Saint-Pierre-le-Jeune, San Pietro il Giovane, per distinguerlo da un'altra chiesa di Strasburgo, più antica, dedicata a san Pietro.

L'attuale edificio, in stile gotico, venne eretto a partire dalla seconda metà del XIII secolo e consacrato nel 1320. Tra il XIV e il XV secolo furono costruite le cappelle.

Nel 1524 la chiesa passò al culto protestante. Nel 1681, per volere del re Luigi XIV, una parte della chiesa, il coro, venne ceduto ai cattolici e separato con un muro dalla navata, che continuò ad essere dei protestanti. La chiesa venne restituita totalmente ai protestanti nel 1893, in seguito alla costruzione della chiesa cattolica di Saint-Pierre-le-Jeune.

Tra il 1897 e il 1901 furono intrapresi i lavori di restauro, sotto la direzione dell'architetto Carl Schäfer; a questo periodo risale il portale principale, costruito su modello del portale nord della facciata della cattedrale di Strasburgo.

L'interno si presenta diviso in quattro navate, voltate a crociera, con transetto e coro, quest'ultimo separato dalla navata centrale da un intramezzo, detto Jubé, costituito da cinque arcate ogivali, reggenti un soppalco balaustrato, sul quale è collocato l'organo a canneLe pitture a olio tra gli archi del Jubé, opera dell'artista Engelhardt risalente al 1620, presentano raffigurazioni degli Evangelisti.

Il coro, risalente al XIII secolo, ospita sculture barocche e pulpito in legno, del XVIII secolo e un reablo, il cui pannello centrale risale al 1518. Sul fondo dell'abside poligonale, si apre una piccola cappella risalente al 1900, contenente una statua di angelo, opera di Ferdinand Riedel, della stessa epoca.

La cappella della Trinità, in stile gotico fiammeggiante, ospita il fonte battesimale del XV secolo, opera di Hans Hammer (autore del pulpito della cattedrale di Strasburgo).

Gli affreschi che ornano le pareti della chiesa, pesantemente restaurati e ridipinti nel 1900, risalgono ai secoli XIV e XV.

Dal lato nord si accede al chiostro, con tre gallerie risalenti all'XI secolo e una del XV secolo; malgrado i rimaneggiamenti, è considerato il più antico di Francia.  

Sul jubé, si trova l'organo a canne, costruito da Johann Andreas Silbermann nel 1780 ma più volte restaurato; tuttavia, dello strumento originario, non rimane che la cassa: l'organo attuale (2012), infatti, è stato realizzato nel 1966 da Alfred Kern. Esso, a trasmissione mista, meccanica per i manuali ed il pedale, elettro-pneumatica per i registri, ha tre tastiere di 56 note ciascuna ed una pedaliera di 30. A questo strumento, Helmut Walcha ha registrato per la Archiv Produktion parte dell'opera di Bach.

Nella cappella di San Giovanni vi è un organo positivo costruito nel 1982 da Alfred Kern, a quattro registri.

La chiesa di San Pietro il Giovane è una chiesa parrocchiale luterana, da non confondersi con l'omonimo luogo di culto cattolico. La chiesa sorge in place Saint-Pierre-le-Jeune, sulla Grand Île.  

Sul sito dell'attuale chiesa, si sono succedute diverse costruzioni. Agli inizi del medioevo sorse in questo luogo una chiesetta dedicata a san Colombano o a santa Colomba. Nel 1031 è la volta di una chiesa in stile romanico, collegiata, affiancata dal palazzo del capitolo e dal chiostro, consacrata nel 1053 da papa Leone IX. Questo tempio prese il nome di Saint-Pierre-le-Jeune, San Pietro il Giovane, per distinguerlo da un'altra chiesa di Strasburgo, più antica, dedicata a san Pietro.

L'attuale edificio, in stile gotico, venne eretto a partire dalla seconda metà del XIII secolo e consacrato nel 1320. Tra il XIV e il XV secolo furono costruite le cappelle.

Nel 1524 la chiesa passò al culto protestante. Nel 1681, per volere del re Luigi XIV, una parte della chiesa, il coro, venne ceduto ai cattolici e separato con un muro dalla navata, che continuò ad essere dei protestanti. La chiesa venne restituita totalmente ai protestanti nel 1893, in seguito alla costruzione della chiesa cattolica di Saint-Pierre-le-Jeune.

Tra il 1897 e il 1901 furono intrapresi i lavori di restauro, sotto la direzione dell'architetto Carl Schäfer; a questo periodo risale il portale principale, costruito su modello del portale nord della facciata della cattedrale di Strasburgo.  

L'interno si presenta diviso in quattro navate, voltate a crociera, con transetto e coro, quest'ultimo separato dalla navata centrale da un intramezzo, detto Jubé, costituito da cinque arcate ogivali, reggenti un soppalco balaustrato, sul quale è collocato l'organo a canneLe pitture a olio tra gli archi del Jubé, opera dell'artista Engelhardt risalente al 1620, presentano raffigurazioni degli Evangelisti.

Il coro, risalente al XIII secolo, ospita sculture barocche e pulpito in legno, del XVIII secolo e un reablo, il cui pannello centrale risale al 1518. Sul fondo dell'abside poligonale, si apre una piccola cappella risalente al 1900, contenente una statua di angelo, opera di Ferdinand Riedel, della stessa epoca.

La cappella della Trinità, in stile gotico fiammeggiante, ospita il fonte battesimale del XV secolo, opera di Hans Hammer (autore del pulpito della cattedrale di Strasburgo).

Gli affreschi che ornano le pareti della chiesa, pesantemente restaurati e ridipinti nel 1900, risalgono ai secoli XIV e XV.

Dal lato nord si accede al chiostro, con tre gallerie risalenti all'XI secolo e una del XV secolo; malgrado i rimaneggiamenti, è considerato il più antico di Francia.  

Sul jubé, si trova l'organo a canne, costruito da Johann Andreas Silbermann nel 1780 ma più volte restaurato; tuttavia, dello strumento originario, non rimane che la cassa: l'organo attuale (2012), infatti, è stato realizzato nel 1966 da Alfred Kern. Esso, a trasmissione mista, meccanica per i manuali ed il pedale, elettro-pneumatica per i registri, ha tre tastiere di 56 note ciascuna ed una pedaliera di 30. A questo strumento, Helmut Walcha ha registrato per la Archiv Produktion parte dell'opera di Bach.

Nella cappella di San Giovanni vi è un organo positivo costruito nel 1982 da Alfred Kern, a quattro registri.

Chiesa di San Giovanni

La chiesa di San Giovanni venne costruita nel 1477 come chiesa del monastero di san Marco. Essa aveva un'unica navata allungata con soffitto a cassettoni. Nel 1687, il monastero venne affidato all'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo; in quel periodo, la chiesa venne ricostruita in stile barocco alterando le sue caratteristiche originarie.

Durante il bombardamento del 25 agosto 1944, la chiesa venne seriamente danneggiata, rimanendo in piedi soltanto le pareti e il campanile.

Tra il 1962 e il 1964, è stata integralmente ricostruita in stile gotico.

Attualmente, la chiesa è sia sede parrocchiale, sia chiesa della Fraternità Monastica di Gerusalemme.

La chiesa di San Giovanni sorge lungo il fiume Ill, sulla riva opposta rispetto all'isola della Petit France.

L'esterno della chiesa, molto semplice, è caratterizzato dal tetto a spioventi, molto accentuato, in cui si aprono, su ogni spiovente, tre file sovrapposte di abbaini. Nelle pareti, si aprono delle alte bifore con arco a sesto acuto, che danno luce all'interno.

La facciata della chiesa è priva di decorazioni. A capanna, è coronata dal piccolo campanile ottagonale con cupolino. Il portale è sormontato da una pregevole lunetta in marmo bianco scolpito raffigurante il Leone di San Marco.

Del monastero del XVII secolo, rimangono un'ala del chiostro, che separa la strada dal sagrato, e la casa del custode della chiesa, posta immediatamente dietro l'abside.

L'interno della chiesa è a navata unica coperta con soffitto ligneo piano. Lungo le pareti laterali, si aprono le grandi bifore ogivali, con vetrate policrome moderne (1970).Sulla destra dell'ingresso, si trova il fonte battesimale, scultura in pietra chiara del XV secolo. Nei pressi dell'arco absidale, poi, vi sono due statue in bronzo, raffiguranti San Giuseppe (a destra) e la Madonna col Bambino (a sinistra).

In fondo la navata, separata da questa tramite una grande arcata a sesto acuto, si trova l'abside poligonale, illuminata da sette grandi finestre gotiche delle quali quella centrale è murata. L'abside accoglie il presbiterio; al centro di esso si trova l'altare in pietra, costituito da un blocco di pietra e dalla mensa, e, più avanti, il semplice ambone; addossato alla parete di fondo, vi è il tabernacolo.

Pende dal soffitto dell'abside il grande Crocifisso in legno dorato e dipinto, realizzato ispirandosi ai crocifissi dipinti medioevali.

Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne, costruito nel 1967 da Curt Schwenkedel ed ampliato nel 1980 da Gaston Kern.

Lo strumento, a trasmissione mista, meccanica per i manuali e il pedale, elettrica per i registri, ha quattro tastiere di 58 note ciascuna ed una pedaliera dritta di 32.

Chiesa di San Tommaso

La chiesa di San Tommaso, è una chiesa parrocchiale protestante, dedicata a san Tommaso, tra le più importanti della città dal punto di vista storico culturale e architettonico e la più vasta, dopo la cattedrale. Si trova in rue Martin Luther, sulla Grande Île.

Un luogo di culto, intitolato a Tommaso, nel sito dell'attuale chiesa, è menzionato dal VI secolo. Nel 693 vi fu sepolto san Fiorenzo, vescovo di Strasburgo. Intorno all'anno 820, per volontà del vescovo Adeloch, la chiesa viene ricostruita, insieme alla vicina scuola, e dotata di un capitolo, col compito di amministrare i beni devoluti alla parrocchia e farli fruttare. Chiesa e scuola andarono distrutti in seguito ai danni provocati da un incendio, nel 1007, e nuovamente nel 1144, a causa di un fulmine. La ricostruzione, a partire dalla severa facciata e dal campanile, in stile romanico, iniziò nel 1196. I lavori, interrotti più volte, si conclusero nel 1521, con la costruzione della cappella dei Santi Evangelisti, in stile tardo gotico.

Nel 1524 la chiesa viene assegnata al culto luterano, condizione che conserverà anche dopo l'annessione dell'Alsazia alla Francia cattolica; dal 1681 è la principale chiesa protestante di Strasburgo, dopo la restituzione della cattedrale al culto cattolico. Il pastore Martin Bucer operò a Saint-Thomas nel XVI secolo.  

La chiesa di Saint-Thomas, classificato tra i monumenti storici dal 1862, rappresenta l'unico esempio nella regione di eglise-halle o hallenkirche, con cinque navate della medesima altezza.

L'edificio è sormontato da due campanili: il primo, quadrangolare, situato in facciata, sopra l'ingresso principale, mentre l'altro, esagonale, si eleva sulla crociera del transetto.

L'interno ospita numerosi monumenti funerari, tra cui si ricordano il sarcofago romanico del vescovo Adeloch, scolpito nel 1130, in pietra arenaria, riccamente decorato e, soprattutto, il mausoleo del maresciallo Maurizio di Sassonia, opera in stile tardo barocco del 1776; il monumento, collocato nel fondo dell'abside, venne concepito dall'autore, lo scultore Jean-Baptiste Pigalle, come una messa in scena teatrale: la morte chiama il maresciallo, che si accinge a discendere nel sepolcro, trattenuto per un braccio da una donna piangente, allegoria della Francia.  

Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne della chiesa, costruito nel 1741 dall'organaro tedesco Johann Andreas Silbermann sul quale, nel 1778, ha suonato Wolfgang Amadeus Mozart. 

Lo strumento, più volte modificato nei secoli XIX e XX, è stato ripristinato nel 1974 dall'organaro tedesco Alfred Kern. Lo strumento, a trasmissione integralmente meccanica sospesa, ha tre tastiere di 61 note ciascuna ed una pedaliera di 27. La consolle originale dell'organo è attualmente scollegata e si trova esposta nella navata destra della chiesa.

Nella navata destra dell'abside, si trova un secondo organo a canne, costruito nel 1905 da Fritz Haerpfer su progetto di Albert Schweitzer. Lo strumento, a trasmissione pneumatica, ha due tastiere di 56 note ciascuna ed una pedaliera di 30 note, ed è completamente espressivo ad eccezione delle canne di facciata (appartenenti al registro Montre 8' del primo manuale) e della prima ottava del registro Bourdon 16' del primo manuale.

Nella cappella di San Biagio vi è un organo positivo realizzato da Kern nel 1975, con quattro registri.

Chiesa di San Gugliemo

La chiesa di San Guglielmo è una chiesa protestante del centro storico, dedicata a san Guglielmo di Malavalle.

Si trova in rue Ernest Munch, sulle rive dell'Ill. Situata all'incrocio di quai des Bateliers e quais des Pêcheurs ma leggermente arretrata, è degna di nota per la sua posizione pittoresca sulla riva dell'Ill, ma anche per la sua ricca decorazione interna, che mescola il gotico e il barocco.

La buona acustica della chiesa le permette, già dalla fine del XIX secolo, di svolgere anche la funzione di auditorium per concerti di musica classica, e in particolare per l'esecuzione delle Passioni di Johann Sebastian Bach.  

Costruita tra 1300 e 1307, era la chiesa di un convento di Guglielmiti, da cui deriva la sua intitolazione.

Il cavaliere Henri de Müllenheim, tornato indenne da una crociata, verso il 1298 decise di costruire un convento di frati mendicanti, i Guglielmiti appunto, nel quartiere allora paludoso e situato fuori dalle mura della città. L'edificio allungato del tempio è l'unico vestigio che rimane di questo complesso. Costruita tutto in mattoni e senza volte, la chiesa corrispondeva bene agli ideali di quell'ordine religioso, soprattutto per la costruzione a navata unica, così come per la semplicità della sua forma esteriore. 

Coperta da un tetto a due spioventi, possiede una navata soffittata, prolungata da un coro poligonale profondo, illuminato da alte finestre, che rivela ancora oggi la sua funzione originale di luogo di riunione e di preghiera per i frati. La chiesa, per la sua vicinanza al porto fluviale, fu scelta nel 1331 come parrocchia per la corporazione dei Battellieri, che era appena stata fondata.

Nei secoli XV e XVI furono installate delle pregevoli vetrate alle finestre della navata della chiesa. Nel 1485 fu costruito uno jubé, tuttora in parte visibile.

Nel XVI secolo la città di Strasburgo scelse la Riforma protestante, e già nel 1524 i Battellieri reclamarono un predicatore evangelico. Ciononostante, l'opposizione dei frati fu fortissima, e il primo culto riformato fu celebrato in questo tempio soltanto nel 1534. 

Il convento chiuse le sue porte nel 1553 e fu trasformato in un collegio universitario, antenato di quella che sarebbe diventata l'Università di Strasburgo. Qui insegnarono Martin Bucer e Giovanni Calvino. San Guglielmo divenne così una delle sette parrocchie luterane della città.

Già nel 1544 Gaspar Hedio aveva fondato in questo tempio il Collegium Wilhelmitanum, che si dedicava alla formazione dei futuri pastori. In seguito, questa istituzione fu trasferita in quai Saint-Thomas e alla Facoltà di Teologia.

Nel 1667 venne costruito il campanile. L'architetto riunì i tre frontoni della facciata principale (le finestre triangolari ancora oggi visibili in facciata segnano le punte dei tre frontoni) e iniziò la costruzione di una guglia. Tuttavia, l'antico protiro, che seguiva il tracciato della strada, presentava una pianta trapezoidale: siccome la torre campanaria fu costruita come prolungamento verso l'alto di questo portico, la sua pianta è tuttora asimmetrica. In cima al campanile spicca il tipico gallo, ma anche un'àncora, che richiama l'antica funzione di chiesa dei Battellieri.

Il coro della chiesa di San Guglielmo, fondato dall'organista Ernest Münch (1859-1928), si impegna nello studio e nell'esecuzione delle opere di Bach, soprattutto delle sue due Passioni.  

Oltre ad un organo positivo a cassapanca del 2001 de Ernest Muhleisen (opus 214), nella chiesa si trova un organo a canne costruito dalla ditta Koenig nel 1987 in stile neobarocco (nello stile di Gottfried Silbermann), reimpiegando la cassa in rovere dello strumento precedente, opera di Andreas Bender; quest'ultimo era stato realizzato nel 1728 da Andreas Silbermann, e nel corso dei secoli era stato più volte modificato e alterato. L'organo attuale è a trasmissione integralmente meccanica e dispone di 30 registri; la sua consolle è a finestra e ha due tastiere e pedaliera.

Chiesa di San Paolo

La chiesa di San Paolo è una chiesa protestante del centro storico, dedicata a san Paolo apostolo.

Si trova in place Eisenhower, alla confluenza del fiume Ill e del breve corso d'acqua dell'Aar. Le sue due guglie, che raggiungono un'altezza di 76 metri, dominano i dintorni.  

La chiesa venne costruita nel 1894 come cappellania per i militari tedeschi di confessione luterana, ed è in realtà una sorta di pastiche neogotico ispirato alla chiesa di Santa Elisabetta d'Ungheria di Marburgo. Dal 1918 è la sede di una parrocchia riformata.

L'edificio è una Hallenkirche a pianta centrale (croce greca) e può accogliere fino a 3.000 fedeli. Delle tribune furono installate per permettere la partecipazione di un numero ancora maggiore di persone; tra queste tribune spiccavano in particolare quelle originariamente destinate all'imperatore tedesco e al rappresentante locale del Secondo Reich.

Al passaggio del tempio alla confessione riformata, il dossale dell'altare, arredo assai poco apprezzato dai riformati, venne donato alla parrocchia luterana di Sarreguemines, e una grande croce di legno è stata installata al suo posto.

Il tempio è noto soprattutto per le sue cinque bellissime vetrate contemporanee (opera di frate Eric de Saussure, della Comunità di Taizé), che hanno rimpiazzato le vetrate originali, distrutte da un bombardamento americano nel 1944.

Le guglie e la facciata sono state completamente restaurate negli anni 2009-2014.

Organo della tribuna - Il grande organo di tribuna venne realizzato nel 1897 da Eberhard Friedrich Walcker, organaro di Ludwingsburg su su progetto degli organisti Ernest Münch e Wilhelm Sering. Lo strumento venne poi modificato dallo stesso Sering negli anni 1899, 1907 e 1912.

Le canne della facciata vennero requisite dalle autorità tedesche nel 1917 e dall'anno seguente l'organo ricevette una facciata provvisoria di zinco. Già allora lo strumento era uno dei più grandi di tutta la Francia orientale, dotato di un'enorme cassa neogotica. Esso venne ulteriormente ingrandito negli anni 1993 - 1934 e dotato di un motore elettrico.

Dopo la Seconda guerra mondiale si cominciò a fare i conti con la mediocre qualità musicale dello strumento. Molto complesso, l'organo soffriva per le eccessive modifiche di cui era stato oggetto, modifiche che avevano distrutto la sua omogeneità iniziale. Si bloccò durante un concerto nel 1957 e subì l'ennesimo restauro; in questa occasione venne dotato di una nuova consolle ma soprattutto venne privato di almeno ventuno registri. Con un progetto di restauro del 1983 si decise di riportare l'organo al suo stato del 1934: i lavori, condotti dalla stessa casa Walcker, iniziarono nel 1993 e durarono sei mesi.

Organo del coro - Il tempio possiede anche un organo di dimensioni più contenute, installato nel 1976 al posto dell'antica loggia imperiale. Si tratta di un organo di gusto nordico, ispirato agli strumenti del XVII secolo e adatto soprattutto all'accompagnamento del canto. Si tratta del primo organo mesotonico dell'epoca moderna.

L'aspetto esteriore dell'organo richiama quello dello strumento del triforio della cattedrale di Metz, realizzato dallo stesso artista (Marc Garnier) qualche anno più tardi, che riprende numerose scelte estetiche e tecniche sperimentate nel tempio di San Paolo.

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