Temple
Neuf
Il
Temple Neuf è una chiesa protestante di
Strasburgo, di denominazione luterana. Nel
Medioevo era la chiesa del convento dei
domenicani. Durante la guerra franco-prussiana
venne distrutto, insieme con la sua
preziosissima biblioteca. L'edificio attuale è
il frutto di una ricostruzione del XIX secolo in
stile neoromanico.
Anticamente
era la chiesa dei Frati Predicatori; nel 1681
divenne la "chiesa nuova", il nuovo
tempio per la comunità protestante che, dopo la
Riforma del secolo precedente, aveva per luogo
di culto la cattedrale. Quando Luigi XIV di
Francia restituì la cattedrale al culto
cattolico-romano, fu deciso di concedere un
altro luogo di riunione all'importante
parrocchia protestante che vi si riuniva. Venne
così concessa loro l'antica chiesa dei
domenicani, un edificio a due navate in stile
gotico.
Questa
chiesa dei domenicani racchiudeva all'interno
del coro anche la principale biblioteca della
città, con un tesoro inestimabile di
manoscritti antichi e di incunaboli, tra cui
soprattutto il manoscritto dell'"Hortus
Deliciarum" dell'abbadessa del Mont
Sainte-Odile, Herrade di Landsberg (1125 ca. -
1195). Era famosa anche una danza macabra
affrescata su una parete della chiesa.
Il
convento che sorgeva a fianco della chiesa fu,
nel Medioevo, uno dei cenacoli più importanti
della mistica renana. Meister Eckhart insegnò
qui per un certo periodo, così come il suo
discepolo Giovanni Taulero, celebre predicatore
popolare e teologo, che ebbe anche il coraggio
di dedicarsi alla cura degli appestati. Durante
il suo soggiorno a Strasburgo, Giovanni Calvino
venne nominato responsabile dei rifugiati
ugonotti che si riunivano in questa chiesa.
L'antica
chiesa venne distrutta dall'incendio provocato
dall'artiglieria tedesca durante il
bombardamento di Strasburgo dell'agosto 1870.
Dopo
la guerra, la chiesa venne ricostruita in stile
neoromanico e nuovamente inaugurata nel 1877. Si
trattava della prima chiesa costruita nel centro
di Strasburgo dopo la Riforma.

La
facciata del Temple Neuf è a salienti, con
settore centrale cuspidato corrispondente alla
navata centrale e due settori laterali più
semplici corrispondenti alle due navate laterali
e al matroneo.
Nel
settore centrale della facciata, si aprono,
nella parte inferiore, tre portali con profonda
strombatura e, in quello superiore, al centro
una grande trifora, ai lati due bifore.
Al
centro della facciata si trova la torre
campanaria, terminante con alta cuspide
piramidale.
L'interno
del Temple Neuf è a tre navate senza abside. La
monumentale navata centrale, di cinque campate,
si innalza fino al soffitto ricoperto a
cassettoni. Le navate laterali, separate dalla
navata centrale con delle arcate geminate, sono
sormontate da tribune.
A
ridosso della parete fondale della navata
maggiore, si trovano il pulpito, caratterizzato
da una doppia rampa di scale, e il tavolo per la
Santa Cena; questi, in marmo bianco, furono
realizzati dallo scultore locale M. Dock.
Sul
fondo della chiesa si trova la pietra tombale
del teologo Giovanni Taulero.
La
chiesa anteriore alla distruzione del 1870
possedeva un organo costruito dal maestro
Jean-André Silbermann (1712-1783), esponente
dell'illustre famiglia di organari alsaziani
Silbermann.
Il
nuovo organo del Temple Neuf venne costruito nel
1877 dall'organaro Joseph Merklin. Fu inaugurato
con un concerto di Alexandre Guilmant il 26
settembre 1877.
Nel
primo decennio del XXI secolo è stato
interamente restaurato dalla casa Nicolas
Toussaint con sede a Nantes: si è trattato
del primo caso, in Francia, di ritorno allo
stato originale di un "organo
sinfonico" ottocentesco. L'organo del
Temple Neuf viene oggi considerato ideale per
eseguire le musiche di César Franck, Louis
Vierne, Charles-Marie Widor.
Lo
strumento, a trasmissione meccanica, possiede 45
registri distribuiti fra le tre tastiere, di 56
note ciascuna, e la pedaliera dritta, di 30
note.

Chiesa
di San Pietro il Vecchio
La chiesa
di Saint-Pierre-le-Vieux ('San Pietro
Vecchia') è un complesso di due chiese situato
nel centro storico della città francese, in place
de Saint-Pierre-le-Vieux, all'incrocio tra rue
22 Novembre e la Grand'rue.
È
un edificio di culto particolare come chiesa
interreligiosa, in quanto diviso in due parti:
una cattolico-romana (con ingresso da rue
22 Novembre) e l'altra protestante (con
ingresso dalla Grand'rue).
Nella
chiesa, costruita su una delle più importanti
vie romane (la Strata Superior), sono
ravvisabili vestigia di epoca merovingia,
ma il primo riferimento noto si riscontra in un
documento del 1130. L'attuale edificio gotico è
stato costruito tra il 1381 e il 1428.
Nel 1529 la
chiesa divenne luterana, ma nel 1683, a
seguito della conquista di Strasburgo, Luigi
XIV ordinò la restituzione al culto
cattolico della parte del coro, e fece
costruire un muro di separazione al livello del jubé (la
tribuna su archi che serve a isolare il coro
nelle chiese gotiche) al fine di limitare il
culto protestante alla parte della navata.
Nel 1867,
in considerazione di un aumento dei fedeli
cattolici, fu deciso un ampliamento della parte
cattolica: l'architetto Jean Geoffroy
Conrath fece abbattere il coro tardo-gotico e
realizzò un edificio perpendicolare all'asse
del vecchio edificio.
Nel 2012 è
stata infine aperta una porta di comunicazione
tra le due parti.

All'interno
della parte cattolica sono conservate alcune
opere interessanti:
-
Frammenti di vetrate (integre sino al 1869),
testimonianza dell'arte vetraria durante il
periodo del Gotico internazionale degli
inizi del XV secolo
-
Scene della vita di San Pietro e Santa Valeria:
pannelli in legno di tiglio con altorilievi
eseguiti da Veit Wagner, provenienti
dall'altare del coro del XV secolo
-
Alcuni dipinti, un tempo collocati nel coro, sul
tema della Passione di Cristo, opera di Henri
Lutzelmann
-
Altorilievi rappresentanti la Via Crucis
-
Quattro dipinti raffiguranti scene della Vita
di Cristo dopo la resurrezione
-
Organo Roethinger del 1960
All'interno
della parte protestante sono conservate alcune
altre opere interessanti:
-
Pannello in legno scolpito policromo, del 1520,
rappresentante la Sacra Parentela, opera di Hans
Wydyz
-
Frammenti d'affreschi gotici
-
Organo Walcker del 1898
Chiesa
di San Pietro il Giovane
La
chiesa di San Pietro il Giovane è una chiesa
parrocchiale luterana, da non confondersi con
l'omonimo luogo di culto cattolico. La chiesa
sorge in place Saint-Pierre-le-Jeune,
sulla Grande Île. È Monumento storico di
Francia dal 1999.
Sul
sito dell'attuale chiesa, si sono succedute
diverse costruzioni. Agli inizi del medioevo
sorse in questo luogo una chiesetta dedicata a
san Colombano o a santa Colomba. Nel 1031 è la
volta di una chiesa in stile romanico,
collegiata, affiancata dal palazzo del capitolo
e dal chiostro, consacrata nel 1053 da papa
Leone IX. Questo tempio prese il nome di Saint-Pierre-le-Jeune,
San Pietro il Giovane, per distinguerlo da
un'altra chiesa di Strasburgo, più antica,
dedicata a san Pietro.
L'attuale
edificio, in stile gotico, venne eretto a
partire dalla seconda metà del XIII secolo e
consacrato nel 1320. Tra il XIV e il XV secolo
furono costruite le cappelle.
Nel
1524 la chiesa passò al culto protestante. Nel
1681, per volere del re Luigi XIV, una parte
della chiesa, il coro, venne ceduto ai cattolici
e separato con un muro dalla navata, che continuò
ad essere dei protestanti. La chiesa venne
restituita totalmente ai protestanti nel 1898,
in seguito alla costruzione della chiesa
cattolica di Saint-Pierre-le-Jeune.

Tra
il 1897 e il 1901 furono intrapresi i lavori di
restauro, sotto la direzione dell'architetto
Carl Schäfer; a questo periodo risale il
portale principale, costruito su modello del
portale nord della facciata della cattedrale di
Strasburgo.
L'interno
si presenta diviso in quattro navate, voltate a
crociera, con transetto e coro, quest'ultimo
separato dalla navata centrale da un intramezzo,
detto Jubé, costituito da cinque arcate
ogivali, reggenti un soppalco balaustrato, sul
quale è collocato l'organo a canneLe pitture a
olio tra gli archi del Jubé, opera
dell'artista Engelhardt risalente al 1620,
presentano raffigurazioni degli Evangelisti.
Il
coro, risalente al XIII secolo, ospita sculture
barocche e pulpito in legno, del XVIII secolo e
un retablo, il cui pannello centrale risale al
1518. Sul fondo dell'abside poligonale, si apre
una piccola cappella risalente al 1900,
contenente una statua di angelo, opera di
Ferdinand Riedel, della stessa epoca.
La
cappella della Trinità, in stile gotico
fiammeggiante, ospita il fonte battesimale del
XV secolo, opera di Hans Hammer (autore del
pulpito della cattedrale di Strasburgo).
Gli
affreschi che ornano le pareti della chiesa,
pesantemente restaurati e ridipinti nel 1900,
risalgono ai secoli XIV e XV.
Dal
lato nord si accede al chiostro, con tre
gallerie risalenti all'XI secolo e una del XV
secolo; malgrado i rimaneggiamenti, è
considerato il più antico di Francia.
Sul
jubé, si trova l'organo a canne, costruito da
Johann Andreas Silbermann nel 1780 ma più volte
restaurato; tuttavia, dello strumento
originario, non rimane che la cassa: l'organo
attuale (2012), infatti, è stato costruito nel
1966 da Alfred Kern. Esso, a trasmissione mista,
meccanica per i manuali ed il pedale,
elettro-pneumatica per i registri, ha tre
tastiere di 56 note ciascuna ed una pedaliera di
30. A questo strumento, Helmut Walcha ha
registrato per la Archiv Produktion parte
dell'opera di Bach.
Chiesa
protestante di San Pietro il Giovane

La chiesa
di San Pietro il Giovane è una chiesa parrocchiale luterana,
da non confondersi con l'omonimo luogo di
culto cattolico. La chiesa sorge in place
Saint-Pierre-le-Jeune, sulla Grande Île.
Sul
sito dell'attuale chiesa, si sono succedute
diverse costruzioni. Agli inizi del medioevo sorse
in questo luogo una chiesetta dedicata a san
Colombano o a santa Colomba. Nel 1031 è
la volta di una chiesa in stile romanico, collegiata,
affiancata dal palazzo del capitolo e
dal chiostro, consacrata nel 1053 da papa
Leone IX. Questo tempio prese il nome di Saint-Pierre-le-Jeune,
San Pietro il Giovane, per distinguerlo da
un'altra chiesa di Strasburgo, più antica,
dedicata a san Pietro.
L'attuale
edificio, in stile gotico, venne eretto a
partire dalla seconda metà del XIII secolo e
consacrato nel 1320. Tra il XIV e
il XV secolo furono costruite le
cappelle.
Nel 1524 la
chiesa passò al culto protestante. Nel 1681,
per volere del re Luigi XIV, una parte
della chiesa, il coro, venne ceduto ai cattolici
e separato con un muro dalla navata, che continuò
ad essere dei protestanti. La chiesa venne
restituita totalmente ai protestanti nel 1893,
in seguito alla costruzione della chiesa
cattolica di Saint-Pierre-le-Jeune.
Tra
il 1897 e il 1901 furono
intrapresi i lavori di restauro, sotto la
direzione dell'architetto Carl Schäfer; a
questo periodo risale il portale principale,
costruito su modello del portale nord della
facciata della cattedrale di Strasburgo.
L'interno
si presenta diviso in quattro navate,
voltate a crociera, con transetto e coro,
quest'ultimo separato dalla navata centrale da
un intramezzo, detto Jubé, costituito da
cinque arcate ogivali, reggenti un soppalco balaustrato,
sul quale è collocato l'organo a canneLe
pitture a olio tra gli archi del Jubé,
opera dell'artista Engelhardt risalente al 1620,
presentano raffigurazioni degli Evangelisti.
Il
coro, risalente al XIII secolo, ospita sculture
barocche e pulpito in legno, del XVIII
secolo e un reablo, il cui pannello
centrale risale al 1518. Sul fondo
dell'abside poligonale, si apre una piccola
cappella risalente al 1900, contenente una
statua di angelo, opera di Ferdinand Riedel,
della stessa epoca.
La
cappella della Trinità, in stile gotico
fiammeggiante, ospita il fonte battesimale del
XV secolo, opera di Hans Hammer (autore del
pulpito della cattedrale di Strasburgo).
Gli
affreschi che ornano le pareti della chiesa,
pesantemente restaurati e ridipinti nel 1900,
risalgono ai secoli XIV e XV.
Dal
lato nord si accede al chiostro, con tre
gallerie risalenti all'XI secolo e una del
XV secolo; malgrado i rimaneggiamenti, è
considerato il più antico di Francia.
Sul jubé,
si trova l'organo a canne, costruito da Johann
Andreas Silbermann nel 1780 ma più
volte restaurato; tuttavia, dello strumento
originario, non rimane che la cassa: l'organo
attuale (2012), infatti, è stato realizzato nel 1966 da Alfred
Kern. Esso, a trasmissione mista, meccanica
per i manuali ed il pedale, elettro-pneumatica
per i registri, ha tre tastiere di 56 note
ciascuna ed una pedaliera di 30. A
questo strumento, Helmut Walcha ha
registrato per la Archiv Produktion parte
dell'opera di Bach.
Nella
cappella di San Giovanni vi è un organo
positivo costruito nel 1982 da
Alfred Kern, a quattro registri.
La chiesa
di San Pietro il Giovane è una chiesa
parrocchiale luterana, da non confondersi con
l'omonimo luogo di culto cattolico. La chiesa sorge
in place Saint-Pierre-le-Jeune, sulla Grand
Île.
Sul
sito dell'attuale chiesa, si sono succedute
diverse costruzioni. Agli inizi del medioevo sorse
in questo luogo una chiesetta dedicata a san
Colombano o a santa Colomba. Nel 1031 è
la volta di una chiesa in stile romanico, collegiata,
affiancata dal palazzo del capitolo e
dal chiostro, consacrata nel 1053 da papa
Leone IX. Questo tempio prese il nome di Saint-Pierre-le-Jeune,
San Pietro il Giovane, per distinguerlo da
un'altra chiesa di Strasburgo, più antica,
dedicata a san Pietro.
L'attuale
edificio, in stile gotico, venne eretto a
partire dalla seconda metà del XIII secolo e
consacrato nel 1320. Tra il XIV e
il XV secolo furono costruite le
cappelle.
Nel 1524 la
chiesa passò al culto protestante. Nel 1681,
per volere del re Luigi XIV, una parte
della chiesa, il coro, venne ceduto ai cattolici
e separato con un muro dalla navata, che continuò
ad essere dei protestanti. La chiesa venne
restituita totalmente ai protestanti nel 1893,
in seguito alla costruzione della chiesa
cattolica di Saint-Pierre-le-Jeune.
Tra
il 1897 e il 1901 furono
intrapresi i lavori di restauro, sotto la
direzione dell'architetto Carl Schäfer; a
questo periodo risale il portale principale,
costruito su modello del portale nord della
facciata della cattedrale di Strasburgo.
L'interno
si presenta diviso in quattro navate,
voltate a crociera, con transetto e coro,
quest'ultimo separato dalla navata centrale da
un intramezzo, detto Jubé, costituito da
cinque arcate ogivali, reggenti un soppalco balaustrato,
sul quale è collocato l'organo a canneLe
pitture a olio tra gli archi del Jubé,
opera dell'artista Engelhardt risalente al 1620,
presentano raffigurazioni degli Evangelisti.
Il
coro, risalente al XIII secolo, ospita sculture
barocche e pulpito in legno, del XVIII
secolo e un reablo, il cui pannello
centrale risale al 1518. Sul fondo
dell'abside poligonale, si apre una piccola
cappella risalente al 1900, contenente una
statua di angelo, opera di Ferdinand Riedel,
della stessa epoca.
La
cappella della Trinità, in stile gotico
fiammeggiante, ospita il fonte battesimale del
XV secolo, opera di Hans Hammer (autore del
pulpito della cattedrale di Strasburgo).
Gli
affreschi che ornano le pareti della chiesa,
pesantemente restaurati e ridipinti nel 1900,
risalgono ai secoli XIV e XV.
Dal
lato nord si accede al chiostro, con tre
gallerie risalenti all'XI secolo e una del
XV secolo; malgrado i rimaneggiamenti, è
considerato il più antico di Francia.
Sul jubé,
si trova l'organo a canne, costruito da Johann
Andreas Silbermann nel 1780 ma
più volte restaurato; tuttavia, dello strumento
originario, non rimane che la cassa: l'organo
attuale (2012), infatti, è stato realizzato nel 1966 da Alfred
Kern. Esso, a trasmissione mista, meccanica
per i manuali ed il pedale, elettro-pneumatica
per i registri, ha tre tastiere di 56 note
ciascuna ed una pedaliera di 30. A
questo strumento, Helmut Walcha ha
registrato per la Archiv Produktion parte
dell'opera di Bach.
Nella
cappella di San Giovanni vi è un organo
positivo costruito nel 1982 da
Alfred Kern, a quattro registri.
Chiesa
di San Giovanni

La
chiesa di San Giovanni venne costruita nel 1477
come chiesa del monastero di san Marco. Essa
aveva un'unica navata allungata con soffitto a
cassettoni. Nel 1687, il monastero venne
affidato all'Ordine di San Giovanni del
Baliaggio di Brandeburgo; in quel periodo, la
chiesa venne ricostruita in stile barocco
alterando le sue caratteristiche originarie.
Durante
il bombardamento del 25 agosto 1944, la chiesa
venne seriamente danneggiata, rimanendo in piedi
soltanto le pareti e il campanile.
Tra
il 1962 e il 1964, è stata integralmente
ricostruita in stile gotico.
Attualmente,
la chiesa è sia sede parrocchiale, sia chiesa
della Fraternità Monastica di Gerusalemme.
La
chiesa di San Giovanni sorge lungo il fiume Ill,
sulla riva opposta rispetto all'isola della
Petit France.
L'esterno
della chiesa, molto semplice, è caratterizzato
dal tetto a spioventi, molto accentuato, in cui
si aprono, su ogni spiovente, tre file
sovrapposte di abbaini. Nelle pareti, si aprono
delle alte bifore con arco a sesto acuto, che
danno luce all'interno.
La
facciata della chiesa è priva di decorazioni. A
capanna, è coronata dal piccolo campanile
ottagonale con cupolino. Il portale è
sormontato da una pregevole lunetta in marmo
bianco scolpito raffigurante il Leone di San
Marco.
Del
monastero del XVII secolo, rimangono un'ala del
chiostro, che separa la strada dal sagrato, e la
casa del custode della chiesa, posta
immediatamente dietro l'abside.
L'interno
della chiesa è a navata unica coperta con
soffitto ligneo piano. Lungo le pareti laterali,
si aprono le grandi bifore ogivali, con vetrate
policrome moderne (1970).Sulla destra
dell'ingresso, si trova il fonte battesimale,
scultura in pietra chiara del XV secolo. Nei
pressi dell'arco absidale, poi, vi sono due
statue in bronzo, raffiguranti San Giuseppe
(a destra) e la Madonna col Bambino (a
sinistra).
In
fondo la navata, separata da questa tramite una
grande arcata a sesto acuto, si trova l'abside
poligonale, illuminata da sette grandi finestre
gotiche delle quali quella centrale è murata.
L'abside accoglie il presbiterio; al centro di
esso si trova l'altare in pietra, costituito da
un blocco di pietra e dalla mensa, e, più
avanti, il semplice ambone; addossato alla
parete di fondo, vi è il tabernacolo.
Pende
dal soffitto dell'abside il grande Crocifisso
in legno dorato e dipinto, realizzato
ispirandosi ai crocifissi dipinti medioevali.
Sulla
cantoria in controfacciata, si trova l'organo a
canne, costruito nel 1967 da Curt Schwenkedel ed
ampliato nel 1980 da Gaston Kern.
Lo
strumento, a trasmissione mista, meccanica per i
manuali e il pedale, elettrica per i registri,
ha quattro tastiere di 58 note ciascuna ed una
pedaliera dritta di 32.
Chiesa
di San Tommaso
La chiesa
di San Tommaso, è una chiesa parrocchiale
protestante, dedicata a san Tommaso, tra le più
importanti della città dal punto di vista
storico culturale e architettonico e la più
vasta, dopo la cattedrale. Si trova in rue
Martin Luther, sulla Grande Île.
Un
luogo di culto, intitolato a Tommaso, nel
sito dell'attuale chiesa, è menzionato dal VI
secolo. Nel 693 vi fu sepolto san
Fiorenzo, vescovo di Strasburgo. Intorno
all'anno 820, per volontà del vescovo
Adeloch, la chiesa viene ricostruita, insieme
alla vicina scuola, e dotata di un capitolo, col
compito di amministrare i beni devoluti alla
parrocchia e farli fruttare. Chiesa e scuola
andarono distrutti in seguito ai danni provocati
da un incendio, nel 1007, e nuovamente nel 1144,
a causa di un fulmine. La ricostruzione, a
partire dalla severa facciata e dal campanile,
in stile romanico, iniziò nel 1196. I
lavori, interrotti più volte, si conclusero nel 1521,
con la costruzione della cappella dei Santi
Evangelisti, in stile tardo gotico.
Nel 1524 la
chiesa viene assegnata al culto luterano,
condizione che conserverà anche dopo
l'annessione dell'Alsazia alla Francia
cattolica; dal 1681 è la principale
chiesa protestante di Strasburgo, dopo la
restituzione della cattedrale al culto
cattolico. Il pastore Martin Bucer operò
a Saint-Thomas nel XVI secolo.
La
chiesa di Saint-Thomas, classificato tra i
monumenti storici dal 1862,
rappresenta l'unico esempio nella regione di
eglise-halle o hallenkirche, con cinque navate della
medesima altezza.
L'edificio
è sormontato da due campanili: il primo,
quadrangolare, situato in facciata, sopra
l'ingresso principale, mentre l'altro,
esagonale, si eleva sulla crociera del
transetto.
L'interno
ospita numerosi monumenti funerari, tra cui si
ricordano il sarcofago romanico del
vescovo Adeloch, scolpito nel 1130, in
pietra arenaria, riccamente decorato e,
soprattutto, il mausoleo del maresciallo Maurizio
di Sassonia, opera in stile tardo barocco
del 1776; il monumento, collocato nel fondo
dell'abside, venne concepito dall'autore, lo
scultore Jean-Baptiste Pigalle, come una messa
in scena teatrale: la morte chiama il
maresciallo, che si accinge a discendere nel
sepolcro, trattenuto per un braccio da una donna
piangente, allegoria della Francia.
Sulla cantoria in controfacciata,
si trova l'organo a canne della chiesa,
costruito nel 1741 dall'organaro tedesco Johann
Andreas Silbermann sul quale, nel 1778, ha
suonato Wolfgang Amadeus Mozart.
Lo
strumento, più volte modificato nei secoli XIX e XX,
è stato ripristinato nel 1974 dall'organaro tedesco Alfred
Kern. Lo strumento, a trasmissione
integralmente meccanica sospesa, ha tre tastiere
di 61 note ciascuna ed una pedaliera di
27. La consolle originale dell'organo è
attualmente scollegata e si trova esposta nella
navata destra della chiesa.
Nella
navata destra dell'abside, si trova un secondo organo
a canne, costruito nel 1905 da Fritz
Haerpfer su progetto di Albert
Schweitzer. Lo strumento, a trasmissione
pneumatica, ha due tastiere di 56 note ciascuna
ed una pedaliera di 30 note, ed è
completamente espressivo ad eccezione delle canne di
facciata (appartenenti al registro Montre
8' del primo manuale) e della prima ottava
del registro Bourdon 16' del primo
manuale.
Nella
cappella di San Biagio vi è un organo
positivo realizzato da Kern nel 1975,
con quattro registri.
Chiesa
di San Gugliemo
La chiesa
di San Guglielmo è una chiesa protestante del
centro storico, dedicata a san Guglielmo di
Malavalle.
Si
trova in rue Ernest Munch, sulle rive
dell'Ill. Situata all'incrocio di quai des
Bateliers e quais des Pêcheurs ma
leggermente arretrata, è degna di nota per la
sua posizione pittoresca sulla riva dell'Ill, ma
anche per la sua ricca decorazione interna, che
mescola il gotico e il barocco.
La
buona acustica della chiesa le permette, già
dalla fine del XIX secolo, di svolgere anche la
funzione di auditorium per concerti di
musica classica, e in particolare per
l'esecuzione delle Passioni di Johann
Sebastian Bach.
Costruita
tra 1300 e 1307, era la chiesa di
un convento di Guglielmiti, da cui deriva la sua
intitolazione.
Il cavaliere Henri
de Müllenheim, tornato indenne da una crociata,
verso il 1298 decise di costruire un
convento di frati mendicanti, i Guglielmiti
appunto, nel quartiere allora paludoso e situato
fuori dalle mura della città. L'edificio
allungato del tempio è l'unico vestigio che
rimane di questo complesso. Costruita tutto in
mattoni e senza volte, la chiesa
corrispondeva bene agli ideali di quell'ordine
religioso, soprattutto per la costruzione a
navata unica, così come per la semplicità
della sua forma esteriore.
Coperta da un tetto a
due spioventi, possiede una navata soffittata,
prolungata da un coro poligonale
profondo, illuminato da alte finestre, che
rivela ancora oggi la sua funzione originale di
luogo di riunione e di preghiera per i frati. La
chiesa, per la sua vicinanza al porto fluviale,
fu scelta nel 1331 come parrocchia per
la corporazione dei Battellieri, che era
appena stata fondata.
Nei secoli
XV e XVI furono installate delle
pregevoli vetrate alle finestre della navata della
chiesa. Nel 1485 fu costruito uno jubé,
tuttora in parte visibile.
Nel XVI
secolo la città di Strasburgo scelse la Riforma
protestante, e già nel 1524 i
Battellieri reclamarono un predicatore
evangelico. Ciononostante, l'opposizione dei
frati fu fortissima, e il primo culto
riformato fu celebrato in questo tempio
soltanto nel 1534.
Il convento chiuse le
sue porte nel 1553 e fu trasformato in
un collegio universitario, antenato di
quella che sarebbe diventata l'Università di
Strasburgo. Qui insegnarono Martin Bucer e Giovanni
Calvino. San Guglielmo divenne così una delle
sette parrocchie luterane della città.
Già
nel 1544 Gaspar Hedio aveva
fondato in questo tempio il Collegium
Wilhelmitanum, che si dedicava alla formazione
dei futuri pastori. In seguito, questa
istituzione fu trasferita in quai
Saint-Thomas e alla Facoltà di
Teologia.
Nel 1667 venne
costruito il campanile. L'architetto riunì
i tre frontoni della facciata
principale (le finestre triangolari ancora oggi
visibili in facciata segnano le punte dei tre
frontoni) e iniziò la costruzione di una guglia.
Tuttavia, l'antico protiro, che seguiva il
tracciato della strada, presentava una pianta trapezoidale:
siccome la torre campanaria fu costruita come
prolungamento verso l'alto di questo portico, la
sua pianta è tuttora asimmetrica. In cima al
campanile spicca il tipico gallo, ma anche
un'àncora, che richiama l'antica funzione di
chiesa dei Battellieri.
Il coro della
chiesa di San Guglielmo, fondato dall'organista Ernest
Münch (1859-1928), si impegna nello studio
e nell'esecuzione delle opere di Bach,
soprattutto delle sue due Passioni.
Oltre
ad un organo positivo a cassapanca del 2001 de
Ernest Muhleisen (opus 214), nella chiesa si
trova un organo a canne costruito dalla
ditta Koenig nel 1987 in stile
neobarocco (nello stile di Gottfried
Silbermann), reimpiegando la cassa in rovere dello
strumento precedente, opera di Andreas Bender;
quest'ultimo era stato realizzato nel 1728 da Andreas
Silbermann, e nel corso dei secoli era stato più
volte modificato e alterato. L'organo attuale è
a trasmissione integralmente meccanica e dispone
di 30 registri; la sua consolle è a
finestra e ha due tastiere e pedaliera.
Chiesa
di San Paolo
La chiesa
di San Paolo è una chiesa protestante del
centro storico, dedicata a san Paolo
apostolo.
Si
trova in place Eisenhower, alla confluenza
del fiume Ill e del breve corso
d'acqua dell'Aar. Le sue due guglie, che
raggiungono un'altezza di 76 metri, dominano i
dintorni.
La
chiesa venne costruita nel 1894 come cappellania per
i militari tedeschi di confessione luterana, ed
è in realtà una sorta di pastiche neogotico ispirato
alla chiesa di Santa Elisabetta d'Ungheria di Marburgo.
Dal 1918 è la sede di una parrocchia
riformata.
L'edificio
è una Hallenkirche a pianta
centrale (croce greca) e può accogliere
fino a 3.000 fedeli. Delle tribune furono
installate per permettere la partecipazione di
un numero ancora maggiore di persone; tra queste
tribune spiccavano in particolare quelle
originariamente destinate all'imperatore tedesco e
al rappresentante locale del Secondo Reich.
Al
passaggio del tempio alla confessione riformata,
il dossale dell'altare, arredo assai
poco apprezzato dai riformati, venne donato alla
parrocchia luterana di Sarreguemines, e una
grande croce di legno è stata
installata al suo posto.
Il
tempio è noto soprattutto per le sue cinque
bellissime vetrate contemporanee
(opera di frate Eric de Saussure, della Comunità
di Taizé), che hanno rimpiazzato le vetrate
originali, distrutte da un bombardamento
americano nel 1944.
Le
guglie e la facciata sono state
completamente restaurate negli anni 2009-2014.
Organo
della tribuna - Il
grande organo di tribuna venne realizzato nel 1897 da Eberhard
Friedrich Walcker, organaro di Ludwingsburg su su
progetto degli organisti Ernest Münch e
Wilhelm Sering. Lo strumento venne poi
modificato dallo stesso Sering negli anni 1899, 1907 e 1912.
Le canne della
facciata vennero requisite dalle autorità
tedesche nel 1917 e dall'anno
seguente l'organo ricevette una facciata
provvisoria di zinco. Già allora lo
strumento era uno dei più grandi di tutta la
Francia orientale, dotato di un'enorme cassa
neogotica. Esso venne ulteriormente ingrandito
negli anni 1993 - 1934 e dotato di un
motore elettrico.
Dopo
la Seconda guerra mondiale si cominciò
a fare i conti con la mediocre qualità musicale
dello strumento. Molto complesso, l'organo
soffriva per le eccessive modifiche di cui era
stato oggetto, modifiche che avevano distrutto
la sua omogeneità iniziale. Si bloccò durante
un concerto nel 1957 e subì
l'ennesimo restauro; in questa occasione venne
dotato di una nuova consolle ma
soprattutto venne privato di almeno ventuno registri.
Con un progetto di restauro del 1983 si
decise di riportare l'organo al suo stato del
1934: i lavori, condotti dalla stessa casa
Walcker,
iniziarono nel 1993 e durarono sei
mesi.
Organo
del coro - Il tempio possiede anche un
organo di dimensioni più contenute, installato
nel 1976 al posto dell'antica loggia
imperiale. Si tratta di un organo di gusto
nordico, ispirato agli strumenti del XVII
secolo e adatto soprattutto
all'accompagnamento del canto. Si tratta del
primo organo mesotonico dell'epoca
moderna.
L'aspetto
esteriore dell'organo richiama quello dello
strumento del triforio della cattedrale
di Metz, realizzato dallo stesso artista (Marc
Garnier) qualche anno più tardi, che riprende
numerose scelte estetiche e tecniche
sperimentate nel tempio di San Paolo.

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