Castelli della Valle della Loira
Francia 

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2000

  Video Parte 1 - Parte 2 - Video 2 

 

La tenuta di Serrant ove sorge il Castello fu proprietà dei Le Brie nel XIV secolo, ma solo più tardi l'edificio che già qui sorgeva fu trasformato nel castello che ancora oggi si può ammirare. Fu Pontus Le Brie ad ottenere da Luigi XI il permesso di creare qui un fortilizio dotato d'ogni sorta d'opera difensiva.

I lavori ebbero inizio nel 1546, sotto Charles Le Brie, che aveva appositamente ingaggiato il noto architetto Philibert Delorme, autore anche del progetto dell'ala di Chenonceaux lanciata arditamente sullo Cher per costruire il castello di Serrant.

Dotato di grande simmetria e di profonda unità stilistica – nonostante il fatto che i lavori di costruzione siano perdurati nel XVI e nel XVII secolo – il castello di Serrant mostra chiare influenze di quell'arte rinascimentale che dall'epoca di Francesco I improntò tutta l'architettura dei lussuosi palazzi della Loira.

Determinate impronte arcaicizzanti (le torri d'angolo, l'impianto simmetrico, la presenza di profondi fossati colmi d'acqua) sono perfettamente unite ai nuovi dettami rinascimentali (ampie finestre, pilastri, timpani) in cui s'innestano trovate innovative di grande eleganza, come ad esempio la copertura a cupola delle torri d'angolo.

Tutto questo appare in modo evidente nella stupenda facciata: qui si osserva anzitutto l'uso con gusto coloristico dello scisto e del tufo, che creano un elegante accozzo di bruno e beige sotto la linea chiara degli abbaini e la copertura scura in ardesia. L'accesso doppio è sormontato da un corpo centrale con finestre e pilastri, sulla cui sommità si trova una sorta d'edicola con frontone triangolare. Ai lati, file di finestre rischiarano le sale interne del castello, concepito ormai come comoda dimora dotata d'una sua artistica bellezza. 

Le torri angolari, di grande potenza, recano all'ultimo piano un lungo balcone che le circonda completamente: la copertura è assicurata da due singolari cupole a foggia d'elmo, il cui aspetto mostra di voler superare il più antico metodo di copertura conica. L'emisfero superiore del castello di ogni cupola è sormontata da un lanterna dotata di una simile ma più piccola copertura emisferica. Gli accessi laterali alla corte interna sono assicurati da ponti in pietra, che scavalcano il largo fossato con arcate sorrette da pilastri terminanti a piramide.  

Durante la costruzione di queste strutture il castello appartenne, dopo i Le Brie, al duca di Montbazon Hercule de Rohan (attorno al 1596) e poi, dal 1636, al futuro conte di Serrant Guillaume di Hardouin-Mansart, già artefice della Galleria degli Specchi nella reggia di Versailles. All'interno fu realizzata una tomba monumentale per il marchese, il cui progetto è attribuito a Charles Le Brun, mentre l'esecuzione fu opera dello scultore Coysevox.

In seguito il castello di Serrant appartenne ad Antoine Walsh (un nobile d'origine irlandese) e, dal 1830, al duca di Trémoille, ai cui discendenti appartiene ancora oggi. All'interno del castello vi sono magnifici arredi, tra cui alcuni arazzi della manifattura di Bruxelles conservati nella biblioteca (dotata di migliaia di volumi) e due busti di Antonio Canova raffiguranti l'imperatrice Maria Luisa.

Sono inoltre degni di nota la scala interna, la sala da pranzo e i soffitti del pianoterra, decorati a cassettoni.

Nella cappella si può ammirare, oltre al mausoleo del marchese di Vaubrun, un rilievo policromo con una Pietà.  

Pag. 17       Pag. 19